Ciao!
Mi hai conquista già dall'incipit della storia, quando hai definito Steve Rogers un gran personaggio e soprattutto "molto difficile da affrontare". Sono d'accordo con te! Bisogna sempre spingersi oltre la superficie dell'eroe e del guerriero senza macchia, per capire Rogers. E tu sei tornata proprio alle origini!
La scena descritta è struggente e così reale, tanto che mi pare di sentire i pianti che animano quelle strade percorse da sofferenza e paura. La Grande Depressione è lotta alla Sopravvivenza e la piaga creata dal potere male esercitato e dall'idea che i soldi siano bene primario.
In mezzo a questo scenario devastante, c'è un bimbo, un bimbo che prova Compassione (uno degli elementi che lo porteranno a diventare Capitan America). Anche se piccolo, ha un cuore già grande, forse troppo grande perfino per il suo corpo. Vuole aiutare chi è in difficoltà, nonostante sappia di non poter fare tanto. La scena in cui getta il suo unico pezzo di pane alla bimba è commovente e bellissima. E poi le parole della madre, che richiamano alla mente la debolezza fisica del bimbo, che però mostra una forza interiore stravolgente.
100 bellissime parole ... questo frammento è una piccola perla!
Complimenti e brava!
Ella (Recensione modificata il 24/02/2016 - 07:48 am) (Recensione modificata il 24/02/2016 - 07:50 am) |