Recensioni per
In nomine fratris.
di heysassenach
Heilá :) dunque hai proseguito, sono contenta <3 Direi che in spregio ai tuoi timori riguardo Lorenzo, sei riuscita a centrare molto bene quello che doveva essere l'aspetto giovanile del suo carattere. Più leggo di lui più mi si presenta l'immagine di un Lorenzo pre-congiura poco diplomatico e assennato, insomma un po' l'opposto di quella che sviluppò in seguito e per la quale è praticamente passato alla storia. Adoro :3 È un contrasto affascinante e a mio modesto parere hai mosso bene questo passo. Trovo molto calzanti le parole di Alfonso riguardo allo "status" principesco di Lorenzo, che sembra essere esclusivo del Magnifico rispetto al padre e al nonno, sia per quanto riguarda la contingenza delle differenti tappe dell'ascesa della famiglia, sia per quella che doveva essere una peculiarità caratteriale (insomma, io credo che Lorenzo non si sarebbe mai ricreato con lavori di agricoltura come faceva il buon Cosimo :') ). Si sta cominciando peraltro a delineare uno dei nodi che più mi interessano della storia dei Medici, vale a dire il rapporto tra Lorenzo e Giuliano. Che dire? Ti rinnovo in toto la mia fedeltà letteraria, per quanto possa valere <3 P.S. Necessito compulsivamente esternare l'ansia per la S2 della serie tv, ti trovo complice? |
Avendo già enormemente apprezzato la storia quando ancora non registrata ufficialmente, una volta fatto sono corsa a recensirtela c: essendomi da un po' di tempo avvicinata con passione al Rinascimento potrei apparire un po' di parte, ma essendo oggettivamente la tua storia estremamente pregna di una sorta di lirismo, di una vena evocativa -segno di un forte far propria la materia di cui tratti - chiunque vi capiterebbe per quanto digiuno dell'argomento ne riconoscerebbe indubbiamente il valore. |
Sto seguendo questa storia con occhio interessato dal capitolo scorso.
Un po' per interesse personale sull'argomento -gli anni dal 1455 al 1506 li considero un po' i "miei anni", un po' perché sembri sapere il fatto tuo e si sente la cura che metti nelle psicologie (per quanto ancora accennate, ho apprezzato tutti i persinaggi entrati in scena, da Lorenzo a Giulia, anche se devo ammettere che il mercenario fin'ora è il mio preferito, una spanna sopra Lorenzo).
Le storie che prendono il via col sennò di poi riescono sempre ad attrarmi, magari perché apprezzo più il prima che il durante; nonostante conosca la catena di eventi su cui basi il racconto, il tuo "take" su di essi ha un buon taglio. Anche solo il fatto di mostrare la prospettiva del "cattivo", che poi cattivo non è, solo peccatore - de' Pazzi, è un dettaglio che mi spinge a continuare a leggere (oltre alle descrizioni ben fatte e alle caratterizzazioni ben congegnate).
E dato che vedo quanto ci tieni all'aderenza storica, un piccolo appunto: un "sacco di patate" non è propriamente corretto, in quanto importate dal Nuovo Mondo successivamente agli anni della storia (mi è saltato all'occhio perché una volta ho preso la stessa svista e mi venne fatto notare a mia volta. XD Il grande cerchio della vita).
Concludo col dire che quel dottore non me la racconta giusta e che aspetterò di vedere come procederà il racconto, sperando di incontrare presto i miei amici prediletti - sia dall'uno che dall'altro lato della barricata.
Continua così! :D
|