Recensioni per
Ognuno è artefice del proprio destino
di Vavi_14

Questa storia ha ottenuto 71 recensioni.
Positive : 71
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/08/16, ore 13:22
Cap. 19:

Ciao, un altro capitolo bellissimo dove Sasuke e Naruto sono a faccia a faccia e le emozioni e i sentimenti sono palpabili. Naruto ha fatto di tutto per vederlo, persino tagliarsi un dito in modo profondo per avere dei punti e una scusa per andare in infermeria.
Sasuke ne è assolutamente felice, anche se non lo ammetterà mai, ma è rimasto sorpreso dalla notizia del biondo in merito a Gaara. Sa bene che Naruto non lascerebbe nessuno in difficoltà e che questa è una buona occasione per avvicinarsi ad Orochimaru, ma dall’altra parte non può far a meno di essere un po’ geloso che ci sia qualcun altro che sta occupando il cuore di Naruto e le sue attenzioni lì dentro e alla fine la verità sul suo ridursi in quello stato è venuta fuori, altra prova del grosso cambiamento che Naruto sta apportando nel moro.
Al prossimo capitolo, kiss

Recensore Veterano
07/08/16, ore 17:24
Cap. 17:

Buonasera, cavissima Vavi!
Come ben vedi, finché ho questa inaspettata smania di concludere al più presto la lettura della tua Opera, colgo ogni attimo buono per mettere insieme le mie paturnie circa i vari capitoli ^^’ (La nota negativa è che ti arriveranno troppe recensioni che ti faranno mettere le mani tra i capelli... Ah! Ci vuole Karma y sangre fría)

Tra l’episodio precedente e questo è evidente il conduttore, vale a dire il cambiamento di Naruto. La nuova fragilità che ne deriva giunge a compromettere anche il delicato rapporto che lo lega a Hinata: ma tanto la NaruHina è autentica *fangirlite di Blu mode: on* che i due fidanzati non possono mentirsi: arrivano quasi a vedersi attraverso, in una perfetta – e malinconica – sintonia. Nel caso di Naruto, i recenti accadimenti l’hanno talmente spossato che la sua maschera di positività è inevitabilmente calata: la descrizione che gli hai dato, dall’accenno alla sua espressività contratta e tesa, al particolare di quella gabbia che è la sua cella – ora più che mai in tutto e per tutto simile ad una costrizione mentale – è incredibilmente efficace; dà la possibilità al lettore di entrare non solo nella psicologia del detenuto, ma anche di provare lo stesso dolore fisico, seppur in maniera ancora superficiale. La climax sei poi riuscita ad ottenerla calandoti – e facendoci calare – completamente nella situazione psichedelica che invece affronta Sasuke, dentro e fuori dalla sua cella. Ho appunto usato – con molta sfrontatezza, dal momento che non sono assolutamente niente XD né psicologa né tanto meno studentessa di Psicologia! – il termine “psichedelico” perché mi è parso di sentire Sasuke in diverse prospettive, come se non fosse realmente racchiuso nel suo piccolo spazio, bensì con lo sguardo già oltre: già lo sdoppiamento del narratore, il fatto che quest’ultimo imponga un ordine a Sasuke con quel «Pensaci», lascia che il lettore viaggi su più piani, o se vuoi attraverso più dimensioni. Non so, credo che questo capitolo, per quanto semplice, sia straordinario: non tutti sarebbero stati in grado di trasmettere un tale pathos. Il modo in cui hai costruito l’ultima parte, tra l’altro, dando aria al testo e inserendo un corpo di testo centrale, personalmente mi trasporta ancora di più all’interno di una scena tragica, in cui c’è solo il protagonista – il capro espiatorio che finalmente comprende il suo Destino. Oh, è inutile che mi guardi male (oh, sì, so che lo stai facendo °ω°), tutto ciò che scrivi ha qualche indizio che mi riporta alla mia sdoganatissima Greek tragedy L’esempio te lo puoi fare tu da sola:
È assurdo come quelle poche certezze conquistate con fatica possano estinguersi nell’arco di qualche ora, soppiantate dal solito nemico chiamato Destino, che per poco tempo hai creduto di poter fronteggiare.” Quanto mi sono commossa in questa parte, percuotendomi ripetutamente il petto come una supplice? *ç*
E guarda, qui abbiamo anche l’atmosfera shakesperiana. Come si fa a non lodarti?
Senti un nodo stringerti le corde vocali. Non sai se stai per piangere o sul punto di scoppiare a ridere; istintivamente ti passi una mano sul volto, lasciandolo nascosto tra i palmi.” Non respiro più T^T

Ehm, okay, con questo penso di aver finito di sfogare le mie turpi paturnie. Aggiungo solo un’ultima cosa: questo capitolo mi ha incantata. Adoro i momenti in cui immergi il testo nella poesia e non ti fai scappare niente dell’indagine psicologica dei tuoi personaggi. Tanti complimenti, dolce Vavi: sei solo da ammirare!
Se ho ben capito ci sarà il clou nel prossimo capitolo! Per questa sera spero di riuscire a leggerlo Ma per quanto riguarda il personaggio che entrerà in scena voglio anche io fare il toto name: perciò dico... Obito! (E non sarà Obito manco per scherzo XD)
E allora ci si sente al capitolo 18! (Ma, aspetta, questo era il 17? Ohw Il mio numero preferito, che emozioneeeh! Come passa il tempo dall’estate scorsa, in cui decidesti di iniziare questa amatissima Raccolta Long fiction!)
Spero di sentirti presto; un abbraccio forte forte ;D


CalcedonioBlu

Recensore Veterano
06/08/16, ore 16:11

Rieccomi, douce Vavi!
Se avessi saputo che questo sarebbe stato un capitolo d’azione non avrei fatto aspettare così tanto tempo T^T non che lo avrei preferito ad altri tuoi stupendi capitoli, sia chiaro; però ammetto di trovare le parti in cui regna la suspense più accattivanti, forse le migliori che si possano desiderare, in quanto rare se scritte bene – o magnificamente, come nel tuo caso. Lo so, finora è capitato a me medesima di non aver letto molte storie movimentate, ma quando metti il colpo di scena tu non ce n’è proprio per nessuno ;D

Ma ora arriviamo alla vicenda. Fa ancora il suo strepitoso ingresso La Serpe, e come un ignobile deus ex machina – o portatore sano di sfiga – dà il via all’ennesimo sconvolgimento della trama. Naruto manifesta in quello che sembrerebbe un lungo dialogo con se stesso il legame inscindibile che si è ormai formato tra lui e il compagno di cella; ma il legame si è fortificato ulteriormente – di grado in grado abbiamo potuto averne una precisa visione –, lo stesso Naruto avverte dei cambiamenti fisici, anzi, psicofisici. Quando finalmente ritrova Sasuke a un passo dall’essere ferito a morte avviene un vero e proprio stravolgimento, ovvero un “ritorno” a quello che era il personaggio originale della tua storia: Naruto quindi è tornato ad essere il ragazzo che pensava di aver lasciato alle spalle, ha commesso gli stessi errori che avrebbe potuto commettere prima di essere sbattuto in prigione. Per un momento anche io ho avuto la sensazione di un regresso, e tu hai avuto la straordinaria capacità di addossarmi questa sensazione assolutamente spiacevole; ma questa non vuole essere una critica: come sai bene amo entrare nella storia e comprendere il più possibile i drammi dei protagonisti. Se poi l’autrice qui presente è fantastica nelle descrizioni e nella capacità di calarsi nell’ambiente non del tutto usuale… Doppio chapeaux!
Tuttavia il monito a tornare sulla “retta via” e a dimenticare quell’atteggiamento ancora fresco da criminale viene catalizzato dall’immagine di Hinata: ancora una volta è il suggerimento a mantenere la promessa per un loro futuro migliore – o se vogliamo a “non trovarsi nei pasticci”.
Eppure qualcosa sembra per un attimo surclassare anche la funzione “salvifica” della fidanzata di Naruto: finalmente è la prima volta in cui il ragazzo riflette davvero su cosa è diventato Sasuke per lui. E, perdonami le smancerie, ma mi sono commossa, dico sul serio. Mi ha ricordato, seppur in chiave diversa, tutto i brani di Nakushite kotoba Da quando dunque hai messo per iscritto la parola amicizia prevedo ci saranno capitoli ancora più... più... feels! E mi dai la conferma proprio qui: “[...] perché il suo dolore, ormai, è diventato anche il tuo” . Questo è trionfo di empatia narutiana ç.ç

Con questo ho finito. Scusami per l’ennesima volta: questa recensione non s’aveva da fare! L’ho scritta a pezzi tra ieri e oggi, e sto finendola proprio ora che mi è salita la febbre. Sì, lo so, è una vergogna – nonché schifosamente inutile.
Ad ogni modo cercherò di recuperare gli ultimi capitoli che mi restano E non vedo l’ora di farlo, perché questa storia è talmente... febbricitante! (Ah ah, gioco di parole ad hoc XD)
Alla prossima, magistrale Vavi. Un abbraccio fortissimo!


CalcedonioBlu

PS: perdonami, ma stavolta il titolo mi ha ignorantemente ricordato un telefilm che c’era stato qualche anno fa sulla Mediaset: Un paradiso per due. C’erano la Incontrada e anche i viscidosi attori del Mondo di Patty, se non sbaglio XD Okay, con questo chiudo: ho già smontato abbastanza la situazione Angst che tu avevi predisposto. Sembra che possegga una specie di “dono” per riuscire ad inserire delle cretinate a random, nevvero? XD

Recensore Veterano
05/08/16, ore 12:14
Cap. 15:

No, non è arrivato Babbo Natale: sono semplicemente io ^^’ Ed era pure ora, mi dirai tu! Ebbene, dolce e diva Vavi, ho trovato la Forza per mettermi al lavoro sulla tua Opera. Ti illustro solo per un attimino la mia situazione: ho trigliardi di messaggi e recensioni () a cui rispondere, robaccia da scrivere, tante altre cose quotidiane da fare... ma c’è stato un piccolo cambiamento di programma: sedendomi ad ascoltare la mia musica evocativa (che, attenta, non è quella degli indiani d’America XD ma semplicemente quella che suole suggerirmi: “Accendi le tua dannatissime sinapsi, razza di sfaticata!”), mi è venuta l’improvvisa ed inaspettata voglia di scoprire cos’accadeva nel lontano capitolo 15. Quindi ora sono qui, con le mie musichette del cavolo (che però sono molto funzionali al fine di non farmi sentire il neonato che strilla nella casa di fianco õ_ò), senza più la capacità di recensire decentemente... ma ci si prova lo stesso! (Tanto spero so che mi perdonerai ;D)

Ora partiamo con la recensione. Ah, beh, prima vorrei dedicare uno spazietto a tutti coloro che non “considerano” questa storia, perché in fondo si meritano questa deliziosa premura: non avete idea di che cosa vi stiate perdendo, babbani. E con questo ho finito: non dovrei avere l’autorizzazione di aggiungere altro, dato che arrivo a recensire questo capitolo di marzo scorso nientepopodimeno che ad inizio agosto. Impeccabile! ✨
Dunque, il titolo che hai scelto è bellissimo e molto efficace: è uno dei pochi esempi (in generale) in cui esso riesce a dispiegarsi perfettamente man mano che la vicenda si racconta. Più si prosegue con la lettura del capitolo, più di capisce che queste due semplici parole si stanno concretizzando, e personalmente ho avuto la sensazione di volerne sapere sempre di più; giungendo al finale sono convinta di essere rimasta molto soddisfatta della lettura – che non è cosa da poco: lo sai che il più delle volte tendo ad imprecare mentalmente XD
Come sempre sei stata precisa ed accorta anche nell’inserimento di un nuovo personaggio, che a quanto pare si rivelerà abbastanza importante – sopratutto per svelare qualche dettaglio in più di quel passato e di quelle turbe interiori a causa delle quali Sasuke sta ancora soffrendo. Quando ho capito che si sarebbe trattato di Shisui ho subito sentito tremare un sopracciglio (eh, beh, mi stanno dicendo sempre più persone che tendo a farlo in perfetto stile “Signorina Rottermeier” ç.ç Ma io non me ne accorgo, d’oh!), perché quando ci entrano di mezzo i parenti nei casi giudiziari… mmh!, la cosa puzza! Ma, neanche a dirlo, tu sei sempre perfetta e seria. Non metti i personaggi a caso senza considerare i pro e i contro che possono provocare influenze sulla storia. Quindi, un ennesimo chapeaux!
Si stava parlando delle reazioni di Sasuke, e ti dico che la maniera in cui hai ritratto il suo comportamento, attraverso lo sguardo esterno di Naruto, è stupendo: forse non avresti saputo renderlo meglio! Proprio una persona esterna, che tra l’altro è talmente attenta e sensibile, poteva cogliere così tanto da mostrarci. Penso che un narratore in prima persona non sarebbe stato capace di trasmettere lo stesso contenuto; non sarebbe riuscito ad essere scientifico, “chirurgico” come è il martellante pensiero di Naruto. Dunque hai saputo equilibrare in modo pressoché encomiabile (sì, perché io ti venero!) le parole confuse ed astratte di Sasuke («Doverlo incontrare ogni settimana è una condanna peggiore dell’ergastolo [...] È l’illusione di afferrare qualcosa di incorporeo... qualcosa che non tornerà più». Questo pezzo l’ho amato: è un prezioso – e desiderato – disvelamento del dolore che ha provato per così tanto tempo da solo) con l’aspetto davvero razionale e palpabile, attraverso cui noi lettori riusciamo a provare anche una sorta di profonda empatia. Perché Naruto è in ognuno di noi, e tu sei riuscita a trovare nel suo carattere quella parte che ci lega intimamente a lui da quando abbiamo iniziato a conoscerlo nel manga ^^
L’epilogo del capitolo mi ha lasciata senza parole: si comprende che Naruto ha ottenuto un progresso, è riuscito a comprendere qualcosa in più. Nel momento in cui ha pensato a Hinata, alla vita in generale, ho avuto l’impressione che si sia discostato dalla sfera astratta, e si sia calato in un punto di vista più materialistico; da questo traguardo giunge infatti alla consapevolezza che Sasuke sia umano e limitato. Proprio come lui, insieme. (Mannaggiatté, mi hai riportato alla memoria le parole di Esseri umani XD “[...] Ma quando piangi in silenzio / scopri davvero chi sei [...] Io sono uno qualunque / uno dei tanti, uguale a te [...]” Bene, momento di fangirlite acuta concluso.)

Oddio, mi sento benissimo adesso! Mi sono tolta un enorme peso dalla coscienza Nonostante abbia scritto le mie solite cagate cosette incomprensibili, bisogna ammettere che è sempre bello tornare su questi lidi Perché sono queste le storie che vanno la pena di essere lette, rilette, rilette anche per sei volte, e poi pensate e fatte proprie. Grazie ancora, dolce Vavi, per aver condiviso con noi questa avventura.
Ed ora mi dileguo: perdonami in anticipo per questo schifo di recensione, se puoi! XD
Alla prossima! Prima o poi arrivo anche io alla peripetèia della storia! (Pian pianino ç.ç) Un bacione, intanto


CalcedonioBlu

Recensore Veterano
04/08/16, ore 20:20
Cap. 18:

Finalmente c'è l'ho fatta!
Di per sé mi ha fatto piacere rifarti rifare un tratto di questo percorso, e averti invogliato a rivedere il capitolo. L'ho fatto volentieri e sai come sono combinata, se una cosa mi piace, tendo a volerla recensire per intero, entro certi limiti, ovvio! xD
Tra l'altro, ti rubo ancora un minuto, perché mi sembra giusto renderti partecipe: sai che sono iscritta ad un contest di drabble, no? Ecco, avrei voluto farne una su Itachi, ma dopo l'immersione in questa raccolta e i miei discorsi sulla morte liberatoria penso proprio che la farò su Sasuke, anche non ho ancora la certezza che poi intraprenderò per questa drammatica strada.
Ok, Vavi... io avevo detto di far uscire Sasuke dall'isolamento, possibilmente vivo e pronto a farsi irritare da Naruto o dai suoi calzini!, non di farlo uscire al limite della perdita della coscienza e quasi della vita! xDxD Povero Sasuke, ma sai quanto lo amo e soffro con lui e per lui!
Quando penso a Sasuke come personaggio del manga oppure leggo di una tensione così drammatica intorno a lui, è inevitabile per me dire che il destino é stato davvero crudele e senza pietà con lui.
Comunque la descrizione inziale é molto bella:
Le crepe grigiastre che attraversano il soffitto della prigione si riflettono nelle tue iridi scure come se vi fossero state tatuate a fuoco.
Non so se era voluto, ma ho come sentito un richiamo verso lo Sharingan — mi ha dato la sensazione che volessi enfatizzare maggiormente il momento drammatico, per una semplice associazione al forte dolore emotivo per cui in genere lo Sharingan si manifesta nel manga.
Con l'intero paragrafo iniziale, poi, hai descritto in modo particolarmente vivido, la condizione di gravità in cui si trova Sasuke (Cattiva, Vavi!) e soprattutto, oltre la condizione di salute da prognosi riservata, e come se avessi voluto sottolineare uno stato d'abbandono con quel lasciarsi andare, quasi come una scissione tra corpo e anima.
Ovviamente, e solo per questa occasione, per fortuna arriva un'altra guardia del penitenziario (devo dire che hanno un organico assolutamente invidiabile tra svogliati, comari, mezzi imbecilli e opportunisti!) e perlomeno Sasuke potrà essere rimesso in sesto. Anche se l'indifferenza e la stanchezza dei suoi pensieri rivolti verso se stesso, sono decisamente preoccupanti. Mi suonano come un campanellino d'allarme.
Nella seconda parte di questo capitolo il pensiero che mi é più saltato in testa é stato inquietante: ovviamente riferimento ai metodi di soggiogamento propri di Orochimaru.
Sai che Gaara non me l'aspettavo? Avevo pensato un po' a chiunque, ma non a lui.
E dire che mi piace come personaggio, almeno nel manga amo il rapporto che si crea tra lui e Naruto, purtroppo nell'ambito fanfic, ho la tendenza a metterlo sempre in secondo piano; immagino, poi, che in una sorta di parallelismo in qualche modo riproporrai alcune delle loro dinamiche.
Sempre in riferimento al manga, scusa se rompo, mi viene in mente, la scena che poi hai riportato anche tu in Nakushite, quella famosa scena di Naruto e Gaara (che io ricordo ancora poco!xD, infatti me la ricordo per la tua drabble! Mi spiace per te, ma vivendo Nakushite, la sento anche un po' mia e insomma mi è semplice collegare! xD). Mi é venuto in mente, ovviamente in un percorso mentale tutto mio e magari totalmente errato, che forse l'entrata in scena di Gaara e il conseguente aiuto di Naruto, potrebbero in un certo senso ripercorrere lo stesso significato di quella drabble.
Ritornando all'inquietudine... Gaara! Ovviamente, io non voglio nemmeno immaginare cosa e come Orochimaru dona protezione e se lo immagino lo dimentico! xD Però mi ha fatto effetto vederlo così spaesato e in trappola.
Sicuramente deve aver percepito qualcosa in Naruto per chiedergli aiuto, anche perché visto l'ambiente avrebbe potuto chiedere alla persona sbagliata.
C'è da indagare, anche sul suo passato o perlomeno avere qualche informazione in più; e soprattutto capire in cosa il suo ruolo sarà fondamentale.
Comunque il pezzettino della stretta di mano tra Naruto e Gaara, é una meraviglia, fattelo dire.
Direi più in generale che stavolta le descrizioni sono stare davvero... non saprei definirle con nient'altro che belle e emotivamente intense! Sii orgogliosa! (ma potrebbe essere che avendo recuperato velocemente, non mi sono fermata molto sul lato stilistico delle precedenti: in sostanza, comunque le ho trovate meravigliose)
Al momento, Naruto però mantiene sempre quella sorta di connessione con Sasuke, un po' un sesto senso — e fa comunque un po' tenerezza a percepirlo trasandato, come a sottolineare che l'intensità delle sue preoccupazioni da non lasciare spazio a nient'altro.
Questa raccolta Vavi, si sta trasformando in una long-fic! Ci sono moltissime cose da sviscerare, dimmi che tirerai per le lunghe, per favore.
Ok, Vavi!
Di sicuro ho dimenticato qualcosa per strada, ma come avevo predetto, nemmeno con te mi sono risparmiata in lunghezza (credo, perché scrivendo da cellulare non ho una panoramica d'insieme) ed è tutta colpa di quel che ha a che fare con alcuni argomenti di analisi! A presto??? ^^

Recensore Master
02/08/16, ore 20:43
Cap. 18:

Ciao, sono davvero contenta di risentirti.
Il capitolo mi è piaciuto molto.
La prima parte in cui troviamo Sasuke ridotto in quelle condizioni da “se stesso”, mi ha fatto riflettere, come accade in ogni tuo singolo capitolo in realtà, è se il moro avesse agito così anche perché in questo modo sperava di essere trovato prima della morte e, visto il suo stato, tolto dall’isolamento per essere curato?
Un nuovo membro è entrato a far parte del gruppo di Orochimaru, anche se dubito in modo intenzionale. Sono contenta di trovare anche in questa storia Gaara, ora Naruto ha un’altra persona da aiutare e dopo una richiesta così esplicita, di certo Naruto non se ne starà con le mani in mano.
Spero di risentirti presto, kiss

Recensore Veterano
31/07/16, ore 19:51
Cap. 17:

Sto cominciando a provare tenerezza per Hinata, perché ad ogni colloquio, si trova a dover fronteggiare un Naruto sempre preso a metà tra lei e il resto.
A parte che il momento dei colloqui comincia a diventare movimentato! xD
Tornando seri, l'irruzione di Shisui, mi é apparsa come una scena da film/telefilm.
Il breve scambio di parole tra lui e Naruto... é stato quasi illuminante per entrambi. Shisui forse può sospirare di sollievo (fino a prova contraria e Orochimaru nei dintorni) a sapere che c'è qualcuno che accanto a Sasuke e dall'altro lato Naruto adesso sa che c'è qualcuno che crede e lotta per Sasuke. Il loro incontro per quanto veloce é inteso nel suo significato.
Infatti questo viene poi ripreso subito dopo nell'introspezione, quasi al limite della perdita di lucidità di Sasuke, quando sembra lottare con se stesso.
L'isolamento, non può non farmi pensare ai tuoi capitoli di Nakushite, nei vari missing moment al covo. Certo, qua la situazione è capovolta, e se là Naruto era più inteso come elemento di disturbo per i suoi piani, qua assume un altro significato, e soprattutto si aggrappa a lui, per non sprofondare in una voragine di buio e disperazione.
Comunque per l'isolamento di Sasuke... Vavi sei cattiva!
Dai, non mangia! :'( Fallo uscire da li! xD
Direi che ci vediamo presto, no? *.*^^

Recensore Veterano
31/07/16, ore 19:50

Capitolo con un po' di azione! Per Sasuke e Naruto non c'è un attimo di pace!
Negli avvenimenti di questo capitolo che ci sia lo zampino di quella viscida serpe mi sembra una teoria inconfutabile, ma non saprei dire in quale misura sia stato il raggio d'azione di Orochimaru. (ok, la chiamo serpe, ma in realtà mi piace come personaggio lungo il manga!)
Potrebbe aver escogitato tutto questo per volerli dividere? Che abbia compreso che tra loro esiste un equilibrio che li rende più forti insieme e Sasuke difficilmente non cederà al suo volere, soprattutto se a fargli da spalla c'è Naruto?
Naruto... sembra quasi connesso a Sasuke; e ovvio che poi conoscere le abitudini del proprio compagno di stanza diventi normale con il trascorrere del tempo, ma se ci aggiungiamo il fatto che Sasuke é Sasuke, metodico, in un certo senso abitudinario e del fatto che sia stato Orochimaru a fargli notare la cosa con tutte le implicazioni del caso, diventa impossibile che Naruto sarebbe stato fermo e non abbia agito istintivamente.
I modi di sgattaiolare fuori, sembrano un po' goffi, fatti da chi in genere non è abituato a dover eludere la sorveglianza, ma seppur Naruto non é il più fine stratega, é stato efficace.
L'istinto ha avuto la meglio, Naruto non ha dato spazio alla ragione e ha colpito l'uomo che se la stava prendendo con Sasuke, che ovviamente la razionalità non l'ha lasciata dentro la loro cella e immagina già quali potrebbero essere le complicazioni di Naruto a causa di quel gesto.
Sfortuna vuole che qualcuno li raggiunga e Sasuke in un certo senso decide per entrambi: non so se in questo passaggio volevi ancora implicitamente sottolineare il fatto che Sasuke sente di non aver niente da perdere e non avendo una condanna definitiva abbia la percezione di non avere futuro a differenza di Naruto. Io ho intravisto anche questo significato in quel gesto.
Il ritaglio della foto di Hinata a cui parla, mi dà la stessa sensazione dell'altra volta. Hinata mi appare come la ragione che per nel momento prima Naruto non ha avuto agendo d'istinto.
Sul fatto che Naruto abbia promesso di cambiare, sarà effettivamente così? Al momento ricordo quel flashback del momento in cui si sono scambiati gli sguardi e se non sbaglio (e dire che l'ho letto ieri!) Naruto accennava al fatto che non era ancora mai cambiato per nessuno.
Non so se hai voluto fare un collegamento a questo, con il sottotesto che si, per quanto uno possa cambiare, in fondo però non qualcosa rimane, oppure sono due cose completamente slegate.
Certo che le guardie di questo penitenziario sono una migliore dell'altra: abbiamo già incontrato l'impiccione, lo svogliato (Shikamaru?) e ora il portare sano di cattive notizie (a mo' di uccello del malaugurio) e pure imbecille.
Sasuke in isolamento una settimana. Che brutta roba, psicologicamente parlando!
Naruto non ha preso bene la notizia perché finalmente scrivi nero su bianco " il suo dolore, ormai, è diventato anche il tuo", cosa che personalmente avevo già intravisto precedentemente in un costante crescendo con lo scorrere dei capitoli.

Recensore Veterano
31/07/16, ore 19:46
Cap. 12:

Ammetto che al precedente capitolo ho preferito questo. Non so se sia per l'angoscia palpabile e quella descrizione iniziale sulla reazione di Naruto. Pare empatia allo stato puro; sembra aver vissuto anche lui, attraverso le parole di Sasuke, l'accaduto.
E Sasuke é inerme e il suo gesto di accostarsi alle sbarre sembra la metafora dell'essere in trappola, non solo nel senso fisico del termine.
Tra l'altro il capitolo contiene una cosa interessante: ovvero Naruto che non mette il confine netto tra l'innocenza e la colpevolezza. Le sue parole sono istintive, il racconto di Sasuke lo ha destabilizzato, chiedendosi cosa sarebbe successo se ci fosse stato lui e come avrebbe reagito. Naruto ancora una volta lo comprende, e le sue parole sembrano dar voce a quelle che Sasuke non ha pronunciato.
Quando Sasuke dice che non tutti sono come Naruto, io ci vedo un punto di contatto forte tra loro; oltre questo comunque il finale è amaro ugualmente perché Sasuke ricorda a Naruto e a se stesso come per quanto la morte del fratello non sia avvenuta per mano sua (anche se per certi aspetti quella accusa é la condanna peggiore), Sasuke ha però commesso gli altri due omicidi e su quello c'è poco da sperare in attenuanti o qualche sconto di pena.
Mi chiedo poi quale sarà la pena effettiva di Sasuke... ho un po' paura, non tanto che si prenda qualche ergastolo, ma per le relazioni conseguenti in un ipotetico finale.
Ho come il sentore che la sua vita sia legata a doppio filo con la scoperta della realtà dei fatti, forse... ma ecco questa è solo un ipotesi che mi é venuta in mente oppure perché si accenna ad un'idea di suicidio nel precedente capitolo.

Recensore Veterano
31/07/16, ore 19:44

Ok, Vavi... Oggi termino il mio percorso di recupero, e scusami se sarò breve e sintetica, in verità ultimamente lo sono un po' con tutti, ma conto di rifarmi con la normale prosecuzione della raccolta, non avendo più commenti indietro.
Sasuke che gioca a tennis... mi ha fatto tornare in mente il film Match Point di Woody Allen; non so se c'è l'hai presente oppure non lo hai mai visto, ma comunque in quel film c'è una filosofia di fondo che questo flashback sembra per certi aspetti lasciar intuire.
Ho letto e riletto questo capitolo, un paio di volte... e in verità in sé non ho moltissimo da dire. Forse mi aspettavo più la presenza di Itachi o qualche istante prima della sua morte, però mi rendo conto che essendo il vissuto di Sasuke, non poteva andare diversamente che dal raccontare il tutto dalla prospettiva dei suoi occhi, l'esatto ripercorrere di quel momento.
Quello che è accaduto é stato un complotto diabolico di cui ci sono state solo vittime.
Perché Sasuke, la variabile impazzita del piano, in preda a dei sentimenti devastanti ha messo fine ad altre due vite, come una vendetta istantanea, anche se di per sé il suo destino era già parzialmente segnato.
La cosa che mi ha colpito tra tutto sono stati i pensieri di Sasuke mentre tornava a casa, prima di fare quella terribile scoperta: i suoi pensieri sono rivolti a Itachi ben piú di una volta, come a sottolineare che il fratello, insieme alle sua passione sia e rappresenti il suo mondo.
Diciamo che poi l'ultimo pezzo é il più drammatico assoluto, Sasuke ormai rimasto solo con se stesso che chiude gli occhi al fratello morto, consapevole che le colpe di quell'assassinio saranno addebitate a lui, senza via di scampo... é un passaggio molto bello, ma anche emotivamente forte.

Recensore Veterano
30/07/16, ore 23:38
Cap. 15:

Penso che il titolo renda bene l'idea di quello che potrebbe essere sia riassunto del capitolo che la frase finale.
Tutto a un limite, e l'indifferenza e il distacco di Sasuke hanno come limite il dolore.
In questo capitolo ci offri Sasuke (se puoi recapitarlo a casa, ti lascio l'indirizzo! xD) nella sue complesse sfaccettature umane: le speranze che ha perso e risiedono in Shisui, il distacco, il dolore per una famiglia non ha più, le recriminazioni verso Shisui che è partito, lasciando da solo Itachi. É anche ben evidente come gli incontri con Shisui lo provino emotivamente e come immediatamente dopo sia irritabile. Shisui rappresenta qualcosa che Sasuke ha perso, e non può tornare.
É quanto può far male una consapevolezza del genere?
Forse è il primo capitolo, dopo il flashback che lo presenti in modo più completo. É merito anche di Naruto che continua ad avere gli occhi puntati nella sua direzione e non demorde, nel voler sapere perché ormai Naruto ha imparato a leggere Sasuke, ad andare oltre quello che lui vuol far apparire.
Ma Sasuke é umano, e questo Naruto lo sa, e ogni giorno lo comprende sempre di più.
Ok, Vavi mi fermo qua, per oggi! Dopo questa mia piccola maratona angst... necessito di un po' di fluff e romanticismo! Che dirti, a presto!^^ Nei prossimi giorni comunque, mi vedrai sbucare sulle ultime recensioni mancanti.

Recensore Veterano
30/07/16, ore 23:35

Aggiornamento interessante, perché ci racconti di un altro spiraglio della vita carceraria, ovvero, le docce.
Tra l'altro mi piacciono parecchio i capitoli dove è presente l'ambientazione carceraria e le diverse peculiarità di cui è composta.
Onestamente non sono informata molto sulle situazioni di reclusione, comunque come in molti carceri si mette in atto un processo rieducativo della persona, vedi carcerati che imparano mestieri nuovi, in altre, viene tolta l'identità, pezzo per pezzo e giorno per giorno.
Il fatto di lavarsi con acqua gelida e senza sapone, se non puoi permetterlo, mi sembra un ulteriore modo di degradare la persona insieme a tutte quelle altre piccolezze che si usano in quei luoghi.
Facendo questo percorso mi ricollego al ritaglio di foto di Naruto: oltre a rappresentare la sua amata, é qualcosa che lo distingue dagli altri ed è l'appiglio e la speranza per affrontare quelle giornate dentro le sbarre. Quella foto, per Naruto, é vita.
E Sasuke, con quel suo baratto tra il pugnale e la foto (e anche il prestare la saponetta) ha fatto uno dei suoi gesti che valgono di piú rispetto ad ogni discorso. Comprende Naruto, conosce Naruto, le sue difficoltà e le cose a cui tiene.
Vero, si è liberato di un potenziale problema, ma sicuramente i gesti di Sasuke sono da ricondurre all'importanza che poco per volta comincia ad avere Naruto per lui.

Recensore Veterano
30/07/16, ore 23:34

Naruto con ben 9 piercing! Qualche riferimento alle code della volpe?
Anch'io ne avevo un po'; in verità alcuni c'è li ho ancora, però quelli sul viso ed i più evidenti, li ho tolti, giustamente per questioni lavorative!
Il flashback é stato carino in sé, un approfondimento piacevole su come hanno cominciato a muoversi le cose tra Naruto e Hinata: qua, almeno, hai reso evidente la differenza sociale tra i due che per quanto vasta, non gli impedisce di scambiarsi sguardi.
Dopo lo sguardo sul passato, ci riporti in diretta dalle celle (xD)! Ammetto che il commento/pensiero riguardo i funzionari pubblici mi ha fatto un bel po' sorridere.
In fondo quello è un microcosmo, e diventa impossibile non conoscere anche cose che non si vogliono sapere!^^ Un po' come in un condominio! xD
Orochimaru é tornato, o meglio le sua influenza è palpabile e lo dimostra apertamente con Juugo: Orochimaru può tutto (o quasi) là dentro.
Sasuke sente quasi la pressione addosso, visto che Orochimaru pare non mollare la presa (e pure sognarselo di notte! xDxD).
Certo le soluzione ponderate di Sasuke... é inquietante. Ok, nel manga lo ha raggiunto lo stesso, ma immagino che la strategia sia "se non puoi battere il tuo nemico, fattelo amico"; immagino che avrai capito cosa intendo, nonostante il paragone non sia proprio il più azzeccato.
Naruto... nel suo essere Naruto mi fa ridacchiare: mi pare evidente che Sasuke parli per se stesso, mentre Naruto per quanto se ne vuole stare lontano dai guai, sembra parlare quasi al plurale.

Recensore Veterano
30/07/16, ore 23:32

Avevo detto la prossima settimana vero? Ho avuto un contrattempo e sono tornata a casa prima e mentre c'ero sono andata avanti. Non ho scritto tutto in serata, qualcosa l'avevo già mezzo definito! Ovvio, non saranno recensioni lunghissime, ma per lo meno mi sono rimessa quasi pari.^^
Ho scritto i commentato in modo un po' sfasato, ma perché ho ritenuto alcuni capitoli piú semplici da approcciare e di conseguenza più veloci da commentare!^^
Perciò dopo questo capitolo faccio un salto, ma durante questi giorni poi torno indietro.
A questo capitolo darei il sottotitolo Preludio alla confessione, visto lo stato di pseudo calma apparente.
Prima di addentrarmi sul resto però, mi ha incuriosito questo pezzo: " quasi uno di quei rimproveri che ti rivolgeva il vecchio Jiraya, prima che l’alcool lo consumasse fino a farlo uscire di senno "; non so, mi sembra una constatazione molto amara, forse uno dei primi accenni a qualcosa riguardante il passato di Naruto, forse ancora prima dell'arrivo di Hinata.
Tornando al capitolo, é stato divertente l'inizio dei dialoghi tra Naruto e Sasuke: Naruto si offre di portare lui il pugnale, con quasi l'ovvio doppio senso che lui sarebbe in grado di condividere ben altri dolori e problemi. La caustica risposta di Sasuke, é fenomenale, anche se in sé, nasconde anche il non voler coinvolgere l'altro.
D'altra parte le parole di Hinata, si sono insinuate dentro Naruto, che però fedele a se stesso, seppur dubbioso, allora va oltre e chiede, sprona a modo suo Sasuke a parlare. In un certo senso il suo «Ma tu lo sai», sembra già avere un sottointeso di fiducia, sembra voglia dire che Naruto gli crede, cosa che evidente quasi nessuno ha mai fatto, visto che Sasuke ha menzionato un elenco di persone, come a voler dire che tutti hanno detto qualcosa in proposito come se fosse la verità. E come capita davvero in molti casi, visto che ormai se si accende la tv e si finisce a guardare i casi di cronaca nera, tutti sanno tutto, ma mai la verità che salti fuori per quella é.
Naruto, comunque, ha usato i modi giusti ed è riuscito a trasmettere la sua sincerità e Sasuke finalmente si è lasciato andare a raccontare quando l’incubo è divenuto realtà. Bellissima frase finale ed a effetto.

Recensore Veterano
30/07/16, ore 14:51

Qui sarò leggermente piú breve.
Questo capitolo mostra Naruto ben preso dalla situazione che vive, nonostante di fronte a lui ci sia Hinata.
Mi sembra di per sé, quasi normale, visto che al momento appartengono a due mondi separati tra loro, ma per quanto Naruto conosca l'altro lato, ora vive in carcere e il fatto che i suoi pensieri siano rivolti ad altro, mi sembra un modo evidente per tracciare una linea invisibile tra il mondo libero e quello carcercario.
Questo discorso esula dal discorso Sasuke, che adesso fa parte del mondo in cui Naruto, cioè ho voluto solo puntualizzare come abbia percepito in modo ulteriore il flusso dei pensieri di Naruto.
Hinata: sarà l'influenza delle letture di CalcedonioBlu, ma il modo con cui l'hai mostrata, così serena, ma allo stesso tempo determinata nel consigliare a Naruto di fare attenzione e rivelargli notizie a lui occulte, mi ha in un certo senso ricordato una figura salvifica e elevata. Un monito, qualcosa di concreto e inscalfibile — qualcosa che in quell'ambito in cui Naruto vive, serve, per ricordare che ha qualcuno fuori da raggiungere.
Bene Vavi, dopo questo sclero, penso con questa storia ci rivediamo in settimana, così da portarmi un po' avanti con i commenti ^^

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