Incollo qui il giudizio del contest:
Era molto, ma molto tempo, che non leggevo qualcosa su FullMetal Alchemist, un fandom a me tanto caro, importante. Ero davvero curiosa di sapere cosa si celava nella combinazione FullMetal Alchemist-AIDS, ma i risultati che mi aspettavo erano diversi, molto, è stata una bella secchiata di originalità del tutto inaspettata e che forse mi preoccupava un poco, ma una volta iniziata la lettura sono stata rapita dalla grande capacità narrativa che si fonde, si infetta, del tema AIDS, la Malattia del Silenzio che mette a tacere anche i discorsi diretti lasciando alle descrizioni di occhi malati (anche d'amore se vogliamo) il compito di raccontare la storia di una battaglia, la costruzione di un epilogo, quello definitivo di ogni persona. I testi senza dialoghi non sono tra i miei preferiti perché tendono a privare una storia di vitalità con il rischio di annoiare, ma è proprio qui che le tue manifeste capacità di scrittura, la proprietà di linguaggio, nonché uno stile che sa distinguersi, mi hanno portata a riconsiderare un testo senza dialoghi. Ironicamente - rispetto al tema trattato - c'è grande vitalità in ogni periodo, c'è azione, come se descrivessi un'avvincente storia di combattimento in cui le fatiche, i colpi incassati, i colpi andati a segno e quelli andati a vuoto trasudano la personalità di Lan Fan, eroina dignitosa, con cui è facile entrare in empatia ma che, allo stesso tempo, non è poi forse troppo eroica, ma non in senso in negativo: è come se lei, forse più di tutti, avesse compreso i segreti della vita, dell'alchimia, come se li avesse padroneggiati. Invero, Lan Fan, nella serie, è un personaggio di cui sappiamo poco e quel poco lo conosciamo tramite le battaglie e le dimostrazioni di fedeltà a Ling, elementi presenti anche nella tua storia, ma allo stesso tempo - facendola combattere contro questa temibile avversaria - si manifesta un lato inedito di lei, più umano, più egoista, più di parte, ma anche più affascinante; c'è il ritratto di una donna nei suoi colori più accesi e delle sue ombre, con curve sensuali ed altre più severe, rigide, che è difficile farsi piacere, che non vogliono farsi piacere, perché è un ritratto non idealizzato, ma realistico.
La malattia, tra le più infami, poteva davvero essere trattata in tanti modi, tanti modi che potevano scendere nel patetismo, nelle lacrime, invece hai scelto un approccio dignitoso in cui sullo sfondo la malattia fa stragi fisiche e psichiche, essa non è certo più gentile con la nostra protagonista, ma lei stringe i denti, impedisce al pianto di sopraffarla, vivendo la tragedia aggrappata a dolci e sensuali ricordi, ad azioni che non vuole rinnegare, a gesta non epiche, ma umane e dettate da qualcosa di più grande: l'amore. Potrebbe forse sembrare un modo incurante il tuo, perché Lan Fan non è piegata al dolore, ai segni orribili che la malattia può sfoggiare, alle deformazioni, invece esse ci sono ma non sono per lei perché questo è il suo modo di combattere, come nello stesso modo ha perso il braccio, viverla in modo diverso forse avrebbe fatto commuovere di più chi legge, ma non sarebbe stato da Lan Fan, sarebbe piuttosto diventato un testo distaccato da lei.
La parte finale è stata sicuramente la mia preferita, qui la morte avanza, ma non sotto veli di mistero e paranormale, ma come ospite attesa ed amichevole perché facente parte della natura umana, una natura che ha deciso di dare a Lan Fan questa sorte invece di altre e a cui lei non si oppone e vince, in qualche modo, sul piano ontologico della vita, accettando addirittura la sua ultima conversazione con Knox come un arrivederci, una scena che mi ha scaldato il cuore (un po' perché amo il loro rapporto, un po' perché sono la mia insospettabile crack ship preferita), una scena importante che rende l'inevitabile epilogo dolce, mostrando questo essere umano sì inevitabilmente fragile, ma anche meraviglioso, come la vita in fondo.
Confesso che non ho mai letto tante fanfiction sul tema del HIV, mi sono sempre limitata a leggere e a vedere essa in libri e film importanti che sfociavano nel genere del documentario, mettendo il suo nome tra i prompt ero molto preoccupata per come potesse esser trattata e mi aspettavo che sarebbe stata considerata in una storia slash/yaoi, invece sei andata oltre, ricordando col tuo testo che essa ha molti volti e non è "la malattia degli omosessuali", ma un virus che si diffonde anche tra eterosessuali e ciò, molto spesso, viene pericolosamente dimenticato. Ho apprezzato dunque non solo il testo in se nella sua forma e nei contenuti, ma anche nel approccio originale per come il prompt è stato trattato.
Correttezza grammatico-morfo-sintattica con punteggiatura: 10
Originalità: 10
Trattazione tema: 9
Caratterizzazioni: 10
Gradimento personale: 9
Bonus: 5
Totale: 53 |