Recensioni per
In nomine fratris.
di heysassenach

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
24/02/17, ore 20:14

Heilá :) dunque hai proseguito, sono contenta <3 Direi che in spregio ai tuoi timori riguardo Lorenzo, sei riuscita a centrare molto bene quello che doveva essere l'aspetto giovanile del suo carattere. Più leggo di lui più mi si presenta l'immagine di un Lorenzo pre-congiura poco diplomatico e assennato, insomma un po' l'opposto di quella che sviluppò in seguito e per la quale è praticamente passato alla storia. Adoro :3 È un contrasto affascinante e a mio modesto parere hai mosso bene questo passo. Trovo molto calzanti le parole di Alfonso riguardo allo "status" principesco di Lorenzo, che sembra essere esclusivo del Magnifico rispetto al padre e al nonno, sia per quanto riguarda la contingenza delle differenti tappe dell'ascesa della famiglia, sia per quella che doveva essere una peculiarità caratteriale (insomma, io credo che Lorenzo non si sarebbe mai ricreato con lavori di agricoltura come faceva il buon Cosimo :') ). Si sta cominciando peraltro a delineare uno dei nodi che più mi interessano della storia dei Medici, vale a dire il rapporto tra Lorenzo e Giuliano. Che dire? Ti rinnovo in toto la mia fedeltà letteraria, per quanto possa valere <3 P.S. Necessito compulsivamente esternare l'ansia per la S2 della serie tv, ti trovo complice?

Nuovo recensore
28/02/16, ore 15:08

Avendo già enormemente apprezzato la storia quando ancora non registrata ufficialmente, una volta fatto sono corsa a recensirtela c: essendomi da un po' di tempo avvicinata con passione al Rinascimento potrei apparire un po' di parte, ma essendo oggettivamente la tua storia estremamente pregna di una sorta di lirismo, di una vena evocativa -segno di un forte far propria la materia di cui tratti - chiunque vi capiterebbe per quanto digiuno dell'argomento ne riconoscerebbe indubbiamente il valore.

A questo proposito, fondamentale importanza rivestono sicuramente le introspezioni psicologiche, tutte molto suggestive e che ho amato infinitamente per il forte realismo legato alla particolare corrispondenza col vissuto dei personaggi: il caro Giuliano, con quel riconoscimento dei propri limiti(certamente onesto ma per molti versi inibente, dettato forse dalla sorta di onnipotenza del fratello?¿?) che da un lato lo porta a voler dare il meglio di sé e dall'altro a non pretendere troppo da sé stesso in quello che deve essere stato un non piccolo tormento interiore, celato esteriormente da quel "sorriso sornione usato a guisa di maschera" che darà vita a quell'immagine con cui è tradizionalmente ricordato ma che non lo identifica decisamente a pieno; tutto quello che ci si aspetti che lui sia Francesco de' Pazzi, in quell'altezzosità oltremodo manifesta di cui i Pazzi si sono sempre sentiti in diritto in nome della loro tanto decantata nobiltà, la stessa che poi alimenterà l'insofferenza e la facinorosità nei confronti del primato dei Medici fino al tragico esito ben tristemente noto; un inaspettato Alfonso d'Aragona, riguardo al quale confesso una certa ignoranza che si estende un po' a tutti i membri di casa Aragona, ma che ho intenzione di rimediare al piu presto facendo intanto tesoro della tua caratterizzazione.

Tanto di cappello per aver dato un' anima al Montesecco, che se ne escludiamo la spia, il sentore nella rinuncia a compiere il truce atto, che rimane comunque sempre poco approfondita, poco si sarebbe indotti a pensare possa confarsi ad un personaggio del genere :')

E infine non poteva mancare una menzione al Magnifico, nella cui introduzione che funge più da testamento ho ravvisato una certa tendenza a lasciare un po' accennata la caratterizzazione, fatto sicuramente dovuto alla complessità del personaggio. Io stessa, nonostante non mi sia mai cimentata nella scrittura di una storia, ogniqualvolta provo ad immaginarmi i suoi pensieri incamminandomi su una determinata via, dopo poco sono deviata per via di quella "congiunzione di due persone diverse" e nell'ingarbuglio mentale che ne deriva mi rendo più che mai conto di che personalità eccezionale fosse (venerazione mode on).
Lorenzo è stato così tante cose, tutto ciò che un uomo poteva essere tanto nel bene quanto in una certa parte di "male" che quelle due persone talvolta sembrano un semplice eufemismo :')
Confido pienamente nella tua bravura per rendere al meglio tutti i Lorenzo :3

E niente, a questo punto non posso che augurarti di continuare assolutamente la tua storia!! Scusami per la recensione chilometrica ma inevitabilmente quando mi ritrovo a parlare di questo argomento particolarmente caro finisco sempre per sforare di molto rispetto a quanto mi ero prefissata ben conoscendomi, fallendo periodicamente :')
-Un abbraccio virtuale c: -Chiara
(Recensione modificata il 28/02/2016 - 03:10 pm)

Recensore Junior
06/09/15, ore 19:45

Sto seguendo questa storia con occhio interessato dal capitolo scorso.
Un po' per interesse personale sull'argomento -gli anni dal 1455 al 1506 li considero un po' i "miei anni", un po' perché sembri sapere il fatto tuo e si sente la cura che metti nelle psicologie (per quanto ancora accennate, ho apprezzato tutti i persinaggi entrati in scena, da Lorenzo a Giulia, anche se devo ammettere che il mercenario fin'ora è il mio preferito, una spanna sopra Lorenzo).
Le storie che prendono il via col sennò di poi riescono sempre ad attrarmi, magari perché apprezzo più il prima che il durante; nonostante conosca la catena di eventi su cui basi il racconto, il tuo "take" su di essi ha un buon taglio. Anche solo il fatto di mostrare la prospettiva del "cattivo", che poi cattivo non è, solo peccatore - de' Pazzi, è un dettaglio che mi spinge a continuare a leggere (oltre alle descrizioni ben fatte e alle caratterizzazioni ben congegnate).
 
E dato che vedo quanto ci tieni all'aderenza storica, un piccolo appunto: un "sacco di patate" non è propriamente corretto, in quanto importate dal Nuovo Mondo successivamente agli anni della storia (mi è saltato all'occhio perché una volta ho preso la stessa svista e mi venne fatto notare a mia volta. XD Il grande cerchio della vita). ​
 
Concludo col dire che quel dottore non me la racconta giusta e che aspetterò di vedere come procederà il racconto, sperando di incontrare presto i miei amici prediletti - sia dall'uno che dall'altro lato della barricata.
 
Continua così! :D