Recensioni per
Cosa resta
di CupOfEternitea

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
07/08/15, ore 01:53
Cap. 1:

Oggi mi hanno costretta a pensare. Siccome per pensare in modo coerente e non mentire a me stessa di solito leggo, mi sono buttata in questa sezione, cercando un po' d'aria. La tua poesia faceva parte in modo cristallino delle cose che stavo evitando.
È così strano il modo in cui ci si ritrova ad inciampare sulla propria vita proprio quando la si sta evitando, quando stai realizzando di non doverti aggrappare per forza al passato per cercare te stessa.
Ho divagato anche troppo, la tua poesia mi ha colpita molto. È molto ben scritta, ha un bel ritmo ed il sapore deciso dell'adolescenza mischiato a quello delicato della maturità. Mi ci sono rispecchiata talmente tanto che ho perso l'occasione di smettere di leggerla da subito, nonostante come ho già scritto cercassi tutt'altro.
La sincerità della menzogna nella prima parte è devastante e bellissima, mi ha avvolto come fa la notte quando sei sola ed il mondo è soltanto un pensiero, una delle mille idee e illusioni che ti circondano; in particolare mi hai ricordato com'era e com'è "leccare dalla propria pelle il sapore della notte/e trattenerlo contro il palato fino al mattino", mi hai ricordato la pienezza che spesso agogno e spesso odio. E tutti i momenti passati nella solitudine della compagnia, seguendo il filo ruvido che ti sembrava e ti sembra ancora essere destino. Non avrei saputo esprimere meglio di te la frase "lasciar correre le ore per il gusto di gettarle al vento", ti voglio un po' di bene e un po' ti odio per la chiarezza di questo enunciato. Mi hai fatto sprofondare nella malinconia con la prima parte della tua poesia, per poi buttarmi tra i demoni con la seconda.
Ho una strana passione per la caduta, come parola, come suono, come significato. È una di quelle passioni che ti avvolgono e piano piano ti stringono sempre di più, come un serpente che cerchi di strozzarti. Con la seconda strofa della tua poesia mi hai trascinata - e, credimi, ne sono ancora sbalordita - in ricordi recenti e molto personali. Mi hai fatto ricordare di una battaglia che ho giocato contro me stessa della quale forse sto ancora pagando il pegno.
Il "lecco via la pelle morta" del penultimo verso mi ha colpita e mi ha anche agitata.
Ti ringrazio per questo pezzo e ti chiedo scusa se ho sputato via tante cose che probabilmente non ti interessano. Non sono riuscita a mettere su un commento più oggettivo e non voglio riscrivere tutto e farlo perché mi hai aiutata a ricordare e credo snaturerei le emozioni che la tua poesia mi ha fatto vivere ponendole in modo diverso. Mi sono piaciute le scelte lessicali e le divisioni, i richiami alla notte sono stati, poi, davvero indovinati e ben collocati. Mi è piaciuta molto l'idea della pelle portatrice del gusto di ciò che sente l'anima.
Spero di non aver commentato troppo e a sproposito - magari fraintendendo tutto per la troppa vicinanza, cosa che sicuramente ho fatto. Complimenti.