Arrivo con un ritardo spaventoso, ma lo sai che non è stata del tutto colpa mia... ok, un pochino sì a un certo punto, ma non avrei fatto un ritardo così mostruoso se fosse dipeso solo da me. Perdonami, davvero, e andiamo avanti.
Questa fanfiction fa davvero vedere quella che non si può che definire 'dolcezza imbranata'. E lo dico come un complimento, perché ammetto che mi piace tanto. Mi piace che persino una testata possa essere dolce, mi piace che urlare insulti su kitsune e tanuki possa essere parte di una dichiarazione d'amore bellissima: "Perché hai trovato lo stupido capace di sorride solo... solo perché esisti" -ed è bellissima perché credo sia l'essenza stessa dell'amore, l'assenza di un motivo preciso per amare che non sia l'esistenza stessa di quella persona. E mi piace, infine, che Miyuki si senta così toccato da quelle parole da desiderare di scappare, provarci, e non riuscirci perché non lo vuole per davvero. Perché vede la luce e le stelle solo in quella stanza, e negli occhi troppo vivi del suo lanciatore preferito. Perché, per quanto faccia male, una falena si avvicina sempre alla luce, a costo di restarne bruciata.
Mi è piaciuta molto anche la caratterizzazione di Eijun, perché mi ha colpito il suo essere così cresciuto e così maturo da capire Miyuki nei suoi silenzi e nelle sue fughe, e nel suo dolore-buco nero, e da decidere nonostante tutto di restare al suo fianco. E, allo stesso tempo, mi piace che sia ancora l'Eijun che conosciamo, quello irruento e testardo e forse un po' stupido, ma quello stupido 'buono' che persino Miyuki si concede di voler essere. E' un Eijun 'forte'. Solo chi è forte sa essere padre e madre e amico e amante insieme, col solo intento di amare e farsi amare, senza paura, senza remore.
Quanto alla riflessione sulla morte del padre... mi ha fatto star male, soprattutto nella contraddizione di Miyuki, che non sa decidere se perdonarlo o avercela con lui per quella schiena sempre voltata e piegata sul lavoro... sa solo che gli manca l'idea di avere la fronte paterna alla quale appoggiarsi, ed è tremendo. Mi rendo conto che sia molto pesante da scrivere, come parte, e molto coinvolgente, e forse è per questo che ci sono un po' di tempi verbali sballati e il soggetto a volte non si capisce... per il resto ineccepibile.
Mi è piaciuto molto come lavoro e mi piace anche il senso sospeso che lascia, questo 'proviamo' che è nell'aria e che è confortante e caldo. Mi piacciono loro e mi piace che tu abbia parlato di loro non come Miyukisadicochetortura e Eijunscemochesifatorturare, ma come persone con forze e debolezze, e straordinariamente con molto in comune. Si vede che ti piacciono ed emozionano... e questo non può che trapelare. ;)
Padme Undomiel |
