Seconda classificata
L'albero della Vita di .:Melian:. – Melian 92,5/100
Grammatica, stile e impaginazione 14,1/15
Grammatica 5,7/6
La grammatica è molto buona e l'utilizzo della punteggiatura è ottima. Non ho riscontrato particolari errori: tutto il testo era ben curato, nonostante la lunghezza. Si nota che sei hai una certa maestria nell'utilizzo della lingua italiana.
Ti ho penalizzata di 0,3 punti per gli errori di battitura e/o di distrazione, ti ho sottratto poco perché il testo era veramente lungo e comunque gli errori si disperdevano in quella marea di pagine scritte con cura! Un'attenta rilettura ti avrebbe sicuramente garantito il punteggio pieno, ma capisco cosa voglia dire non poterne più di rileggerla appena dopo averla scritta...
Quelli che ho notato io te li riporterò tutti quaggiù.
# Prima che si assottigli questo vincolo e io smetta di percepirlo, dovremo trovarlo. Ma anche tu, se ti concentri davvero, può sentire il filo rosso che vi unisce: il Creatore e la sua creatura sono legati per sempre e potranno percepirsi, se solo lo vogliono.
§ Questo è un errore di distrazione. Probabilmente volevi scrivere puoi invece di può, poiché Violante si sta riferendo a Alexandra e sta parlando con lei.
# Vi prego, raccontatemi di voi: me lo avevevate promesso.» → avevate
# Mancava qualcosa che non aveva né nome, né volto.
§ “Nè” è come “e”, perciò la virgola non ci va.
# Litigavano e poi non potevano fare a meno l'una dell'altra, abbandonandosi ad amplessi travolgenti e alla più cupa dissolutezza.
§ Più che “ad amplessi”, forse “in amplessi” è meglio.
# «Emile, di' al capitano che siamo proti a salpare». → Pronti
# E conto il mare infuriato dovevano combattere i marinai che governavano le vele dell'imbarcazione sospinta da venti impetuosi che minacciavano di strapparle e condannare al naufragio tutti. → contro
# Avanzò con passo leggero, silenzio e sinuoso; come se non fosse di questo mondo, era indifferente al rollio intenso della nave e raggiunse la prua e li stette, ritta come una polena, splendida come una sirena avvolta in bianche e fluide vestiti che la pioggia le incollava al corpo.
§ “Li” è sbagliato: ci va “lì”: più che probabilmente è un errore di battitura!
# «L'Egitto non è più la patria che ricordavo. La lasciai con il tormento dei cambiamenti in cui era scivolato e l'ho trovato completamente trasfigurato. Qui mi sento fuori posto e, forse, i vecchi che dormono ancora da qualche parte sotto le sabbie sono più fortunati di me nel non sapere come la Terra degli Dei sia stata rimodellata dalle mire dell'uomo.
§ C'è un errore di concordanza.
# E, sopratutto, cosa c'entra con Alphonse di Benavia?» → soprattutto
# Aveva scoperto che Alphonse aveva cercato nel volto di ogni donna che nei suoi lunghi anni aveva sedotto e umiliato, o peggio ancora uccisa, proprio Alexandra, ovvero un essere del tutto differente da se stesso, che non gli cedesse con la facilità con cui si addenta un chicco d'uva e lo si spreme, e che – in definitiva – gli restituiva un riflesso nitido delle sue mancanze e della sua anima fosca, senza però muovergli alcuna alcuna o pretesa. → hai scritto due volte “alcuna”.
# Ricomparve dopo pochi attimi, crollando nella vasca che correva lungo la parete ovest della sala, sotto scacco dalla sfinge che vagliava quel punto cardinale.
§ Forse volevi scrivere vegliava, perché vagliava ha un altro significato...
# «Siete davvero un bel giovane. Potrei allietare la vostra notte, se lo volte, signore.» → volete
# Ci salutammo con un braccio e una pacca sulla spalla, come se fossimo stati fratelli.
§ Forse è abbraccio. Non mi pare che salutare con un braccio abbia molto senso.
Stile 5,7/6
Il tuo stile è molto bello: scorrevole e davvero molto piacevole. E ho notato che ha un che di solenne che, però, non mi pare di aver molto a che fare con questa storia; questo è un appunto personale e non ti ho sottratto i punti per questo.
I 0,3 punti che ti sono stati tolti per alcuni refusi che ti riporterò sotto e soprattutto perché penso che il tuo stile per quanto bello e godibile, non s'addice perfettamente a una storia ambientata nel 1800 in cui ci sono anche vampiri che hanno vissuto millenni. Mi spiego meglio: non hai utilizzato il tipico modo di parlare ottocentesco che Alexandra dovrebbe sicuramente avere, anche se ci sono dei termini ricercati. Il racconto di Violante è stato molto affascinante e mi ha preso anche molto e ritengo che l'utilizzo di alcune parole in latino sia stato proprio azzeccato. Come per Violante dovevi forse caratterizzare meglio il modo di parlare di alcuni vampiri vecchi come Demidrius e Sanakht.
So bene che il racconto è scritto per mano del duca di Benavia e ho notato che hai cercato di tenere alcuni termini antichi piuttosto che usare quelli più recenti oppure utilizzare “sì che” al posto di “sicché”, ma c'è davvero qualcosa che manca alla perfezione. È come se fosse un testo verosimile non reale, come fosse un'imitazione della scrittura ottocentesca e non vera. Il punteggio è alto, perché è già tantissimo quello che hai fatto tu!
Come ti ho detto la storia è davvero scritta molto bene ed era davvero molto curata e mancava poco alla perfezione: solo pochi dettagli e forse alcune ricerche...
# Alexandra, invece, non riusciva a mostrare null'altro se non il violento shock di trovarsi dinanzi a quella donna dai modi tanto raffinati e dallo sguardo rapace.
§ Shock è un termine inglese. Siamo nel 1800 non penso che allora sia in voga dire “shock” invece di sorpresa e che l'inglese sia così integrato nelle varie lingue.
# Alexandra non rispose, ma si aggrappò al finestrino e spinse fuori il capo biondo: guardò il cortile del castello, l'ingresso e lo scalone allontanarsi, la servitù ritirarsi e Jolie salutarla con uno sventolare della mano.
§ “... con lo sventolare della mano” forse è meglio.
# Baba Yaga, Russia, glielo aveva predetto: avrebbe trovato la persona più importante e l'avrebbe persa.
§ Ho riportato qui questa frase, perché sinceramente non l'ho capita. Baba Yaga è una persona? E perché c'è “Russia” nell'inciso... forse volevi dire che Baba Yaka era russo oppure che Russia è il luogo dove ha sentito la predizione.
Impaginazione 2,7/3
Il testo è ben impostato, ti ho sottratto 0,3 punti per alcune sbavature.
Nel capitolo in cui Violante racconta la sua storia hai aperto una virgoletta che non hai mai chiuso.
Altri due appunti personali che non sono affatto critici, ma sono solo delle osservazioni.
“Albero della Vita”, “Vampiri”, “Bevitori di Sangue”... perché tutte queste maiuscole? Non ho gradito particolarmente tutte queste maiuscole messe senza una ragione particolare. Per “Albero della Vita” posso anche capite, poiché si tratta di un certo Albero di una mitologia e di una Vita molto particolare, anche “Bevitori” perché si tratta di una certa classe di bevitori che bevono una tipologia di bevanda inusuale; ma perché “Vampiri”? È come se mi riferissi al genere umano scrivendo sempre “Umani”...
L'altra osservazione, perdonami per la pignoleria, è il motivo per cui metti il titolo nella stessa riga della numerazione del capitolo e perché numeri i capitoli con i numeri arabi.
Inoltre, ci sono delle volte in cui scrivi dea o dio con la “D” maiuscola e altre volte con la “d” minuscola.
Mi piace molto la gestione dei dialoghi che utilizzato tu, ma ci sono delle volte in cui ha messo il punto fermo dentro le virgolette e altre volte fuori come nei due esempi riportati sotto.
# «Allora, ragazzo, sei pronto per le risposte che cercavi? Dopotutto ciò che è accaduto, ti devo la verità.» Fu a mettere fino al momento di silenzio infido che era calato sull'assemblea, voltandosi verso Alphonse principalmente, ma rivolto anche a tutti gli altri.
«Emile, di' al capitano che siamo proti a salpare».
# La trassi a me,con un gesto imperativo e urgente, mentre la sottile malia dei Vampiri abbatté ogni sua riserva. → non c'è lo spazio dopo la virgola
# Io sono Colei Che È Potente, io sono la terribile fiera dal soffio di fuoco, io sono colei che porta la guerra e la malattia.
§ Qui non ho capito perché mai messo in maiuscolo le letture iniziali della parole che compongono “Colei che È Potente”... forse perché la leonessa ha le manie di grandezza?
Caratterizzazione personaggi 6,4/8
I personaggi sono caratterizzati bene.
Siccome tutti colori che appaiono in questa storia li hai ripresi da altre storie, forse non ti sei preoccupata di definirli con lo spessore che esigevano.
Nessun personaggio si definisce in modo particolare né esalta per qualche caratteristica affascinante o speciale.
Eccetto che Violante e Sanakht, nessun altro si può definire un vero personaggio: di Alexandra e Alphonse si sa ben poco.
Sinceramente Alexandra mi è sembrato poco più di una mocciosetta della situazione mentre Alphose quello che si caccia nei guai di turno.
In fin dei conti, però, sei riuscita ogni tanto a inserire piccole rivelazioni del carattere di Alphonse e sono stati utili a delinearlo come un vampiro in particolare, anche se non unico, lui.
Forse ti sei lasciata correre troppo per gli eventi che si susseguivano e hai trascurato un po' questa voce.
Ambientazione e atmosfera 14/16
Ambientazione 6/6
L'ambientazione è davvero molto buona. Hai una straordinaria capacità nello descrivere dettagliatamente e bene, senza annoiare per niente, anzi riesci anche a far sentire quel luogo, a evocare mille sensazioni. Mi è parso veramente di essere a Napoli.
Per quanto riguarda Alessandria d'Egitto si vede che ti sei documentata molto e mi piace molto il fatto che tu abbia parlato di Alessandria più antica e di una più recente... e che tu abbia anche utilizzato la biblioteca costruita da Alessandro Magno.
Ho veramente apprezzato l'impegno e la cura che hai messo per la città!
Atmosfera 8/10
Hai saputo evocare una certa atmosfera intorno alla storia ed era un po' solenne e anche un po' affascinate, direi. Ma ho percepito non proprio tanto. C'è poco mistero, a parer mio, meno di quella che sarebbe dovuta esserci. Tra l'altro, penso, che un po' più di preoccupazione ci debba essere, almeno all'inizio, per la sparizione di Alphonse, invece io non ho avvertito molto ciò né all'inizio, né durante il viaggio, ma solo un po' alla fine quando lui era inzuppato di sangue e che Alexandra pensava fosse in fin di vita.
In quando emozioni mi ha trasmesso non proprio tanto, perché secondo me non c'è stato suspense o qualcosa di particolare.
Bonus pacchetto 5/6
Tenné
Città: Alessandria d’Egitto
Genere: Thriller
Terzo elemento: un misterioso strumento musicale
Città 2/2
Ero molto, ma molto, tentata nel penalizzarti di poco qui, perché per quanto Alessandria sia il fulcro e per quanto ci sia nella storia, io non l'ho affatto vissuta come mi è perso di vivere sulle coste di Napoli.
Le descrizioni di Napoli erano davvero stupende e sentite e mi dispiace moltissimo il fatto che tu non abbia compiuto un'altra splendida impresa anche con Alessandria. Perché dopotutto il fulcro del contest era una città, non una storia ambientata in una città.
Inoltre, Alessandria d'Egitto è la città natale di uno dei miei poeti preferiti e confesso che mi sarebbe piaciuto sentirla di più, sentirla più viva e più vicina.
Genere 0/1
Nel genere thiller a essere dominante è la suspense, l'eccitazione e le emozioni.
Purtroppo per me non c'è stato molto suspense, non c'è stato nulla di particolarmente misterioso... se non forse l'origine dei vampiri.
Ad esempio secondo me potevi descrivere in modo più adrenalitico il combattimento tra la leonessa e Alphonse.
Terzo elemento 3/3
Il strumento musicale c'è sicuramente! Mi complimento per l'ottima scelta: mi hai sorpresa con qualcosa di insolito e mi piace anche molto la funzione che hai attributo a esse e la sua importanza chiave nella storia, in particolare nell'aiutare Alphonse a rivelare il mistero dell'origine dei vampiri.
Gradimento personale 4,5/5
La storia è ben scritta e curata molto bene: l'ho davvero apprezzata tantissimo, credimi.
Il tuo stile davvero piacevole ha aiutato davvero molto la lettura.
Per quanto riguarda emozioni, suspense... a parere mio sei stata un po' piatta. Tolto il fatto che io non amo i vampiri come la mia collega, io ho trovato la storia un po' piatta e poco originale.
Carinissima l'idea di ricercare l'origine dei vampiri, carina anche la spiegazione che hai fornito che è anche piuttosto originale, ma lo sviluppo della storia per me è stato piatto: non c'è stato alcun elemento sorpresa. La protagonista(che in realtà alla fine secondo me non è Alexandra) incontra una donna che le dice che devono partire il loro amato, raggiungono un altro uomo che li aiuta nella ricerca, dopo se ne aggiungono altri due come previsto e infine trovano quello scomparso e rivelano un mistero. Una trama così non è per nulla originale e tu l'hai anche sviluppato in modo abbastanza piatto. La lettura è stata fluidissima, ma anche con un'assenza di emozioni coinvolgenti che si nota.
É proprio per la piattezza che non l'atmosfera non ha reso di più.
Inoltre è banale, per quanto sia romantico, il fatto che Alphonse voglia dare la sua anima per salvare quella di Alexandra, quindi il motivo della sua scomparsa non è poi chissà cosa.
In conclusione, però, la storia mi è piaciuta e non ho impiegato molto a leggerla perché è davvero fluido!
Totale 44/50 |