Ciao! <:
Suppongo tu sia alle prime armi come scrittore ;3
Purtroppo però hai peccato un po' di non chiarezza, nel senso che essendo il protagonista alle prese con un fantomatico conflitto mondiale forse era il caso che tu spiegassi meglio l'origine e l'entità della guerra...
Hai lanciato qua e là nozioni e nomi geografici che temo possano soltanto confondere il lettore... >: capisco il timore di poter risultare noiosi nel raccontare tutta la "rava e la fava" tuttavia la scelta di scrivere in forma di pseudo-diario di guerra potrebbe giocare a tuo favore...
<<"i cani della guerra" simbolo di coraggio e gloria, uomini scelti e pieni di orgoglio, che non hanno paura di niente>> così definisci l'armata del protagonista, salvo poi fargli dire: <<È da due mesi che sono al fronte, e ancora non ho imparato a vivere da soldato, da "cane", insomma, stavo tanto bene nella mia casa nella bassa pianura padana, come mai potrei adattarmi a una vita in cui devi uccidere altre vite? Bella domanda Davide, eppure ora sei qua, e devi cavartela.>> se il protagonista non ha mai avuto esperienze belliche, come ha fatto a divenire uno di questi "uomini scelti"? E soprattutto...se stava tanto bene a casa sua perché ha deciso di arruolarsi?
Credo che tu abbia perso un'ottima occasione per presentare il tuo protagonista e spiegare il perché si ritrovi a combattere...
A livello generale ti consiglio di dare una limatura al testo in quanto vi sono"sì" senza accento, sviste di battitura, ripetizioni che rendono molto ridondante il testo (es. <<dovrei essere in una mormale divisione, o a casa, forse a casa>>, <<premiato dallo stato come "servitore della patria in territorio ostile" non male come onorificenza, l'altro era un soldato italiano, (...) niente male per un ragazzo di 29 anni alle prime armi.>>), frasi con errori abbastanza grossolani
es. <<Aprì gli occhi, non sapevo quanto tempo fosse passato ma dal momento che il sole stava tramontando capì che erano passate più di 4 ore(...)>> non si capisce chi ha aperto gli occhi... "aprì" è terza persona singolare, dopo però la frase continua in prima persona...c'è qualcuno accanto al protagonista che ha aperto gli occhi prima di lui? Se sì, chi è? E chi è che capisce che sono passate quattro ore? Sempre quello che ha aperto gli occhi prima? Questo passaggio è veramente confusionario...
<<"Benvenuto in guerra" disse Fabio, entrando nel discorso>> ...emmh. Quale discorso?
...poi...scusami se ti faccio notare questa cosa ma:
<<(...)il generale Zighetti, il "buon Fabio", si, come quello di Striscia la Notizia(...)>> l'ammiccamento alla televisione spazzatura con sede a Cologno Monzeseè a dir poco agghiacciante e di pessimo gusto...
<: ovviamente non voglio scoraggiarti!! Continua a scrivere e a cercare di migliorarti! Dal momento che è una storia alla quale tieni molto, ritengo sia giusto metterla giù per benino..!! <;
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