Recensioni per
Sick
di StormyPhoenix

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
19/08/15, ore 17:07
Cap. 1:

Ciao, vengo dallo scambio libero dell'estate su Fb. All'inizio, la prima cosa che mi è saltata all'occhio è stata la penuria di virgole, anche dove sarebbero dovute andare. Ci sono infatti frasi troppo lunghe per poter essere lette d'un fiato; allora la virgola sia aiuta a dosare il respiro sia a modulare il "ritmo". All'inizio pensavo questo. Poi mi sono ricreduta, perché un flusso di coscienza - genere che può essere amato o odiato, ma qui si entra nel campo del gusto personale - non ha controllo, non segue le regole canoniche di punteggiatura. Così, quello che a prima vista era parso un errore, ora lo considero un mini intuizione geniale. Se si vuole rappresentare il percorso di una mente già instabile verso la follia, perché non usare prima una punteggiatura traballante e poi eliminarla del tutto? Passando alla storia in sé, mi è piaciuta soprattutto l'ultima parte, dove lo sfogo dei pensieri, che poi sono i reali protagonisti, raggiunge il picco. Alla prossima

Recensore Master
09/07/15, ore 16:49
Cap. 1:

Ciao!
Probabilmente io stessa ho un lato poco saggio, che mi ha spinto a leggere la tua Os, sopratutto dopo aver letto le parole "flusso di coscienza" e "James Joyce" che hai scritto all'inizio.
Dopo essere stata costretta a leggermi il vero Joyce e ad averlo detestato con tutto il cuore, chissà perché i flussi di coscienza ispirati al suo stile vi vanno indigesti.
Ma torniamo a te. Il titolo è decisamente il riassunto ottimo per tutta questa massa di parole. Ed è una cosa positiva, non una critica, almeno uno che legge sa già dove sta andando a infilare il naso adunco.
Il contenuto è discutibile. Da parte mia ho preferito la parte iniziale, quella dove un minimo di punteggiatura era presente e Anche se è comunque un monologo interiore è molto più semplice figurarsi quello che vuoi esprimere, rispetto al monoblocco di parole del finale.
Ma lì è Joyce che ti ha ispirato... non commento nemmeno.
Io personalmente avrei semplicemente messo una manciata di punti fermi e avrei risolto. Il perché te l'ho scritto su...
Ma allora perchè mi sono riletta tre volte la tua os? uno poi se lo chiede, o no?
Semplice... mi incuriosiva, l'inizio mi piaceva e volevo capirla tutta fino alla fine. Sì, non sono normale. E poi una volta letto non scriverti una recensione mi è sembrato una fesseria. Io recensisco sempre quello che leggo. Perchè alla fine uno ci spera sempre che la cosa venga ricambiata, ammettiamolo.
Detto tutto questo, oltre al ovvia conclusione, devo dire che l'idea di fondo. Lo sfogo per il "tuo" senso di oppressione credo che sia un sentimento comprensibile e comune. Tanti lo provano prima o poi e affrontarlo non è facile.
L'unico appunto a livello grammaticale che voglio lasciarti pio alla fine è questo:
"nosense" la parola mi ha fatto storcere il naso, quindi ho controllato. Dipende da cosa vuoi dire, ma o si scrive 'no sense' staccato e sta a significare "senza senso" oppure se è nonsense con la particella non che è uno stile letterario. A te la scelta tra i due.

Recensore Junior
08/07/15, ore 08:55
Cap. 1:

Ciao!
Devo dirti la verità, sono stata un bel po' indecisa se recensire o meno, perchè arrivata in fondo alla lettura mi sono trovata senza parole. Non sapevo che dire, mi ha lasciato un po' di vuoto e confusione, poi ragionandoci su mi sono detta "forse allora proprio per questo motivo merita di essere recensita".
Come ti ho detto, mi ha lasciata un po' confusa e disarmata. Forse per la mancanza di contesto, perchè sono un flusso di emozioni e pensieri che piombano così dal nulla, colpendo con la loro violenza. E così ci si trova incastrati nello stesso vortice della protagonista senza rendersi conto di come ci siamo finiti.
Che dire...complimenti :P
Lascia un po' di vuoto dentro, e penso che se è in grado di farlo con così poco allora non può che essere una buona storia. Brava.
L'immagine iniziale, di lei che si dibatte nella gabbia, mi ha ricordato molto il video Elastic Heart di Sia e non posso che apprezzarlo, visto che adoro quel video xD (ma probabilmente è una somiglianza che ho visto solo io, non credo fosse intenzionale ahahah).
Ah, un'ultima cosa! Io ho apprezzato davvero molto l'esperimento di flusso di coscienza che c'è alla fine. E' uno stile narrativo che al tempo, quando lo scoprii, mi piacque tantissimo e penso che in un testo come questo ci stia bene, anche se forse, fossi stata in te, avrei provato a fare 31 e avrei trasformato tutto il testo così, visto che anche la parte iniziale sono pensieri :P Sarebbe venuto forse un po' più complesso da leggere, ma complessità non vuol dire sbagliato (altrimento anche lo stesso Joyce sarebbe da considerare sbagliato xD). Così è un po' spezzato, molto bello lo stesso, ma forse l'avrei apprezzato ancora ancora di più se avesse mantenuto coerente lo stile narrativo dall'inizio alla fine. Comunque non prenderla a critica! Mi è piaciuto tantissimo, è solo una considerazione personale finale tanto per non sembrare la solita "oh, wow, bellissimo, complimenti...ok ciao." xD
Un saluto.

Ray.

Recensore Master
06/07/15, ore 04:04
Cap. 1:

Già dal titolo si capisce quanto questo sia uno sfogo immenso di ciò che lei sente in quel luogo.
Perché è vero, in quei posti si impazzisce così tanto che alla fine non si riesce più a riconoscere cosa serve e cosa non serve, quello che c'è o quello che non c'è.
Stanca di ogni minima situazione le capiti sott'occhio.
Stanca persino dei suoi stessi pensieri e quindi ho apprezzato questo tuo sfogo pregno di angst ma anche di introspezione. Perché è vero, alla fine noi smettiamo di pensare e addirittura di chiederci come andranno le cose, perse in quei luoghi ma dentro di noi e del nostro essere, vi sono introspezioni profonde.
Quelle cose che non possono essere espresse così, alla cavolo.
E lei soffre, basta, non vuole più saperne niente ed io ho captato come se volesse lasciarsi andare ma ancora e ancora esprimere a se stessa ed agli altri quanto stia soffrendo.

Ottima OS, veramente interessante.
L'unica cosa che ti chiedo, è la mancanza della punteggiatura proprio nell'ultimo paragrafo, sembra quasi scritto con rabbia, la stessa della protagonista però magari dovresti sistemarla perché davvero si fa fatica a leggere. Mi sono fermata più volte per poter tornare indietro.

Au revoir
(Recensione modificata il 06/07/2015 - 04:07 am)