Recensioni per
ed ora Portus
di G RAFFA uwetta

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/09/20, ore 15:31
Cap. 10:

Valutazione per il contest "A Ship for All Seasons"

Grammatica: 8.8/10

lavagnetta-prendi-appunti. – lavagnetta è una parole separata, solo prendi-appunti va unito dal trattino. -0.2
Scacciò il monito. Dovrà sempre dimostrare qualcosa. A lui, a se stessa. È per questo che perseguita i Nati Babbani, per dimostrarsi degna. – Queste tre frasi consecutive mi hanno messo in difficoltà. C’è uno scarto significativo tra la prima frase (che è in accordo con la narrazione al passato remoto di tutto il resto della flash) e queste due frasi che invece proiettano la scena su un tempo più immediato, anche se a ben vedere i momenti sono contestuali. Tra passato remoto e presente c’è uno scarto troppo netto che non può essere giustificato da una tecnica di immediatezza da parte del narratore, appunto perché prima non si è mai verificata. Avrei lasciato il passato, riformulando in questo modo: Scacciò il monito. Avrebbe dovuto sempre dimostrare qualcosa. A lui, a se stessa. È per questo che perseguitava i Nati Babbani, per dimostrarsi degna. -1

Stile: 8.5/10
Per prima cosa voglio sottolineare una cosa che ho apprezzato tantissimo: la scelta di scrivere 4 drabble esatte (ossia di 100 parole ognuna), qualcosa che denota secondo me una cura non indifferente e che soprattutto non è proprio semplice da fare. Mi è piaciuta anche la prefazione, ricavata dallo scarto di parole, che hai messo a mo’ di cornice alla flash.
Lo stile è equilibrato, i periodi sono tendenzialmente brevi e la punteggiatura è usata al punto giusto. Hai usato quasi esclusivamente le virgole, ma sono i segni giusti, non li avrei sostituiti con segni diversi.
Ti segnalo alcuni appunti per l’uso delle virgole che non mi hanno convinta del tutto:
Sono più che certa che non hai una licenza, quindi, pretendo quell’occhio lì – qui non avrei racchiuso quel “quindi” in due virgole. Per enfatizzare il filo del ragionamento, avrei messo dei puntini di sospensione piuttosto.
Le strade erano deserte e i negozi antri bui e fumanti. – qui avrei aggiunto una virgola prima di “e i negozi”, per marcare la differenza del valore tra le due “e” in quanto la prima divide due nomi e la seconda due aggettivi.
Ora, sono anch’io una Purosangue, - qui l’avrei tolta dopo “ora”.

Azzeccato l’uso dei corsivi marcano la parola significativa (degna) che volevi sottolineare e rendono conto anche della distanza tra narrazione, dialogo e pensieri.
Dolores, “non bisogna dire le bugie”. – qui, tuttavia, non ho capito perché hai diviso il nome dal monito che hai scritto tra virgolette. In questo modo infrangi anche l’equilibrio finora mantenuto tra dialogo nelle virgolette e pensieri in corsivo. Avrei scritto così: Dolores, non bisogna dire le bugie.

L’Inquisitore Supremo – come mai non l’hai messo al femminile, Inquisitrice Suprema? L’avrei messo al femminile.
Il lessico è, comunque, ciò che impreziosisce di più la flash: le parole sono scelte con molta attenzione, prediligi un registro medio-alto che mantieni costante e coerente. Hai saputo usarlo molto bene e in sintonia con la storia e i personaggi (di cui parlerò più avanti). Nessuna parola stona e incastrandole e la lettura procede comunque scorrevole.

Un ultimo appunto è per la forma grafica, che non mi è piaciuta purtroppo o più che altro non l’ho ben compresa. L’andare a capo l’ho trovato un pochino troppo frequente, forse anche per via dell’interlinea troppo grande (quest’ultima cosa non l’ho considerata ma te la segnalo se può esserti utile) e non mi hanno convinta gli allineamenti, che alleggeriscono visivamente la pagina ma che non rispondono a una vera funzione (non marcano punti di vista diversi, in effetti) e che quindi avrei evitato.
Appunti a parte, lo stile mi è piaciuto molto e rivela una padronanza molto apprezzata.

Trama, sviluppo della coppia e originalità: 9/10
Hai scelto quattro momenti canonici, rileggendoli in una chiave molto interessante. Il sentimento di Dolores per Piton emerge chiaramente e si mantiene costante tra le quattro fasi – nelle prime due loro interagiscono direttamente (il primo incontro e un accordo per il Veritaserum), nelle altre due Dolores ha lui in mente – o meglio una versione giustamente alterata di lui. Dico giustamente perché hai saputo filtrare Piton secondo gli occhi di Dolores, rendendo conto di cosa ha potuto spingerla verso di lui. Il sentimento è al centro e i momenti si pongono in una continuità che poggia sul conosciuto e che non lascia buchi di sorta.
È poi sicuramente molto originale, non solo per l’idea di un simile sentimento ma per come lo hai illustrato, incastrandolo perfettamente nella trama – specialmente nel momento in cui lei pensa a lui durante lo scontro con i centauri e, ancora, mentre compra il medaglione. Ecco, questo mi è piaciuto molto perché si inserisce in tutti i rimandi che hai saputo tessere – rimandi che Dolores ha imparato a collegare a Severus: l’alare del mantello, l’anello, il marchio nero.
Questo rimando è un filo rosso che tiene le drabble ancora più unite e coese.
Il punto che ti ho decurtato è dovuto solamente al modo di intendere “sviluppo della coppia”: mi va benissimo che sia un sentimento solo interiore e mai espresso, mi va benissimo che per due drabble su quattro lui non ci sia fisicamente; quello che invece manca in parte è l’evoluzione netta di questo sentimento da una fase all’altra. Cambiano molto gli eventi e i tempi, eppure sia durante gli eventi del quinto libro sia dopo, il sentimento si mantiene sostanzialmente uguale. Le fasi ci sono ma non sembra essere propriamente il cambiamento del sentimento al centro. Più che un parlare degli eventi per mostrare il sentimento, hai parlato infatti del sentimento per ricomprendere gli eventi. È un’inversione che funziona e che è molto interessante, ma che perde un pochino di vista il tema del sentimento come cambiamento.

IC: 5/5
Per esperienza personale (Piton e Dolores sono i personaggi su cui scrivo di più) so bene quando siano davvero difficili da rendere. Lui appare poco, solo nelle prime due drabble, ma sia il suo atteggiamento che la sua descrizione sono conformi a come lo conosciamo (aiuta il fatto di richiamare i suoi connotati principali – il modo di parlare, il sopracciglio alzato e lo sguardo impassibile). Quello che più mi ha stupita è però immancabilmente lei. Credo tu l’abbia resa davvero bene nei suoi modi di fare che sono perfetti (con un sorriso affettato, coprì la fotografia del Primo Ministro) ma anche nella consapevolezza della finzione della sua vita. Mi è piaciuta la ricerca di essere speciale e con uno status di sangue elevato e mi è piaciuto davvero molto il riferimento al padre Suo padre l’avrebbe sbeffeggiata come una Magonò. Secondo quanto sappiamo da Pottermore, suo padre le ha instillato l’odio per i babbani e l’ha allontana da suo fratello che era appunto un Magonò. Ciliegina sulla torta il lessico del mondo felino, che ha rimarcato anche nella forma la caratterizzazione del personaggio: Il suo stomaco si aggrovigliò in un gomitolo di lana. / la sua anima miagolava in sincronia. Davvero brava!

Titolo: 3/3
Il titolo funziona, intriga per il gioco semplice ma efficace tra degna e indegna con la negazione tra parentesi e rispecchia la storia, rispecchiando l’introspezione di Dolores sia nei riguardi di Piton che nei riguardi della sua storia. Lo sveli esplicitamente nell’ultima drabble, marcandolo anche con un corsivo: “È per questo che perseguita i Nati Babbani, per dimostrarsi degna.”

Gradimento: 5/5
La tua flash mi è piaciuta davvero molto, soprattutto per lo sguardo con cui hai saputo rielaborare gli eventi canonici e per il collante che hai saputo creare tra le quattro drabble. Poi, come già ti dicevo, ho apprezzato come hai caratterizzato Dolores. È un personaggio a cui tengo moltissimo e raramente mi è capitato di essere soddisfatta del suo IC dopo la lettura. Grazie per esserti messa in gioco con una cosa così particolare!

Bonus: 2/2 Hai scelto di utilizzare come protagonista sia Dolores Umbridge sia Severus Piton. 2 punti bonus per te, non cumulabili.

Totale: 41.8/45

Recensore Master
18/07/19, ore 20:44
Cap. 7:

Ciao!
Per concludere con le recensioni premio del contest "Expecto Patronum", ho deciso di tornare sul fandom di Harry Potter, che è l'ambiente dove mi sento più a mio agio.
Scorrendo un po' le varie storie della raccolta, mi ha colpito in particolar modo questa: a mio parere, Piton è uno dei personaggi più complessi dell'intera saga, e raramente sono riuscita a trovare delle fanfiction che lo ritraessero al meglio. In questo caso, poi, la difficoltà era ancora più grande, perché hai scelto di far raccontare a Harry dei sentimenti provati da Piton per la sua stessa madre. Sarebbe stato molto facile, a mio parere, cadere un po' negli stereotipi, o in un sentimentalismo un po' retorico ed eccessivo. La cornice del discorso solenne della commemorazione ti ha un po' aiutato ad arginare questo rischio, ma secondo me ti sei mossa egregiamente in un campo estremamente difficile, mantenendo il giusto distacco e il giusto riserbo, e aggiungendo un messaggio universale, che andasse oltre il semplice racconto e potesse aver senso in un'occasione del genere.
A mio parere, hai reso molto bene la solennità del momento, la forte emozione di Harry (il suo essere impacciato, ma determinato a riuscire a trasmettere a tutti ciò che aveva da dire), e anche la reazione della folla, per quanto silenziosa, riesce a fare da perfetto contraltare al momento raccontato.
Parlare del rapporto tra Severus e Lily è sempre molto difficile e rischioso, e ammetto di non essere particolarmente "fan" di questa coppia che non è una coppia: l'amore di Severus, per quanto nella saga sia perfettamente dosato e sia un po' l'incarnazione di quello che Silente (e la Rowling) hanno sempre cercato di trasmettere (l'amore è la magia più potente), a me è sempre sembrato, dopo tutti quegli anni, più un'ossessione, che un amore reale e salutare, ecco.
Nonostante questo, che mi rendo conto essere soprattutto un mio parere personale, credo che tu abbia saputo trattare con una delicatezza unica un momento tanto difficile: non c'era niente di facile, in una storia come questa, e tu sei stata davvero bravissima.
Molto bello anche il momento finale, quando Harry si rivolge direttamente al ritratto di Severus (ammetto che mi sarebbe piaciuto molto leggere una sua risposta XD).
Grazie davvero per avermi dato la possibilità di leggere tante storie così diverse ma ugualmente interessanti, è stato davvero un piacere averti tra i partecipanti del concorso, e spero ci saranno altre occasioni di leggerti presto!

Recensore Master

VALUTAZIONE DAL CONTEST "EXPECTO PATRONUM"

Stile e lessico: 9,5/10

So che fare paragoni con altre storie, in un contest, è poco utile e poco sensato, ma in qualche modo, involontariamente, mi trovo a ripensare anche alla tua storia “Bruciante segreto”, che già avevo valutato, e devo dire che qui ho ritrovato tutto quanto c’era di positivo in quella storia (e non era poco), mentre non ho trovato quegli elementi che mi avevano meno convinta.
Cerco di spiegarmi, togliendomi subito di torno l’unica, minuscola cosa che stride un po’ con i miei gusti, ossia l’uso della seconda persona singolare. Non è una scelta che mi fa impazzire, perché la trovo spesso un po’ abusata e priva di una reale “necessità”, ecco: ritengo che sia un po’ un vezzo che aggiunge poco, perché il più delle volte tutto sarebbe reso esattamente allo stesso modo da una prima o una terza persona singolare. Mi rendo conto che si tratta anche molto del mio gusto personale, ma non posso fare a meno di rizzare un po’ le antenne dell’ipercriticità, quando me la trovo davanti. Nel tuo caso, però, devo ammettere che l’ho trovata una scelta gestita al meglio e in maniera molto consapevole: esprime molto bene l’introspezione di Regulus, e aiuta a entrare nel flusso dei suoi pensieri, senza mai però ostacolare anche la narrazione degli eventi, e dà carattere alla voce del protagonista. Insomma, pur non essendo una scelta che rientra nei miei gusti, non ha minimamente ostacolato la lettura, quindi per me hai fatto un ottimo lavoro.
L’unica altra cosa che mi ha un po’ confusa è stato l’uso misto di testo allineato a destra, a sinistra e centrato. Di solito mi piace, soprattutto in testi brevi, quando si gioca con l’impaginazione per sottolineare al meglio alcuni concetti, ma forse mi sarei limitata al corsivo+testo centrale o allineato a destra, non a entrambe le cose, perché, soprattutto leggendo da pc, ho trovato il risultato un po’ confusionario, soprattutto perché alcune frasi in realtà non mi sembravano necessitare davvero di una impaginazione diversa (come ad esempio “Tuo padre te l’ha fatto recapitare…”).
Si tratta comunque davvero di sottigliezze, che mi permetto di farti presente perché, per il resto, hai fatto un lavoro davvero molto bello.
Mi è piaciuta molto la cura che hai impiegato nello stilare un testo molto musicale e ritmato, che trascina il lettore e non lo lascia andare fino alla fine.
Il registro stilistico di entrambe le storie è piuttosto ricercato, ma il testo non appare mai pretenzioso o macchinoso, ma anzi, si percepisce tutta la “serenità” con cui hai maneggiato la penna, passami l’espressione: si avverte la tua sicurezza e competenza, e questo rende la lettura estremamente piacevole.
Alcune delle immagini che utilizzi sono molto poetiche, ed estremamente efficaci: oltretutto, questa ricercatezza trovo si incastri comunque molto bene con i pensieri di Regulus, che pure nella prima storia è solo un ragazzino: si tratta pur sempre di un ragazzino molto ambizioso e colto, cresciuto in un contesto elitario che lo ha spinto a dare sempre il meglio di sé e a dimostrarsi colto e all’altezza del nome che porta.
Il tuo stile mi ha davvero colpita, complimenti!


Sviluppo del tema del bando: 9,5/10

Anche da questo punto di vista, devo dire di essere molto soddisfatta.
Le tematiche che hai scelto di trattare non sono forse le più originali possibili (praticamente tutti coloro che hanno scelto Regulus come protagonista hanno scritto qualcosa su questo tema), ma credo anche che avrei fatto fatica a trovare coerente con il personaggio se avessi scelto di trattare ricordi diversi.
Soprattutto, credo che tu abbia scelto di trattare questa tematica facendola tua, dandole una tua voce e declinando entrambe le storie in maniera molto coesa e coerente: si possono leggere separatamente, ma è evidente che insieme acquisiscono un valore aggiunto, un significato maggiore.
In particolare, ho trovato molto interessante la prima storia, perché ci mostra un Regulus forse un po’ immaturo, molto solo, e molto influenzabile. È facile per noi guardare a Sirius e apprezzare il suo coraggio per essersi distaccato da una famiglia del genere, ma lui aveva James, aveva i Malandrini, aveva degli esempi positivi pronti a spronarlo e a supportarlo. Regulus è sostanzialmente rimasto solo, e credo che la sua sete di approvazione, per un secondogenito che forse temeva di essere un po’ messo in ombra da un fratello come Sirius, che certo si è sempre dimostrato molto brillante, sia del tutto comprensibile. Si coglie la sua giovinezza, la sua soddisfatta arroganza che è, in fondo, figlia delle sue insicurezze, ed è molto interessante vedere, tra le righe, gli elementi che lo porteranno a intraprendere la sua strada nelle fila dei Mangiamorte.
Al tempo stesso, mi è piaciuta molto anche la seconda storia, che mostra non solo il momento peggiore della vita di Regulus che tutti possiamo immaginare, considerando la morte crudele che ha dovuto affrontare. Il momento peggiore, per Regulus, è stato probabilmente il dover riconoscere che tutto quello in cui aveva creduto, quello per cui aveva lottato, era in realtà una maschera grottesca, un nuovo inferno. È stato un processo lungo, forse, ma qui ci mostri il momento più difficile, quello della disillusione, quando crolla ogni pretesa, e resta solo l’immenso coraggio di Regulus.
Tra l’altro, è stato molto interessante poter sbirciare un po’ nel grande cambiamento che, nei libri, possiamo solo intuire: sappiamo tante cose di Regulus, ma sono tutte raccontate e ricostruite a distanza di tempo, ed è un vero peccato, perché in realtà la sua storia è ricca di un pathos che, a mio parere, tu sei riuscita a rendere molto bene.


IC (o caratterizzazione, nel caso di personaggi secondari): 10/10

Come iniziavo ad accennare nello scorso parametro, non è facile parlare di Regulus, perché si tratta di un personaggio che, per forza di cose, non possiamo mai vedere agire direttamente. Sappiamo molto della sua storia, ma lo conosciamo solo attraverso dei ricordi parziali e molto influenzati da un forte punto di vista forse poco oggettivo: quello di Sirius, prima, e poi quello di Kreacher.
Credo che tu, con lui, abbia fatto uno splendido lavoro, non solo perché sei riuscita a mostrare al meglio il suo cambiamento, ma perché, con la prima storia, sei riuscita a porre le basi per costruire un personaggio a tutto tondo, dinamico, e capace di una grandissima crescita nell’arco di poche parole.
È tutto molto coerente con quello che sappiamo dei libri, e oltre a questo sei riuscita a dare a Regulus una grande solidità: Regulus parte come ragazzino insicuro, che cerca conferme e accettazione nell’approvazione da parte di una famiglia fredda ed esigente. Questo è ciò che lo spinge, inizialmente, ad intraprendere una strada che lo porti lontano da suo fratello, che è davvero un po’ il suo alter ego, quello che lui non ha voluto essere. Questo lo porta ad essere cieco davanti agli orrori e ai fini di Voldemort, lo porta ad accettare di fare parte di qualcosa più grande di lui, che va oltre gli slogan e gli ideali.
Il suo cambiamento, poi, è davvero ben strutturato: tu mostri solo il momento finale, il punto di svolta definitivo, ma ci fai comunque capire tutto quello che lo ha portato a quel cambiamento.
Anche gli altri personaggi, pur comparendo poco, mi sono sembrati molto credibili, e soprattutto credibile mi è sembrato il loro rapporto con Regulus: Orion, che è il padre freddo ed esigente, che ha grandi aspettative nei confronti del figlio nonché, forse, un disegno già stabilito su ciò che dovrà essere il carattere di Regulus. Sirius, il fratello che, nonostante tutto, è sempre presente nei pensieri di Regulus, con paura e disprezzo all’inizio, e come un faro di speranza alla fine. Infine, Kreacher: molto bella la sua caratterizzazione anche lessicale, e il suo comportamento sottomesso e spaventato, ma molto rispettoso nei confronti di un Black fedele e rispettabile, mi è piaciuto proprio tanto.
Brava, davvero!


Titolo (della raccolta e delle singole flash): 4,24/5

Il titolo, forse, è ciò che mi ha convinta meno, ma solo in relazione ad una storia che mi ha convinta moltissimo. In realtà, si tratta più di una questione di gusto personale, una sensazione a pelle, qualcosa che non mi ha incuriosita più di tanto, ecco.
In realtà, leggendo la storia si capisce che questa linea di demarcazione è qualcosa di molto importante per Regulus, qualcosa che dapprima lo separa dagli ideali di un fratello che percorre una strada che spaventa Regulus. È molto bello come inizialmente, nella prima storia, questo confine sembra riguardare solo Sirius, mentre con la seconda anche Regulus decida di compiere quel passo e muoversi “oltre il confine”, uscire dal seminato, dai sentieri imposti dalla famiglia e dagli ideali purosangue, per andare a varcare anche il confine della vita.
Insomma, sono titoli sicuramente molto legati al tuo testo, e questa è una cosa che apprezzo sempre molto, però, li trovo un po’ poco incisivi rispetto alla bellezza del tuo testo, ecco.


Gradimento Personale: 4.75/5

In generale, le tue storie mi sono piaciute moltissimo.
Regulus è un personaggio che mi affascina molto, perché ha avuto una forza e un coraggio immensi, e non ha mai avuto il riconoscimento che avrebbe meritato. Non dev’essere stato facile per Sirius sottrarsi all’influenza della sua famiglia, ma dev’esserlo stato ancora di meno per Regulus, che era il figlio prediletto, il figlio ormai entrato “nel sistema”.
Mi è piaciuto davvero tanto come tu abbia dato spessore a questo personaggio, rendendolo concreto e reale, riprendendo i pochi elementi della sua vita che conosciamo dai libri e dando loro una visione più globale e personale. Pur non essendo appunto una situazione inedita (anche solo in questo contest), trovo che tu l’abbia affrontata con grande solidità, e questo mi è piaciuto davvero molto.
Inoltre, anche se so che questo non c’entra molto, ho apprezzato il modo in cui hai utilizzato gli elementi dell’altro contest: a volte, quando ci sono storie con elementi inseriti per forza per rispettare un bando, si ha un po’ la sensazione di leggere qualcosa di forzato, soprattutto quando, come in questo caso, si trattava di elementi del tutto arbitrari e con pochissimo in comune. Invece tu hai dato tanta armonia al tutto, e se non avessi letto le note, probabilmente non mi sarei nemmeno resa conto che la storia si piega alla presenza di questi elementi, ma sarei stata convintissima che fossero questi elementi a dover essere presenti per completare la storia. Insomma, in bocca al lupo anche per l’altro concorso, con questa raccolta hai secondo me fatto un lavoro fantastico.

Totale: 38/40

Recensore Veterano

6° posto:
Dentro il confine di Raffyloveantonio Uwetta

Grammatica: 9,9/10

La tua flash è molto corretta, un unico appunto:

E ogni mattina alle sette precise, il nuovo giorno che nasce ti vedrà chino sul libro che segna un passo in più verso quel Destino così eguale eppur parallelo a quello intrapreso da Sirius,
Il non più tuo fratello.

Essendo preceduto da una virgola e non da un punto, il andrebbe scritto con la prima lettera minuscola, pur trovandosi graficamente staccato dalla frase precedente.

Efficacia espressiva e stile: 9/10

Ho riflettuto davvero molto, prima di assegnarti un punteggio in questo parametro. Comincio subito col confessarti che il tuo stile è molto lontano da ciò che amo leggere di solito, ma ciò non mi ha impedito di apprezzarne la qualità. Tuttavia, in più punti, mi ha lasciata un po’ perplessa. Più che veri e proprio problemi stilistici, trovo tu non abbia centrato in pieno l’efficacia espressiva, punto che io pongo sempre al cuore delle mie valutazioni, come potrai vedere anche nei commenti che ho scritto per le altre storie partecipanti.
A una prima lettura, il tuo stile appare ostico. Non tanto per il lessico utilizzato – sebbene anche in questo campo fai uso di termini più desueti e non comuni, come paria al posto di reiettosiine fiero in luogo di vanne fieroeguale invece di uguale – quanto proprio per la costruzione stilistica in sé. A questo discorso fa però eccezione il termine obolo: non ho compreso l’accezione che intendevi dargli e mi è sembrato un termine fuori contesto.
Fai uso della seconda persona per raccontare la tua storia, una scelta di narratore che io solitamente apprezzo molto, perché permette d’instaurare una certa vicinanza tra lettore e protagonista senza correre però il rischio di rimanere troppo invischiati nella psiche di quest’ultimo. Nel tuo caso, ho purtroppo faticato a sentirmi vicina a Regulus: non sono riuscita a percepire quello che secondo me è il principale pregio della forma narrativa da te scelta, ovvero l’immediatezza emotiva. In compenso, però, i legami di cui parli, oltre a essere stati esplorati nell’universo di HP, soprattutto nella versione di Sirius, sono legami universali: quello tra padre e figlio e tra due fratelli sono relazioni con cui il lettore fa presto a identificarsi, ovviando così al distacco che invece si avverte per via di una narrazione molto sofisticata e intricata.
Un capitolo a parte merita l’impiego che hai fatto del corsivo e del layout del testo: purtroppo mi sono trovata in disaccordo per il modo in cui li hai adoperati. Utilizzi infatti il corsivo indistintamente per dare voce a determinati pensieri di Regulus, per riportare un flashback, per esplicitare il contenuto della lettera del padre, per dar voce alla stizza di Sirius. In tal modo, tentando di evidenziare e dare rilievo a ognuna di queste cose, hai finito per appiattirle tutte, generando anche smarrimento nel lettore. Il dialogo con Sirius avrebbe potuto benissimo essere riportato normalmente, avvenendo in contemporanea rispetto alla scena di Regulus che cammina per Hogwarts: distinguendolo dal resto del testo l’hai reso quasi temporalmente lontano dal presente, come se fosse anch’esso parte di un flashback. Ti consiglierei dunque di limare queste scelte, di decidere di adoperare il corsivo per una determinata categoria narrativa e cercare altre soluzioni per le altre. Stesso discorso vale per il layout: inizi col centrare e porre così in evidenzia un pensiero di Regulus, ma già quello successivo è invece allineato a destra, senza apparente motivo. La lettera del padre è invece allineate a sinistra, il flashback immediatamente successivo a destra, e un ulteriore pensiero di Regulus a sinistra, e così via. Capisci dunque la confusione che tutto questo arzigogolo di corsivi e allineamenti ha generato in me. Dopo molte riletture, il testo ha cominciato a scorrere con più fluidità, ma ribadisco che all’inizio mi era parso eccessivamente appesantito da costruzioni e orpelli non necessari.
Passando invece a lessico e registro linguistico, ho trovato adeguate le soluzioni adottate in questo campo: pur essendo entrambi afferenti a un livello medio-alto, come segnalato dalle espressioni che ti ho riportato in precedenza, essi sono fedeli all’intreccio narrativo e stilistico, e soprattutto ai protagonisti. Mi sembra che la regalità che Regulus sente di possedere, mentre sfila tra i corridoi del castello e riflette sull’eredità di suo padre e della sua casata, si rifletta specularmente nel suo modo di esprimersi. C’è infatti sicuramente un’eleganza intrinseca e una buona dose di labor limae nelle tue parole: non scegli mai il termine più immediato, ma si scorge uno sforzo di cercare quello più raffinato, con una sonorità più musicale magari, o semplicemente più ricercato. Devi secondo me unicamente prestare attenzione a non calcare la mano troppo in questo settore: ripeto, sono state per me scelte indovinate perché è pur sempre un personaggio come Regulus Black a parlare, ma un simile lessico sarebbe risultato sicuramente fuori luogo o eccessivo se la prospettiva fosse stata quella di un altro tipo di personaggio.
Per tutte queste considerazioni, ho ritenuto che il punteggio per cui mi sono alla fine decisa risponda bene a quelli che sono secondo me pregi e difetti del tuo lavoro.
 
Caratterizzazione e IC dei personaggi: 10/10

Per questo parametro ho invece avuto vita più facile, e ho potuto darti tutti e dieci i punti previsti in questa voce senza troppi ripensamenti. La tua flash offre infatti un’accurata introspezione del più giovane dei Black, restando fedele al canone e offrendo comunque una certa dose di originalità.
Regulus, indiscusso protagonista della storia, è un personaggio che mi affascina molto, e sono sempre sinceramente incuriosita di leggere l’interpretazione che di lui vien data dagli scrittori di fanfiction. Ho trovato la tua caratterizzazione molto coerente con quanto di lui ci è dato sapere dalla penna della Rowling: l’hai ritratto nobile e fiero, orgoglioso della sua casa di appartenenza e della sua famiglia d’origine. Di lui hai evidenziato lo sprezzo che prova per il fratello maggiore, la voglia di accettazione da parte del padre, l’ambizione intellettuale. Certo, forse manca un po’ il suo aspetto più fragile, ma credo questa assenza sia totalmente giustificabile se pensiamo all’ambientazione temporale della storia: è ancora presto perché Regulus conosca in pieno le convinzioni di Voldemort e dei Mangiamorte e cominci a dubitarne. Trovo dunque coerente che, in una storia ambientata ai tempi di Hogwarts, Regulus sia stoico e irremovibile sulle sue posizioni.
Sirius rimane più sullo sfondo, ma è ugualmente importante ai fini del racconto: come tu giustamente ricordi, il primogenito dei Black è l’alter ego di suo fratello minore, il suo perfetto opposto. Ho adorato il seguente passaggio della tua storia, perché trovo che sintetizzi alla perfezione questo concetto:Dall’altra parte della linea di demarcazione, Sirius cammina su un terreno minato. È il tuo alter ego che sbiadisce piano piano. Che viene inghiottito da tutto ciò che tu non sei. Trovo tu abbia trovato le parole perfette per descrivere Sirius in funzione di Regulus, reggendo alla grande il punto di vista di quest’ultimo: Sirius è il figlio ribelle, certo, ma non c’è glorificazione o eroismo nella sua ribellione. Essa è infatti unicamente intrisa di sdegno e disprezzo, perché questa è la percezione che di lui ha Regulus. Encomiabile, dunque, il rapporto che hai fatto risaltare dei due fratelli: nel loro incontro si legge in realtà molto di più di un semplice legame fraterno problematico. Esso è infatti uno scontro di ideologie, di pensieri, di modi di affrontare la vita. In definitiva, un lavoro molto convincente da questo punto di vista, brava!
 
Uso della triade: 10/10

Sei stata tra i partecipanti che hanno fatto miglior uso dei tre elementi della tua triade, indiscutibilmente. Si nota benissimo che hai pensato e costruito la flash in ragione di essi, e il tuo tentativo di inserirli nel testo è di conseguenza divenuto naturale, e non forzato o costruito. L’interpretazione che hai dato a ognuno di essi mi ha convinta in pieno, portandomi dunque ad assegnarti punteggio pieno anche in questo campo.
Le sette di mattina è l’ora di un rituale, nella tua flashfic: non è soltanto l’ora in cui è accaduto qualcosa di importante in passato, ma anche quella in cui Regulus decide di sigillare per sempre il suo legame con il padre, imponendosi un rituale quotidiano per sentirsi vicino ai suoi precetti.
Il libro è anch’esso legato a doppio filo al rapporto tra Regulus e suo padre: hai fatto di questo prompt un simbolo in piena regola, non solo dunque l’oggetto fisico contenente importanti rituali magici, ma anche la consacrazione dell’appartenenza di Regulus alla famiglia Black.
Ma la vera punta di diamante è senza dubbio il significato che hai saputo conferire al prompt “destini paralleli”: ne hai fatto la base portante della tua storia e della caratterizzazione di entrambi i fratelli. Trovo sia stata geniale l’intuizione di associare questa triade ai fratelli Black, perché rispecchiano benissimo due facce della stessa medaglia, due destini opposti e paralleli, per l’appunto. Hai reso concretamente giustizia alla tua idea, facendola risaltare per tutta la flash, ma soprattutto nella parte finale, grazie alla resa visiva della scena dell’incrocio – e del conseguente allontanamento – dei due tra i corridoi. Un ottimo lavoro, complimenti!
 
Gradimento personale: 4,5/5

L’unico motivo per cui non totalizzi un punteggio pieno è imputabile a quelle debolezze che ho provato a farti presente in campo stilistico e comunicativo: purtroppo, mi sono sentita un po’ distante dai sentimenti che intendevi trasmettere, presa a interpretare alcuni vezzi stilistici, e non sono riuscita a sentirmi trascinata o particolarmente smossa. Tuttavia, la pulizia del testo, l’ottima introspezione e il bellissimo uso del prompt “destini paralleli” hanno compensato in toto le piccole sbavature in campo stilistico: trovo che se tu riuscissi ad alleggerire alcuni fronzoli e a smussare un po’ i toni dei tuoi periodi, riusciresti a ottenere una maggiore partecipazione emotiva e a essere più incisiva.

Punti bonus: 0/2

Totale: 43,4/47

Recensore Veterano

Davvero una storia gradevole.
Oltre alla rarità di vedere Regulus come protagonista e il suo rapporto con il padre, hai anche lasciato fortemente l'impressione del suo distacco da Sirius. Anche l'uso del libro è abbastanza buono.
La grammatica mi sembra perfetta, anzi: mi hai tolto il dubbio di come si scrive "siine".

Recensore Master

Ciao Uwetta (che nome delizioso...)! So poco di Harry Potter ma il tema di questa storia è, direi, universale. Fratelli maggiori e fratelli minori, i maggiori di solito sono quelli che "aprono le porte", i minori vi passano attraverso e spesso sono i più coccolati. Da sempre, nella storia, sui primogeniti grava il peso dell’eredità da portare avanti, ma in questo caso il secondogenito, Regulus, non si tira indietro: intende diventare l’unico vero erede, e il mezzo per raggiungere questo scopo (e per ottenere il rispetto del padre) è rappresentato dal Libro dei Rituali Magici Antichi: un cammino che si apre, da percorrere con fatica. «È il sapere che illumina le menti, e il potere è racchiuso nei libri.» Parole sante, è quello che ho sempre pensato anch’io.
La conseguenza di questa scelta è la divisione tra i due fratelli, come sempre succede quando la vita ci chiama alle nostre scelte. Bellissima anche la frase finale di Coelho, che ci riporta all’importanza di scegliere una strada e percorrerla. In bocca al lupo per il contest!

Recensore Master
07/11/17, ore 15:13
Cap. 7:

- Quinta Class.
Uwetta - …awalys!
Stile: 7/10
Ho trovato lo stile abbastanza corretto. Però non mi è arrivato molto il contenuto. Ci sono troppe pause, troppi segni di punteggiatura. Un discorso fatto di cuore secondo me deve essere più sciolto in qualche modo, anche più alla mano per coinvolgere chi ascolta maggiormente, ma anche chi legge in questo caso. Avrei quindi preferito un lessico ricco di figure retoriche che trasmettesse pathos. Ho trovato il tutto molto semplice, senza pretese, non che fosse scorretto, anzi, ma non è troppo ricco né ricercato. Non arriva ad impatto la lettura. Ho trovato il discorso abbastanza solenne, ma quello che ci si aspetta parlando di un eroe non è solo questo: è anche parlare di cuore e fare emozionare... non ci sei riuscita del tutto anche se ci hai provato.
Sviluppo Coppia: 8.25/10
Lily e Severus non sono una coppia facile, anzi sono una delle più difficile, credo. E farli raccontare da Harry è ancora più difficile e coraggioso. Apprezzo il gesto, lui è impacciato, si percepisce, e si capisce anche che ha scoperto in Piton un uomo che merita di essere amato e che ora rispetta. Mi è piaciuto di come racconta del verde degli occhi di Lily, di cui poi tutti si innamorano… ma in qualche modo il sentimento della coppia si perde quando è una terza persona a raccontarla. Comunque sono sempre emozioni provate da altri e non è lo stesso effetto di chi le prova sulla sua pelle. È stato un gesto audace, ma che comunque mi è arrivato emozionalmente parlando al cento per cento.
Uso citazione: 9.5/10
La citazione è usata abbastanza bene. Anche se mi è sembrata quasi inserita lì perché doveva esserci… è scollegata dalla frase prima, mentre si collega a quella dopo. Magari sul tema dell'amore potevi calcare la mano per farmi diventare una fontana - di lacrime-.
Gradimento personale: 7/10
La storia mi è piaciuta, ma non mi colpito particolarmente. Volevo emozionarmi di più, volevo piangere questa coppia mi fa sempre questo effetto), ma non è successo in questo caso. Ho comunque apprezzato di passaggi e l'originalità della storia e della trama, hai fatto uno sforzo, e questo è sempre ben accetto.
Totale: 31.75/40

Recensore Master
19/09/16, ore 10:46

Bella, intensa nella sua semplicità, mi è piaciuta moltissimo, complimenti <3

Nuovo recensore
04/07/16, ore 15:15

Ciao! Ho trovato solo oggi questa raccolta (sono nuova qui, ma questa è un'altra storia!) e ho amato questa istantanea in particolar modo, breve, semplice, ma comunque ricca e profonda. 
Il titolo, che è poi la frase conclusiva, è davvero bellissimo e ho adorato la profondità che hai dato al rapporto tra James e Sirius che va al di là dell'amicizia, dell'amore passionale, e diventa un legame di anime. 
Bravissima!
 

Recensore Master
06/02/16, ore 17:12
Cap. 5:

è breve ma intensa proprio per la sua brevità, secondo me le OS ti riescono proprio bene per questo: hai dei concetti ben precisi e sai come renderli con poche parole. Mi è piaciuta molto e l'ho trovata molto verosimile come ''E se...'' Complimenti

Recensore Master
14/09/15, ore 23:18

James e Sirius hanno la stessa anima, sono legati ad un livello così profondo che quasi non se ne rendono conto, da quanto é naturale. Si lasciano andare per trovare la loro strada, James condivide la sua parte di anima con Lily ed Harry, Sirius tra le braccia di Remus... É così triste l'amore non corrisposto che però non viene riconosciuto, o almeno succede quando ormai é troppo tardi... Sirius voleva gridare il nome di James all'apice del piacere, voleva stringere il suo di corpo al petto, ma avrebbe voluto (aveva creduto) che fosse Lupin la sua scelta giusta. E invece, può gridare solo davanti al suo cadavere e alla propria consapevolezza di vivere una vita a metà.
Struggente, l'ultima frase poi é spettacolare, mi ha fatto versare qualche lacrima e ti rinnovo i miei complimenti perché sai regalare immagini di non sai quanta intensità unendoci uno stile di scrittura eccellente. Brava!
Bacio e a presto :*

Recensore Master
31/08/15, ore 08:56

molto bella, una descrizione meno romantica del solito eppure, allo stesso tempi, romantica, dolce e forte di una lily meno ''mamma'' e più ''donna''

Recensore Master
18/08/15, ore 16:26

Recensione premio

È bellissima. Ultimamente, appena leggo che Severus Piton è il personaggio principale, passo oltre perché di lui si raccontano le stesse cose in tutte le salse, a volte però basta un piccolo dettaglio, uno stile evocativo o una sola immagine originale per rendere la lettura memorabile. Ti consiglio di cimentarti nelle drabble se non l'hai ancora fatto perché hai una capacità descrittiva notevole, imprimi nella mente del lettore immagini vivide, forti e d'impatto con poche parole. La tranquillità che esprime l'ultima frase rende il tormento di Piton ancora più straziante, è molto d'effetto. Ho letteralmente amato l'abbandono che trasmetti con la similitudine del papavero. Bravissima!

Recensore Junior
17/08/15, ore 19:45

oh, merda. Io non ce la posso fare, quando leggo queste cose. Stravedo per i Malandrini, che sono sempre emotivamente "impegnativi", per me, e questa storia è fantastica. Ed è lacrimevole, anche, e la frase finale è stata una stoccata.
Aspetto con ansia il prossimo cap... su cosa concernerà?
Baci
Ceci