Recensioni per
The ones who believed
di gateship

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/08/15, ore 18:06

Decisamente bella ed originale, perfettamente incastrata fra la seconda e la terza stagione.
Hai mostrato i sentimenti dei vari personaggi in poche fantastiche righe.
È divertente che le scritte siano lasciate da Anderson.
E Lestrade che lo capisce!
Geniale è anche il richiamo allo spray giallo.
Ti ho già detto che invidio la tua capacità di sintesi?
Davvero brava e complimenti!
Alla prossima!
Ciao! :-)

Recensore Master
24/08/15, ore 13:39

Ho letto questa breve oneshot con molto piacere, soprattutto perché l'ho trovata davvero originale. Tutti coloro che pubblicano in questo fandom, sanno bene che non è semplice ideare qualcosa di puramente originale e di scrivere di un tema che è del tutto nuovo, tu però ci sei riuscita, andando a scrivere di un argomento che non ho mai trovato in una fanfic. Io personalmente non ho mai pensato a qualcosa di simile e leggendo quello che hai scritto, mi chiedevo come mai non ci avessi mai pensato! Per questo l'ho trovata geniale... Voglio dire, mi hai anche fatto rivalutare Anderson! Con lui ho un rapporto un po' strano, sono passata dal detestarlo come detesto la Donovan, ad avere pietà di lui come la si ha di un povero pazzo. XD Qui però l'ho trovato straordinario e molto da lui, o meglio della sua versione terza stagione, l'andare in giro a tentare di ripulire l'immagine di Sherlock. E a farlo con la vernice di The Blind Banker, tra l'altro. Malinconico (da parte di Anderson), ma per questo ancora più d'effetto e incisivo come messaggio.

Varie frasi sparse per Londra e persone diverse che le leggono che, quindi, hanno reazioni diverse. Il tutto infatti diventa una buona scusa per andare a spiare nelle vite dei nostri protagonisti, per vedere come vivono ad un paio di mesi soltanto dal ritorno di Sherlock. Mi piace come i vari personaggi reagiscano in un modo molto diverso, a seconda di quello che hanno passato con Sherlock. Lestrade è quasi malinconico in un primo momento, poi invece diventa quasi rabbioso, come se avesse voglia di andare là, da quelle persone che hanno scritto quelle cose, e dirgli che se c'è uno che avrebbe diritto di dire che "Crede in Sherlock Holmes", quello è proprio lui. Lui lo conosceva davvero Sherlock Holmes. Poi invece c'è Molly che sa perfettamente che è vivo e che, qui, sorprendentemente non è detestabile. Troviamo anche John che nonostante il tempo passato, ancora soffre e ancora si sente responsabile. John nonostante ci troviamo di molto vicini all'inizio della terza serie, sembra ancora molto patito. Vede quella scritta, anzi quel nome, e ricorda tutto e forse tutto il dolore che ha sopportato, gli torna addosso. E mi è piaciuto, come il suo pensiero prima di allontanarsi, sia quello di dover andare a visitare Mrs Hudson. Infine c'è Mycroft, che si prepara per andarlo a riprendere. In tutto questo, nel pezzo di Mycroft intendo, mi è piaciuta tanto una frase ovvero quando dice che per suo fratello farebbe di tutto. L'ho trovato decisamente vero e soprattutto considerando ciò che sta facendo, il doversi mischiare alle persone e il dover uscire dalla sua quotidianità fatta di Diogenes club e di isolamento, dev'essere stata una sofferenza. Ma d'altra parte, per il suo fratellino farebbe di tutto...

Insomma, una storia che mi ha colpita e sorpresa. Tanti complimenti.
Koa

Recensore Master
22/08/15, ore 23:09

Hai fatto convergere la luce dei riflettori su un momento secondario rispetto a quelli, riferiti al post Reichenbach che, solitamente, vengono celebrati nel fandom: la caduta, il dolore sconfinato e ammutolito di John, il vuoto in chi ha conosciuto Sh. Qui l'attenzione si sofferma su un'atmosfera sospesa: Watson sembra rassegnato, Molly è impegnata nel suo lavoro, Greg insegue per Londra i criminali, Mycroft, nel silenzio solenne del Diogenes, è l'unico che sa come andrà a finire. Tutti però, colpiti da quelle strane scritte, percepiscono che qualcosa sta cambiando, come l'arrivo di una brezza che rinfrescherà l'aria opprimente. "..la sua tazza, il suo portatile..sorride leggermente...": è il quadro più tenero e commovente, con John che raccoglie le sue ultime cose a Baker Street per tentare di chiudere con la sofferenza di quella poltrona vuota. La frase finale appare come un arcobaleno : "..Sherlock Holmes sta per tornare...". Fanfic, la tua, particolare e preziosa. Letta d'un fiato con un sospiro di grande nostalgia.
(Recensione modificata il 22/08/2015 - 11:12 pm)

Recensore Veterano
22/08/15, ore 15:39

Corta ma efficacie. Commovente.
stavo cercando da un po' storie così. Storie su coloro che sono rimasti. Su tutti quanti, su tutti quelli che hanno creduto. Sui fedeli. La stavo cercando e quando ho aperto efp mi aspettavo di essere sommersa dalle solite sciocchezze. Invece no. Invece qualcuno ha parlato, ha aperto il cuore alla dolcezza, lasciando che entrassero tutti i personaggi.
grazie, grazie per questa piccola perla. Mi hai regalato pochi minuti di un immenso ottimismo.