Recensioni per
Why do the white gulls call?
di leila91

Questa storia ha ottenuto 18 recensioni.
Positive : 18
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/11/21, ore 11:39

Posso dire che ho adorato? Anche io come Finduilas sento la nostalgia del mare e tu l'hai resa magnificamente! Lei sebbene sia apparentemente un personaggio secondario, quasi ininfluente è invece importantissimo per capire le dinamiche tra padre e figli, la sua figura in filigrana si riesce a scorgere nel dolore di Denethor e in quello di Faramir e Boromir. E che tenerezza mentre la mamma li osserva dalla finestra mentre i piccolini giocano alla guerra sotto la pioggia per poi correre tra le sue braccia. Boromir più spavaldo e Faramir (amore!) più coccolino! Grazie di aver scritto questa perla veramente!

Recensore Master
17/02/21, ore 17:16

Eccomi anche qui, non sarei potuta mancare per niente al mondo.
Con te faccio sempre un tuffo nel passato, che poi diventa un tuffo nella leggenda e mi si emoziona l'animo. Fiduilas è un personaggio che conosco davvero poco, mi sono fatta trascinare in questo angolo grazie a Boromir e Faramir: sono due personaggi che amo profondamente (in verità due dei miei preferiti) ed è bello poterli leggere da piccoli, viverli da piccoli. Mostri uno squarcio di legame, un secondo della loro esistenza che non ho potuto osservare prima (non insieme, per lo meno) ed uno è feroce come il padre, mentre il secondo è un agnello proprio come la madre. Ci rivedo le odiose parole del padre (che l'ha strappata dal Mare, nonostante l'amore).
Ho amato questa prima persona (sebbene io me ne tenga lontana, solitamente non mi conquista molto), piena di malinconia, dolore e un pizzico di amore verso i figli. C'è nostalgia, in questo mare di depressione, una nostalgia che i gioielli e tante cose costose non potrebbero mai ripagare. Manca il Mare (un po' alla Bilbo Beggins che si gira verso Gandalf e gli urla che vuole rivedere le montagne, le montagne). La Terra di Mezzo è proprio un luogo in cui perdersi è senza dubbio la cosa migliore da fare, è un luogo che risplende e che sa di amore, di leggende, di qualsiasi cosa meravigliosa. Ad essere sincera, quando mi approccio alle tue storie, sento sempre l'immensità di essere piccola in confronto a tutto quello che si trova in questa terra che descrivi, di cui tocchi ogni angolo. Ci parli dei contrarsi, di luoghi dove piove e di luoghi in cui il sole splende su una distesa d'acqua e tutto è più bello, più vivo (racconti che rapiscono i due giovani e come non potrebbero!). Insomma, ho amato tanto.
Tanto, ma davvero tanto. Questa tue storie sono sempre un ottimo modo per perdersi e lasciarsi andare.
Sia ❤

Recensore Master
02/05/20, ore 15:01

RECENSIONE PREMIO 2/2 PER IL CONTEST "CALENDARIO DELL'AVVENTO"

Sciauu Benni!
Finalmente riesco a rilasciarti anche questa seconda recensione! Con il mio solito ritardo, ma questi sono dettagli.
Come da te suggerito sono passata da questa storia, PERCHE' SI'! Quando mi hai detto che avevi una shottina sulla mamma di Boromir (e del suo amico) non ho potuto non sceglierla immediatamente per questa recensione premio!
Anche perché, ad essere oneste, credo che sia la PRIMA fic che io abbia mai letto su questo personaggio! Ne ho lette diverse su questi due fratellini, e non solo qui su efp ma anche su altri siti di fanfiction, ma della mamma... davvero non ho memoria di fic (quasi cit.).
Quindi questa recensione da un certo putno di vista è doppiamente speciale! ^^ XD
Cooomunque!
Partendo proprio dal personaggio di Findulias!
Non sono una grandissima appassionata delle storie scritte in prima persona ma ci sono occasioni in cui apprezzo questa scelta, soprattutto se, come in questo caso, ci si concentra sui pensieri, sulle emozioni e sull'introspezione di chi parla! Dando, letteralmente, voce a questo personaggio così poco approfondito dal Professore, sei riuscita a scandagliare bene le sue emozioni su diversi argomenti e tematiche, tutti estremamente importanti.
Vedere comparire anche i piccini Boromir e Faramir mi ha fatto sciogliere il cuore *^* troppo belli! Dovresti scrivere ancora su di loro... PLIIIIIZ!
E, a proposito di questi due piccini, mi è piaciuto molto come con poche parole sei riuscita a delineare i loro caratteri, così diversi.
Allo stesso modo mi è piaciuto persino come hai delineato Denethor! Perché sei riuscita a sorprendermi. Ormai sono abituata a vedere Denethor come il padre despotico che fa letteralmente le preferenze per il figlio maggiore denigrando il povero Faramir... invece in questa occasione ce lo presenti visto dagli occhi della moglie e, quindi, sotto una luce completamente diversa. Non manchi di far presente che abbia un carattere di un certo tipo, ma non compare da nesusna parte il suo diverso atteggiamento nei confronti dei figli, tematica che di solito è sempre costante.
Di questa storia mi è piaciuto molto anche lo stile e il modo in cui la hai impostata: leggendola mi sembrava quasi come se fosse una piccola poesia, un canto elfico di qualche tipo! ^^
Infine, il titolo... piagevo già lì! XD
Bellissimo e molto evocativo! Un'ottima scelta, insomma.
Beh, che dire? Finalmente, dopo un secolo, sono riuscita a rilasciarti tutte le recensioni premio! Brava me! XD
Tornerò anche a leggere le altre storie che mi hai suggerito e che ancora mancano al mio appello! *^*
Tantissimi complimenti!
Bravissima!
<3
Un bacione enorme!
E a prestoooo!

Recensore Junior
20/09/15, ore 17:11

Ciao! Bellissimo ritratto di Finduilas di Dol Amroth!
Noi conosciamo bene la figura di Denethor, mentre sappiamo molto poco della moglie, che morì in giovane età e la cui scomparsa ha indurito il cuore del sovrintendente di Gondor. Sappiamo che egli l’amava, ma in questo racconto è l’amore di Finduilas per lui che traspare, intrecciato alla struggente nostalgia per la sua terra abbracciata dal mare. Hai reso ottimamente l’affetto di Finduilas per i figli e per lo sposo e la sua consapevolezza di doverli purtroppo lasciare. Ella sente la morte approssimarsi, ma non la teme in quanto il riposo porterà la pace che sta da lungo tempo cercando. Mi è piaciuta moltissimo la sua caratterizzazione, che ho trovato più che coerente con l’immagine che il Professore ci ha lasciato di lei. Ho apprezzato il fatto che tu non abbia posto alcun accenno alla preferenza di Denethor per il primogenito, pur rendendo alla perfezione la diversa inclinazione dei due fratelli, poiché ciò avrebbe, a mio avviso, distolto l’attenzione dal tema di fondo e da Finduilas. Il riferimento all’incapacità di Denethor di comprendere il malessere dell’animo di Finduilas rappresenta, invece, un elemento che sottolinea come questa dama, pur circondata dall’amore della famiglia e del popolo, sia in verità sola. E la solitudine può uccidere.
I miei più sinceri complimenti per questa splendida one - shot e a risentirci presto! :-)

Recensore Veterano
21/08/15, ore 10:57

Sai bene quanto io adori Dol Amroth! E anche quanto apprezzi la scelta coraggiosa di chi decide di rendere giustizia ai personaggi secondari: personalmente li ho sempre preferiti a quelli principali, proprio perchè li si può immaginare a proprio piacimento. E questa è esattamente la Finduilas che immagino io e, devo dirlo, un po' mi ricorda la mia Lothiriel. Penso di capirle, in fondo... sebbene io non sia nata in una città di mare, ogni volta che finiscono le vacanze ed è ora di tornare a casa, mi si apre una voragine nel petto e mi assale il magone. Penso a loro, specialmente alla madre di Boromir e Faramir, visto che si parla di lei, e all'angoscia devastante che deve averla colpita nel lasciare il suo amatissimo mare. Per non parlare poi del Male che giungeva da oriente. Esistono persone i cui umori sono condizionati dall'ambiente esterno e questo si riflette, di conseguenza, sulla salute. Tolkien era un saggio, conosceva benissimo il mondo e i suoi abitanti, proprio per questo ha saputo scrivere un capolavoro sempre attuale e coinvolgente (ieri stavo riguardando la compagnia dell'anello e mi sono resa conto di quanto la saggezza nelle parole di Gandalf fosse, in fondo, la sua saggezza). Ad ogni modo, tu gli rendi giustizia più che mai. Complimenti!
Fjorleif (con un altro dei suoi noiosissimi papiri!!!)

Recensore Master
13/08/15, ore 12:09

La pelle d'oca! Giuro che mi hai fatto venire la pelle d'oca!
Seriamente, questa storia è così struggente che mi ha fatto scappare una lacrimuccia.
Non mi ero mai soffermata sul personaggio di Finduilas e devo proprio fare ammenda perchè è stupendo.
Ma andiamo con ordine...



L'associazione pioggia="Mordor" è sublime così come l'utilizzo che ne hai fatto per sottolineare l'angoscia della sua anima e la nostalgia che prova per la sua casa.

---> "Una terra dove Cielo e Mare si fondono insieme" pura poesia come tutta la descrizione di Dol Amroth, del resto. 

Denethor è quasi, e vorrei sottolineare quasi, tenerezza.
Certamente, non poteva essere stato un pezzo d'escremento di goblin tutta la vita, e mi ha fatto sorridere questo suo modo di prendersi cura della moglie.
Però sappiamo che lui ha un modo "strano di farlo". Dà quasi l'impressione che la ostenti come un gioiello prezioso alla pari di quelli che lui le dona credendo di renderla felice, ciò non toglie che la ami in fondo.


----> "Faramir è il primo a raggiungermi, e a tuffarsi fra le mie braccia aperte.
Ogni giorno mi stupisco di quanto sempre più mi somigli." Ammore ammore ammore ♥♥♥
BennIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII! Mi hai fatto sciogliere il cuore nemmeno fosse un panetto di burro!



Ecco, ne parlavo giusto l'altro giorno con Kanako: Martin è il re del sadismo, anche Tolkien non scherza e, oggi, ho scoperto che non lo fai nemmeno tu.
Mamma mia quanta tristezza!
Sarà che sto leggendo "I figli di Hùrin" ma quanta tristezza.
Sto piangendo, non ti vergogni?
Cosa dire in più?
è davvero stupenda e spero che non smetterai mai di regalarci queste perle.
Un bacio dalla tua devotissima Ech

Recensore Veterano
07/08/15, ore 20:08

bene bene bene! passerò presto dalla tua recensione, promesso, nel frattanto commento questa qui!

innanzitutto, dunque, grazie mille per aver scritto su Finduilas di Dol Amroth! è un personaggio che mi ha sempre incuriosito tantissimo, non solo perché è la mamma di Faramir (<3) ma anche per via della sua storia tanto tragica e malinconica, che mi tocca tutte le volte che rileggo quei passi in LotR.
innanzitutto, molto evocativa l'immagine di lei che detesta la pioggia, che la trova carica di quella minaccia che sente sempre costantemente ad est. sì, anch'io concordo sul fatto che anche a Dol Amroth piovesse, ma qui si può capire che in qualche modo la pioggia tra Gondor e Dol Amroth è diversa, poichè nella sua patria non ha quell'aria di minaccia che qui ha.
bellissima anche la descrizione che fai in quelle poche righe di Dol Amroth, terra piena di leggenda e meraviglia, dove un tempo vissero gli elfi, un luogo di cui lei sente tantissima nostalgia e a cui non può fare a meno di pensare continuamente, poichè dove lei ora è la vista del mare le è preclusa.

mi è piaciuto anche il modo in cui Finduilas parla di Denethor, lui non è tratteggiato come un tiranno crudele, ma come semplicemente un marito che non la capisce e che non potrà mai capirla appieno, che pensa che bastino semplicemente i gioielli a renderla felice. sai, io mi immagino il rapporto tra i due in maniera leggerissimamente diversa, cioè non credo che Denethor non la amasse, cioè sì la amava, come ci dice anche lo stesso Tolkien "a modo suo", cioè che la considerasse più una gemma preziosa da custodire che non una donna (ok, pensiero non molto lusinghiero ma molto "da Denethor", ecco >->)
mi è piaciuto tantissimo anche il momento in cui Finduilas guarda i suoi piccoli figli giocare, che s'intenerisce guardandoli giocare, e quanto desidererebbe prenderli in braccio entrambi e raccontare loro di Dol Amroth, se solo non fosse per la grande stanchezza che l'affligge. se devo dire la verità io non mi immagino Faramir così "succube" di Boromir (sarà magari anche che io sono proiettata troppo sul Faramir adulto u__ù) però mi è piaciuta tanto l'immagine di loro che giocano, così come di Finduilas che non può fare a meno di preoccuparsi per come si evolverà il rapporto tra i due.
straziante la fine, con lei che pensa che finalmente avrà la pace a cui agogna tanto, e per lei la morte non sarà che una maniera di tornare a casa, dolcemente ... e che intanto prega che i suoi figli capiranno, che saranno forti senza di lei, e che la sapranno perdonare al posto di loro padre...
davvero un lavoro magnifico, Benni, non ho altro da dire! <3
mi hai commossa, ti faccio i miei complimenti e spero di leggere qualcos'altro di tuo su questo genere :D
un bacio,

Feanoriel 

Recensore Master
30/07/15, ore 23:32

Una storia decisamente diversa dalla tua media, eppure non per questo di minor valore. Si percepisce la profonda malinconia, che come una lenta malattia la divora. La descrizione del breve momento con i figli è fatta con dolcezza, ma senza essere svenevole. Anche il titolo è azzeccato.

Recensore Master
19/07/15, ore 17:39

ciao Benni!
scusa il ritardo! ma eccomi anche qui :)
ho ammirato molto la tua tecnica in questo testo che sembra quasi poetico!
mi ha trasmesso tantissima tristezza, di questa madre che ama i suoi figli, ma che sente talmente tanto la mancanza della sua terra natia da farsi spezzare dalla malattia.
mi è piaciuta tanto la scena tra Faramir e Boromir, è così bello vedere i due giocare, così diversi ma anche così vicini!
questa ff per quanto breve mi ha risucchiato nel testo e mi ha conquistato, mi sembrava di essere Finduilas con la sua nostalgia, con la sua fragilità e con il suo amore per i suoi bimbi!
complimenti cara! :)
a presto
bisous
Sylvie

Recensore Veterano
19/07/15, ore 16:27

Leggerti è sempre un incanto per gli occhi amica mia ^^
Queste tue brevi fic sembrano più delle poesie, a volta mi chiedo da dove ti escano certe frasi meravigliose!
Ma in effetti non dovrei stupirmi, sei pur sempre tu u.u 
E ogni volta mi ripropongo di riprendere in mano la trilogia, perchè ormai, devo ammetterlo, la mia memoria ha perso molti dei suoi pezzi.. però c'è così tanto da leggere! 
Non mi ricoravo assolutamente della madre di Boromir e Faramir, ma grazie a te ho potuto averne una visione ancora più chiara, la tua fantasia la trovo sempre dannatamente in linea con Tolkien! Complimenti!
Credo anche di capire la sofferenza che l'ha colta nell'essere lontana dal suo mare, sarebbe la stessa cosa per me con le mie montagne. Per fortuna non c'è più l'usanza di mandare in sposa le figlie ^^" 
Rinnovandoti i miei più sinceri complimenti, ti abbraccio!

Marta

Recensore Master
18/07/15, ore 22:35

Ed eccomi di nuovo!
Sì, si vede che hai voglia di mare. Esattamente come io ho voglia di montagna (infatti non faccio che scrivere di boschi ultimamente XD).
Infatti i passi relativi al mare sono, forse, i più evocativi.
Non solo mi è piaciuto quel "mistero figlio d'acqua e di sale", ma ho molto apprezzato il fatto che l'amore per il mare non sia qualcosa di idealizzato. Il mare va temuto, rispettato. Perché è infinitamente più grande di noi, mutevole, imprevedibile.
Me lo diceva anche mia madre, quando ero piccola, di non dimenticare mai di temere il mare, nemmeno quando pare tranquillo, perché, al pari della montagna, sa essere sempre insidioso. E tuttavia è bellissimo e non amarlo è quanto mai difficile.
Non penso ti sia presa nessuna libertà nel dire che la malattia di Finduilas derivasse in gran parte dalla mancanza del mare, dal momento che, proprio nella frase che hai tu stessa citato, è lo stesso Tolkien a dirci che il suo sguardo si volgeva spesso a sud, verso il mare che rimpiangeva tanto. In più Finduilas discende dalla stirpe dei signori di Dol Amroth che, in virtù della parentela con Mithrellas, sono in parte Elfi, perciò serbano nel cuore un grande amore per il mare.
Mi piace anche il tuo accenno a Denethor: come ti dicevo, ho visto in giro storie in cui Denethor è tratteggiato come un despota, un tiranno che sottometteva la moglie e le impetiva di vedere il mare e altre cose carine di questo genere.
Ecco, io non lo credo. Penso piuttosto che Denethor non la capisse, e il tuo accenno ai gioielli lo dimostra.
Denethor la amava, sì, "a modo suo". Quel "a modo suo" mi ha sempre inquietata molto.
Cosa significa? Forse che era freddo? Che era distante? Che pensava che le gemme potessero renderla felice perché "che altro dà gioia a una donna, se non gemme e dei figli da amare?" Ecco, forse sarebbe interessante anche vedere il punto di vista di Denethor in questa faccenda, mi piacerebbe scriverne, un giorno, se solo ne fossi in grado... Ma credo che i sentimenti che nutro nei confronti di Denethor me lo impediscano.
Non odio Denethor, ma ha tutta la mia pietà. E tu sai come la penso riguardo alla pietà, perciò sai anche cosa significa per me una dichiarazione simile.
Ecco, una cosa che ieri non ti ho detto (ho dimenticato un sacco di cose, forgive me XD) la caratterizzazione di Boromir e Faramir mi sembra un pochino stereotipata.
E' vero che Faramir qui è ancora piccolino, ma io credo abbia anche lui una sua fierezza, mentre qui sembrano "quello veemente e quello tenero"... Io credo anche che le differenze che tanto ci colpiscono in LotR si siano andate formando con l'andar degli anni e che, forse, all'epoca fossero meno evidenti.
Ma questa è una mia opinione personale: come sai trovare storie che soddisfino a pieno i miei canoni quando si parla di questa famiglia è un'impresa ardua (non ne ho ancora trovata una, forse non esistono, o forse non so cosa voglio nemmeno io).
In conclusione mi complimento con te per esserti cimentata nella resa di questa dama, io ci provo da almeno tre anni ma ancora non ho prodotto nulla di sensato... Le idee sono lì e ci sono tutte, prima o poi ce la farò!
Di nuovo ti abbraccio, e ti auguro una buonissima serata... A presto!
Melianar

Recensore Veterano
17/07/15, ore 21:10

Ciao Benni <3
Mi stupisce sempre la facilità con cui riesci a passare dallo stile comico a quello introspettivo... rimanendo bravissima in entrambi.
Questo personaggio mi aveva sempre un po' incuriosita e adesso leggo tutto ciò e non posso fare altro che ringraziarti;)
Hai fatto un lavoro veramente egregio... poche parole perfette e pregne di significato. Mentre la leggevo mi sono immedesimata in lei, ho sentito la consapevolezza della fine non lontana, la nostalgia del Mare, il bisogno di qualcosa che il marito non avrebbe mai potuto darle... ma ho sentito anche l'immenso amore verso i due figli, tanto diversi quanto uniti.
Li hai caratterizzati perfettamente anche bambini.
Insomma... un lavoro davvero bellissimo<3 Brava!
Un bacio cara:* Adesso volo a recensire quell'altra chicca eheh
A tra poco
Diletta

Nuovo recensore
17/07/15, ore 19:31

Questa storia è molto malinconica e triste T______T 
È un peccato che Tolkien non abbia approfondito molti dei suoi personaggi femminili perché ci sono dei bellissimi spunti. Ma per fortuna ci sono le fanfiction!
*cough*scrivi di haleth*cough*

Recensore Master
17/07/15, ore 19:07

Ciao carissima! :) Che sorpresa trovare un'altra tua fanfiction, ahimè questa volta triste e malinconica, ma a volte ci sta xD. La vita è un misto di momenti tristi e felici, purtroppo non si può ridere sempre. Vabbè, bando alle mie frasi "filosofiche"! xD Passiamo alla recensione.
Adoro come scrivi, sei bravissima a scrivere sia ff comiche e sia ff tristi. Questa, poi, l'ho trovata particolarmente poetica, sarà per il mare e tutto il resto.
Che dolci Faramir e Boromir da piccoli! *w* Dev'essere brutto non poterci essere per la propria famiglia, in più lei avverte anche la nostalgia di casa. Per fortuna ha un marito che la ama e che non le fa mancare niente.
Un bacione cara! :*
Lucri

Recensore Veterano
17/07/15, ore 18:24

Morire di nostalgia.
E' questa la prima frase che mi viene in mente dopo aver letto questa bellissima e malinconica one shot. Malinconia e nostalgia sono forse gli aggettivi che meglio si accostano a questo personaggio che, nonostante venga appena citato da Tolkien, in quelle poche righe che hai messo d'introduzione, rimane impresso per la sua tristezza.
Finduilas rappresenta un aspetto femminile che spesso ci sofferma poco a considerare, perdendosi davanti a figure più forti e di maggior spicco come Eowyn o anche Arwen. Qui abbiano la donna costretta a lasciare la propria casa per via del matrimonio. Beninteso, non un matrimonio infelice, tutt'altro... rallegrato pure dai due figli, ma questo non può bastare a colmare il vuoto che si è creato quando è andata via da quelle bianche scogliere e soprattutto dal mare. Quel mare che è troppo radicato nella sua anima, le cui onde l'hanno sempre cullata sin da piccola: quel mare che ha imparato ad amare e a temere, come se vivesse fianco a fianco con una possente divinità che ricorda agli esseri umani la loro fragilità. Ma nonostante questo non può fare a meno di amarlo, di ricercarlo anche a Minas Tirith: non c'è gemma, non c'è amore che possa ridarle quello che ha inevitabilmente perduto e che solo la morte potrà in parte restituirle.
Povera donna, che figura dolce e meravigliosa... un po' elfo in questa sua nostalgia di casa, come gli immortali che hanno lasciato le terre dell'Est ed i Valar nell'attesa di ricongiungersi a loro. Ma lei non può beneficiare della vita eterna e della consapevolezza di prendere una nave dai porti grigi: lei è incatenata dai suoi doveri di sposa, dall'amore per il marito... e due delle sue catene sono i suoi stessi figli. Ma sono catene dolci, le uniche che, nei loro occhi vispi, riuscivano a vedere Dol Amroth. Soprattutto in Faramir la dama riconosce se stessa, quasi presagendo la malinconia che patirà il figlio minore... come una maledizione.

Mi ha colpito poi molto l'ultima parte, quella in cui parla del suo destino che si compirà a breve. Non teme la morte, non c'è la disperazione che sarebbe normale in una donna tutto sommato ancora giovane... c'è la rassegnazione, ma anche la strana fiducia e gioia di un ricongiungimento con il suo adorato mare che, con le sue maree, un po' rispecchia la vita e la morte.

Bellissima e profonda, ti ringrazio tanto per avermi avvisato :*

Nei prossimi giorni cercherò di leggere anche le altre che mi hai consigliato!
^_^

Laylath
(Recensione modificata il 17/07/2015 - 06:26 pm)

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