Recensioni per
Il giorno in cui sparì il Cavaliere Nero
di VeronicaFranco

Questa storia ha ottenuto 198 recensioni.
Positive : 198
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
15/09/19, ore 15:50

Perché disprezzate tanto la vita, Monsieur Bernard? Nessuna causa può essere così giusta da reclamare la morte di un uomo. Parole queste di Rosalie che sanno di presagio per tutto quello che avverrà nel periodo del Terrore instaurato proprio da arobespierre e Saint Just di cui loro stessi saranno vittime. Può la difesa di una causa e degli ideali essere più importante della vita umana? Veronica Franco non ti smentisci mai. Una crittura tanto minuziosa di particolare quanto di 'sostamza' che fa godere e riflettere allo stesso tempo. Per un, 'introspezione dei personaggi veramenteagistrsle

Recensore Junior
18/05/16, ore 15:53

Ciao Veronica. Mi é piaciuto questo epilogo introduttivo. Molto ben congeniato il sovrapporsi di vite che camminano in parallelo e che poi vanno a legarsi alla tua Rivoluzione. Bravissima attendo tue. 

Recensore Master
17/05/16, ore 15:21

Ho scoperto questa tua FF solo ieri e l'ho letta tutto d'un fiato
Confesso ch'è la prima FF che leggo su Rosalie e Bernard
L'ho trovata molto bella, realistica e ben scritta, ma d'altronde, dall'autrice di Rivoluzione non potevo aspettarmi nulla di meno.
complimenti
p.s. Sarebbe bello un Sequel di questa storia, dove ci racconti il post rivoluzione e come si sono evolute le loro vite
ciao
krys

Recensore Master
16/05/16, ore 16:04

Ciao Veronica, arrivo in ritardo mostruoso questa volta ma come ben sai sono un po' "ingolfata"!
Confesso che alla prima lettura, avvenuta praticamente quando avevi appena pubblicato, sono rimasta un po' perplessa dal salto che hai fatto, abbandonando un po' i nostri e ricollegandoti all'anime e in particolare alle vicende di Oscar e André, ma interpretando questo capitolo non solo come un epilogo ma, come tu stessa suggerisci, come un'introduzione, allora tutto assume un senso in funzione della tua Rivoluzione.
Ad ogni modo riprendi con tanta perizia la trama originaria, rielaborandola e aggiungendo tuoi missing moments, che di fatto come già in altre occasioni anime e invenzione diventano indistinguibili per quanto sapientemente fusi tra di loro. Il momento per ricollegarsi poteva essere solo questo... unico dubbio, anche se ricordo benissimo la domanda stupita di André di quella puntata, qui anche se sono passati gli anni mi è sembrato che il nostro cada un po' troppo dalle nuvole vedendo insieme Bernard e Rosalie...rispetto all'anime sa che c'era un legame tra loro!
Ad ogni modo sono quisquilie: il capitolo è fluido, stilisticamente impeccabile e nell'ottica che ti dicevo la tua scelta diventa inedita e originale. Lasciamo Bernard e Rosalie sposi felici e realizzati, e possiamo tornare ai nostri...a quel coro in cui in un misto di malinconia e speranza, Oscar riconosce la voce di André, ormai ben più di un amico nel suo cuore, anche se non lo dici chiaramente.
Una scelta narrativa che ti conferma Autrice con la A maiuscola.
Un bacio
Silvia

Recensore Master
14/05/16, ore 20:46

Ho lasciato passare un po'di tempo per non agitarmi a scrivere di getto una chilometrica recensione che,con tutte le probabilita'non sarei stata in grado di gestire senza il rischio di farmela cancellare completamente.Ci provo a freddo,ma nonostante tutto sara'dura a commentare tutto senza suddivisioni! La storia,mi ripeto per l'ennesima e ultima volta e'stata favolosa,straordinaria,eccelsa.
Come ebbi modo di dirti la volta scorsa l'ho segnalata perche'per me la migliore dei what if,non per un concetto(alquanto antipatico)di assegnare un" voto" alla tua bravura rispetto ad altre autrici. Non ci sono mai paragoni fra professioniste,almeno per me,io considero solo le storie. In questo caso ,dando per scontato che,la finale di "Lady Oscar"e'perfetta cosi' come e'stata concepita,nell'accezione piu'profonda dei suoi contenuti,la si poteva unicamente arricchire,completare e ,oserei dire "migliorare" nelle sue mancanze e/o omissioni.
Questo ha fatto il tuo Cavaliere Nero ed e'per questo che e'stata una splendida fiction.A questo punto ci sono svariate possibilita':si puo'rialacciare al finale di Dezaki/Ikeda ,proseguire col tuo inedito "Rivoluzione"o,perche'no?sfociare in una nuova piccola longuette su Oscar(l'idea non mi dispiacerebbe affatto perche'qui dopo tanti mesi,fra le tue pagine,ho rivisto la "MIA"Oscar),cosa che certamente non farai.
La tua domanda interlocutoria:Epilogo o Nuovo inizio?ha una sola,lapidaria risposta:Nuovo Inizio.
Per Bernard e Rosalie la finale era un'altra,era quella del capitolo precedente,questo sembra proprio il prologo di un'altra storia,per me diversa da Rivoluzione,anche se quest'ultima e'una sensazione personale......comunque il modo di porti che hai qui sembra piu' suggestivo,intimista e solenne ,differente da Rivoluzione.
Faccio un breve cenno sulle coppie Oscar-Andre' Bernard -Rosalie, ed aggiungerei pure Antonietta e Fersen(cui sto leggendo una bellissima long).
Nel nostro immaginario collettivo,noi fans siamo state molto condizionate da scene ad alto impatto erotico come lo strappo o la notte delle lucciole,da qui spontaneamente si deduce tutta questa propensione dei nostri alla sessualita'al farlo in tutti i luoghi e in tutti i laghi,ad immaginarli a letto in qualsiarsi posizione.
E invece non credo.
Per me Bernard non era meno focoso di Andre'e Rosalie in fondo anche era molto passionale,la sentivo piena di potenzialita' anche nell'amare,ovviamente io parlo della Rosalie che adoro,quella di Dezaki.
Loro due sono "coppia normale" perche'sopravvissuti,anche Oscar e Andre' sarebbero stati come loro dopo qualche anno.Ho letto diverse storie di loro due,ma non piu'credibili ne'affascinanti,da genitori e anziani perdono non solo il loro "character originale IC" ma pure la loro magia e la forza viva che gli eroi(anche quelli realmente esistiti)che ha il potere di sorprenderci ogni qualvolta vengono ricordati.
Per me la stessa passione e lo stesso slancio amatorio non lo sento meno forte ne'meno esplosivo fra M.Antonietta e Hans,se da un lato abbiamo un Comandante e un Soldato,qui abbiamo una Regina ,madre e sposa,e un giovane che fino all'ultimo dimostrera'il suo amore anche se non potra'mai coronarlo degnamente. E'amore viscerale anche questo,anche loro muoiono non da eroi ma certamente da martiri. La Rivoluzione ingiusta,come si legge bene nella chiusa dell'album Panini(che conservo come una reliquia)porto' via con se' giusti e malvagi e i nobili non erano tutti dei malvagi,lo stesso Re fu soltanto uno sfortunato,ingenuo ragazzo incoronato a 19anni con tutto il peso di un regno sulle spalle ,pessimi consiglieri e astuti cortigiani, quanto a Maria Antonietta se fece degli sbagli li pago'al prezzo della vita e della dignita'.
………………
Dopo queste considerazioni forse inutili e noiose per chi mi legge vorrei entrare nel vivo del capitolo sottolineando qualche passaggio magistrale dove ho apprezzato molto le tue qualita'introspettive;soprattutto quando Oscar si chiede ad alta voce interpellando Andre'se Bernard avrebbe potuto far felice la sua ex protetta,se sarebbe stato in grado di prendersene cura,Andre'le risponde di si'e in quell'attimo non sono piu' Comandante e soldato,sono sullo stesso piano ed ecco che si affaccia il tema dell'uguaglianza,lo stesso che fa da corona con quell'imponente chiusura ad effetto. Liberta' ed Uguaglianza,parole che iniziano a risultare familiari per la prima volta anche per la nostra Oscar,familiari in senso positivo,possibile e attuabile: primo step che la condurrà alla svolta decisiva.
Un altro passaggio che mi ero scordata di evidenziare,precedente ,e' quello di Bernard che chiede ad Andre',come puoi accettare ancora di essere un servo?lui prima cambiando discorso,si complimenta del caffe'poi aggiunge una frase,sibillina che poteva riferirsi al caffe come ad Oscar: "e'modesto ma e'pieno d'amore" .
Sembrerebbe davvero una metafora:il suo incarico accanto ad Oscar e'modesto ma pieno d'amore....probabilmente ti e'venuto senza pensarci ma e'bello questo sottile sottinteso!!
Ora chiudo davvero ogni vagheggiamento ,tuttavia lasciati dire ,"divina"Veronica,che qui non c'e'solo spazio per la pupe e le sorelle di penna, e magari una piccola menzione sul finire della fiction avresti potuto regalarla pure a me che ho apprezzato tanto. Buona giornata
(Recensione modificata il 15/05/2016 - 08:52 am)

Recensore Master
13/05/16, ore 20:34

Ciao Veronica,
questa e' stata una storia diversa dalle altre perche' hai reso protagonisti due personaggi che,seppur hanno una certa rilevanza nell'originale (senza Bernard Andre' non avrebbe perso un occhio e forse il suo destino sarebbe stato diverso),hanno poco spazio soprattutto nell'anime.
Se non mi sono mai piaciute le figure di Rosalie e Bernard del manga,ho provato una sorta di simpatia per la piccola Rosalie dell'anime.
In questa storia li hai descritti in un modo diverso facendoli crescere e maturare ad ogni capitolo,soprattutto Bernard che cresce anche nelle idee.
In questo epilogo mi hai sorpresa perche' hai spostato l'attenzione su Andre' ed Oscar,Bernard e Rosalie sono quasi delle comparse. Ed ho ritrovato tutta la malinconia e la tristezza,il fervore che perneava in quei giorni che precedettero la convocazione degli Stati Generali. Davvero molto triste il modo di sentire di Andre' che cerca di nascondere le sue emozioni alla nonna.
E anche lo scambio di frasi tra Oscar e Andre' e' denso di malinconia,di cose non dette,di sentimenti lasciati in sospeso.
Sono sicura che la parola che echeggiava nel cuore e nella mente di Andre' fosse Uguaglianza.
Io ho sentito questo capitolo come il preludio a quel tragico 13 luglio,mi ha lasciato molta malinconia.
In effetti potrebbe essere il prologo di Rivoluzione e dovrei esserne sollevata.
Ma la malinconia,la tristezza permane. Non so se erano queste le sensazioni che volevi suscitare,in ogni caso sei riuscita a mantenere sempre alto l'interesse,a non cadere nella trappola dell'ovvio.
Brava come sempre.
Anna

Recensore Master
13/05/16, ore 17:06

che bello, tutto, mi inchino come sempre alla tua bravura. peccato che quella zuccona di oscar non si è aperta un po' di più con andrè.
davvero bello tutto, mi sembrava di vedere il cartone animato.

Recensore Master
13/05/16, ore 14:00

Passi dalla storia di Rosalie e Bernard ad altro, con la Storia e rimettendo al centro della trama O&A.
Potrebbe essere quasi un preludio all'anime, o addirittura a Rivoluzione, se non ad una nuova ff della ff...perché no?

Bellissimo il linguaggio, a partire dalla traduzione del canto all'inizio sino a quel momento in ufficio:
"con un tono intimo e delicato che non poteva appartenere a un Comandante, né poteva essere ascoltato da un Soldato";
"Non era come Alain, lui, non rideva di cose estreme, né in modo estremo. Era caldo, piuttosto, anche quand’era triste. E a volte si scopriva a scherzare, suo malgrado, sui ruoli costituiti".

Rosalie invece cresce ed esce da quel ruolo macchiettistico in cui quasi la confinano la Ikeda e Dezaki. Anche Bernard cresce ma mano perchp già aveva una sua personalità più complessa.

Che dire.
Molto brava, storia bellissima e molto delicata.

Mi mancherà.

Un abbraccio forte, Pamina

Recensore Veterano
13/05/16, ore 13:18

No, non piangere Rosalie, ti garantisco che niente e' cambiato da allora, niente e nessuno......
Che ti posso dire?
Questa frase, mi mette una tristezza immensa, perché invece tutto è cambiato, in maniera prepotente e incancellabile, l'ho sentita guardando l'anime e l'ho percepita ora nel leggerle le tue parole.
Mi ricorda una frase letta in un romanzo, "se potessi tornare indietro, darei la mia vita x cambiare ciò che e' stato, perché so che nulla, proprio nulla, potrà mai essere uguale"......
E per questa inaspettata commozione ti ringrazio per l'ennesima volta, un inchino alla tua bravura, un abbraccio Roby

Recensore Master
12/05/16, ore 22:28

Ero indecisa tra il farlo "decantare", come spesso e volentieri mi è accaduto, oppure recensire di pancia. Stavolta prevalgono le budella.
Sarei ipocrita se non ti dicessi che m'attendevo un prete, un sindaco, due testimoni e che, con la delicata, ma contemporaneamente potente, soavità delle tue parole tutto questo a raccontarsi. Ma adesso che me lo sono letta tutto d'un fiato, trovo che quest'epilogo sia perfetto così.
Ritrovo ancora un passaggio di testimone, anche qui, anche se con valenza molto diversa dallo scenario cupo e diabolico del Castello degli Orrori. Già nel titolo. Più ancora con i suoi protagonisti.
Bernard e Rosalie aprono la loro semplice eppure complessa parentesi allontanandosi da Oscar ed Andrè. Oscar ed Andrè torneranno ad essere di nuovo loro, uguali eppure straordinariamente diversi, affacciandosi alla finestra di molte vicende, sia come spettatori, più ancora da attori coinvolti in prima persona.
I sentimenti di Andrè, le frasi non dette, la sofferenza, la piega amara di ogni sua espressione, viene filtrata e capita ed elaborata da Bernard in quella stalla, a pelo d'acqua, ancora in un fienile. Adesso tocca all'amico.
Lo ritrova inaspettatamente in strada, lo conduce a casa. Nella sua dimensione vera ed autentica. Ed Andrè collega tutto, i sentimenti degli amici passano attraverso i suoi occhi, il suo sentire , la sua anima.
Lo sento davvero, forte, in questo capitolo, il gioco di chiaroscuri. E' tutto quello che abbiamo sempre conosciuto, eppure estremamente diverso. Frasi e situazioni conosciute, viste da un'altra angolazione. Un cambio prospettico: la famosa boccia di vetro con la neve ed il paesello dentro, ma capovolta. Non so raccontartelo meglio, ma lo sento così...
E mi piace, mi piace da morire e mi scava un piccolo solco nel cuore anche l'ennesimo "dialogo sul nulla", che copre un silenzio carico di tutto, di Andrè ed Oscar. Tutto quello che c'è stato e gli ultimi avvenimenti che li hanno travolti e stravolti, loro e le persone a loro più vicine. E' accaduto di tutto ( stravolgimento delle abitudini di vita, aggressioni subite, matrimoni, la Morte che incombe sulle loro esistenze, ma che impietosa allunga gli artigli sugli altri, il Mondo che inesorabilmente cambia..), e dentro quel silenzio, ancora, come in quello del capitolo precedente, si coglie tutta l'intensità del loro rapporto che è definitivamente morto e sulle cui ceneri sta rinascendo qualcosa di molto più completo, intenso e forte. Ma ancora malinconicamente sospeso e taciuto.
Anche se una voce, dal freddo di quella finestra aperta, si fa sentire, addirittura vedere come la condensa. Quella di Andrè, che Oscar riconosce perché innamorata, ora. E che, pur nell'inveterata abitudine a non esporsi, rivendica il suo sacrosanto diritto alla felicità, che non prescinde dalla possibilità d'essere un uomo libero, che aspira all'uguaglianza sociale, proprio in virtù dell 'amore che nutre per lei.
"Avrei voluto essere te", confessa Andrè a Bernard in quel fienile. Ora che la sua missione pare volgere al termine, Andrè può conciliare le due cose: essere un Uomo che assieme alla sua donna aspira alla Libertà.
Da qui il concetto d'introduzione che fa capolino nel titolo. Le premesse per la "Notte delle lucciole" che ci ha condotto nei sentieri di Rivoluzione, ci stanno tutte...come germogli in trepida attesa.
Certo che mi dispiace che sia conclusa, ma qualsiasi cosa ha il suo senso con un principio ed una fine. Ed hai saputo regalarci il gioiellino di cui ti facevo cenno la volta scorsa....
Grazie Veronica. A presto!
Tamara Alessandra.

Recensore Veterano
12/05/16, ore 21:25

Bella, bella storia. Mi hai fatto seguire con interesse, a volte con trepidazione, qualche volta commuovendomi, anche senza arrivare alle lacrime (per quelle basta Rosalie ;)... e avanza! Non la tua Rosalie, ovvio), mi hai fatto seguire le tue dita e la tua mente creativa mentre scrivevi di due personaggi minori, è vero, ma due tra i meno amati da me di tutto l'anime. Lodi, lodi, lodi. Ne hai descritto forze e debolezze, la dolcezza e la rabbia, il coraggio e i ripensamenti e sei stata bravissima. Mai un calo, mai un capitolo inferiore agli altri.
E poi mi concludi con questo capitolo, dal punto di vista di lui, Andrè! *_* Sì, è il prodromo a Rivoluzione, per alcuni aspetti, ma io non mi sono potuta impedire di leggerlo con una certa, accennata malinconia, avendo nella testa e davanti agli occhi l'epilogo dell'anime.
"– André. – gli si affiancò il giornalista, e sembrava ormai del tutto sollevato, senza più ombre nel rivolgersi a lui. Gli parlò con calore. – Io non smetterò di aspettarti. So che un giorno combatteremo dalla stessa parte della barricata. – gli tese la mano, un invito, un saluto. – Non vedo l’ora che quel giorno arrivi."
Come non vederci la mano di Bernard sulle barricate, quel maledetto 13 di luglio, tesa ad accogliere Oscar e i ribelli della sua compagnia, tra cui Andrè. E sappiamo come è andata a finire al tramonto. Sarà che per me, nonostante le centinaia di finali alternativi a più o meno lieto fine, il finale dell'Ikeda resta l'unico degno di cotanta storia e non riesco ad immaginare altro.
Molto intima la scena con la nonna a casa, sottolineata poi dal brusco cambio d'abito di Andrè che riprende il suo ruolo nella società. E' una scena che sa di buono, anche se alla fine il dolce non lo mangiano nè lui nè Oscar ;)
Andrè ed Oscar sono sempre loro, come sono nell'anime in questa fase della storia. E sono convinta che soprattutto "Uguaglianza" abbia pronunciato Andrè, magari con in testa ancora le parole udite quel giorno di licenza: "–Un giorno non lontano, tutti noi potremo vivere nell’uguaglianza! Perché tutti gli uomini sono nati uguali!" ...omissis...
"André chiuse gli occhi, quello vivo e quello morto, e per un attimo provò una sorta di ebbrezza. I gelidi tocchi di neve che gli sfiorarono la bocca si sciolsero sulle sue labbra calde. Gli altri lo coronarono come perle."
Bellissima immagine, molto evocativa: dice più di mille descrizioni e spiegazioni. Di nuovo malinconica, per me, perchè, per quell'uguaglianza, sono morti.

Grazie per questo tuo piccolo grande dono. Alla prossima.

Recensore Master
12/05/16, ore 14:31

Bello...bellissimo... adoro questa coppia ed il vederli usciti dalla tua penna, ancora di più. Bella la parte malinconica di Andrè e della nonna, non è epilogo ma Introduzione per me, le immagini sono di Donau. Un abbraccio fortissimo 😘

Recensore Master
12/05/16, ore 12:38

Questa tua storia mi è piaciuta molto, dato che amo particolarmente le storie dedicate ai personaggi minori; hai saputo colmare benissimo il vuoto nelle vite di Rosalie e Bernard dal giorno della partenza di lei fino all'incontro con André; adesso, il resto è storia: la Rivoluzione.

Recensore Junior
11/05/16, ore 14:33

Cara Veronica, questa storia sugli albori dell'amore tra Berard e Rosalie l'ho seguita passo passo, anche se l'ho poco recensita ..e devo dire che mi è piaciuta, e tanto anche...Abbiamo assistito alla lenta maturazione di Bernard, abbiamo potuto constatare quanto possa essere coraggiosa e decisa Rosalie, abbiamo anche assistito all'entrata , breve, in scena di Andrè, che al solito ha fatto la parte del salvatore ( quando li ha aiutati ad uscire dal fiume).. e poi finalmente abbiamo visto lo sbocciare del loro amore, di Bernard e Rosalie...Fanno tanta tenerezza, in effetti..Il loro amore non è travolgente alla maniera di altri ( tipo Oscar e Andrè, per intenderci..), non è una passione la loro che si manifesta tanto nella fisicità, non è una di quelle storie che, a leggerne, ti fa "aggrovigliare le interiora", per l'emozione, però..è molto sentita come dolcezza di sentimento, come complicità..E adesso che si sono dichiarati e hanno deciso di sposarsi, puoi lasciarli andare..e dedicarti a Rivoluzione,ahahah!! Ti aspetto, bedduzza,baci baci da Giovannuzza!
P.S. Un plauso per averci levato per sempre di torno il Duca De Guise! Oh, ci voleva proprio!

Recensore Veterano
11/05/16, ore 12:41

Quando nasce un amore...non è mai troppo tardi....quando nasce un amore!
Wow, il mio animo romantico ha esultato con questo capitolo!
E finalmente si sono dichiarati, con la consapevolezza che Rosalie è finalmente libera di vivere come desidera.
Molto dolce questa parte della storia, brava!
Bacioni, Roberta

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