Recensioni per
Così Sfumano i Ricordi
di Little_Lotte

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
16/08/16, ore 18:27

Come prima cosa fic davvero, davvero bellissima.
Apprezzo molto la volontà di creare un piccolo omaggio, di ricordare in modo diverso, alternativo.
È una cosa tanto dolce quanto malinconica, ma assolutamente bellissima.
Bellissimo il tuo modo di scrivere, non pesante eppure ben curato, sia nello stile che nella grammatica.
L'idea è molto bella, di scriverla dal punto di vista di una della vittime. Il tutto sena renderlo macabro o...strano. Sei riuscita invece a farlo sembrare semplice, come nella realtà. Un attimo, un evento. Nulla di assurdo, ma nulla di trascurabile. Hai reso le persone numeri, ma i numeri persone, senza fargli perdere la loro importanza, questo usando il punto di vista di una di quelle cifre.
È bella e triste. Bella perché è un tributo bellissimo. E triste per tutte quelle persone.
Eppure anche dolce, il modo in cui non fai dimenticare l'evento.

Bella. Bella davvero. Anche se in questa recensione non mi sono spiegata molto bene, in quanto non voglio trattare troppo un argomento delicato e magari sono risultata superficiale. Spero tu non fraintenda.

Complimenti,

Alla prossima
By
Dihanabi

Recensore Junior
03/08/16, ore 22:51

Come ti anticipavo, eccomi qui. Ho molto apprezzato questo tuo lavoro, si tratta di un omaggio estremamente toccante e delicato.
Mi ha molto colpito la serenità della protagonista nonostante tutto. In un certo senso, dopo una simile tragedia, sarebbe logico trovarsi di fronte ai pensieri rancorosi di un'anima dannata, invece non c'è nulla di tutto questo. Un velo di rimpianto sì, ma anche la serenità propria delle anime pure, quel genere di persone che riescono a farti ricordare che c'è sempre qualcosa di buono nonostante questo mondo sia un luogo sempre più nefasto giorno dopo giorno.
Lei ha mantenuto intatto questo suo pregio, e continua a riempirne il mondo seppur ormai possa solo guardare la vita attraverso un vetro... e godere delle storie degli altri senza viverne di proprie, come era solita fare da adolescente e come purtroppo continuerà a fare in eterno.
Davvero un bel gesto per ricordare una simile ricorrenza.
Un abbraccio

Recensore Master
03/08/16, ore 21:18

Ciao!
Trovo che scrivere questa breve storia sia stato un bel gesto. Davvero. Hai saputo regalarci un'atmosfera reale, ma non di odio e questo è tanto, perché ciò che è accaduto quel giorno, la prima cosa che ci porta a provare è l'odio.
Penso sia giusto non dimenticare. Si celebrano tante ricorrenze e allora anche questa è giusto non dimenticarla e rivolgere un pensiero anche a loro. Trovo che sia stato atroce tutto questo, successo qualche anno prima che io stessa nascessi. Questi atti mi lasciano sempre molto dolore e sofferenze e mi chiedo sempre, perché l'essere umano arrivi a tanto.
Ho trovato molto bella l'idea della ragazza che amava passeggiare alla stazione immaginando le vite delle persone, ho trovato romantico il suo essere e la fine del racconto mi ha fatto venire i brividi.
Ti ringrazio per aver scritto questo racconto, questa "memoria!
Io di certo non dimenticherò.
Brava, alla prossima!

Recensore Veterano
03/08/16, ore 12:16

Ciao, eccomi giunta a recensirti :)
Allora, parto dal presupposto che io adoro il genere introspettivo e storie che parlano di guerra/dopo guerra, quindi non poteva non interessarmi questa di storia, la quale è più precisamente un omaggio.
Adoro il tuo stile, scorrevole, lineare, adatto anche al contesto. E adoro la protagonista in questione, o meglio, i suoi pensieri, la sua fantasia, le sue osservazioni, una sognatrice ad occhi aperti. Alcuni passi mi hanno toccata in maniera particolare, mi sono seriamente emozionata.
In conclusione posso dirti che la storia è bellissima, emana anche dolcezza, e che l'aggiungo tra le preferite e niente, spero di ripassare a leggere magari anche qualcos'altro di tuo.
Complimenti sinceri. ^^

Alla prossima!

- Snotty

Recensore Master
03/08/16, ore 11:26

Devi sapere che la mia migliore amica è di Bologna. Ci conosciamo ormai da 17 anni, e si può dire che la nostra sia una vera e propria "relazione a distanza" (io sono della provincia di Verbania). Per cui, sì, conosco molto bene Bologna, conosco molto bene la stazione (anche dopo aver preso la patente, è sempre stato molto più semplice viaggiare in treno piuttosto che in macchina), conosco molto bene Piazza Medaglie d'Oro, dove, ogni volta che arrivavo, la mia amica veniva a prendermi.
Naturalmente, più di una volta sono passata davanti a quell'orologio fermo alle 10.25 del 2 agosto 1980. Io all'epoca non ero ancora nata, ma la mia amica sì, e più di una volta mi ha raccontato l'angoscia e la disperazione di quelle ore. Lei si trovava al mare con i suoi genitori ed i suoi fratelli, e nessuno della sua famiglia e dei suoi conoscenti è rimasto vittima dell'esplosione. E tuttavia, quello che mi racconta sempre, è lo sconcerto provato leggendo il terrore negli occhi di suo padre (se lo ricorda benissimo, anche se aveva solo tre anni), che, sentendo la notizia al telegiornale, aveva capito subito che non era stata una caldaia ad esplodere, ma una bomba. Da allora fu come se un pezzo di lei e della sua famiglia fosse rimasto per sempre sotto a quelle macerie. La serenità di una tranquilla giornata d'estate al mare era stata squarciata da un evento terribile, e anche lei, che era ancora piccola, ne aveva avvertito la terribile portata. I suoi fratelli, più grandi, se rimasero colpiti ancora di più. Forse fu proprio quel giorno a segnare la fine della loro infanzia.
Credo che la tua storia le piacerebbe molto. Almeno quanto è piaciuta a me. Sei riuscita, con dolcezza e tatto, a descrivere tutto l'orrore di una pagina disgraziata della nostra storia (sulla quale purtroppo ancora non è stata scritta la parola fine). Attraverso gli occhi della ragazza possiamo cogliere tutta l'assurdità di una vita spezzata ancora prima di avere la possibilità di spiccare il volo. Non meno atroce è la perdita delle altre 84 vittime. Tutte portavano con sè il loro carico d'amore, gioia, dolore, odio magari, qualche rimpianto sicuro – come tutti, del resto; con la differenza che, per loro, la vita si è interrotta in quella maledetta sala d'aspetto.
Metto questa storia tra le ricordate, perché lo merita davvero. Per non dimenticare, appunto.
Un bacio grande :*

padme

Recensore Master
02/08/16, ore 17:32

Ciao, sono qui per lo scambio. Dunque premetto che non sarà una recensione analitica, come mi piace lasciare di solito e la ragione è che non mi sembra il caso di mettermi ad analizzare nel dettaglio una storia con una tematica del genere. Pertanto parlerò più di sentimenti che di tecnica narrativa.

Secondo me il rischio maggiore in questi casi è di rendere pesante un qualcosa che leggero di suo non lo è, perché è un fatto reale e alla fine non c'è quella leggerezza che puoi costruire, dicendoti che è comunque finzione. Quindi i miei primi complimenti vanno sul modo in cui hai scritto, questa storia. Molto delicata, attenta e rispettosa. C'è una profonda amarezza e già fin dalle prime righe. Una tristezza che diventa opprimente quando si capisce che lei è una di quelle 85 persone. Ho trovato un tocco particolare il fatto che lei sia rimasta lì a guardare la
vita della stazione come amava fare.

Non ho altro da aggiungere ma posso dire che mi ha toccata profondamente. Si percepisce che è un omaggio sentito e penso sia questo il lato più apprezzabile.
Koa

Recensore Master
01/10/15, ore 15:03

Ciao!
Un bellissimo racconto per ricordare un tragico evento che non ha mai trovato colpevoli. Il tuo omaggio per ricordare quell'evento è davvero molto toccante, il modo sfumato e originale con cui lo narri evoca la storia senza cadere nell'esagerazione dei toni che troppo spesso questi eventi portano con sé. Uno spunto molto originale: la ragazzina che narra gli eventi e resta lì alla stazione a osservare e ancora, purtroppo, non Sto arrivando! perché e chi le ha così crudelmente spezzato l'esistenza. Commovente e molto profondo, una storia che fa riflettere!Ho dato un'occhiata anche ad altri tuoi pezzi e sono tutti molto belli, tra l'altro vedo che scrivi parecchio anche sui manga: apprezzo molto gli autori che riescono a passare in maniera efficace, almeno per quello che ho letto, attraverso generi diversi! :-)
Complimenti davvero, brava!
Un saluto
Eldarion
(Recensione modificata il 01/10/2015 - 03:05 pm)

Recensore Master
03/08/15, ore 11:17

Hai fatto un omaggio delicato e malinconico. Molto in punta di piedi, senza cedere al melodrammatico, senza calcare la mano. Piuttosto hai messo l'accento su una giovane vita spezzata, che nella sua ingenuità ancora non riesce a capire un atto tanto crudele e malvagio.
Complimenti per lo stile ed il gentile tatto, che è quasi come un battito d'ali di farfalla, che con garbo rende omaggio ad una delle stragi più efferate della storia italiana.
Complimenti e alla aprosima!
 

Recensore Master
02/08/15, ore 21:46

oddio fede, che storia stupenda, tra tutto quel che ho visto sul web per ricordare quella maledetta giornata questa di sicuro è la migliore

Recensore Junior
02/08/15, ore 20:54

Ciao, ho letto il tuo omaggio in memoria di questa strage così assurda ed inspiegabile per certi versi. Ho avuto i brividi per tutto il tempo della lettura, man a mano che le parole scorrevano sotto i miei occhi, l'angoscia e la tristezza aumentavano sempre di più. Davvero complimenti, con l'utilizzo della prima persona hai reso ancora più vivo e autentico questo encomio. Hai ragione, non bisogna mai dimenticare momenti tanto drammatici e soffermarsi invece a riflettere sulla brevità della vita e i mostri che circolano ancora indisturbati tra la nostra società.
Ti saluto con affetto 
Karoline Habact 
 
(Recensione modificata il 02/08/2015 - 08:56 pm)

Recensore Veterano
02/08/15, ore 18:28

ciao cara! Con curiosità ho letto anche questa tua Fan fiction... sono stata attratta dal titolo e dal contenuto.
Ti segnalo prima di di dimenticarmi un errorino di battitura all'inizio del testo "baci ed abbraccia"... immagino volessi scrivere, "baci ed abbracci".
Parto col dirti che hai scritto divinamente... trasmettendomi tantissime emozioni!
Apprezzo molto la prima persona. Moltissimo. Scelta azzeccatissima.
Ti sei ispirata a qualcuno per il bel principe con occhi scuri e cappelli ricci? ahah scherzo!
Ho trovato geniale il modo in cui hai descritto l'attentato. Con un colpo di scena magistrale hai presentato il crudo fatto storico al lettore. Brava. Scelta stilistica, che mi rende sempre più convinta dei tuoi miglioramenti.
Quando poi si scopre che la voce narrante è quella di una vittima e non di una superstite... hai fatto bingo! Anche questa è stata una scelta di scrittura vincente. Come fai ad essere così brava? Mi stupisci positivamente ogni volta. Ti dimostri sempre più ingegnosa ogni fan fiction che scrivi.
Bellissimo anche il finale con la ragazzina che ci viene nuovamente presentata alla stazione di Bologna ad osservare i passanti... come se nulla fosse cambiato... quando in realtà è cambiato tutto.
Bella anchea riflessione sul 'principe' he rimpiange di non aver conosciuto. Romantica e drammatica allo stesso tempo.
Solo un'ultima domanda, prima di salutarti e di rinnovarti ulteriormenti i miei complimenti ed incoraggiamenti, volevo chiederti se sei di Bologna o se Bologna per te è una città a cui sei legata per svariati motivi... amicizie, parenti... università... o magari solo banalmente ti piace... o semplicemente hai riportato un fatto storico che ti ha colpita.
Ancora complimenti!

Recensore Master
02/08/15, ore 16:22

Hai proprio ragione, anima bella che rimarrai sedicenne per sempre.
Le stazioni dei treni hanno un non so che di romantico. Io penso sempre alle scene più commoventi ed emozionanti di Anna Karenina... soprattutto la scena finale del suicidio della protagonista, che prima di gettarsi sotto il trano in arrivo, lancia la sua borsetta di velluto sulle rotaie.
In attesa di una partenza o di un arrivo si ascolta musica, si legge un quotidiano, si ascolta il monologo incessante della vecchietta di turno. Si scambia, magari un ultimo bacio. Un abbraccio, un altro ancora. I bimbi sono eccitati e si fa fatica a tenerli buoni. L'uomo d'affari interroga il suo orologio per l'ennesima volta.
Succedono un sacco di cose, ogni giorno e ad ogni minuto, su una banchina o in una sala d'aspetto.
Ma di certo non ci si aspetta che brillino esplosivo e tritolo.
Di certo non ci si aspetta che 85 persone non possano più proseguire nel viaggio della vita.
Bellissimo e commovente questo racconto: un omaggio assolutamente profondo e rispettoso di questa immane ed ingiusta tragedia.
Mi hai dato molti seri spunti di riflessione.
Bravissima!
Lou