Mi è piaciuto, ma nel finale credevo che ranma si sarebbe vendicato, lo vedo incompleto

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È bellissimo,tu sei una persona che riesce a scrivere come pochi. Come molti altri continuerò a leggere tutto quello che ci darai il permesso di leggere. Continua così^_^

Arriva l'eroe che salva il figlio di Akane, ma sorprendemente si tratta di Ryoga. Ryoga è l'eroe, Ryoga salva la situazione, e la luce dello Shishi Hokodan dà almeno l'illusione di poter spazzare via la malvagità e pazzia degli uomini, a cui abbiamo dovuto assistere finora. In quanto a Ranma... lui rimane quasi in disparte, del resto la sua vicenda, quella del ricongiungimento con Akane, è più intima e molto meno facile da sbrogliare: non si può far finta che niente sia successo, ma al contrario andare avanti e sostenersi l'un l'altro con amore.
Mirabile il retroscena legato alla setta di Aruku, come tutto si ricolleghi alla perfezione con le sorgenti di Jusenkyo, peccato solo che (a meno che non mi sia sfuggito) non avevi mosso alcun accenno, nei precedenti capitoli, al fatto che Ranma e gli altri fossero guariti dalle loro maledizioni (in effetti mi pareva di ricordare, quando lessi la storia al prima volta, almeno un cenno nel primo capitolo, o forse sono io che ricordo male e provo a sistemare nella mia mente il tutto).
Bellissimi i confronti tra Ranma e Ryoga, prima, ed infine tra Ranma e Akane. Spunta infine il sole, materialmente e nelle vicende dei nostri, l'incubo è terminato. Sicuramente una delle tue storie più drammatiche (ma anche "Before day" porta con sé un carico di emotività niente male) eppure mi sono scoperto a nutrire un debole per questa fanfiction, dura ma non gratuita, non fine a se stessa, con una solida trama a suo sostegno e una degna introspezione dei protagonisti.
Cosa vuoi che ti dica? Complimenti, Moira-chan!

(Ri)leggendo questo capitolo, mi è venuto in mente un altro elemento che ho sempre apprezzato di questa storia. Cioè l'alternarsi delle scene, il passare da Akane a Ranma e di nuovo ad Akane, spesso con netti stacchi temporali, fino a far lentamente convergere le due vicende parallele in attesa del capitolo finale e risolutivo.
Trovo che la tua Nabiki sia riuscitissima e, se possibile, ancor migliore rispetto allo scorso capitolo. Lì "si limitava" a cavar fuori la confessione a Ranma; qui si esprime pienamente con la sua razionalità e lucidità, è lei la prima a trovare una soluzione all'intreccio, a sbloccare la situazione, anche se proprio la sua razionalità le impedisce, in fondo, di immaginare la terribile verità che si cela dietro il mistero della scomparsa della sorellina.
Si apre una nuova sottotrama, quella delle folli seguaci di Aruku, che costituisce un colpo di scena niente male: mi spaventa, quasi, come tu riesca a creare tale intreccio in quella che effettivamente non è una fanfiction molto lunga, ma che con tanta carne al fuoco sarebbe potuta benissimo esserla senza far pesare minimamente la cosa. Un po' più debole il deus ex machina che permette ad Akane di sapere il pericolo che corre il suo bambino: l'apparizione della madre in sogno mi è sembrata un po' forzata, ma riconosco che in qualche modo bisognava permettere alla trama di dipanarsi, e non c'erano molte soluzioni alternative.
Del resto, la vera tematica che tratti, dietro l'intreccio di cui sopra, è quella dell'accettazione del bambino da parte di Akane. E' questo il vero passo essenziale, quello che potrà indirettamente risolvere la vicenda.

Questo è forse il capitolo più pesante, nel senso già espresso da Rox, e leggerlo fa venire sempre un groppo alla gola. Perdonami se parlerò direttamente delle scene con protagonista Ranma, sicuramente più facili da commentare.
L'introspezione del codinato è perfetta, nonostante la difficilissima situazione in cui lo poni: memorabile è il suo confronto con Nabiki, ma all'epoca rimasi ancor più colpito dalle poche parole scambiate con Kasumi. Riuscivo a vivere i sensi di colpa di Ranma, scorgendo, fingendo di scorgere nelle gentili parole della maggiore delle Tendo ben altro, le accuse che nessuno materialmente gli rivolge, ma che lui rivolge a se stesso da ormai circa un anno.
Un'ultima nota per la fugace apparizione di Ryoga, che potrebbe sembrare fine a se stessa ma che invece introduce nella storia un Eterno Disperso mai tanto fondamentale come in questo dramma...

Tu avevi avvertito di come nacque l'idea per questa fanfiction, ma leggendo già la prima volta non avrei potuto comunque trovare altro termine, per descrivere il risultato finale, se non onirico.
Il primo capitolo, in particolare, è sconvolgente. L'inizio, col parto di Akane in medias res (tua abitudine, tra l'altro, quella di partire da più di metà storia: cito "Gocce di memoria", ma anche "Il miracolo dell'amore", "A piece of my life": un trucco efficacissimo, che alimenta il massimo interesse del lettore fin dal primo rigo) è qualcosa di assolutamente forte, inedito ancora oggi nel fandom italiano (e sì che il delicatissimo tema di Akane fatta oggetto di violenza è stato abbondantemente sfruttato: ma l'originalità non sta negli elementi, piuttosto nel come li si sa usare) nonostante ne sia passata di acqua, sotto i ponti, da quando pubblicasti questa storia.
Ci sono molte scene che (ovviamente oltre a quella finale) mi erano riamste profondamente impresse, a livello di lettore e fanwriter, e me ne accorgo sempre di più ogni volta che rileggo. Il dialogo tra Ranma e un Genma più maturo di quello a cui siamo abituati, ad esempio. E il comportamento di Akane in trappola, divisa tra l'orgoglio e il farsi scudo del nome di Ranma, lui che purtroppo questa volta non potrà salvarla.

Sei famosa! Abbiamo parlato di questa tua storia anche nel forum di Nibunnoichi. All'inizio credevo che Akane stesse partorendo il figlio di Ranma. Mi piace poi come l'hai sviluppata mettendoci dentro un mix di momenti duri e brutali, di risvegli, di riflessioni sul tema della violenza, il vissuto del trauma e la voglia di ricominciare sostenendosi vicendevolmente. L'arrivo di Ryoga mi ha stupito in positivo. L'unica minuscola pecca che trovo e che ci sarebbe potuta essere qualche descrizione in più sugli ambienti, le case etc... Aggiungo che sei un pollice verde nelle ff, un talento creativo di efp!

Anche questa storia la conoscevo, ma come sempre leggerla è una cosa assurda. Ovviamente le parti del dopo violenza sono molto pesanti (soprattutto per l'accaduto, non per il tuo stile) e mi hanno fatto venire un magone dentro. LA storia fa riflettere molto, è piena di rimpiante e di sfortunate coincidenze ma alla fine happy ending da una gioia immensa. Complimenti.