Salve!
Allora, io sono famosa per recensire in ritardo (perché magari guardo la bacheca troppo distrattamente o ci sono giorni in cui nemmeno mi connetto), ma questa mi sento praticamente in dovere di recensirla. Non ci sta che una storia così bella, nella sua semplicità, abbia solo una recensione.
Una delle cose che mi è piaciuta di più è, appunto, che è una storia semplice (inteso come complimento, naturalmente): un tuffo nel passato, Sam e Dean che tornano lì, dove tutto è iniziato. Ma stavolta non sono soli.
Lo stile è molto scorrevole e si arriva alla fine senza sforzo, il che per me è fantastico (e sicuramente non è facile). Sono convinta che non ci sia bisogno di paroloni per esprimere un concetto, e questa ne è la dimostrazione.
Il miscuglio di ricordi e sensazioni è molto ben descritto e si percepisce quasi una sorta di malinconia al ricordo del passato. Visti gli spoiler di autori/attori e company, penso che sia azzeccata. Del resto, siamo all'undicesima, e un tuffo nel passato è quello che ci vuole per ricordare dove siamo arrivati.
Mi è piaciuta anche la conclusione, con il Team del Libero Arbitrio in auto verso quello che li aspetta, qualsiasi cosa sia. Che è un po' il tema di tutta la serie.
Mi è piaciuta moltissimo e mi piacerebbe una scena simile nella serie.
P.S. : Giusto per pignoleria, ti segnalo un piccolo errore di battitura nella frase iniziale: "la ricorda nemmeno quelle mura", dovrebbe essere "le ricorda", ma è una svista che capita a tutti e non altera per niente la bellezza della storia.
P.P.S: sono d'accordo, Sam ha decisamente pescato il Samulet dal cestino (e prima o poi lo ridarà a Dean). |
