Recensioni per
Il Ciclo della Vita
di Vodia

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Master
07/01/21, ore 11:54

Ciao Vodia. Ti ingrazio per avermi inserita fra gli autori preferiti. Per quanto riguarda questa storia sono rimasta affascinata leggendo l'introduzione, dove scrivi che il genere più adatto sarebbe stato filosofico. Amo la filosofia e ho letto con interesse le tue parole, dove ognuno può interpretarle anche, nell'espressione di un concetto universale, in base alla propria sensibilità. Mi è piaciuto abbia scelto i draghi per incarnare quel che volevi comunicare. L'onomatopea nello schiudersi delle uova rende ancora di più il concetto di nascita. Come ben dici: "nascita e morte: questo è il ciclo della vita", nel mezzo il vivere la vita." Un saluto.
(Recensione modificata il 07/01/2021 - 11:56 am)

Recensore Veterano
01/05/19, ore 01:36

Recensione premio per il concorso "Personaggi da indovinare ovunque" (massimo assoluto in Attinenza al personaggio)

Il testo è privo di errori e lo stile scorrevole.
Essendo la storia molto breve, non c'è molto da dire sulla trama, a parte che rappresenta delle nascite e delle morti, quindi analizzerò il significato dal mio punto di vista.
Tutte le vite per me non hanno inizio né fine, perché quella biologica è solo una situazione temporanea. Non mi è mai piaciuta la paura di certa gente di non lasciare traccia nel mondo, che sarebbe come preoccuparsi di lasciare le impronte in eterno quando si esce dalla spiaggia.
In compenso mi è piaciuto il concetto di equilibrio che hai espresso

Recensore Veterano
14/06/13, ore 19:56

Stile, grammatica e punteggiatura: 35/40 

Creatività: 20/20 

Caratterizzazione dei personaggi: 20/20 

Gusto personale: 15/20 

Totale: 80/100 

La flash è stata gradevole, una lettura semplice atta a distrarre dalla noia di una giornata piatta. 
Inoltre, essendo una grandissima fan del Re Leone, non posso che essermi emozionata nel leggerla (ma solo io ho canticchiato il cerchio della vita nella mia testolina?). Peccato per la punteggiatura, che è stato il parametro che più di tutto ti ha penalizzata (oltre all'utilizzo dell'onomatopea, ma andiamo per gradi). 
Essendo una flash, quindi avendo a ché fare con un testo estremamente breve, i piccoli errori si notano subito. È necessario creare un testo fluido e sebbene lo stile sia abbastanza ben utilizzato, non troppo pomposo, ma decisamente armonioso, la punteggiatura non ha contribuito. 
Ti faccio un esempio: “Ma in quel momento, il ciclo della vita si stava compiendo: le due femmine avevano deposto le uova un mese addietro, e stavano aspettando che si schiudessero.” che invece io avrei scritto “ Ma in quel momento il ciclo della vita si stava compiendo, le due femmine avevano deposto le uova un mese addietro e stavano aspettando che si schiudessero”. Come puoi notare la frase è meno intervallata, ma è più fluida nella lettura. Tutti i due punti utilizzati non sono propriamente scorretti, ma nella lettura appesantiscono molto. Troppe virgole, così come troppa punteggiatura in generale, tendono a troncare la frase, non a suddividerla. Il loro utilizzo deve sempre essere ben proporzionato al tipo di testo proposto; un testo pesante, con frasi complesse e composte, può risultare faticoso se poco intervallato, perché le frasi che si vanno a leggere sono lunghissime. A differenza un testo breve e leggero, scritto con una certa fluidità e una deliziosa semplicità, è meglio che sia lasciato più libero, così da essere più scorrevole e ben percepibile. Stesso discorso per i puntini di sospensione, il cui compito è proprio quello di “sospendere” la frase. Troppi puntini equivalgono a troppe sospensioni, infatti se si prova a leggere la frase seguendo quei puntini sarebbe un continuo bloccarsi. Immagino che il loro utilizzo fosse più che altro funzionale alla figura dell'onomatopea, ma essendo essa stessa forzata all'interno dello scritto sono superflui. La stessa onomatopea poteva essere sostituita da un'altra frase, essendo stata brava a narrare i vari passaggi della vicenda sono certa che avresti potuto rielaborare quei suoni con una considerazione più elegante, che certamente meglio si sarebbe adattata alla tua deliziosa fanfiction. 
Per quanto riguarda la creatività, il punteggio è pieno proprio per l'utilizzo dei tuoi personaggi: i draghi. Come ho già detto, io amo il Re Leone e il Drago è la creatura fantasy che più si avvicina a questo meraviglioso animale. Non so se il suo utilizzo sia stato o meno casuale, ma l'argomento trattato in combinazione ai personaggi proposti è stato davvero ben congegnato, bravissima. Quando ho letto questa flash ammetto di aver avuto un sorrisone stampato in faccia per circa mezz'ora, tutto dovuto alla tua meravigliosa creatività! 
Specialmente l'argomento trattato mi ha fatta sorridere, considerando che è qualcosa di antico e attuale, un pezzo di vita che accomuna tutti gli esseri viventi e tutte le epoche; in pratica un argomento che non può essere ribattuto e che è stato davvero ben percepito nello scritto. 
Il gusto personale è a dir la verità così basso proprio per gli errori che ci sono, altrimenti il punteggio sarebbe stato pieno. Lo ammetto, a discapito di quel che si possa pensare, questa è stata la mia fanfiction preferita. 
Vinci il premio sorriso non perché la storia faccia ridere, ma perché è stata così delicata e dolce che non ho potuto fare a meno di sorridere per la sua semplicità. 

Recensore Master
31/05/13, ore 22:32

Breve storia piena di significato, con una scrittura pulita e senza errori. Ben espresso il concetto sempre verde del "ciclo della vita", interessante la scelta di affidarsi ai draghi per narrarlo. Non poco amaro il fatto che i draghi anziani debbano morire quando nascono i piccoli, ma del resto è la vita che è così, e in poche righe sei riuscita (o riuscito?) a renderne più che bene l'idea. :)

Recensore Master
22/03/13, ore 11:54

Grammatica/sintassi/lessico vario: 9/10 
Svolgimento storia: 7/10
Stile: 3/5 
Attinenza al maxigenere scelto : 4,5/5 
Gradimento: 5/5

la storia è grammaticalmente perfetta, perfino l'uso di frasi brevissime e fulminanti qui è più che perfetto; quello che ti ho sottolineato nel giudizio e che ripeto è che il lessico risente molto di quella "caduta" data dalla scelta di utilizzare un'onomatopea: hai utilizzato un linguaggio molto alto, riflessivo, un'ambientazione spartana che fa risaltare molto la "riflessione filosofica" di fondo, quel suono è proprio una nota stonata.  E poi c'è il fatto che, come riflessione, non ha un vero e proprio "svolgimento" : va bene, ci troviamo in media res, ma non è tanto la schiusa delle uova ciò su cui ci fai focalizzare, quanto la riflessione che vi sta dietro. Una riflessione che, poi, mi è piaciuta molto: tutta l'idea della circolarità della storia, che ricalca il ciclo della vita appunto. Mi dispice che sia così "breve", contenutisticamente più che formalmente: avrei davvero voluto sapere di più di questi draghi, in modo da rendere la storia realmente "fantasy", mentre così lo è quasi en passant.
ma poco importa: il messaggio più importante passa e io credo davvero sia una bellissia flash fiction!

Recensore Master
11/02/13, ore 11:36

Ciao! :D
Questa storia è davvero bella!! Adoro i draghi e il concetto del ciclo della vita xD
Complimenti, il tuo modo di scrivere mi piace molto e spero di leggere altre storie così. A presto, Iky!

Recensore Veterano
01/03/12, ore 15:34


Valutazone ricevuta al contest "Ready, set... Go!" indetto da me sul forum di Efp, al quale questa storia si è classificata quinta.
Inizio, come è mio costume, dalle note dolenti; nonostante l’uso delle congiunzioni dopo la virgola o il punto sia grammaticalmente considerato corretto in alcuni casi, trovo che qui avresti fatto meglio a collegare i periodi invece di separarli da un punto; stesso discorso valido per il periodo iniziato con “mentre”. 


Per quanto concerne lo stile, invece, quello che ti penalizza maggiormente è l’estrema suddivisione dello scritto, separato fin troppo spesso da punti di sospensione che avrebbero potuto essere sostituiti con diversa – e più adeguata – punteggiatura; a causa di ciò, infatti, la lettura risulta frammentata, le scene sono un susseguirsi molto veloce in cui il lettore non può soffermarsi, venendo catapultato al nocciolo della situazione. 


La figura onomatopeica della rottura delle uova avrebbe potuto essere sostituita e/o suffragata da migliori descrizioni, così come il resto dello scritto. L’espressione è semplice, senza la particolare ricercatezza nei termini che ci si sarebbe potuti aspettare trattando, come hai fatto, l’argomento dell’estinzione in maniera più filosofica che narrativa.  I tre puntini di sospensione potevano essere sostituiti con una punteggiatura differente. 


Dunque, l’originalità: l’argomento trattato in sé non è molto innovativo né sviluppato appieno. Trovo che la trama sia rada, inerente all’argomento dell’estinzione e della speranza che molto spesso viene trattato, legata ad un attimo estrapolato da un contesto più ampio che viene lasciato all’immaginazione; l’azione o il pathos sono quasi totalmente assenti, la storia che converte da subito al climax finale senza pause intermedie: il lettore è infatti catapultato alla conclusione di una storia che, se trattata in maniera più ampia, avrebbe potuto essere molto appassionante. 


Per quanto concerne la caratterizzazione dei personaggi, invece, sei rimasta completamente in linea con la razza, sebbene questa risulti marginale alla storia dunque poco o per nulla sviluppata; questo tuttavia è funzionale alla trama, giacché trovo che non sia tanto la razza quanto l’avvenimento in se il fulcro: detto in parole povere, la storia avrebbe avuto lo stesso significato se invece di draghi fossero stati elfi, umani o perfino animali. Questo, tuttavia, non toglie nulla alla storia se non un pizzico di originalità: sarebbe stato bello leggere il perché di questa estinzione, sapere i pareri e i dolori di chi la vive – ammesso e concesso che i draghi di cui parli siano senzienti – condividerne la speranza appieno, magari dopo essersi affezionati a questo o quel personaggio.


Dunque, arrivo finalmente alla parte più positiva: trovo che, limando i piccoli errori presenti in questa storia, il tuo stile sia buono: dovessi decidere di sviluppare, ampliare o, perché no? Scrivere di più circa questo argomento, sono sicura ne trarresti qualcosa di veramente piacevole da leggere. 


Ho apprezzato molto il fatto che titolo e storia fossero intimamente legati, parte di uno stesso circolo che è il testo stesso a delineare, finendo esattamente allo stesso modo in cui è cominciato: con la nascita, ossia ciò che ha generato i draghi; con parole simili e del medesimo significato, ad intendere che la natura è la stessa nonostante le piccole modifiche che la vita vi apporta. Devo farti i miei complimenti per questo: illumina la storia di una luce particolare, matura e introspettiva, facendo quasi passare in secondo piano le imprecisioni che ho segnato sopra – piccoli errori che sono solo nei facilmente correggibili.  Da questa storia si evince dello scrittore una natura profondamente riflessiva, un’introspezione che travalica il numero limitato di parole ed anzi, nonostante queste riesce ad emergere mantenendo viva la sua forza. ; è il più grande pregio di questo racconto, che di per sé ha tutta la potenzialità per svilupparsi in una storia promettente. 


Dunque, concludo facendoti i miei complementi, vivi e sinceri. 

(Recensione modificata il 01/03/2012 - 07:38 pm)

Recensore Junior
20/10/10, ore 16:43

Un tema profondo, quello che hai voluto sviluppare. Trovo che tu abbia dato il meglio di te nell'ultima parte: incisiva, intensa, con le parole "nascita" e "morte" che si ripetono e sono in netto contrasto.
Ahimè, ho trovato la parte centrale un po' debole: nulla da dire sulla scelta dei draghi, nè sulla loro estinzione, ma il linguaggio è nettamente meno incisivo rispetto all'inizio e alla fine del componimento. Sembra quasi che tu abbia voluto scriverlo solo per giustificare la tua tesi, quindi funga da contorno, mentre dovrebbe essere proprio la storia dei draghi il fulcro dell'intero racconto.
Storia discreta, tutto sommato, che a mio parere andava sviluppata un po' meglio.
Ciao,
Satomi

Recensore Master
17/10/10, ore 12:27

Per quel che può valere il mio parere, mi sembra che sia stato reso con poche ma convincenti tratti la scena del sorgere di una nuova esistenza, particolarmente importante perché di specie che non deve essere molto prolifica ed il cui habitat spesso è a rischio (per non parlare del comportamento spesso sconsiderato tenuto dagli umani nei loro confronti, ora visti come animali feroci da eliminare, ora come arma), credo sia stata un ottima idea quella di porre a mo’ di passaggio di testimone la morte dei maschi adulti e la schiusa delle uova.
In breve: davvero un’interessante riflessione sul senso ciclico dell’esistenza.

Recensore Master
22/09/10, ore 23:52

Di solito non leggo molti originali, ma questa volta ho fatto proprio bene a farlo: mi è piaciuta molto, davvero...quel concetto ripetuto all'inizio e alla fine, come a 'racchiudere' la storia, dà un bellissimo effetto^^
(Recensione modificata il 22/09/2010 - 11:53 pm)

Recensore Veterano
04/03/10, ore 19:53

Breve ma intensa, sei riuscita a essere molto evocativa in così poche parole. Complimenti.

Recensore Veterano
31/01/10, ore 21:59

E' bellissima, ma mi ha messo molta tristezza ç_ç
Sei brava davvero, complimenti!
Selhin

Nuovo recensore
23/08/09, ore 23:40

Grazie per aver messo la mia ff tra le preferite...io ADORO i draghi...sono la mia passione. Mi piace come scrivi ma continuala che secondo me è promettente =)(scusate sono fissata con le faccine sopprattutto quella sorridente...ne troverete sempre un paio nelle mie recensioni!)

Recensore Master
22/05/09, ore 22:05

Ciao...un pò corta, ma mi è piaciuta molto! Io adoro i draghi! Comunque ti ringrazio per aver messo la mia ff "Ombre del passato" nei preferiti. Mi farebbe davvero piacere se mi volessi anche lasciare un commento...Ciao!!!