Non avevo recensito questo capitolo, così ho pensato di passare a farlo, anche perché trovo che sia IL capitolo chiave di tutto il racconto, in quanto si apre un mistero ancora non concluso neanche nei successivi capitoli, ovvero la relazione tra il padre di Jonathan e la madre di Caesar, cosa che mi sta facendo avvelenare il fegato, perché non riesco proprio a capire che relazione ci possa essere e io sono pieno di fantasia, perciò, se non ci riesco, deve essere accaduto qualcosa di grave.
Ho notato il tuo solito errore, quello che ti porti sempre dietro, ovvero il non separare correttamente due proposizioni, come in - [...] Qualsiasi cosa avesse detto lo avrebbe messo al muro, gira la come al solito. Non c'era via di fuga. [...] -, dove ci vorrebbe una virgola prima di "lo avrebbe messo al muro", in quanto serve per separare le due frasi; l'errore è ricorrente e si trova anche in altre proposizioni, come in:
- Dicendo ciò fece per andare verso la porta ma l'uomo lo bloccò afferrandolo per il polso. ---> Virgola dopo il "ma".
- Senza riuscire a controllare i suoi gesti allungò la mano sinistra, posandola sui capelli del moro, erano morbidissimi. ---> Virgola prima di "allungò".
Se non lo avesse ucciso suo padre lo avrebbe fatto sicuramente lui. ---> Quando la proposizione introdotta dal "se" si trova prima della principale, ci vuole una virgola per separarle, sempre.

Inoltre, è frequente anche il non usare i due punti per introdurre una spiegazione, come in:
- Doveva spostarlo, non poteva rimanere così. ---> Deve spostarlo a causa del fatto che non può rimanere così.
- Gli piaceva quel calore, sarebbe rimasto volentieri altre ore in quella posizione, si sarebbe anche potuto riaddormentare da un momento all'altro. ---> Visto che gli piace quel calore, rimarrebbe lì ad accarezzarlo, in quella posizione.

Scrivi bene, ma ho notato che ti sei portata per undici capitoli questi errori dietro; dovresti prestarci più attenzione.

Sempre complimenti, alla prossima!

Non riesco a capire Caesar. Ci provo con tutto me stesso, ma, ogni volta, mi mandi allo sbaraglio: perché prima si comporta in un modo e, poi, nell'altro? Perché prima dice delle cose e, poi, dice qualcos'altro? Di cosa ha paura? E qual è il segreto che si nasconde dietro la famiglia di Jonathan? E qual è il collegamento che c'è tra esse? Mi hai messo troppi, troppi interrogativi in testa e non so se è un punto a favore della tua storia o a sfavore, ma so che il tutto è reso interessante.
Mi sono reso conto, però, che tendi a commettere degli errori più o meno gravi a livello grammaticale: per esempio, tendi a non usare la cosiddetta "consecutio temporum": se narri al passato remoto, i fatti che accadono prima di ciò che stai narrando vanno al trapassato prossimo, per tanto non puoi scrivere - [...] Ricordò la prima volta che lo vide e al poco peso che diede a quell'incontro, chi l'avrebbe mai detto? Continuava a credere che stava sbagliando [...] - perché l'azione del ricordare è quella che accade nel "presente del passato", mentre il vedere accade prima; inoltre sarebbe "stesse sbagliando" perché "credere" indica un dubbio.

Questa frase - [...] Jonh continuava a stare in silenzio, doveva evitare in qualsiasi modo di non perdere la calma, non voleva affrontare il vecchio Caesar dopo una giornata come quella, non ne valeva la pena. [...] - evidenzia un altro errore molto comune tra i giovani scrittori, ovvero il non sapere utilizzare i due punti, che, in breve, si utilizzano quando bisogna introdurre un elenco, un discorso diretto o una SPIEGAZIONE; nel tuo caso, avresti messo due volte la virgola laddove andassero i due punti.
Sei brava, ma devi tentare di prestare un attimino più attenzione a questi dettagli grammaticali, anche se sono piccolissime imprecisioni; sono un lettore piuttosto pignolo, lo so, ma spero che tutto ciò ti possa aiutare.
Alla prossima,
Nobody

Caesar è fantastico !!! Non mi meraviglia che Jackson sua cotto a puntino:) grazie per la storia !!!

Un capitolo bello e intenso. Diciamo che l'opera di avvicinamento dei due ragazzi sta arrivando al capolinea. Le cose si stanno mettendo bene.
John non cela fa più il suo pensiero è sempre rivolto all'americano, lo sogna perfino quando dorme. Mentre Caesar confessa che è innamorato di lui. Povero John non ci capisce più nulla teme di essere preso ancora una volta in giro, i dubbi lo uccidono e alla fine rischia il tutto per tutto. Lo va a baciare.
Cosa devo dire, presto me vedremo delle belle e mi auguro di non rimanere deluso.
Bravissima come al solito.
Ciao Francesco

​Adoro la psicologia e ho letto molti libri riguardo agli adolescenti, sebbene io abbia a malapena quattordici anni, eppure non riesco a comprendere il comportamento di Caesar né le sue azioni: perché giocare così tanto coi sentimenti di una persona? Che sappia qualcosa sul passato delle loro due famiglie? Che abbia paura di essere omosessuale, cosa comunissima tra i giovani? Che sia un omosessuale represso che, quindi, soffre di omofobia nei confronti di tutta la sua specie? Che soffra di bipolarismo? 
Io non ne ho idea, ma spero di scoprire qualcosa al più presto!
Ciao, brava come sempre,
Nobody

Premetto che sto seguendo appassionatamente la storia, ma che non ho avuto tempo per recensire fino a oggi.
Johnatan è un ragazzo all'apparenza forte, ma dannatamente sensibile dentro, a differenza di Caesar, che è uno sbruffone, che si diverte a giocare coi sentimenti degli altri, forse perché è semplicemente spaventato da essi o forse perché non sa come comportarsi di fronte a un'attrazione per un uomo; fatto sta che sono due personaggi agli antipodi che, però, si completano a vicenda. Spero che sia un lieto fine!
Complimenti,
Nobody

Tenerissimo lui :) mi piace moltissimo come lo descrivi perché anche se è molto dolce è comunque maschile :D non vedo l ora di leggere il continuo!

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Un capitolo dolce e amaro, dolce perché vede i due ragazzi molto vicini. Per due volte Caesar bacia John, e addirittura non un semplice bacioe via , ma un bacio vero passionale, di quelli che ti fanno girare la testa e il... cuore. Amaro perché Caesar si pente di quello che ha fatto e John ci rimane male perché lui ci crede in lui si è innamorato
Quale sarà il motivo di questo atteggiamento di Caesar. Penso che c'è un motivo, e per questo che questo racconto mi sta mettendo molto curiosità.
Bravissima
Un abbraccio Francesco

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Bel capitolo, finalmente i tuoi ragazzi si stanno avvicinando tra loro e tra una battuta, uno scherzo, una parola di troppo, uno sguardo, i due ragazzi si stanno avvicinando e d anche se non se lo sono ancora detto la loro espressione parla di amore.
In questo capitolo sta uscendo fiori un po la loro il loro carattere. Caesar molto forte mentre John più emotivo.
Prevedo degli incontri più ravvicinati tra loro.
Dimenticavo, scrivi molto bene.
Ciao Francesco

Si sa che quando inizia la scuola il tempo manca e quindi anche i capitoli ne soffrono, ma l'importante è portare a termine il racconto e tu vedo che con molto imtegno ci stai riuscendo. Brava.
Non sono d'accordo con te dicendo che il capitolo non è un granchè. Hai messo delle basi importanti per il futuro. Per esempio i ragazzi hanno dormito insieme, e poi ci hai fatto capire che le due famiglie si conoscono. Insomma ci hai dato delle informazioni che ora meritano una risposta.
Complimenti,
Francesco

Molto carino, purtroppo non ho più avuto il tempo di recensire a causa dell'inizio della scuola, ma ho trovato questo capitolo come uno strano connubio di dolcezza e amarezza, due sensazioni che possono convivere insieme. Brown è semplicemente un gattino spaesato a quella festa, mentre l'altro è un uomo che si atteggia a duro, ma che, in realtà, possiede un grande cuore; li vedo bene come coppia: uno tenebroso e più adulto e l'altro timido e spaesato. Mi piacciono.
Complimenti, mi sei piaciuta.
Alla prossima!
(Recensione modificata il 27/09/2015 - 09:50 am)
(Recensione modificata il 27/09/2015 - 10:50 am)

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wow questa storia è carinissima e poi migliora di capitolo in capitolo!!! non vedo l ora di leggere il seguito! bravissima:D

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Me lo sono letto tutto questa mattina e devo dire che è molto bello, ecco perchè ti sei divertita molto a scriverlo anche se riconosco che il lavoro c'è e deve essere stato impegnativo.
Dopo alcuni contrasti tra Jonathan e Caesar dovute la maggior parte ad alcune incomprensioni mi fa piacere che i due ragazzi si siano avvicinando anche se in situazioni di emergenza. Infatti Jonathan si ubriaca al punto di star male e l'unico che lo sta aiutando è proprio Caesar che oltre che dargli assistenza se lo porta a casa, perchè ridotto male. Si tratta soltanto di un atto umanitario o sotto sotto Caesar nasconde qualcosa di più importante?
Bravissima.
Ciao Francesco

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Bel capitolo e diciamo fino a questo punto il più bello e anche il più movimentato. La cosa che mi dispiace di come sono andate le cose tra Caesar e Jonathan. Jonathan ha sbagliato a trattare il ragazzo in quel modo parlando male dei genitori defunti e anche io avrei agito nella stessa maniera, e il cazzotto che gli ha dato Jonathan è super meritato.
Mi piace il Jonathan, che va chiedere scusa, in fondo non è un cattivo ragazzo. Mentre il Caesar che bacia una ragazza mi mette paura, non c'è lo vedo innamorato .
Bravissima e apprezzo molto il tuo modo di scrivere.
Ciao Francesco

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Devo dire che, sinceramente, non mi sarei mai aspettato che Brown si potesse comportare così; mi è sempre sembrato un ragazzo risoluto ed educato, invece, a quanto pare, anche per poco, ha detto delle cose che non avrebbe mai dovuto dire. Sarà per gelosia? Probabile, ma avrebbe dovuto, comunque, tenere la bocca chiusa, giusto per evitare di fare casini, anche perché, così, ha allontanato l'altro solo da lui, anziché avvicinarlo ed è un peccato.
Bethany, invece, mi sembra una ragazza tranquilla, diversa dalle oche che, nei capitoli precedenti, hanno circondato i ragazzi e mi piace il fatto che lei abbia accettato con un sorriso il ragazzo; io, probabilmente, avrei fatto la stessa cosa se fossi stato in lei, anche se, effettivamente, avrei tentato di parlare dell'accaduto.
In definitiva considero questo capitolo il più interessante della storia, anche se non mi sarei mai aspettato che la baciasse, non subito dopo averla conosciuta e dopo aver scambiato poche parole, ma avrà un conflitto interno e avrà fatto ciò che pensava fosse più corretto.

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