Recensioni per
(Leo)
di Dragana

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/05/21, ore 22:45
Cap. 1:

Francamente Leo non è uno dei miei personaggi preferiti: lo trovo banale e stereotipato.
Ammetto però che farlo mettere con Calipso sia stato un gran colpo di scena, che mai mi sarei aspettato.
Belle le riflessioni di Calipso sui suoi innamorati.
Mi è piaciuto come hai descritto Francis Drake, ma chi era l'Etrusco? E l'uomo di Marsiglia?
Yanez, di Sandokan? Scusa, ma non era un personaggio inventato? 
Ottimo finale.
A presto, complimenti e auuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu dal lupo Farkas!
(Recensione modificata il 06/05/2021 - 10:46 pm)

Recensore Junior
10/08/17, ore 22:31
Cap. 1:

Okay, l'ho detto e lo ripeto (volentieri), stupenda!
Una fan fiction degna di questo nome, tutta introspezione (e gli dei solo sanno quanto io ami l'introspezione, leggere di tutti i pensieri che frullano nella mente di un personaggio, un mondo di pensieri!)
Adoro tutto questo.
L'assoluta genialità di questa fan fiction (e mi prenderò uno spazio per complimentarmi solo degli spasimanti che hai dato a questa ragazza) sta nel fatto che Calipso sta pensando alla sua situazione senza effettivamente pensare alla sua situazione - in parole da shipper: sta pensando a Leo senza pensare a Leo.
Adoro.
Lo vediamo accennato poche volte, irrompere tra un pensiero e l'altro con quei rumori, eppure il paragone nasce spontaneo, ne avvertiamo la presenza incombente, insomma hai reso perfettamente i pensieri di una ragazza che ancora non ha realizzato lei stessa cosa prova, pur avendocelo a portata di mano, proprio lì sotto il naso.
Adoro di nuovo, perché l'hai resa così umana, così VERA, che mi sono sciolta, è davvero un capolavoro, questo - per non parlare dello stile e del lessico, gli dei ti benedicano, non ho trovato errori, né nulla, non è pretenziosa ma neppure semplice e banale, /è/, semplicemente, e non so neppure cosa voglia dire ma è questo.
GLI UOMINI di Calipso.
Sono sicura che qualcuno abbia gridato allo scandalo, leggendo di tutti questi tizi perché "ommiggi, no!, nel libro si nominano solo Ulisse e Drake e Percy e bla bla bla".
Adoro, ovviamente, anche questo.
Perché, sinceramente, mi sono fermat anch'io alla prima lettura (del libro) e sono passata avanti quando ho trovato lì spiattellati tre nomi, ho chiuso l'informazione in un cassetto e tanti saluti.
Ma, onestamente, i secoli passati sono tanti, e persino Calipso ha detto che di tanto in tanto gli dei le mandano qualche eroe di cui non può fare a meno di innamorarsi - e questo non può ridursi a tre volte in seimila (?) anni, per dire.
Una frase che mi porto a casa, pur non appartenete al testo, "Beh, non potevano essere stati solo Ulisse e Drake, no? Non sarebbe stato possibile fare una statistica e ricavare una maledizione sulla base di due uomini": parole sante.
In sintesi, e credimi sto cercando in tutti i modi di essere sintetica ma la verità è che non ne sono minimamente capace quando le cose mi piacciono (ti avevo avvertita) è che sei andata oltre la superficie, hai grattato via la ruggine e hai trovato il mondo di Calipso, un po' come aprire il vaso di Pandora e scoprire che in fondo, molto in fondo, vi è la Speranza (e approfitto di questa similitudine per ringraziarti di aver accennato al mito nella ff, ogni volta che qualcuno tiene conto delle parentele divine mi salgono le lacrime di gioia agli occhi).
Ogni personaggio era limato nei dettagli, pur rappresentato con pennellate rapide e indolori. Non hai perso tempo a descriverli con luuunghe frasi che già arrivato al secondo tizio si pensa ce ne siano stati venti, non ti sei dilungata più del dovuto, hai plasmato la materia con maestria e hai lanciato quegli imput, pochi e decisivi, per delineare un ritratto perfetto di ognuno (altra frase che mi porto a casa: " –Per salvare il mondo?-, gli aveva chiesto, con amarezza. Lui non la guardava nemmeno, non guardava nemmeno la zattera, guardava solo l’orizzonte, quando le aveva risposto: -No, per conquistarlo.")
Il finale è una nota deliziosa. La situazione ribalta completamente eppure è come se Calipso fosse ancora ancorata (scusa il gioco di parole) ai suoi pensieri, come se non fosse totalmente sicura di ciò che ha deciso e una parte di lei non fosse propriamente presente: torna il tema della ragazza che non ha realizzato ancora quello che prova, quello che sente, che ha paura di scoprirlo, nonostante cominci (anche se ritrosamente, e non osi sperare) ad accorgersi delle differenze.
Conclusione, meravigliosa.
E sarà che adoro vedere un personaggio che mentre vaga nel mondo dei propri pensieri, intanto si agita con le mani, smanioso di tenerle in movimento, che cerca in tutti i modi di tornare al presente ma non ci riesce, ho adorato: "Quindi basta, quindi il tizio che non stava mai fermo (Leo) non avrebbe avuto sorrisi e lavanda e lenzuola di lino, che ringraziasse se gli portava da mangiare, perché va bene tutto, ma non voleva una specie di scheletro vivente affamato a zonzo sulla sua isola. Comunque cosa stava a pensare, si disse succhiandosi il dito, per quelle rose ci volevano le cesoie."


GRAZIE per averla scritta.

Recensore Master
27/07/15, ore 16:09
Cap. 1:

Sono appena arrivata al punto finale e volevo aspettare di avere una tastiera sotto mano per lasciarti un commento, ma non ce l'ho fatta PERCHÉ QUESTA STORIA È TROPPO BELLA E IO SENTO IL BISOGNO DI DIRTELO ecco.
È la Leo/Calipso che ho sempre desiderato leggere, per cui grazie di averla scritta. Ho amato il modo in cui hai reso perfettamente Calipso e ora sono piena di feelings; tra l'altro quando hai citato il portoghese ho colto subito il riferimento (perché Sandokan è stato parte importante della mia infanzia e via con altri feelings).
Quindi sì, ti sto amando tantissimo per questa storia, sappilo.