Recensioni per
Cuori di Carta
di gateship
Questo potrebbe sembrare un capitolo di passaggio, io però l'ho visto come un passaggio importante. Oltre al fatto che vediamo Sherlock Holmes finalmente all'opera con un mistero (il che fa sempre piacere), c'è un po' quella sensazione lì, quella di un meccanismo ben ingranato e di un rapporto che sta mettendo basi solide. Penso che John abbia capito quanto Sherlock sia intelligente, ma vederlo all'opera con un vero caso è tutt'altra cosa. Rende il tutto meno teorico e più reale. E poi non si resiste nel vedere Sherlock Holmes in tutta la sua forma migliore, tutto preso da un caso e John Watson dietro che arranca e cerca di capire, ma allo stesso tempo lo ammira/adora. |
“…Noi, John Watson, risolveremo un crimine…mentre John prendeva freneticamente appunti per la loro ricerca… ”: sono proprio loro due, anche se giovanissimi, indubbiamente e questo mi è piaciuto molto. E’ una storia che lascia un senso di leggerezza, senza momenti, almeno per ora, tristi ed angoscianti. E, trattandosi di Sh ce ne sarebbero tanti…Ma, pur amando anche l’angst, io ogni tanto ho bisogno di una “boccata d’aria” fresca, provocata da un’atmosfera che non racconti di crimini violenti o di insuperabili problemi, e qui l’ho trovata. Quindi proseguo la lettura di questa tua ff, gustandomi il teatrale fascino di un sia pur giovanissimo Sh e l’impacciato comportamento di John che, già da “piccolo” sembrava sicuro del suo orientamento sessuale…(“…Naturalmente John e Sherlock avrebbero fatto coppia. Nonostante, come ci teneva tanto a dire John a chiunque gli capitasse a tiro, non lo fossero…”). Piacevole. |
È bello trovare l'aggiornamento! |
Ciao, dunque... vengo a commentare questo breve capitolo che ho letto ieri soltanto ieri sera e che mi è piaciuto davvero molto. Forse hai ragione, è piuttosto corto e magari lo si può considerare soltanto di passaggio, in quanto introduci una situazione nel finale e prima ancora metti sul tavolo un argomento piuttosto importante e che fino a questo momento non si era sfiorato: ovvero il come gli altri vedono John e Sherlock. Per un momento ho temuto che Sebastian stesse facendo un po' il bullo, nel senso che stesse prendendo in giro John, ma poi invece mi è parso che i suoi intenti fossero differenti. Mi è parso che con quella frase volesse soltanto tranquillizzare John. Dirgli che Sherlock non si è fatto nulla e che non era il caso che si agitasse troppo o che stesse in ansia. Il fatto che lo abbia definito Holmes come "il ragazzo" di John, poi, introduce un tema molto interessante e che richiama alla serie. Nella serie tutti vedono John e Sherlock come una coppia (e l'elenco di queste persone è piuttosto lungo... XD) ma qui nella tua ff c'è un qualcosa in più com'è giusto che sia dato che è una Johnlock. E quindi alla risposta, ormai classica, di John: "non sono gay; io e Sherlock non stiamo insieme" arriva la risposta che non ti aspetti e da parte di un Sebastian che mi pare tutto da scoprire come personaggio. Questi infatti dice: "sei sicuro che valga anche per lui?" Mh... mi è piaciuta tanto questa cosa. |
“…Dietro di lui, John rimase a fissare la porta della stanza per un'altra mezz'ora…”: l’ultima frase riassume in modo molto efficace lo scompiglio che il fascino di uno Sh, sia pure ancora giovanissimo, provoca in lui. John è impulsivo, onesto, buono; Sh è geniale, bello, attirato dal carattere semplice ma vitale di Watson. Gli elementi IC ci sono tutti, naturalmente oltre a quelli a cui ho appena accennato, trasportati in una “tenlock” che tu definisci AU ma che, in realtà, secondo me, conserva i fondamenti di quella che è la storia di un legame unico ed originale. Piacevole, brava. |
Finalmente hai aggiornato! Mi piace tanto questa FF! John e Sherlock sono tenerissimi! Aspetto con ansia il seguito, grazie mille! :) |
In una storia sono necessari anche i capitoli di passaggio, perché, in realtà, qualcosa succede sempre! |
Ciao, mi piace come l'hai strutturato e come scrivi; aspetto il seguito:3 |
Il "normalissimo" John alle prese con il genio già palese che è Sh. Hai ideato dei gustosi momenti in cui s'intravvedono i possibili sviluppi tra i due ragazzi, preannunciati dagli imbarazzati rossori di Watson e dagli sguardi indagatori di Sh. Quello che stava guardando, forse, non era esattamente il modo con cui John gustava il suo gelato, ma proprio quel ragazzo che lo attira con la sua fresca ingenuità. Divertente. |
Hai capito la professoressa... XD |
Che tenero Sherlock con il gelato. |
Storia molto interessante, davvero! Mi ha incuriosito subito dalla prima frase e spero di scoprire presto come continuerà. La trovo scorrevole e ben scritta (magari sapessi scie vere così TAT) |
Ciao! |
Il capitolo si gioca tutto sul contrasto tra le personalità di John e Sh, sullo scontro tra modi di pensare e di vivere diversi. In realtà lo scompiglio riguarda, per la maggior parte, Watson che si trova a coabitare con un tipo veramente particolare. Particolarmente divertente l'espediente con cui fai entrare Mycroft nelle vicende: brava, lui è la telecamera che segue il fratello ora per ora. Stai costruendo in modo molto IC uno scenario AU che ci riporta, come ho già scritto, ai due personaggi adulti. |
Un capitolo dalle sfaccettature differenti. Strano e di sicuro non esattamente immediato. Complesso direi, e io amo le cose difficili. Inizi con un divertente descrizione della tolleranza di John Watson e di come questa venga meno, quando si ritrova una telecamera in stanza da letto. Pare di aver capito tutto, ma poi John inizia a porre domande su Mycroft e quella che è una scenetta comica assume aspetti diversi. Ritrai in modo così preciso Sherlock e la sua solitudine, che fa quasi spavento come tu riesca a farlo in poche parole. Questo è uno Sherlock che nei primi due capitoli ci ritrai come problematico. Ha incendiato chissà cosa nell'altra scuola, è maleducato, geniale... Eppure è di un'innocenza disarmante. La solitudine in cui ha sempre vissuto, il non aver mai avuto amici, ce li sbatti in faccia quando chiede a John se anche sua sorella la spia. Lo dice con naturalezza, come se fosse scontato e ovvio. Mycroft lo fa e per quanto ne sa, tutti i fratelli lo fanno. Questo è... disarmante. Bellissimo, ma anche drammatico. Perché lui è da sempre solo. E John è forse il primo essere umano con cui entra in contatto. |