Recensioni per
26 agosto 1788 (Versione di Veronica!)
di VeronicaFranco

Questa storia ha ottenuto 20 recensioni.
Positive : 20
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/08/15, ore 15:47

Ciao, Veronica, in ritardissimo, ma arrivo...anche per questa splendida pietra preziosa incastrata tra i gioielli della tua "collezione".
C'è tanta, tantissima malinconia in questo compleanno. In alcuni momenti delle nostre esistenze si sente pressante il bisogno di tirare una riga immaginaria a quello che sembra il destino o le scelte fatte ci abbiano riservato fino a quel momento...nella prima parte riservata ai pensieri di Andrè scritti in prima persona, questa aspettativa viene completamente scardinata da un uomo solo, disilluso, per certi versi stanco. Ma, tutto sommato, non ancora completamente vinto, perduto, sì, ma forse la flebile speranza di scorgere in lontananza la fiammella di un faro c'è, esiste ancora. Andrè sa che ha perso ( momentaneamente) la cosa più importante della sua vita: la possibilità di "vivere" Oscar come sempre era accaduto negli anni a palazzo Jarjayes, condividendo ogni singolo momento assieme, condividendone i pensieri in una sorta d simbiosi che adesso è sostituita solo dalla possibilità di viverle accanto, proteggerla e "nutrirsi" della sua vista.
Però non s'arrende, tutto sommato. Un animo semplice ( semplice non sempliciotto, attaccato ai veri fondamenti base della vita, senza fronzoli alcuni..) come il suo cerca di "andare avanti" aggrappandosi alle quiete certezze che ogni singolo giorno incerto regala ( la vita in caserma, il fermento politico-sociale,uno scambio di battute tra soldati..).
Dicevo che partiamo da un Andrè che, dopo lo "strappo", cerca di trovare un equilibrio in un'esistenza precaria e squilibrata...i "demoni" che lo hanno tormentato per molto, moltissimo tempo, lasciano il posto ad un animo che cede all'inelutabilità del destino, che si lascia condurre e cullare da quest'ultimo, ad accettare qualsiasi conseguenza.
E, qui,si insinua una magnifica Oscar...ancora incapace di dare un nome a quello che sente mutare nell'anima ( tu dici che Saint Antoine capiterà meno di un mese dopo, quindi immagino che le "trasformazioni" nel suo cuore abbiano già iniziato a scavare da un pezzo..), ma perfettamente in grado di capire che l'ago della bilancia che determinerà la "rinascita" ed una nuova consapevolezza in lui, potrà essere solo lei col suo riavvicinarsi.
Bello, delicato, commovente, come si "ritrovano": con la semplicità e la spontaneità di cui sopra, con cui si costruiscono le " cose che contano", gli appigli sicuri, i veri approdi...un ritorno placido e naturale verso ciò che erano, una mano tesa di lei a ricostruire la "loro casa" dalle macerie del terremoto che li ha travolti.
Un accenno in extremis ad Alain, grandissimo amico e "lettore dell'animo" come sempre...desidera distogliere, anche solo per poco e alla sua maniera, l'amico dalla triste costante che ne avvolge l'esistenza, desidera, di concerto con gli altri, regalargli un piccolo sollievo dalle ferite dell'anima, ma nel momento in cui s'accorge d'aver interferito nel modo sbagliato, sa essere così sensibile e leale da non creare inutili imbarazzanti situazioni di disagio. E si fa "paladino" di questo anche con gli altri.
Ps: devo pensare che la prostituta che ammicca dalla balaustra sia una nostra conoscenza? In fin dei conti, questo scorcio è di poco antecedente l'inizio di "Rivoluzione", e pare di aprire una finestra temporale su quel periodo...
Ps del ps: lo dico anche a te ( ma non offenderti...):va bene che il periodo non era certo dei migliori con tutto ciò che stava squassando la Francia, ma possibile che Oscar dimentichi proprio il compleanno di Andrè?...le darò l'attenuante dei pensieri, và...
Grazie ancora di quest'omaggio, nonostante la tua presenza "diradata" su fb (peraltro comprensibilissima) mi auguro NON CI ABBANDONI su questo "storico" fandom...visto il recentissimo "colpo al cuore" preso, non so se sopporterei un'altra "dipartita". Rallentate, vi scongiuro, prendetevi tutto il tempo ( tanto non si fanno mica gare", accidenti..), postate in ritardo, non rispondete alle recensioni, priorità assoluta alla vostra vita, ma non lasciateci più così...
Scusa lo sfogo finale ( che non ti riguarda del tutto, ma ci tengo a voi e me ne dispiaccio..), prometto che non tornerò più sull'argomento.
Un bacio,
Tamara Alessandra.

Recensore Junior
30/08/15, ore 00:08

"LA BELLA SENZA PIETA'"
"SCUOTENDO IL CAPO, I CAPELLI, IL CUORE DI ANDRE'"
Ecco, sono solo due delle frasi che mi hanno colpito di più facendomi stringere il cuore e sentire una forte emozione. E non solo perché riferite ai nostri due "amori", ma per la forza e la bellezza intrinseca che proprio queste due frasi, indipendentemente dagli "attori", portano con sé...

Prologo sciocco ma doveroso e adesso passiamo alla storia in se stessa. Vero! E' fenomenale come tu e Lucy non solo abbiate scelto stesso giorno (probabile), stesso contesto (fattibile) e addirittura lo stesso titolo (possibile ma, caspita!). La cosa bella, come dico sempre a MGrandier con la quale spesso condivido i "palpiti" di racconti e commenti, è che nonostante tutte queste coincidenze ognuno dei due racconti si sviluppi in maniera completamente diversa.
Hai tratteggiato una giornata precisa e storicamente importante con la tua consueta precisione. Ammantandola di dolcezza, di nostalgia, di simpatia e di complicità. Bello questo André rassegnato. Rassegnato ai colpi della vita, forse. Rassegnato all'atteggiamento duro e scostante di Oscar, forse. Rassegnato ad amarla, cercarla, proteggerla per sempre DI CERTO!
Bello questo Alain simpaticamente complice e protettivo.
Bella questa Oscar che, con la solita maschera di tranquilla indifferenza, fa scivolare via con una semplice chiacchierata tutto l'imbarazzo e l'amarezza di mesi di silenzio. Così come se nulla fosse. Ma in fondo, perché rivangare?
Bello il tuo racconto! E scusa se arrivo solo adesso... Avevo provato già un paio di volte di leggerlo, ma EFP non me lo aveva permesso non caricandomi la pagina. Finalmente, stasera, eccomi a te!

Recensore Master
27/08/15, ore 16:13

che bello il tuo racconto, mi è piaciuto proprio tanto, oscar sembra così distaccata nei suoi pensieri, non si ricorda addirittura il suo compleanno, io ci sarei rimasta male, ma poi mi sembra un bell'avvicinamento

Recensore Master
27/08/15, ore 15:38

Cara Veronica,
in questa intensa, drammatica ma infinitamente umana oneshot... ho ritrovato l'autrice che mi ha fatto venire voglia di iniziare scrivere! 
Quanto sentimento... buttato giù seguendo quel flusso di idee che quando riesci a seguirlo... Ti porta lontano.. E come arriva forte Veronica.. 
Non so se mi sono riuscita a spiegare 
un bacio Cecile 

Recensore Master
26/08/15, ore 23:41

Quanta tristezza loro sono lì ancora immobili nel loro ruolo, nel loro essere uniti eppure distanti. Una torta un momento di pace mentre tutto intorno precipita, si perché il ritorno di Necker non rissolevò la situazione ed il resto è storia. Bel l'idea quella di far diventare la protagonista la storia che si intreccia con le vicessitudini di un uomo comune

Recensore Master
26/08/15, ore 23:01

Mi si sono commossa, sai? Ma commossa davvero, con le lacrime che scendevano sulle guance ed il naso da soffiare...perché il tuo scrivere scava dentro e le emozioni tu le fai sentire, nella pancia e nel cuore. Mi ha intristito la rassegnazione di questo André, con i suoi pensieri imbrigliati ed il suo dolore da vivere giorno per giorno...Tanti sono stati i passaggi che mi hanno toccato nel profondo, la descrizione che lui fa della nonna, un tempo tonda nutrice ora così piccola e magra...e poi ancora i ricordi, lassù sulla collina, mangiando torta acciaccata e bevendo vino dal collo della bottoglia...Credimi, mentre scrivo, ancora tiro su col naso... Un altro piccolo grande capolavoro, Veronica, GRAZIE!!!

Recensore Veterano
26/08/15, ore 21:50

Veramente una storia deliziosa, scritta come sempre in modo impeccabile e coinvolgente. Mi hai fatta emozionare, mannaggia, e sappi che non è facile!
Andrè così rassegnato al dolore prima e poi fatto rinascere dalla presenza di Oscar mi ha devvero intenerita tanto. Bravissima

Recensore Master
26/08/15, ore 20:50

Veronica. ...storia bellissima!tanta malinconia stemperata alla fine. ..Confesso che ho provato tanta tristezza ma anche tanta dolcezza. ..insomma un rimescolamento di emozioni che ha catturato il mio cuore! Mi piace il tuo stile che mischia poesia e sentimenti sublimi filtrati da una certa cerebralita'.. Bravissima! Un bacione!
Sandra
(Recensione modificata il 28/08/2015 - 08:18 am)

Recensore Master
26/08/15, ore 17:46

''Allora ho deciso di abbracciare il mio dolore. Di vivere con lui come con un vecchio amico. Se c’è un’ombra dietro di me, voglio che mi stia accanto, perché nessun uomo può staccarsi dalla propria ombra. Essa è indispensabile___'' Nonostante il sonno di ieri notte e i primi segni di cedimento, questo periodo mi ha toccato dentro e riletto oggi è ancora più struggente, perché racchiude tutto il senso della vita di André e della tua storia. Bella, curata, ben costruita ed elegante come al solito, sempre calata nel contesto storico vivo e potente, non accademico. In tutto ciò si inserisce la tua prosa, dai toni malinconici e talvolta amari, affidati prima alla scrittura di André con le sue considerazioni in prima persona, quindi alla narrazione che segue sempre però il suo POV, tranne nel momento in cui la nonna resta un momento sola con una Oscar più fredda del solito, davvero ''la bella senza pietà''. Ed ecco che passi dal regalo sguaiato dei commilitoni, ovviamente rifiutato con la consueta dignità, al momento dell'incontro fortuito, alla poesia di una luna che gli consente di vederla in tutta la sua bellezza... fino a quell'intimità silenziosa sulla Senna, a quelle parole timide di lei che sottendono forse più di quanto ella stessa immagini. Per André, abituato ad essere ombra fedele, consapevole della realtà in cui si muove e del fatto di non poter pretendere di più, questo è davvero un regalo senza prezzo... Chiusa malinconica e dolce al tempo stesso.Brava Vero.

Recensore Master
26/08/15, ore 17:19

Un giorno in cui si intrecciano vari avvenimenti, molti personaggi e tante voci, fino a giungere al loro festeggiamento, in due, che visione potente, le tue descrizioni accurate e potenti ci ripotano davvero a quel tempo e a quel giorno.. In sintesi, divina!

Recensore Junior
26/08/15, ore 14:51

Ciao bella!
Che dirti che già non ti ho ripetuto milioni di volte? Bravissima!
Anche con questa storia mi hai conqustata, e benché i Nostri non abbiano avuto molte scene insieme, ho trovato la parte finale, in cui Oscar dice ad André di essere felice per averlo von lei anche in quell'anno(che poi sarà anche l'ultimo, come hai ben detto nelle note ç_ç), molto bella...in un certo senso era una mini dichiarazione xD
Ho trovato molto dolce anche Nanny, che nonostante abbia un nipote di ormai 34 anni, si preoccupa ancora per lui e gli prepara la sua torta preferita come quando era piccolo.
La parte più divertente invece è stato il regalo di André, anche se in mezzo a quella tragi-comicità, mi è sembrato di leggere una sfida di Alain verso André ed i suoi sentimenti per Oscar. 
Piccola curiosità...il "regalo" di Alain era Marianne?
Ancora tantissimo complimenti per la tua bravura!
A presto, un bacissimo!

Recensore Junior
26/08/15, ore 14:50

Ho letto con gli occhi che pizzicavano, dalle prime righe del diario di Andrè.
Rendi i sentimenti e le emozioni palpabili, in questo sei sempre bravissima. Così si legge sentendo esattamente quello che sente Andrè: "disciplinare il dolore" e conviverci può essere una scelta saggia, se al dolore sei condannato. Per quanto la condizione di Andrè sia difficile, da un lato è invidiabile: i sentimenti così forti e profondi e duraturi, ahimè, sono rari. Allora chissà che non siano una fortuna quando capitano...
Grazie, come sempre.

Recensore Master
26/08/15, ore 12:32

Ciao,
una storia molto molto triste, dovevano essere proprio questi i sentimenti di André nel giorno del suo ultimo compleanno. Non doveva avere più alcuna speranza di poter essere ricambiato da lei,poteva solo desiderare di restare accanto.
Il regalo che riceve è tipico di Alain che si dimostra sempre un buon amico nel zittire gli sfotto' degli amici.
In fono il vero regalo lo incontra per strada,passare del tempo con lei come ai vecchi tempi cosa può desiderare di più?
E le ultime parole di Oscar forse sono per lui il vero regalo.
Una storia struggente che lascia il segno.
Anna

Recensore Master
26/08/15, ore 12:19

Sono quattro i punti focali:emozionante il soliloquio di André e i suoi pensieri su Oscar, dici bene:la vede sbocciare come Generale (lui avrebbe voluto altro non c'è che dire , ma nonostante tutto ne ammira e valorizza le capacità), secondo punto:i loro cavalli più saggi di loro che si affiancano per farli iniziare un approccio dopo molti mesi di silenzi e il non detto che diventa sempre più pesante e presssante. Infine la siesta che si concedono memori dei vecchi tempi e di una Francia diversa, splendido il punto in cui i loro ricordi fioccano sui prati scoscesi osservando vastità e colline, campi palazzi e città! ! La chiusura sulla Senna ha molto da dire, anche la Senna in qualche modo ha una sua voce, ce l'ha insegnato il mitico menestrello dell'anime, veramente struggente! Unica nota critica:invece di scrivere come l'acqua, mi suonava meglio com'è l'acqua ;ovvimente la Senna è un fiume quindi non può non scorrere come l'acqua, ma e' soltanto un dettaglio .Un vero capolavoro questa fiction. Non ti smentisci mai ciao .
P.s.:scusa sempre x le modifiche ma è sempre il cellulare che mi fa scherzi, e anche buttarlo via mi spiace perché x il resto funziona. A presto! !!!!
(Recensione modificata il 26/08/2015 - 01:47 pm)

Recensore Master
26/08/15, ore 12:15

Non si può dimenticare che attorno ad André e alla sua storia personale c'è anche la Storia; e lui non può abbassarsi al livello degli altri suoi compagni, il suo animo è sempre nobile.

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