Cimentarsi con un mostro sacro della letteratura italiana non è facile; fidati, non è facile neanche spiegarla ai ragazzi senza banalizzarla. Farlo in un contesto dai toni decisamente pop come questo sito, denota una sfrenata esuberanza creativa, che io sto imparando a conoscere e che mi piacerebbe anche se non ti conoscessi (ok, mi sono persa… XD)
Secondo la migliore tradizione dannunziana, hai giocato con le parole per descrivere in modo linguisticamente ineccepibile l’idea della sensuale commistione tra uomo e natura, che qui hai voluto anche rileggere in chiave di unione tra vivi e morti.
Scusa se mi sono presa tanto tempo per leggere questa tua preziosa perla: volevo lasciarmela come un regalo fatto a me stessa in serate come queste, quando una raffinata poesia rende tutto più piacevole. Grazie ^_^
Come da tradizione, hai rispettato anche l’esperienza multisensoriale dell’originale, e ti sei divertita a far sentire al lettore il profumo delle felci, lo scrosciare dell’acqua sulle foglie. Insomma, hai preso D’Annunzio, e con la dovuta reverenza ci hai giocato su. Non è a questo che serve, la poesia? Facciamola uscire dai libri vecchi ed ammuffiti, ed usiamola per divertirci! Bravissima.
Leggerò presto anche le altre tue storie. Un bacio!

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Ho il cuore gonfio delle più svariate emozioni. Sorpresa, calore, tristezza, dolore, ammirazione... è qualcosa di così intenso che non potevo non dire qualcosa, anche se è difficile esprimerlo.
L'idea che il tutto si sviluppi attorno alla bellissima poesia di D'Annunzio mi ha già colpita prima di iniziare a leggere, e trovo la scelta di inserire i versi giusta e d'effetto. La descrizione del paesaggio è talmente vivida che ho avuto l'impressione di vedere e sentire tutto, con gli occhi, con le orecchie e con la pelle... ma le cose che mi hanno colpita di più tanto da farmi spalancare gli occhi e lasciarmi a bocca aperta sul serio, sono due: la scoperta che lui sia solo uno spettro, mio Dio, non puoi immaginare quando l'ho capito la stretta che ho avvertito nel petto! Mi è parso di provare il dolore della donna, è stato un momento di profonda empatia. E poi... il tuo modo di scrivere. Esatto. Ammiro follemente e non ti nascondo che un po' invidio questa tua capacità di scegliere sempre la parola più giusta, più elegante, più aulica, dal tono più dolce e melodioso. Il tuo modo di scrivere è musica, non saprei definirlo in altro modo.
Sono estasiata, complimenti! ♡

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