Recensioni per
Due Vite a Otto Voci
di ottoperuna
Mi spiace che è lasciata a me. André ritroverà Oscar? Finalmente si metteranno insieme? Girodelle cosa farà? E cosa sarà scritto nella lettera? |
Girodelle,nel questo capitolo,apare proprio come UN MOSTRO. Perche non si puo definire altrimenti un uomo che non solamente giustifica l'omicidio di uno bambino,ma anche l'approva in un certo senso.Questo NON ERA UNA COSA NORMALE,neanche per quei tempi perche si trattava comunque del fine del XVIII secolo,non del medioevo!Nemmeno fosse un adulto,chi,comunque,poteva avere piena cognizione su le conseguenze delle sue azioni.Ma anche in confronti di un adulto un tale atto RIMANEVA RIPROVEVOLE.Anche nella logica contorta di Girodelle,il gesto orribile del duca,ERA INGIUSTIFICABILE perche lui ha sparato e ucciso quello bambino NEL UNO QUARTIERE DI PARIGI,non nel suo feudo oppure sulle sue terre.Poi,il gesto scelerato del duca non c'entra niente con una pena "giusta e misericordiosa"!Per non parlare del fatto che SOLAMENTE UNA AUTORITA PUBBLICA puo punire qualcuno ed eseguire quella pena.Nessuno non deve farsi giustizia da solo e sicuramente NON PUO PROFITTARE del fatto che ha una condizione sociale superiore e dei privilegi per fare questo.E l'affermazione di Girodelle che "si perde il valore di un uomo e io lo trovo mostruoso" E PROPRIO RIDICOLA!Il valore di un uomo si perde solamente quando qualcuno comme il duca difenduto da lui ammazza uno bambino solamente perche li ha rubato qualche denaro PERCHE AVEVA FAME,non perche li piaceva rubare.Il valore umana non si perde quando una autorita infligge una giusta pena a qualcuno,bensi non lo infligge personalmente! |
Recensione di uno spammatore/stalker |
Sono riuscita solo adesso a leggere questo interessantissimo capitolo. Complimenti Tixit il tuo humor è eccezionale, le tue pennellate graffianti danno un'idea ben precisa dei personaggi e della storia. Hai pienamente reso giustizia al povero Girodelle qui uomo di mondo, ma innamorato di una donna che non è Oscar, ma che non è libera ma ha scelto di vivere la sua vita essendo un uomo con le sue giuste pulsioni e svolgendo al meglio il suo lavoro. Odia le ingiustizie ama i gatti e sa menare come un uomo e ragiona lucidamente a differenza del duo , troppo duo, troppo presi e persi fra di loro per accorgersi del mondo circostante. |
Aver aspettato per recensire, se non altro, mi ha dato modo di rileggere il tutto e di soffermarmi un po' di più su diversi passaggi... ma soprattutto posso dire ora a ragion veduta che sei un genio, come sempre! Solo tu potevi metterci di tutto, da Girodelle al gatto, dalla tratta degli schiavi alla vera storia di Jeanne Valois, fino alle illazioni sulla eventuale paternità di Fersen nei confronti di Louis Charles e ad alcune riflessioni sul matrimonio e l'amore (più tanti altri elementi che non sto a citare.se no non finisco più) e rendere il tutto credibile e godibile. |
Avevi ragione ad avvisare, è un capitolo davvero lungo...ma ci sono dentro così tante cose che l'ho letto in un amen. La prima sorpresa è questo Girodel avventuroso, intraprendente e libertino, un pò peppia e un bel pò str..o. Resiste fin troppo André prima di prenderlo a cazzotti, io personalmente lo avrei buttato dalla finestra molto prima. Lo perdono solo per il gesto avuto nei confronti degli schiavi imprigionati, è un comportamento che implica la nobiltà dell'animo, non solo quella conferita dal blasone. L'altra sorpresa è André, sbalzato ancora una volta dalle stelle alle stalle (era abbracciato ad Oscar, si rotolava con lei sul pavimento e non le aveva ancora buscate, un vero miracolo) e si ritrova imprigionato e relegato con indifferenza al solito ruolo di attendente. Posso capire si senta un tantino disilluso e che apprezzi in modo nuovo quella fuga sui tetti, quel l'anelito di libertà che lo coglie...nel finale la palla torna a Girodel, che incontra una donna misteriosa (sarà lei La Mante?) nel tentativo di recuperare una lettera dal misterioso contenuto su cui la Regina di Francia ha disegnato dei cuoricini... Bellissimo Tixit, hai sparigliato le carte e lasciato alle tue colleghe un terreno sconosciuto da cui trarre ogni frutto possibile. Mi è piaciuto molto, anche stavolta. A presto! |
Mi piace questo Girodelle un po' Valmont! |
Sarò controcorrente ma adoro questo Girodelle spregiudicato cinico e libertino! Molto meglio dell'originale e figlio perfetto del suo secolo... Brava Tixit e brave anche tutte le altre ! Ho letto solo ora la storia tutta d'un fiato e va dritta dritta nelle preferite! |
Girodelle qui, gattino a parte, è davvero odioso e insopportabile, col suo cinismo non vede a un palmo dal suo naso, prigioniero di un mondo di pregiudizi feudali; André però gli sta andando dietro riguardo lui ed Oscar. |
Ciao! Incipit interessante, ho trovato divertente e ritmato il primo paragrafo (soprattutto la chiusura, con quel “Meglio eh! Ma non c'era proprio nulla da dire.”). Lo stile mi piace, è moderno e leggero, ma risulta adeguato al contesto. I protagonisti mi paiono leggermente OOC (Girodelle che chiede a Oscar se è mai stata baciata? Lei che gli risponde senza mandarlo a ca##re?). |
Una bella idea cucire insieme diversi stili e diversi pensieri e diversi modi di vedere la storia. Un inizio interessante, con una Oscar più consapevole e più romantica, ma ancora incerta. |
Direi che a Tixit, scaltra donna, di punti interessanti da sviluppare ne troverà ,come tu hai saputo cogliere e descrivere al meglio una situazione "spinosa" che ti è stata posta di sorpresa.. |
Ebbene si, nella mia ingenuità avevo dato per scontato il binomio La Mante - Jeanne Valois...tu invece, con l'abilità che ti contraddistingue, hai di nuovo rimescolato le carte! Inoltre, anche qui hai saputo far percepire benissimo quella corrente sotterranea che li lega nonostante tutto (ah, se non arrivava Jeanne!!!!) e ci hai messo il giusto grado di azione e di suspence...che altro dirti se non bravissima anche stavolta? Un abbraccio! |
Bella prova, Amantea! Hai raccolto lo spunto di Sabrina e lo hai rielaborato in maniera originale: dietro questa storia non c'è Jeanne, come si poteva più facilmente supporre, anzi, tralasciando il ricatto e il sequestro di André, la donna si rivela un'insperata alleata, "Il lato oscuro'' di un binomio sulla carta paradossale, ma che tu hai magistralmente giustificato riuscendo a trovare forti analogie tra due donne apparentemente diverse. Mi dispiace solo che per l'ennesima volta Oscar si penta di aver ceduto al suo lato femminile (nella sua testa secondo me è questo the dark side!!), ma devo purtroppo ammettere che la sua reazione è pienamente coerente col suo personaggio. Belle e vivide descrizioni, come sempre, su queste non mi soffermo altrimenti scriverei un poema...però fatti dire che la tua Jeanne è superba e che mi è molto piaciuta la tua rappresentazione del suo legame con Nicolas. Brava... attendo Tixit. |
Questo fortuito incontro stranamente può aiutare i nostri: Oscar e André si trovano in un ambiente che è loro ostile, e l'aiuto di una persona che lo conosce può essere molto utile. |