Recensioni per
Legami di sangue
di Erodiade

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
30/04/16, ore 23:15

Era da un bel pezzo che avevo intenzione di recensire questa storia, dopo averla notata nella sezione, grazie agli inusuali personaggi che qui fanno da protagonisti: i Bolton e, in particolar modo, fra tutti è stato il defunto figlio maggiore di Roose, Domeric, ad aver attirato la mia attenzione – ebbene, ho un grande amore per quei personaggi che nessuno o quasi si fila. ù_ù
Sia per chi segue la serie televisiva, sia per chi legge i romanzi, Domeric è solo un pallido fantasma all'interno della saga: probabilmente ucciso dal malato fratellastro, Domeric non solo è privo di voce propria, ma assai poco ricordato – per lo più, e comunque col contagocce, dal padre che è convinto che sia ucciso da Ramsay.
Quel che si sa di lui è che era tranquillo, misurato e composto; sicuramente – per lo meno da quanto ci è dato da sapere! – non pareva esser un pazzo sadico. Il punto è che, a conti fatti, è ben poco conosciuto dai fan: tu hai dato una tua interpretazione personale e devo dire che, benché non avessi una precisa idea a proposito, non sono rimasta affatto delusa dalla caratterizzazione che gli hai dato. Anzi.
Mi congratulo anche per la scelta della storia da raccontare: spulciando sul tuo profilo, ho notato che hai una certa predilezione per gli uomini con lo stemma del prigioniero scuoiato e di certo non sei l'unica nel fandom, vero, però in questo pezzi tu hai deciso di concentrarti su di un personaggio che fondamentalmente, come già accennato, è poco preso in considerazione; apprezzo sempre chi non si fossilizza solo sui protagonisti o sulle storie già mille e una volta, se non più, raccontate. È un atteggiamento sicuramente creativo, che ammiro – soprattutto se all'intenzione corrisponde una buona riuscita, come in questo caso.
Un unico consiglio, se posso: separerei meglio le diverse scene, a livello grafico; magari lasciando più spazio fra i blocchi, oppure con qualche simbolo. ^^
Ciò che ho molto amato del pezzo è stato lo stile di scrittura: hai messo una grande cura nella stesura, è chiaro come il sole; la punteggiatura è ottima, la lunghezza delle frasi ben dosata; il lessico non è aulico, ma il testo risulta comunque di valore, elegante e a tratti lievemente prezioso. Mi compiaccio di esser molto severa ed esigente e, insomma, se mi congratulo... allora devi esserne doppiamente lusingata! ù_ù
Un altro grandissimo punto di forza è l'ottima caratterizzazione dei protagonisti: a proposito di Domeric ho già speso qualche riga più sopra... ma quanto a Roose, invece, non posso far altro che notare quanto, nelle parole e pensieri, sia perfettamente in linea col personaggio che tutti noi conosciamo: un uomo duro, decisamente non avvezzo al sentimentalismo; che guarda alla vita come ad un lasso di tempo in cui costruire qualcosa, costi quel che costi, senza spazio per l'onore e l'amore – e, in verità, a prescindere da ciò che, fra virgolette, deve fare per render forte la casata, non sembra minimamente attratto dai più naturali e umani sentimenti. Mi complimento per davvero, perché anche riuscire a mantenere le psicologie originali non è cosa da tutti e ciò mi riempie d'amore per te! ù_ù Sempre in tema di caratterizzazioni, altro complimento ti meriti per aver saputo rendere interessante e convincente anche un altro personaggio mai davvero conosciuto: la madre di Ramsay.
I dialoghi, poi, sono davvero belli – ovviamente a spiccare in tal senso sono le frasi pronunciate da Roose – e vividi, mai banali e pienamente IC, ribadisco.
Molto brava, insomma!
Anche l'immaginetta è davvero carina. Ho gradito la sua presenza, però, se posso, ti consiglierei di creditare il lavoro del grafico: per esperienza so quanto fastidioso sia trovare in giro le tue creazioni, senza alcun riconoscimento, e la cosa, a volte, riesce davvero a mandare in bestia l'autore del lavoro. ;P
Prima di salutarti, mi permetto anche di segnalarti qualche breve appuntino, sperando di farti cosa gradita. ^^ Come già scritto, ho trovato il testo davvero ottimo, ma in un paio di frasi ho notato delle piccole imperfezioni – o comunque qualcosa che, a mio avviso, forse stona un pochino.
In questo senso, ti chiedo se sia possibile usare il termine 'pube' in riferimento agli animali: non sono certa a proposito, ma così, a orecchio, lo trovo un po' stridente, non adatto. Le altre segnalazioni sono due banalissime ripetizioni dello stesso termine, 'sguardo' e 'cautela': mi è venuto il sospetto che, almeno in un caso, tu volessi render più incisivo la parola in questione ma in realtà, a differenza di altri punti, ho avuto l'impressione si trattasse di semplici sviste. Infine, non ho trovato chiarissimo il pezzo prima del dialogo fra Ramsay e il padre: ben inteso che lo stile è sempre quello che ho elogiato e infatti ciò che mi ha un po' disorientato non sono le frasi quanto, piuttosto, il modo in cui sono presentate... ma probabilmente si tratta di una mia incapacità e dunque mi scuso! >.<
Infine, hai scritto nelle note che ci sono alcune libertà nel pezzo: devo dire che non le ho per nulla accusate. :D Forse, in parte, è dovuto al fatto che la mia memoria – sì, ho letto la saga dopo aver visto la serie in TV – vacilla e non ricordo tutto a modino: troppi eventi e personaggi, e troppo tempo trascorso... Ma, in fondo, quel che conta è che il pezzo mi abbia comunque convinta. Inoltre, apprezzo molto quando gli autori, nelle note, mettono in risalto certe – fra virgolette, sia chiaro! – pecche: trovo sia sinonimo di precisione e onestà.
Dopo quasi mille parole di recensione, direi che è venuto il tempo di lasciarti. Ti ribadisco i complimenti e ti mando un saluto, sperando di rileggerti presto. ;)

Recensore Master
01/09/15, ore 22:15

Complimenti per questa fanfiction.
E' davvero molto originale, e ben scritta senza errori grammaticali.
Si mi è piaciuta molto questa tua storia, per quanto io odi i Bolton.
Hai ben caratterizzato il povero Domeric e Rose e Ramsay, sono perfettamente IC.
Concordo con te sul veleno: non è nello stile del Bastardo, gli piace troppo vedere il sangue e la sofferenza.
Anche le descrizioni sono molto ben fatte e il fatto che Ramsay decida di uccidere la madre è un tocco di classe.
Le riflessioni dei personaggi sono magnifiche.
Ancora un mare di complimenti e un auuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu da Farkas!

Recensore Master
23/07/15, ore 14:27

Stile scorrevole, immagini incisive, lessico variegato. Impaginazione curata. Un’atmosfera macabra, cruda, perfettamente calzante al contesto. E per finire: personaggi magistralmente caratterizzati.
Lord Roose e Ramsey sono tali e quali alle versioni originali. In quanto a Domeric, Reek ed alla madre, mi sembrano più che credibili!
Mi ritrovo d’accordo anche sulla teoria riguardante il veleno – un uomo pronto a scuoiare un altro uomo, suppongo, difficilmente si ritroverebbe a maneggiarli.
Insomma, un’ottima storia! Complimenti vivissimi.
Hikari

Nuovo recensore
23/07/15, ore 04:16

Da dove cominciare questa mia prima recensione in assoluto su questo sito? Forse col dire che amo da impazzire questa tua storia. Avevo leggiucchiato qualcosa di tuo e lo stile mi aveva intrigato parecchio, ma questa volta il tutto ha un valore particolare perché è su ASOIAF, è la tua prima su questa saga che amo, e sopratutto riguarda dei personaggi che mi interessano particolarmente...
Ma non è tanto lo stile - comunque ottimo, adoro in particolar modo quelle similitudini col sangue, che a partire dal titolo permea totalmente tutta la storia, oltre ad adattarsi bene alle atmosfere lugubri e decadenti - ad avermi colpito, quanto l'impeccabile caratterizzazione di tre personaggi (di cui due non POV e uno di cui sappiamo solo poche informazioni): se di Roose e Ramsay c'è da sottolineare il perfetto IC (cosa ben rara da trovare ultimamente, specie a causa della serie tv), con Domeric la situazione diventa anche più interessante perché è un cosìdetto personaggio "blank slate" e la personalità che gli hai dato è credibile (anche in funzione della backstory canon) e dalle sfaccettature intriganti.
Mi piace il rapporto tra Roose e Domeric, egregiamente introdotto nella scena della cena - le mani sottili che si muovono allo stesso modo e altri particolari della gestualità di entrambi che dicono più dei personaggi di mille parole - e trovo che non sia affatto strano che ci sia un certo "affetto" da parte del Lord Sanguisuga per il suo erede.
E adoro il tuo Domeric, ancora ingenuo, acerbo, testardo ma con un palese desiderio di avere tutto sotto controllo, un perfezionista se vogliamo, e anche con un malcelato complesso di superiorità degno del giovane lord quale è.
Ho apprezzato anche i cenni alla sua conoscenza di Lyanna, che tornano dopo come desideri mai espressi nel sogno febbrile portato dall'avvelenamento (altra parte che ho letteralmente adorato): nei libri non si capisce effettivamente se i due si fossero realmente conosciuti ma li ho più volte immaginati come probabile coppia.
E poi il secondo, fatale incontro con Ramsay; anzi prima con Reek, o meglio con Heke: mi piace che il giovane lord non si rivolga a lui col soprannome di scherno con cui è conosciuto. Il servo è inquietante e i suoi modi - come chiamare Ramsay che in quel momento è quasi praticamente un suo pari "Lord", mentre non riconosce la padrona nella madre- alludono ad una certa ambigua intimità nel rapporto tra i due. (poi sarò matta io ma mentre sto rileggendo per commentare "in diretta", quell'anatra al suo fianco catturata senza arco e frecce mi fa pensare che potesse appartenere ad una precedente vittima di Reek e del suo Master; scusa la digressione inutile)
E Ramsay, Ramsay, anche se l'incontro è dal POV di Domeric è palese il fastidio che prova ogni qualvolta il fratello apre bocca per cercare di "raddrizzare" le cose storte della sua vita. Già di norma i control freak sono facilmente fraintendibili, immaginati agli occhi di uno come Ramsay. Posso solo immaginare che genere di torture e violenze perpetrava mentalmente a Domeric mentre questi parlava. Da brividi quando gli chiede "Posso davvero fidarmi?". Maledetto Ramsay Snow.
Dell'incontro con la madre mi ha colpito il modo di parlare volgarotto della donna, quel suo vittimismo ostentato: non nego che sia stata effettivamente l'ennesima vittima di basso rango da parte di un lord, ma dal canon sappiamo che sia mossa anche da malsane ambizioni e avidità
(altra piccola nota, mi fa sorridere che Ramsay sia goloso di confettura!)

Per finire ancora una volta complimenti per il passaggio del fever dream di Domeric, inquietante, angoscioso, claustrofobico, disgustoso, perfetto.
E per il breve ma "intenso" POV di Ramsay: è come entrare nella testa di una bestia famelica, che però tradisce paura e insicurezza dopotutto; mi fa sorridere che debba autoconvincersi ad alta voce per non sentire l'eco delle parole di Roose, gelide e affilate come lame e altrettanto letali. "Ciò che avrai qui non ti apparterrà"
E di nuovo l'ambiguità del rapporto malato con Reek, e l'allusione finale da far gelare il sangue all'ultimo bacio alla madre. Perfetto, ma mi sa che l'ho già scritto.

Recensore Master
23/07/15, ore 00:20

Ciao :)
Nonostante trovi la casata dei Bolton piuttosto inquietante, ho deciso di intraprendere la lettura di questa tua storia. Il titolo già di per sè mi ha attirato molto con il suo doppio significato e devo dire che non sono rimasta delusa leggendo e sono contenta di aver iniziato.
I Bolton... una famiglia molto criticata (giustamente), ma allo stesso tempo anche giudicata superficialmente. Che cosa sappiamo effettivamente di questi Bolton, oltre al fatto che abbiano la terrificante abitudine - chiamala anche tradizione - di scuoiare vivi i loro nemici?
Per quanto riguarda i libri, ho iniziato a leggerli adesso, dopo aver visto la serie tv, quindi non so se ci sono capitoli dedicati a Roose o Ramsay o qualche altro membro della casata, ma penso che, se fosse così, non mi dispiacerebbe.
I cattivi sono pur sempre cattivi, è vero, ma sarebbe interessante dal mio punto di vista sapere cosa passa per la mente di Ramsay quando fa ciò che fa, oppure riuscire ad entrare nei pensieri di un uomo tanto terrificante quanto singolare come Roose Bolton. Penso che tutti abbiano delle motivazioni nelle loro azioni e che nessuno sia veramente "cattivo senza un perchè", neanche Ramsay.
Hai caratterizzato tutti i personaggi alla perfezione e, grazie alla tua introspezione, sono riuscita a comprendere qualcosa dei Bolton che tramite lo show non avrei mai potuto comprendere, visto che ovviamente non può esistere questa introspezione in televisione.
Certo, i tuoi saranno anche punti di vista, ma il tuo stile è veramente ottimo, scorrevole e sia le scene che i personaggi sono talmente vicini a quelli creati da Martin che, se avessi trovato questo tuo scritto in giro per il web, lo avrei benissimo potuto scambiare per un capitolo di Martin stesso.
Davvero, mi è piaciuta veramente tanto questa storia e spero che ne scriverai altre su GoT, perchè sei veramente brava! La inserisco subito tra le preferite, complimenti :)

- nayra
(Recensione modificata il 23/07/2015 - 03:01 am)

Recensore Master
22/07/15, ore 23:24

Ti ringrazio davvero per questa storia che mi ha tenuto piacevolmente compagnia per tutto un lungo tragitto in metropolitana (tralasciando il fatto che stavo per sbagliare fermata XD). Davvero, non so proprio da dove iniziare a recensire, mi è sembrata praticamente perfetta: a parte lo stile scorrevole ma allo stesso tempo elegante, mi ha dato un senso di... di giusto, per così dire in mancanza di aggettivi migliori, nel senso che per me questi potrebbero essere tranquillamente i Bolton di Martin, con i loro pensieri, dialoghi e interazioni. Detesto doverlo ammettere, ma i Bolton sono di quei personaggi a cui non faccio che augurare la morte a ogni pagina, ma che allo stesso tempo trovo estremamente interessanti dal punto di vista narrativo; e tu secondo me li hai resi benissimo tutti e tre. Soprattutto mi è piaciuta la cura estrema dei dettagli: i "gesti minimali" di Roose durante la cena (da brividi), le erbe medicinali della madre di Ramsay (non avevo mai pensato alla teoria a cui fai riferimento, ma in effetti che Ramsay conosca i veleni sembra strano pure a me); il fatto che Domeric chiami il servo con il suo vero nome mentre Ramsay si riferisca a lui solo come Reek (e solo questo già la dice lunga su entrambi); Roose che sfoga il disappunto (forse è troppo vederci del dispiacere?) per il destino del figlio con la caccia e le sanguisughe; la frase della madre sul conoscere il proprio nome e il proprio posto, che in futuro diventerà uno dei ritornelli impressi nella mente di Theon dalle torture di Ramsay; Roose che "pensa già a suo figlio al passato", le briciole sulle labbra umide di Ramsay... sono tutte tesserine di un mosaico perfetto, in cui tutto si incastra meravigliosamente al proprio posto.
Mi è piaciuto molto come hai dipinto la figura di Domeric attingendo al poco che Martin ci dice di lui. Ha il carattere quieto e riservato ereditato dal padre, ma a differenza di Roose sente la solitudine e ha il desiderio di costruire rapporti umani più duraturi, sia per compensare la distanza e la mancanza di calore che ha sempre visto tra i suoi genitori, sia perché il suo soggiorno nella Valle gli ha fatto conoscere una realtà diversa, sale che rimbombano di risate dove si beve e si scherza in compagnia, così diverse dai silenzi di Forte Terrore. E in lui c'è anche quel pizzico di superiorità del lord che si compiace a tendere la mano a chi "è meno fortunato", un tentativo un po' goffo e impacciato, ma comunque sincero, di calarsi nel ruolo di fratello maggiore.
Notevoli anche la malattia e il delirio di Domeric in cui si mescolano presente, passato, paure e speranze perdute.
Davvero bella, non ho parole se non per farti i miei più sinceri complimenti! Se in futuro avrai ancora voglia di scrivere di ASOIAF avrai in me una devota lettrice :)
(Recensione modificata il 22/07/2015 - 11:30 pm)