Recensioni per
Tlin, tlin, tlin...
di Arancino Spietato

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
23/04/17, ore 21:11

Ehii :)
Finalmente qualcosa di diverso!
Mi piace come hai affrontato il tema della follia rendendolo, diciamo, più concreto.
Un tema di solito bistrattato, archiviato con semplici voci nella testa, o pensieri confusi. Ma qui la follia si manifesta sia in maniera visiva che uditiva, e ovviamente non fisica. Certo, difficile capire da dove essa sia scaturita e perché con tanta veemenza nell'arco di tre giorni, ma in questo caso è superfluo.
Lo shock dell'horror poi, è arrivato mmh, come dire, sì è stato un pugno nello stomaco, del tutto inaspettato. E nonostante lo schifo, penso che sia un finale azzeccato, follemente in linea con il resto della storia.
Devo dire che ho apprezzato molto ;)

Recensore Master
08/08/16, ore 18:21

Ciao!
Eccomi finalmente a recensire la tua nuova storia, era da un sacco di tempo che non facevo un salto nel tuo profilo.
Ho finito di leggere questa one-shot proprio ora, e non avendo intenzione di lasciar passare altro tempo, ho deciso di scrivere il mio commento immediatamente.

Nel complesso la tua storia mi è piaciuta parecchio, è interessante e coinvolgente, ma andiamo per ordine...

~La trama ~
Dunque... come idea di base, quella scelta è sicuramente buona.
Hai deciso di usare come fondamenta una trovata semplice ma efficace, che coinvolga il lettore il tanto che basta per rendere al meglio la narrazione.
Il filo conduttore della storia, ovvero lo stesso diario della protagonista, unisce tutti i vari passaggi e gli avvenimenti salienti della sua vita, cosa che rende la trama molto interessante e varia, mai noiosa.

~I personaggi - Karin Mabel ~
-Premetto che voglio distinguere le due personalità della ragazza-.
Quella che prendo in esame ora, ovvero il suo lato più "normale", è un'adolescente fragile e insicura.
Non si capisce da subito quando e come avvengano i cambiamenti di umore della protagonista, ma pian piano si delinea meglio il suo comportamento e il suo carattere in generale.
Nella prima parte della storia, Karin presenta un atteggiamento tendenzialmente apatico, tuttavia incerto. Sembra che lei stessa non sappia bene cosa fare, né ciò che è giusto o sbagliato.
La sua maschera tende a calare sempre di più, fino a quando il suo lato mostruoso prende il sopravvento completamente.

~I personaggi - Karin Slaughter ~
La controparte quasi demoniaca della ragazza è quella che mi ha, senza ombra di dubbio, intrigato di più -come ci si potrebbe benissimo aspettare da chi, come me, legge storie di questo genere per via della propria passione per il macabro-.
In questa versione del personaggio, vediamo Karin assolutamente sicura di sé, nonché incredibilmente forte, sia emotivamente che non.
La trasformazione è sostanzialmente lenta e graduale, ma presenta vari momenti di netta accelerazione, come durante la scena in cui gli occhi rossi della ragazza si scontrano col sangue per la prima volta dopo innumerevoli anni.
Ho adorato quella sete di sangue che le si confà perfettamente, non avrei saputo trovare una caratteristica migliore e più azzeccata.
Inoltre, reputo una scelta molto saggia quella di incrementare la sua forza fisica in contemporanea a quella mentale.

~I personaggi - Il narratore ~
Il personaggio narrante, ovvero colui che ritrova il diario della protagonista, è indispensabile per la narrazione.
Funge infatti da pretesto di lettura delle pagine, inoltre fornisce conclusioni e riflessioni esatte che riguardano gli accadimenti della protagonista.

~I personaggi - Altri ~
I personaggi che circondano la protagonista sono piuttosto irrilevanti, nello svolgimento della vicenda.
L'unica utilità che ho rilevato è stata quella dei compagni di Karin, che in qualche modo aiutano a presentare quel suo lato macabro e sanguinario, e a donarle un pretesto di vendetta.
I genitori della ragazza sono pressoché assenti, non indispensabili, a parer mio, nel corso della storia.

~Le descrizioni ~
Le descrizioni non mancano, anche se non si può parlare propriamente di sequenze descrittive.
La protagonista viene analizzata un poco grossolanamente, per i miei gusti, io avrei aggiunto diversi dettagli in più inerenti al suo aspetto fisico.
Ti consiglio inoltre di aggiungere molte più descrizioni riguardo ambienti e personaggi secondari, nonostante sappia che in un testo scritto sotto forma di diario questo venga in parte a mancare.
Una cosa che invece ho apprezzato, è sicuramente la presenza di atmosfera. Mi ha colpito molto la sequenza sulla nebbia che circonda il lago, e anche il riflesso di Karin nell'acqua.
Adoro il contrasto che hai creato, tramite le descrizioni oggettive, tra le due parti del suo carattere.

~Il finale ~
Una conclusione certamente ad impatto, che serve per spiegare il motivo per cui la protagonista si senta costantemente osservata lungo tutto lo sviluppo delle vicende; un'unione tra le vicissitudini di Karin e del ragazzo che trova il suo diario.

~La forma ~
Non ci sono errori rilevanti, piuttosto (soprattutto nella prima parte) ho riscontrato diverse imprecisioni riguardanti la punteggiatura, ovvero qui:
-"E’ abbastanza nuova devo dire.", secondo me ci vorrebbe una virgola dopo "nuova", per spezzare il periodo dopo la riflessione del personaggio narrante.
-"ma suppongo di aver deciso di scrivere un diario, proprio perché non ho nessuno con cui confidarmi", in questo caso, invece, la virgola non è necessaria, poiché la proposizione causale non necessita di uno stacco dalla principale in quanto spiegazione del significato della reggente.
-"Proseguirò parlandoti un po’ di quello che mi sta succedendo di recente invece…", qui avrei inserito una virgola dopo "recente".
-"Si lo so è assurdo", avrei reso questa piccola frase in questo modo: "Si, lo so, è assurdo", in questo caso la scorrevolezza sarebbe stata maggiore e il periodo meno pesante.
A parte queste piccole sviste, il resto è accurato e preciso, salvo qualche sporadica ripetizione irrilevante.

~Il format ~
Il format è semplice e ad impatto, mi è piaciuto molto il fatto che abbia deciso di cambiare font nella narrazione delle pagine di diario.
Personalmente avrei inserito la data e l'ora di ogni pagina in grassetto, probabilmente, per staccare ulteriormente con il resto della trama.
Il titolo in rosso scuro è sicuramente una bella trovata, riprende l'essenza della storia, ovvero il sangue.

Ripeto, in conclusione la tua storia mi è piaciuta davvero tanto ^^
Ti faccio i miei complimenti, non c'è dubbio che rispetto alla prima versione questo remake sia sicuramente migliorato, inoltre ho notato l'incremento ulteriormente con l'aggiunta di nuove scene e riflessioni della protagonista, cosa che indubbiamente non guasta mai.

Spero che la mia recensione ti abbia fatto piacere e che ti abbia fornito gli spunti e i consigli necessari per migliorarti ancora, ho cercato di essere il più accurata possibile ^^
Mi auguro di risentirti presto, ci scriviamo in una delle mie o delle tue storie! :3
Alla prossima,

Nuovo recensore
20/11/15, ore 21:26

Oh my god
Queso è quello che ho pensato leggendo la storia.
Mi è piaciuta molto l'idea delle monetine, molto originale.
All'inizio mi chiedevo perché c'era il rating arancione, poi alla fine si è capito.
Potresti farci una storia su questo tipo qua, che mi ricorda un po eyeless jack, per il fatto degli occhi.
Davvero,.mi congratulo con te non solo per la splendida idea, ma anche per il modo in cui tu scrivi, in generale, hai un dono, continua così
reflective

Recensore Veterano
07/07/15, ore 14:45

Ciao, Arancino!
Finalmente posso recensire una tua nuova storia *^*
Sinceramente non vedevo l'ora che tu ritornassi nella categoria horror, perché -come ben sai- ho sempre amato molto le tue creazioni.
Come sempre, anche questa mi è piaciuta, l'ho trovata molto particolare e caratterizzata da quella tua originalità che si manifesta in ognuna delle tue storie.

Ma andiamo con ordine...
Innanzitutto, l'idea di base è innovativa ed interessante.
La fusione che hai creato tra un elemento apparentemente innocuo come le monete e la psicologia distorta del personaggio principale, è senza dubbio riuscita egregiamente, nonché accattivante per il lettore.

Il protagonista è ben caratterizzato e abbastanza enigmatico, forse per via del fatto che non ti sia soffermata più di tanto a descriverne l'aspetto fisico e il background, e ciò lo rende ancora più misterioso.
Solitamente mi avrebbe dato fastidio una fisionomia del personaggio non troppo approfondita, ma in questo caso non è stato così, poiché le descrizioni ci sono e soprattutto risultano ben inserite all'interno della narrazione, concentrandosi specialmente nel finale.

La frase che ho apprezzato di più è sicuramente questa:
"Chissà come ci si sente ad avere l'inferno nella propria testa.", perché riassume in una sola riga tutta l'essenza della storia, rendendola in qualche modo con una complessa semplicità.
Potrebbe sembrare un ossimoro, ma ciò che mi viene in mente per descrivere la tua narrazione è proprio questo.
Si, perché apparentemente il tema della storia potrebbe sembrare facile, ma in realtà non lo è affatto.

Approfondendo questo aspetto...
La follia è un elemento che da sempre ha caratterizzato il genere horror, sia che si tratti di film, sia di libri.
Tema che sicuramente ha affascinato l'uomo sin dalle origini, non c'è dubbio; spesso ci si chiede il motivo di tale anomalia, interrogandosi più e più volte sulle cause della pazzia, ma secondo me il punto è che sia più semplice di quanto non si pensi in generale.
Ovvero... ciò che sto cercando di dire, è che tu hai reso perfettamente questo concetto complicato con un'essenzialità disarmante, e non è affatto facile riuscire in un'impresa simile.

Passando invece alla parte relativa alle descrizioni...
Queste sono piazzate correttamente all'interno della storia, non appesantiscono né allungano troppo il testo.
Mi è piaciuto il fatto che non ti sia soffermata troppo sull'ambientazione della vicenda, per concentrarti invece meglio sulla psicologia del personaggio.

La parte splatter è stata da me amata tantissimo, come sempre, d'altronde.
Non so perché, ma gli occhi staccati sono sempre impressionanti... u.u

La forma è impeccabile, priva di qualsiasi tipo di errore o imprecisione.
Mi complimento con te anche per questo, perché non è facile stendere una storia tanto corretta ^^
(Ovviamente potrei aver tralasciato qualcosa durante la lettura, ma in linea di massima riconosco un testo tanto curato).

La narrazione è coinvolgente e sicuramente molto piacevole, sono scivolata tra le righe senza problemi, mentre la leggevo.

Il format è semplice, la differenziazione tra i vari caratteri facilita la comprensione dei pensieri del personaggio principale, rendendoli anche in modo più realistico, un po' come in una continuazione della trama stessa.
L'unica cosa che ti consiglierei -ma che ovviamente dipende solo dal mio parere personale- è di cambiare il font quando scrivi le onomatopee.
In pratica, nella scrittura di "TLIN" avrei utilizzato un altro carattere, così da renderlo un po' più armonioso per gli occhi, rispetto a quanto non sia con il maiuscolo.

Nel complesso la storia mi è piaciuta davvero tanto, complimenti ancora! ^^
(Ma alla fine è sempre così, con i tuoi testi u.u).
Spero di risentirti presto!
Io sto già lavorando alla prossima one-shot :3

Tanti saluti e buone vacanze!
Alla prossima,
-Amekita-