Recensioni per
Dannatamente donna
di SabrinaSala

Questa storia ha ottenuto 23 recensioni.
Positive : 23
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
04/09/21, ore 19:19

Che bello, bellissimo davvero. Mi avevi già incantata con Soldato blu, adesso ho la conferma che il tuo stile è fantastico e che per fortuna ho ancora tante tue storie da leggete. Complimenti!!

Recensore Master
01/09/15, ore 02:15

Il nastro di André. ...grazie per questo particolare! Ho avuto la disdetta di leggere prima "lo stesso respiro" e soltanto adesso questa che, secondo logica andava giustamente letta e commentata prima!! Ma meglio tardi che mai no? ? Pensa io in tanti, tantissimi anni non avevo mai fatto caso a quel ciuffo lungo dei capelli raccolti di André che lui con un gesto deciso ,secco, drastico( e purtroppo anche definitivo )nella puntata 27 si taglia con un coltello, ricordo, x vestire i panni del falso Cavaliere Nero ed assomigliargli in tutto e x tutto.Un gesto di grande amore e generosità che compie verso la sua Oscar, ancora una volta mettendo a repentaglio la vita per salvare lei. Geniale l'idea di partenza come pure questa fiction"Dannatamente
Donna "che già ha ricevuto una ventina di impressioni e di consensi cui io, in punta di piedi ,non posso far altro che accodarmi e rinnovarti i miei più sentiti complimenti.Il tuo stile narrativo è speciale, avrei riconosciuto la tua "fattura" anche senza nome né disegno. La tua Oscar (sia l'immagine che la descrizione fine e vivace con cui la rappresenti) io la riconosco in una foto del manga, proprio con quelle fattezze, il bicchiere in mano e l'ampia scollatura, scollatura che nell'anime -ahimè -non si nota mai.La scena che ci fai immaginare é certamente verosimile, un André che ormai ha completamente perso la testa e vorrebbe dirle parole d'amore ed in particolare quella famigerata frase che gli costerà mesi di allontanamento. La tua Oscar é davvero inavvicinabile altera e di certo inconsapevole del suo fascino e della sua sensualità, presa dall'ardore e dalla bruciante sconfitta dell'unico uomo fuori dalla sua portata e proprio x questo cagione di perfezione idealizzata. Ma è facile innamorarsi dell'amore come concetto astratto e non come realtà da vivere cioè rapporto uomo donna che lei allora non era in grado di gestire. E le porte si chiudono.E il cuore deve tacere.E André è destinato a struggersi in silenzio, a rubare momenti, a cibarsi di illusioni ad attendere quegli attimi di felicità che saranno poi gli unici oramai alla fine della vita . "Non posso morire adesso, la nostra felicità é appena cominciata" dice ad Oscar in punto di morte. Quanto strazio in quelle parole accorate! ! Meno male Sabrina che ci sono le fiction di questa sezione ad aver risollevato notevolmente le sorti di quest'amore ingiustamente negato, ed averci risollevato gli animi. Buona notte (e spero che domani risponderai anche all'altro messaggio, sei molto tosta Ciao@)
(Recensione modificata il 01/09/2015 - 08:22 am)
(Recensione modificata il 01/09/2015 - 08:28 am)

Recensore Junior
26/08/15, ore 00:17

Ciao Sabrina!
Finalmente tornata dalle vacanze, ho letto la storia ed ora recensisco!
Cosa dire se non che hai scritto qualcosa di meraviglioso?
Hai rappresentato alla perfezione i pensieri ed i sentimenti di un giovane André che sembra essere l'unico a vedere la donna che è in Oscar nonostante gli abiti maschili. 
Poi i pensieri sulla rosa mi hanno riportato allo strappo del camicia, che, rispetto a ciò che hai scritto in questa one shot, accade in futuro, ma è come se lui già volesse "marcare" questa verità che, a mio avviso, Oscar accetta proprio dopo quell'episodio! infatti, e certamente sbaglio, ho sempre pensato che Oscar non abbia accettato la sua femminilità innamorandosi di Fersen, ma proprio dal cruento gesto di André, che in modo "violento" le ha fatto capire la verità che ha voluto sempre negarsi.
Di nuovo complimenti per questo viaggio nei pensieri di un giovane André, un bacio!
Elisabetta 

Recensore Master
22/08/15, ore 09:19


Dannatamente donna, dannatamente bella Oscar....di quella bellezza che chi la possiede  non sa di avere, che scaturisce da ogni singolo e semplice gesto, essenza di donna che si sprigiona da ogni movenza e che non riguarda solo la bellezza esteriore quindi quella più evidente, ma anche una bellezza d'animo, animo di donna ovviamente, che traspare e si riflette anche al suo esterno.
Donna, Oscar, sempre e comunque...da sempre, in realtà, per colui che senza sosta, per tutta la vita l'ha vista  e percepita tale, camicia abbottonata o sbottonata, con o senza divisa.
Un André che, nella sera descritta, si accontenta di poco potremmo dire. Ma in realtà non credo sia così. È il suo modo di amarla, di starle vicino e soprattutto di rispettarla e di non imporsi. Cara sabrina, in quante discussioni ci siamo trovate, recentemente, nell'analizzare che André avrebbe potuto fare di più, questo o quello? Eppure, quando poi mi si sbatte in pace il suo essere pacifico, la sua dolcezza e la sua "devozione" a questa donna...beh, non si può non amarlo alla follia. André è splendido così com'è.

È un André che ha bisogno di girare la chiave nella toppa per far tacere quel mondo che li fuori, li divide, o forse è meglio dire li allontana perché divisi non credo lo siano mai stati.
Distante e pensierosa invece è Lei che tu hai illustrato nel solito modo divino...ma i miei complimenti ormai non fanno più testo, lo sai che adoro la tua manina che disegna.
Non so se hai immaginato un periodo preciso per la storia, ma io ho inserito in tutto nel pre- cavaliere nero. André ha ancora i capelli lunghi e Oscar suppongo sia immersa nei pensieri che riguardano Fersen. Dannatamente donna...mannaggia a Lei!!!!
Sembra proprio di vederli nella loro quotidiana familiarità, dove l'amore di lui si nutre dei silenzi di lei. Assordanti? Eppure lui se li gode e si gode ogni minima cosa di Lei.
Ho letto di quel "Oscar sembrava non accorgersi di lui"...quanto fa male!
Eppure non credo che non si accorgesse di Lui, forse è solo che sapeva che Lui era sempre li con Lei, una presenza costante e certa. Non aveva paura di perderlo...e questo l'errore di André? Averle dato certezze sulla sua persona? Non essersi fatto desiderare? Vince davvero chi fugge? Lui ha vinto ugualmente!!!
Certo stare H24 con una una così, "dannatamente donna" porta dritti al manicomio.
La camicia scollata, il seno appena intravisto, le lunghe gambe fasciate... E lei che vive con naturalezza tutto questo...non poteva che scoppiare, André, nello strappo della camicia, istigato da lei e dal terrore della separazione. 
"una rosa sarà sempre una rosa" solo un pensiero ma forse lei riesce a sentirne il suono, la vibrazione, non lo comprende ma sente che qualcosa c'è. 
E così...La serratura scatta, la voglia di fuggire. Ha goduto di quei brevi istanti ma forse ora è il caso di andar via, lontano da Lei.
Infine il finale...e mi ha rattristato quel pensiero così semplice  e dolce di André che invece si sarebbe tramutato nel loro allontanamento...SI , gliele avrebbe riferite quelle parole e NO, non le sarebbero piaciute...per niente.
Sabrina cara, mi sa che mi sono dilungata e ho divagato abbastanza, ma tutto ciò è scaturito da quello che Tu hai definito "veloce, leggera, senza pretese".
Te lo già detto...sei in grande spolvero!!! Bellissima one shot.
Bacioni e a prestissimo 

Recensore Master
22/08/15, ore 00:19

Vediamo se riesco a riprendere lo “smalto”, quantomeno a cambiarne il colore….dunque, Sabrina, come avevo appena scritto ieri ad un’altra amica sicuramente i due hanno vissuto momenti di intimità molto forti all’interno del loro rapporto piuttosto singolare per l’epoca e la società classista. E sicuramente questa è la loro intimità vissuta nel “limbo” di quegli anni in cui non è più permesso e consentito toccarsi e viversi come da bambini, attraverso l’innocenza e la spensieratezza regalo e concessione dell’età.
L’intimità “consentita” che Andrè si permette il lusso di assaporare dopo una giornata attento a rispettare ruoli, regole ed aspettative…Andrè chiude a chiave la porta della stanza perché nessuno possa violare quel momento, perché la sua “immobilità” non scivoli fuori da quell’uscio, perché è l’unico modo che ha di dichiarare il suo “possesso”. L’Amore di Andrè è proibito, va contro ogni principio…ma se almeno fosse corrisposto, la forza per opporsi all’ingiustizia riuscirebbe a trovarla.
In ogni caso questi attimi tanto anelati sono il fuoco che riesce a riscaldare la sua anima, a rinvigorire non solo il suo corpo d’uomo innamorato, ma soprattutto la speranza d’essere “visto”…non solo come fratello.
Andrè coglie ed assapora tutta l’immagine di Oscar, la custodisce come “reliquia” dentro di sé. Per ora quel suo essere “dannatamente” donna lo inebria, lo “nutre”..col tempo, purtroppo, la “dannazione” prenderà il sopravvento sulla speranza fino a consumarne brandelli di cuore. Per questo, ti dicevo, su tutto aleggia questa vena malinconica…perché sappiamo come andrà a finire. Perché sappiamo che Oscar non ricambierà così presto lo sguardo di lui, non capirà subito che essere donna è un privilegio e non una condanna, quando lo si diventa tra le braccia di un uomo che ti ama oltre ogni ragione e che fa di te “quella ragione”…
Nel suo animo di giovane uomo, Andrè desidererebbe tornare ad essere libero con lei come quando era bimbo, quando tutto era lecito….ma sa che potrebbe farlo solo se anche Oscar si innamorasse perdutamente di lui. C’è ancora speranza dentro di lui quando pensa che un giorno le reciterà quelle dolcissime parole d’amore che affiorano insolenti nei suoi pensieri, quando si immagina come nella più classica delle “visioni”: dichiararsi dinnanzi a lei, magari al chiaro di luna, con in mano proprio una rosa da recarle in dono, assieme alla sua Vita.
Ed invece il destino gli giocherà il più beffardo degli scherzi, quando invece che dichiararsi dovrà urlarle in faccia il suo amore contaminato purtroppo dalla rabbia di un infausto momento d’oblio, dove lui ha perso ormai ogni speranza e lei l’orgoglio d’essere “dannatamente donna”….
Grazie , cara, di questo intensissimo scambio, di questo interludio breve , ma estremamente ricco di suggestioni ed emozione, di questo “piccolo grande nodo alla bocca dello stomaco”….
Ti abbraccio,
Tamara Alessandra.

Recensore Master
21/08/15, ore 21:59

Il tuo stile è sempre efficacissimo Sabrina, pochi fronzoli e arrivi dritta al punto. Dannatamente donna lei(e non è l'unico a pensarlo ;), suo malgrado e nonostante tutto quello lei si ostini a essere o a fare; dannatamente uomo lui, in quei fremiti virili che tu tratteggi.così bene. E bloccato, come sempre, in un'intimità che lui può solo rubare e immaginare.
In quella notte di stelle senza sogni ci.ho.visto un omaggio alla nostra amica maddy :)
E poi c'è anche l'accenno ad un futuro che solo noi sappiamo si avvererà: il nodo del fiocco.che cadrà per impersonare il cav nero; la frase che, ironia della sorte, più che farle piacere provocherà uno strappo insanabile tra di loro ...
I miei complimenti. Un bacio!

Recensore Veterano
21/08/15, ore 21:31

I tormenti di André, i suoi pensieri su Oscar sono sempre fonte di grande ispirazione. E adoro quando voi autrici descrivete questi attimi rubati di quotidiano.
Il tuo "attimo" e' davvero intenso e molto sofferto. Nel descrivere questo "rituale" di ogni sera, questa intimità così anelata da André ( ma anche da Oscar), rendi benissimo il tipo di legame che li univa da sempre. Non c'era bisogno di molte parole tra due anime vicine come le loro. E alla fine, quando André nomina la famosa frase della "rosa", mi ha dato un brivido, tale la dolcezza e la tristezza di questo uomo innamorato e sofferente, ma che trova sollievo in piccoli momenti come questo.
Brava Sabri! Il disegno già lo conoscevo e amavo!!!

Recensore Veterano
21/08/15, ore 20:02

Il non detto e il sussurro appena accennato in cui si condensa l'essenza di donna di Oscar, la sua incredibile quanto inconsapevole femminilità, che André ben riconosce e di cui è geloso, ai limiti del possessivo. Perfetta questa descrizione di un piccolo quanto emblematico scampolo di quotidianità dei nostri due tra la distratta e assorta Oscar e un André perso irrimediabilmente per la donna che ha dinanzi e che non si stanca di osservare rapito e controllato suo malgrado. Che dire se non brava... Semplicemente ineccepibile in ogni senso!

Recensore Master
21/08/15, ore 18:50

Il tuo stile mi piace moltissimo: efficace, coinvolgente, emozionante! Hai reso palpabile quasi le sensazioni di André così come la "dannata" femminilità di Oscar! Bravissima!
Un abbraccio. ...
Sandra

Recensore Master
21/08/15, ore 14:08

Credo che la storia di questo disegno affondi le radici non in una, ma in tante notti più o meno insonni, popolate di deliri e di racconti e confronti più o meno lucidi in materia di Oscar e André...
E ora sorrido anche a quello che tempo fa mi dicesti... quel tuo temere nel leggere il mio racconto...
Molto bello che lui abbia nel cuore le sue parole più famose per molto tempo prima di rivelarle a lei, nel momento forse più disastroso; ma ciò che mi colpisce più di ogni altra cosa in questo racconto è un dettaglio... quella chiave che gira nella serratura, impercettibilmente, forse nemmeno del tutto.
E' un gesto segreto, il chiudere il mondo fuori, per proteggere loro due, anche se non può nemmeno affermare a voce alta di averlo fatto. E' un gesto quasi possessivo... un osare da parte sua che nessuno potrebbe ammettere, ma che per qualche istante lui si concede. Come fosse un minuscolo anticipo di ciò che, un giorno, sarà.
L'incantesimo si spezza, la chiave torna dov'era.
Peccato. Dovrà attendere un'altra occasione.
Ma almeno ha dato una mezza sbirciatina... e ha visto ciò che solo lui è in grado di vedere e sentire, perchè quella scollatura non è solo una camicia aperta... è uno spiraglio in una vita che non è condivisa con nessuno, se non con lui.
Da quel che ho scritto, devo aver mangiato qualcosa che mi ha fatto male...
Torna presto a disegnare e scrivere di loro...
;)

Recensore Veterano
21/08/15, ore 12:39

Delizioso questo pezzo, dolcissimo ma con quel retrogusto amaro che... sigh.

Tutto struggente come l'immagine di questa tua splendida Oscar disegnata; lontana, distante e inafferrabile, vagamente mascolina nella posa ma innegabilmente, dannatamente donna, offerta allo sguardo pazzo d'amore dell'uomo che si accontenta di gocce di lei, sguardi rubati e tenerezza sempre pronta a scoppiare in desiderio. In tutto questo pezzetto si legge una tensione palpitante, e la nascita del famoso pensiero della rosa-sempre-rosa, un proverbio originale, rende questo momento, apparentemente simile a molti altri, un pochino più speciale. C'ho le viscere aggrovigliate per una manciata di parole!
Hai un doppio talento, come ben sai: poter convertire le parole in immagini e le immagini in parole è inestimabile. Rende le tue opere doppiamente espressive! Grazie dunque :*****

Recensore Master
21/08/15, ore 12:21

Nella notte piccola c'è il vino buono...
ahahah a parte gli scherzi, mi è piaciuta questa piccola parentesi di intimità, vissuta da Oscar nel suo solito perdersi nella sua introversione e da André nel desiderio e in pensieri passionali dedicati a lei, la sua splendida rosa...
Brava!
Cecile

Recensore Master
21/08/15, ore 11:07

Uno scorcio di vita quotidiana dei nostri beniamini raffigurato con la tua solita abilità. Un momento apparentemente banale, ma che per André diventa un rito e un'illusione: la sera può contemplare lei, dannatamente donna, dannatamente rosa, dannatamente bella e solo lui può farlo... ed è questa consapevolezza a fargliela sentire SUA, anche se nel suo cuore sa bene che non lo è affatto. Bellissima la descrizione di lei, sembra davvero di vederla con i suoi occhi bramosi e innamorati ed è questa la chiave di lettura del tuo disegno. Lì noto tuttavia anche una stanchezza interiore nell'espressione di lei che André non sembra cogliere, impegnato come è ad ammirarla e a reprimere il suo desiderio. È un André ancora giovane, sano, tormentato solo da questo amore impossibile, e come tale ancora spera, non è indurito o disilluso dalle ferite della vita... e qui gli manca quella sensibilità che gli dovrebbe far capire che lei non potrebbe mai essere felice di sentirsi dire che una rosa rimarrà sempre una rosa. Quella sensibilità verrà con gli anni, col dolore, con la sofferenza... qui è solo il suo essere uomo ad emergere, uomo passionale e innamorato, ma ben lontano dall'uomo geloso che stringerà la pezzuola fino a stritolarla, potendo, mentre lava i cavalli al suono del pianoforte... lontano anche dall'uomo dello strappo. Chiusa bellissima e amara, per noi che conosciamo il seguito... Mi ha dato molto da pensare quella mano che lui si passa tra i capelli, trovando l'inciampo del fiocco. Infatti, se con questo particolare ci contestualizzi cronologicamente l'episodio prima del Cavaliere Nero, allo stesso tempo secondo me sottintendi di più: il suo è un gesto istintivo, il fiocco qualcosa che gli impedisce di portarlo a termine fino in fondo, risvegliandolo da quella sorta di atmosfera onirica permeata di eros che lo sta dominando... quel fiocco diventa quasi un memento inconsapevole, di cui si libererà simbolicamente tra qualche anno, con tutte le conseguenze che noi sappiamo. Fine del mio delirio, cara, come dice spesso la brava Emerald. Un bacio e... ti attendo al varco per il 26!
(Recensione modificata il 21/08/2015 - 11:10 am)

Recensore Veterano
21/08/15, ore 09:04

Mi piace tantissimo: breve ma intensa e completa, con finale aperto di cui tutte conosciamo il seguito. Sei stata molto brava ad immedesimarti nel povero Andre' e nelle sue emozioni e nel descrivere Oscar, involontariamente ed inconsapevolmente provocante.

Recensore Master
21/08/15, ore 08:18

Come sempre, maestra di immagini e parole...un altro piccolo grande capolavoro dei tuoi, in cui in poche righe condensi due vite, una tesa e bramosa verso l'altra, dolorosamente indifferente ed ignara...dannatamente donna lei, nella tua tavola meravigliosa e maledettamente uomo lui, aggiungerei, al punto che in un primo tempo gira la chiave nella toppa perché almeno quella parvenza di intimità resti tale e chissà...se solo luo avesse trovato il coraggio di avvicinarsi e toglierle, piano, il calice dalla mano...chissà...Ma non è ancora tempo per "loro": Oscar è ancora lontana, col cuore e lui è così dannatamente uomo, una volta di più, da girare quella chiave in senso contrario e predisporsi all'attesa... Si sente in ogni parola e si percepisce in ogni tratto l'amore che nutrì per questi personaggi, e sei stata così carina da rendercene partecipi una volta di più... GRAZIE!!! e un abbraccio grande!

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