Oh i Romanov. Mi sono documentata un sacco anche io su questa misteriosa famiglia, specialmente sulla fine che hanno fatto i suoi componenti... Ne ho parlato addirittura nella mia tesi del diploma.
Posso solo immaginare lo strazio di Nicola nell'essere consapevole che la sua famiglia sarebbe stata sterminata di lì a poco, e che dire della nostalgia provata nel guardare la sua amata Russia?
Per capire che uomo fosse basterebbe leggere il suo diario, te ne cito un passo che parla della domenica di sangue, «Un brutto giorno. A Pietroburgo sono scoppiati gravi disordini. Poiché gli operai intendevano raggiungere il palazzo d'Inverno, le truppe hanno dovuto sparare. In diversi punti della città si sono avuti parecchi morti e feriti. Dio mio, che dolore, che pena.»
Mi sono perfino commossa leggendola. Hai proprio reso onore alla sua memoria.
Complimenti davvero.
Baci, Michela. |