Semplicemente mi pareva d'essere nominata in causa. Perciò mi spiace (ma anche no) sfumare la promessa della suspance creata tra noi, ma era propriamente un mio dovere -ed onore, lo ammetto- recensire la tua One-shot; ebbene, non mi son lasciata attendere oltre. Poichè se l'avessi fatto i miei feels sarebbero collassati.
Ad ogni modo, comincio ad esporti i miei pareri; ma innanzi tutto tantissimi auguri per il tuo anniversario su EFP. Per me sarà sempre un piacere seguirti, voglio che tu lo sappia. Anche se a somma tratta un'autrice come te sarebbe a priori difficile da abbandonare.
Smancerie alla conclusione, comincio a digitare senza tenerti oltre sulle spine.
Premetto l'annunciare che il personaggio di The Grossman killer, nonchè protagonista della tua storia, oltre ad essere completamente messo in ombra da Laughing Jack e sottovalutato, non ha mai avuto un qualche ruolo, se non minimo e completamente fuori di sè, in questa sezione.
Quindi, non sbagliando i calcoli, tu saresti l' autrice ad aver cliccato nella categoria personaggi, per prima, il nome Isaac Grossman. Avergli approfonditamente dedicato un angolo di trionfo e ad aver descritto uno spiraglio dettagliato e travagliato nei ricordi di quest'uomo.
Non te ne sarò mai grata abbastanza.
Chiudendo il prologo ed entrando nel generale, ciò che ho letto... (in quanto fan sin dal principio dell'assassino londinese -e quindi soggettivamente esponendo-) è stato semplicemente perfetto.
Non troverei parola migliore per descriverlo. Da ogni prospettiva da cui una persona possa leggerla, la tua breve storia risulta comunque meravigliosa. Ovvio che d'ora in poi sarà la mia preferita tra quei capolavori che tu già hai scritto e pubblicato, insieme a Striped Tears.
Ammetto di aver provato a leggere in modo totalmente oggettivo, ma alla fine, con le tue parole, sei riuscita comunque a farmi immedesimare totalmente nella vicenda.
Il legame narrativo quindi è più intenso che mai, e credimi quando ti confesso di aver sbattuto poco e nulla le palpebre, durante la lettura.
La narrazione in sè, all'interno, risulta spaventosamente scorrevole e semplice da comprendere; inoltre, ciò che risalta e si rivela avvincente, oltre gli svolgimenti veri e propri, è l'introversione del protagonista, le smanie stupende e le perversioni maniacali.
L'interpretazione personale d' ogni personaggio di una FanFiction, soprattuto se descritto in modo forse fin troppo scontato nella storia originale, certamente può più facilmente far cedere lo scrittore in un tragico OOC, totalmente distorto nell'animo introspettivo.
Sapevo che tu non avresti fatto quell'errore, ero più che certa che l'avresti interpretato al meglio la figura del killer, ma sono comunque rimasta magnificamente sorpresa ed elettrizzata da tutti i dettagli che hai aggiunto, accrescendo in più la curiosità del lettore con i flashback, che a meraviglia raggiungono lo scopo di far comprendere a chi legge da dove provenisse tutto l'odio e la debolezza nella mente contorta dell'assassino in questione.
Leggendo appunto questi -che mi sono parsi come una sorta di brecce per poter distruggere col passato il corpo temprato dal tempo e dalla sofferenza del protagonista- chiunque avrebbe compreso che la misoginia abbia radici ben radicate, per poi essere diramate e nutrite col tempo da eventi sempre più funesti in tutta la vita trattata.
Il distacco tra le sequenze del presente e del passato è reso a meraviglia, particolarmente ho adorato che tu abbia voluto descrivere gli anni orrendi nel riformatorio, e per quanto mi abbia fatto piuttosto male dover immaginare i maltrattamenti e gli abusi (che ti chiederò di spiegarmi, assolutamente XD) non di certo mi aspettavo un trattamento rosa e fiori, quindi è molto più che comprensibile.
E triste al tempo stesso, specialmente nella parte in cui invano Isaac invoca conforto di colui che sarebbe dovuto essere il suo migliore amico per la vita.
Nell'altro frammento di passato, invece, ho provato sulla pelle la pena per il piccolo Isaac, costretto sin da bambino ad elaborare la violenza in sè e tra i propri genitori che, come hai ben definito tu, sarebbero dovuti essere le persone che più avrebbero dovuto amarlo. Più di qualsiasi altra cosa mi aspettavo le parole esplicite della madre e la reazione da tuffo al cuore del bambino.
Sì, mi esprimo soltanto dicendo che sono molto istintiva, perciò ho fumato di rabbia contro quella troia donna e quell' uomo bastardo. Non aggiungo altro, lasciandoti immaginare me come una furia.
Come nella One-shot su Jeff (Twisted Carousel), inoltre, trovo un valido movente l'alcool oppure la propria privazione allo scopo di riesumare i ricordi.
Abbandonando subito i flashback ed entrando nell'aspetto reale e nel beneamato modus operandi dell'assassino, affermo subito che tu abbia colto nel segno perfettamente ciò che si sarebbe potuto aspettare da un giovane come The Grossman, e come io stessa ho sempre sperato di poter "ammirare".
Finalmente ne ho avuto la possibiltà e sono molto più che soddisfatta che sia stato reso da te ogni passaggio e spiegazione a regola d'arte. Ho praticamente bramato d' essere lì ad osservare in prima persona la debolezza celata dalla maschera che rendeva così apatico il killer; poichè ritengo che il doppio carattere oscillante tra fragilità e macabro bisogno di superiorità generi nell'animo un miscuglio splendido e misterioso.
Che personalmente amo.
L'intero tassello riguardante la tortura della giovane ragazza (povera lei, LOL) mi ha entusiasmato molto. Hai incanalato la perversione più cruda di Isaac e l'hai resa, passo dopo passo, sempre più sanguinolenta ed affascinante, non ho trovato alcuna difficoltà nel ricondurre le torture al personaggio originale, come le proprie manie e ossessioni di perfezionismo.
Per questo, infine, concordo che sia pienamente OC.
Ovviamente è stato tutto descritto in modo sublime. Sia la scena splatter, che le torture misurate tipiche di The Grossman Killer, che, particolarmente, il legame illusorio imposto alla ragazza.
Sono felice che la mia ipotesi sulle caratteristiche persuasive e carismatiche ti sia piaciuta così tanto da renderla "ufficialmente" l'approccio con cui Isaac agguantava le sue prede. Anzi, nella tua interpretazione del personaggio avanzerei che s'integra a pennello, in quanto le vittime siano appunto solo donne.
Ma con rapporto non intendo soltanto quello instaurato tra Isaac e le disgraziate ragazze, bensì anche ciò che hai descritto brevemente riguardo i suoi stessi strumenti di tortura e l'alternanza tra un attrezzo ed un altro in concomitanza con le differenti crudeltà inflitte.
Lo scatto d'ira, fomentato appunto dai ricordi e qualità indiscussa di Grossman, è stato semplicemente mozzafiato, e ciò culminò infine quel rito celebre e da te stessa creato, che sempre più evidenzia il dominio del carnefice sulla fanciulla morente. Quanto è adorabile, quanto è perfetto?! *w*
La tua scelta di adattare la conclusione alle esigenze del lettore lascia completamente spazio all'immaginazione, inviandolo inavvertitamente al collegamento del tuo Remake e in seguito, con la famosa citazione finale rappresentante gli attimi più gioiosi della vita meschina di Isaac Lee Grossman, alla sua stessa morte.
Sono rimasta inquietata, francamente. Avrebbe dovuto distruggerla, al posto di aprirla o canticchiare.
Per quanto riguarda la struttura linguistica... continuerò a dichiarare che non vi esiste (ancora) aggettivo per poter descrivere il tuo stile di lessico, uno solanto non sarebbe abbastanza. Ed anche la grammatica è perfetta. Come sempre.
Non ti assicuro nulla tuttavia: ero troppo immersa nella lettura per poter anche lontanamente badare a sviste improbabili, conoscendoti oramai.
Delle descrizioni ho preferito senz'ombra di dubbio la psicologia e le reazioni dei personaggi, persino quelle della vittima saltano all'occhio.
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Apro un'ultimissima, minuscola parentesi, nella quale confesso apertamente di aver sorriso e persino ridacchiato a causa di qualche frase che sinceramente ho trovato comica. Non sono un mostro... è che Isaac è un simpaticone, fa troppo ridere! XD
Un' altra particolarità abbastanza subdola che m'ha strappato un sorriso è il realizzare, in conclusione, che abbia ucciso una donna innocente per una minuscola imperfezione al suo trono tetro. E' buffo, mi ha divertito molto AHAHAHA
Inoltre ho notato con emozione che hai ripreso alcune parti della storia originale, rendendole tue con descrizioni dettagliate e riesumando la fine della prima vittima del killer, che io adulerò sempre e che quindi ho apprezzato moltissimo.
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Ebbene, credo di aver espresso ogni singolo parer personale, ma non ho ancora del tutto finito. (Evviva la piccozza!)
Ti ringrazio con tutto il cuore della dedica, che mi ha sciolto come un budino al sole, perchè una storia così bella, incentrata su questo personaggio che tu stessa non preferisci ma che hai in ogni caso deciso di approfondire, mi riempie di gioia.
Anche tu sei una cara amica e non posso far altro che ringraziarti per esserlo e per la dedicazione, sono su di giri! :3
Il banner mi piace un casino, ci ho sbavato sopra per dieci minuti interi ed anche il titolo, come ben ti ho già scritto in precedenza, può definirsi come perfetto.
«Kiss of Death» non esiterò ad appuntarmelo da qualche parte, è fantasmagorico. Riassume tutto l'essere di Isaac Lee Grossman in tre semplicissime parole.
Che cosa ancora posso dire?
La piccozza ci stava tutta quanta e finalmente la mia curiosità è saziata, e io stessa sono davvero molto fiera di te e per nulla delusa dalle sensazioni che il brano mi ha provocato.
Un altro gioiello, a parer mio più sfavillante degli altri, da aggiungere alla tua collezione di gemme di scrittura.
Adesso non mi resta che salutarti, rinnovare le congratulazioni e aspettare paziente ogni altra tua storia, adorandola come sempre *o*
Posso andare via, ufficialmente, sperando di averti fatto capire quanto mi sia piaciuta questa One-shot, e soprattutto perchè, oltre al personaggio che stimo apertamente.
Grazie di tutto, ancora una volta, Laughing Amekita. ♥
A "posti più appartati" (?),
Anna Grossman _AnneMary_
P.S Sono curiosissima: Come ti sei trovata nell'interpretare Isaac? XD
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