Recensioni per
Il Ciclo della Vita
di Vodia
Ciao Vodia. Ti ingrazio per avermi inserita fra gli autori preferiti. Per quanto riguarda questa storia sono rimasta affascinata leggendo l'introduzione, dove scrivi che il genere più adatto sarebbe stato filosofico. Amo la filosofia e ho letto con interesse le tue parole, dove ognuno può interpretarle anche, nell'espressione di un concetto universale, in base alla propria sensibilità. Mi è piaciuto abbia scelto i draghi per incarnare quel che volevi comunicare. L'onomatopea nello schiudersi delle uova rende ancora di più il concetto di nascita. Come ben dici: "nascita e morte: questo è il ciclo della vita", nel mezzo il vivere la vita." Un saluto. |
Recensione premio per il concorso "Personaggi da indovinare ovunque" (massimo assoluto in Attinenza al personaggio) |
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Breve storia piena di significato, con una scrittura pulita e senza errori. Ben espresso il concetto sempre verde del "ciclo della vita", interessante la scelta di affidarsi ai draghi per narrarlo. Non poco amaro il fatto che i draghi anziani debbano morire quando nascono i piccoli, ma del resto è la vita che è così, e in poche righe sei riuscita (o riuscito?) a renderne più che bene l'idea. :) |
Grammatica/sintassi/lessico vario: 9/10 |
Ciao! :D |
Valutazone ricevuta al contest "Ready, set... Go!" indetto da me sul forum di Efp, al quale questa storia si è classificata quinta. Inizio, come è mio costume, dalle note dolenti; nonostante l’uso delle congiunzioni dopo la virgola o il punto sia grammaticalmente considerato corretto in alcuni casi, trovo che qui avresti fatto meglio a collegare i periodi invece di separarli da un punto; stesso discorso valido per il periodo iniziato con “mentre”. Per quanto concerne lo stile, invece, quello che ti penalizza maggiormente è l’estrema suddivisione dello scritto, separato fin troppo spesso da punti di sospensione che avrebbero potuto essere sostituiti con diversa – e più adeguata – punteggiatura; a causa di ciò, infatti, la lettura risulta frammentata, le scene sono un susseguirsi molto veloce in cui il lettore non può soffermarsi, venendo catapultato al nocciolo della situazione. La figura onomatopeica della rottura delle uova avrebbe potuto essere sostituita e/o suffragata da migliori descrizioni, così come il resto dello scritto. L’espressione è semplice, senza la particolare ricercatezza nei termini che ci si sarebbe potuti aspettare trattando, come hai fatto, l’argomento dell’estinzione in maniera più filosofica che narrativa. I tre puntini di sospensione potevano essere sostituiti con una punteggiatura differente. Dunque, l’originalità: l’argomento trattato in sé non è molto innovativo né sviluppato appieno. Trovo che la trama sia rada, inerente all’argomento dell’estinzione e della speranza che molto spesso viene trattato, legata ad un attimo estrapolato da un contesto più ampio che viene lasciato all’immaginazione; l’azione o il pathos sono quasi totalmente assenti, la storia che converte da subito al climax finale senza pause intermedie: il lettore è infatti catapultato alla conclusione di una storia che, se trattata in maniera più ampia, avrebbe potuto essere molto appassionante. Per quanto concerne la caratterizzazione dei personaggi, invece, sei rimasta completamente in linea con la razza, sebbene questa risulti marginale alla storia dunque poco o per nulla sviluppata; questo tuttavia è funzionale alla trama, giacché trovo che non sia tanto la razza quanto l’avvenimento in se il fulcro: detto in parole povere, la storia avrebbe avuto lo stesso significato se invece di draghi fossero stati elfi, umani o perfino animali. Questo, tuttavia, non toglie nulla alla storia se non un pizzico di originalità: sarebbe stato bello leggere il perché di questa estinzione, sapere i pareri e i dolori di chi la vive – ammesso e concesso che i draghi di cui parli siano senzienti – condividerne la speranza appieno, magari dopo essersi affezionati a questo o quel personaggio. Dunque, arrivo finalmente alla parte più positiva: trovo che, limando i piccoli errori presenti in questa storia, il tuo stile sia buono: dovessi decidere di sviluppare, ampliare o, perché no? Scrivere di più circa questo argomento, sono sicura ne trarresti qualcosa di veramente piacevole da leggere. Ho apprezzato molto il fatto che titolo e storia fossero intimamente legati, parte di uno stesso circolo che è il testo stesso a delineare, finendo esattamente allo stesso modo in cui è cominciato: con la nascita, ossia ciò che ha generato i draghi; con parole simili e del medesimo significato, ad intendere che la natura è la stessa nonostante le piccole modifiche che la vita vi apporta. Devo farti i miei complimenti per questo: illumina la storia di una luce particolare, matura e introspettiva, facendo quasi passare in secondo piano le imprecisioni che ho segnato sopra – piccoli errori che sono solo nei facilmente correggibili. Da questa storia si evince dello scrittore una natura profondamente riflessiva, un’introspezione che travalica il numero limitato di parole ed anzi, nonostante queste riesce ad emergere mantenendo viva la sua forza. ; è il più grande pregio di questo racconto, che di per sé ha tutta la potenzialità per svilupparsi in una storia promettente. Dunque, concludo facendoti i miei complementi, vivi e sinceri. (Recensione modificata il 01/03/2012 - 07:38 pm) |
Un tema profondo, quello che hai voluto sviluppare. Trovo che tu abbia dato il meglio di te nell'ultima parte: incisiva, intensa, con le parole "nascita" e "morte" che si ripetono e sono in netto contrasto. |
Per quel che può valere il mio parere, mi sembra che sia stato reso con poche ma convincenti tratti la scena del sorgere di una nuova esistenza, particolarmente importante perché di specie che non deve essere molto prolifica ed il cui habitat spesso è a rischio (per non parlare del comportamento spesso sconsiderato tenuto dagli umani nei loro confronti, ora visti come animali feroci da eliminare, ora come arma), credo sia stata un ottima idea quella di porre a mo’ di passaggio di testimone la morte dei maschi adulti e la schiusa delle uova. |
Di solito non leggo molti originali, ma questa volta ho fatto proprio bene a farlo: mi è piaciuta molto, davvero...quel concetto ripetuto all'inizio e alla fine, come a 'racchiudere' la storia, dà un bellissimo effetto^^ |
Breve ma intensa, sei riuscita a essere molto evocativa in così poche parole. Complimenti. |
E' bellissima, ma mi ha messo molta tristezza ç_ç |
Grazie per aver messo la mia ff tra le preferite...io ADORO i draghi...sono la mia passione. Mi piace come scrivi ma continuala che secondo me è promettente =)(scusate sono fissata con le faccine sopprattutto quella sorridente...ne troverete sempre un paio nelle mie recensioni!) |
Ciao...un pò corta, ma mi è piaciuta molto! Io adoro i draghi! Comunque ti ringrazio per aver messo la mia ff "Ombre del passato" nei preferiti. Mi farebbe davvero piacere se mi volessi anche lasciare un commento...Ciao!!! |