Recensioni per
Distanze
di 9Pepe4

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
28/04/20, ore 10:27
Cap. 2:

Pepita, eccomi anche qui!

E in questo caso a concludere la lettura di questa storia, senza indugiare troppo sui numeri che mi fanno solo un brutto effetto :P

Questo è un capitolo difficile. Non tanto perché è Thranduil, ma perché si tratta di qualcuno che ha un ruolo di responsabilità, un grosso carico sulle spalle, e ha dovuto punire una persona a cui tiene moltissimo, e da cui in qualche modo è stato tradito e a causa di incomprensioni soppresse per lungo tempo ed esplose facendo il massimo dei danni.

Perché alla fine è questo il succo. Tauriel ne Lo Hobbit, per quanto sia stata dipinta come la paladina della giustizia contro un re ingiusto, non sa niente, fa la ribelle partendo dal nulla e non ha alcuna logica a guidarla. Tu questa logica gliela dai, nel capitolo precedente, e in questo ci mostri l'altro povero maltrattato dall'assenza di logica nei film, Thranduil. Il tradito.
Giustamente, si chiede dove possa aver sbagliato nel crescere Tauriel. Dopotutto ha cercato di supportarla ma senza favorirla smaccatamente, si è sempre assicurato che meritasse quello che le dava, ha cercato di essere un re giusto.
Ma, di fatto, era anche un padre. E se pure con Legolas ha fatto lo stesso, si rende conto di avergli mostrato ogni tanto un lato "umano", che con Tauriel non ha mai rivelato e come questo potrebbe aver consolidato in lei (in un momento di melodrammaticità molto adolescenziale :P) l'idea che lui non provasse sentimenti.
Ma Thranduil quei sentimenti li prova, ne prova tanti, e farli uscire liberamente intaccherebbe il suo ruolo di re, probabilmente. Solo che per Tauriel lui non è mai stato solo un re. Da quando l'ha presa con sé e l'ha cresciuta con suo figlio, ha smesso di essere una suddita sotto la sua protezione come gli altri, ed è diventata una figlia. E una figlia che non ha tutti gli strumenti per comprenderlo e guardare oltre le barriere che lui mette tra il suo cuore e il mondo.
Thranduil non è perfetto, e questa mancanza di comunicazione a cuore aperto tra lui e Tauriel è un'ottima ragione per tutta la débâcle durante la Battaglia delle Cinque Armate (peccato che sia dovuta arrivare dal fandom questa spiegazione, con un po' di arrampicate sugli specchi che si possono accettare visto che la fonte ha fallito nel suo compito principale!).

Kudos per Galion che sa di cosa ha bisogno il suo re dopo essere rimasto solo nella camerette di Tauriel: vinoooooH!

La collanina anche secondo me era un dono di Thranduil, era il genere di cosa che poteva provenire solo da lui (Legolas non è che mostri gusti particolarmente raffinati in fatto di gioielli :P) ed è stata una delle tante cose che mi hanno irritata nel film. Perché hanno schiaffato lì dettagli (lei orfana, adottata da Thranduil, supportata da lui, e probabilmente con al collo un suo dono) che non supportavano nessuna delle sue azioni durante la storia, come se bastasse estrarre quelle caratteristiche, metterle nel suo background e così avere in automatico un personaggio complesso.
Per fortuna che ci sono le fanfiction per rimediare alle carenze di certi "professionisti". E le tue mi danno molta più soddisfazione dei film (okay, non sembra un gran complimento perché ci vuole poco, ma non ci sono comunque abbastanza fanfic che lo facciano XD) e forse hanno avuto un ruolo nella rielaborazione del lutto che è stato soprattutto l'ultimo film :P

È stata un'ottima conclusione per questo dittico e non rimpiangere di aver scritto i pensieri di Thranduil, perché ci volevano e sono stati cosa molto gradita da questa sua fangirl. Certo, rispetto ad anni fa, ora ho un carico personale che mi ha reso molto più toccante il tutto e lui non emerge del tutto innocente da questa storia. Però ognuno ha le sue colpe, entrambi se ne rendono conto. Non c'è una parte pura e innocente, e l'altra che si fa carico di tutte le colpe del mondo.
Alla fine, la comunicazione e un filo diretto con i propri sentimenti sono la cura di molti mali e non basta che sia una sola delle parti coinvolte a farlo :)
Non so quanto senso abbia tutto questo, è tutto un blaterare un po' emotivo, e molto confuso, ma mi sembrava necessario farlo.

Grazie per questa storia e per dare una dignità a qualcosa che non ne aveva.

Alla prossima,

Kan

Nuovo recensore
21/09/18, ore 18:56
Cap. 2:

E non potevo non recensire anche il secondo capitolo!!! Ho apprezzato che tu abbia raccontato entrambi i punti di vista. Povero Thranduil... senza Tauriel e Legolas è completamente perso!! Mi è piaciuto che tu abbia descritto il suo lato "umano"..le sue paure e le sue emozioni nei confronti della "figlia" in esilio.
Spero scriverai nuove storie su di lui, Legolas e il reame boscoso! A presto!

Nuovo recensore
21/09/18, ore 18:53
Cap. 1:

Ciao! Ho trovato una nuova storia da leggere!! Ed eccomi nuovamente a recensire!:D Allora ho apprezzato particolarmente le descrizioni. Mi è piaciuto il background che hai raccontato. Cosa è successo a Tauriel dopo la battaglia delle cinque armate. In esilio per dodici anni...Sicuramente le stanno sembrando una vita,altro che immortalità! Thranduil è come un padre per lei, in fondo l'ha cresciuta. Penso che sia dispiaciuta per quanto accaduto durante la battaglia. Puntare l'arco contro il re e dirgli che in lui non c'è amore...Parole dettate dalla rabbia.
Per l'episodio dell'epidemia.Hai inquadrato il fatto che il re preferisce restare fuori da ciò che accade nella Terra di Mezzo per egoismo?per proteggere la sua gente? mah.. Ritengo che sia un personaggio alquanto complicato che Tolkien non ha approfondito molto. Comunque bella la tua idea! A Presto

Recensore Veterano
10/06/15, ore 20:01
Cap. 1:

Oh Peponza, oh Pepuccia. 

Inizierò col dire una cosa che voglio dirti da tempo: ti odio. Perché non è possibile che tu riesca a scrivere una Tauriel che segue il percorso dei film, ma che abbia ragionamenti sensati e profondi dietro.
Quella che scrivi tu non è la Tauriel Sue, ma è la Tauriel impulsiva, che interpreta male le cose presa dalla foga del momento e da suoi pregiudizi, la Tauriel che rimane bandita dal regno. Non la giustifichi, non la santifichi, semplicemente la descrivi così com’è, le dai una spina dorsale che nei film non c’è e bon, me la fai stare simpatica.

Dopo questa bellissima intro, provo ad andare con ordine.

Iniziamo con grande soddisfazione scoprendo che Tauriel non si è magicamente redenta agli occhi di Thranduil per aver versato un po’ di lacrime su un cadavere basso e peloso (ma non molto).
E, seconda soddisfazione, Tauriel ha tagliato quei capelli ridicolamente lunghi per una guerriera. E si rende conto lei per prima che erano poco pratici! Non se n’è accorta prima di diventare soldato solo perché chi ha creato il personaggio non sa cosa sia la praticità. Tu lo sai e ti voglio bene per questo.
La cura che ha per i capelli è tutta elfica e ci sta, perché è risaputo che gli Elfi hanno il fetish per i capelli :°D 

E poi, dan daaaan, l’incontro. E più dell’incontro in sé, che scatena sensi di colpa e ricordi in Tauriel, quello che amo di più è che Merion dica questa frase:
«Io eseguo gli ordini del mio re».
E che Tauriel si senta punta sul vivo. 
LO AMO. Adoro che ci siano delle conseguenze per le azioni di Tauriel, non solo il bando, ma anche il biasimo da parte degli altri soldati. E che Tauriel provi colpa. Non è sadismo, è solo avere un personaggio complesso e con veri sentimenti e non una Mary Sue, burattino degli sceneggiatori.
Non ho squittito ed esultato quando ho letto quella battuta solo perché ero in pausa caffé durante il corso di apprendistato, non per altro. Ma è totalmente squee-worthy, omfg!
In una nota meno accalorata, ma più intenerita, Tauriel che chiede della gente che ha conosciuto è dolcissima e comprensibilissima e umanissima. Mi fa sentire in pena per lei, per quanto la punizione sia stata meritata, come lei stessa crede.
E dolcissima la nota di nostalgia che prova Tauriel nel parlare di nuovo Sindarin, awwwww! 
Okay, la pianto di farti irretire dalla tua Tauriel. Sei perfida a scriverla e per di più così.

Questa frase:
Forse era questo il suo destino, pensò, e il petto le si strinse in una morsa. Desiderare ciò che non poteva avere.
l’ho interpretata alla luce di quel post che mi avevi passato, di Kili visto da Tauriel come l’innocenza che lei non aveva potuto mai avere e per questo ci tiene tanto a tenerlo in vita. E così, il pensiero che rivolge a Kili è decisamente più toccante del pensiero romantico: la morte di Kili, per lei, è stata la morte dell’innocenza, della speranza, della fiducia nel mondo e nel futuro. Così mi piace e mi coinvolge e mi fa provare tanta tenerezza per questa Tauriel, che vive come un relitto nel ricordo di quello che le sue azioni le hanno fatto perdere e di quello che non è riuscita a salvare. Perché ha perso tutto, non solo quello che aveva messo in conto di perdere, ma anche il motivo del sacrificio della stabilità che aveva avuto fino a quel momento.

E incontriamo Álof. Una donna bruciata e con i capelli spruzzati di grigio e, cosa per cui ti adoro, con una bella amante orientale (dell’Harad? O del Rhûn? Direi più la prima, dalla descrizione). Ti adoro per questo dettaglio perché in automatico ci si sarebbe aspettati un amante maschio e, invece, questo tocco “particolare” lascia il segno e ci riempi e di domande su Álof più di quanto avrebbe fatto un amante maschio. Ripeto: ti adoro per questo.
Ho adorato anche il rapporto tranquillo e di collaborazione tra le due donne. Hai ridato il femminismo che è stato tolto al film con una scena semplicissima, ma molto significativa per mostrare come ha vissuto Tauriel fino a quel punto. Mi piace, mi piace tantissimo! 
Ti ho già detto che adoro le scene domestiche? Spero di sì! Di certo, Tauriel che pulisce il pesce a casa di Álof, mentre lei recupera le erbe che servono a Tauriel, è stata una bella scena, resa ancora più bella dalle riflessioni che ha portato a Tauriel. 

E qui veniamo alla parte di doki doki. Tauriel che riflette sul rapporto con Thranduil. Quel Thranduil che l’ha sempre guardata da lontano, assicurandosi che stesse bene, e per questo era il più rassicurante. Fino al momento delle prime incomprensioni: hai gettato delle ottime basi per quella scena che odio durante La Battaglia delle Cinque Armate, ma che qui una minimo di motivazione! Anche perché con quel ricordo che ha citato Tauriel, mostri un Thranduil più profondo e caring di quello che ci hanno lasciato intravedere nel film. (A parte che credo Thranduil avrebbe mandato i suoi a dare una mano alla gente di Pontelagolungo e nel mentre ci avrebbe ricavato anche delle condizioni vantaggiose per gli scambi commerciali lol – ma questo che stai scrivendo è il Thranduil dei film, non quello dei libri, quindi sto zitta).
E, soprattutto, Tauriel finisce per capirlo. Deve perdere Kili per capire Thranduil (e nonostante questo il bando rimane!), ma lo capisce. E amo come confessa ad Álof di avergli voluto bene (anzi, di volergliene tutt’ora) e come parli di lui come un padre.
Quasi dimenticavo, l’accenno a Thranduil che si prende cura di lei dopo la battaglia, awwww, è così paterno e posso sentire come il suo comportamento gentile bruci la ferita dell’orgoglio di Tauriel (okay, cattiveria aggratis XD).

Concludo qui o rischio di ripetermi altre venti volte. Ma spero ti sia chiaro che, dopo la tremenda delusione che sono stati gli ultimi due film e il personaggio di Tauriel, leggere qualcuno che lo scrive come si deve, per di più partendo dal materiale scadente di origine… be’, mi fa tanto felice. E te ne sono grata! Odiarla mi farà bucare lo stomaco per l’acida, almeno ci sei tu a fare da anti-acido XD

Ora vado e a risentirci!

Kan