Salve~
finalmente ho trovato il coraggio di recensire una tua storia (e ccercherò di recensire anche le altre, che la Forza sia con me). Okay, per il momento sto qua con gli occhietti luccicanti, avrò riletto questo capitolo tre volte e, come per tutte le tue storie che ho avuto il piacere di leggere, questa luccicanza oculare non sembra voler scemare.
C'è molto da dire sulle cose che ho adorato di questo capitolo, dall'inizio alla fine, la nenia che canta Lavi in apertura e la crudezza del suo tentativo, quello di dissociarsi dalla realtà fin troppo amara. Angst a fiumi, come se non ci fosse un domani (come piace a noi!!!). E io sbrilluccico e ammiro, che mica è facile produrre srorie di questo calibro, così ben scritte~
Va beh, torniamo alla storia, (che peraltro non sono ppiù tanto sicuro di saper recensire). Anche Kanda, da qualche parte, sta subendo la stessa sorte di Lavi (alla fine, quel peccato lì si commette in due), e anche con poche righe hai fatto capire come hanno ceduto alla carne, per quanto cercassero di trattenersi, conoscendo il peccato e la conseguente pena. Spendiamo due parole per Kanda, il tuo Kanda è qualcosa di speciale, è un personaggio difficile da tenere nei canoni e tu ci riesci con grande maestria e una certa e ammirevole libertà.
E cc'è questo flashback, questo momento tra loro, che mi aspettavo spezzasse la tensione, alla fine è quasi comica la reazione di fuga di Lavi, che indietreggia in attesa di un pugno (come minimo), e invece la tensione c'è, perché se in quella stanza lontana dall'Ordine in maniera del tutto relativa hanno potuto consumare quel sentimento, ora stanno lontani, e quella notte non è che un amaro ricordo. E Lavi è scaraventato di nuovo nella realtà, nel presente, quando Bookman lo tira fuori dalla cella (peraltro, Bookman siamo tutti d'accordo sul fatto che ti pesa quel culo rugoso, e di certo non vuoi ammaestrare un altro apprendista). E scopriamo che sono stati reintegrati entrambi, ohibò, d'altra parte l'Ordine non può sprecare due validi Esorcisti lasciandoli a marcire in una cella.
E Kanda ha proprio la classica reazione da Kanda quando Lavi lo rivede, ma scopriamo che non si ricorda di Lavi. Non si ricorda di Lavi. NON. SI. RICORDA. DI. LAVI.
Mammasaura, diceva Denver.
E va beh ora voglio vedere come va avanti!
Non so bene cosa ti ho scritto qui sopra, ma di certo ti faccio tanti e sentitissimi complimenti!
A presto!
D. |
