Ciao cara!
Inizio con il darti il benvenuto nella sezione, ti troverai bene!
Certo, pian piano quei quattro ti strapperanno tempo, lacrime, sonno e vita soc- si chiama vita sociale quella cosa fuori da efp?
No, scherzo, con tanta forza di volontà riuscirai a restare ancorata alla tua vita precedente.
Ora passiamo alla tua storia!
Non entro su efp da un mesetto circa, e non recensisco da altrettanto tempo, temo, per cui perdonami ma sono un po' arrugginita.
Inizio con un piccolo appunto: nella frase "Parlavi di amore, cercavi l'amore e dicevi di avere solo bisogno di quello, ma quando lo scorsi così terribilmente vicino a te corsi via." credo sia più corretto utilizzare le forme "scorgesti" e "corresti".
Ora possiamo passare definitivamente alla trama!
La tua storia mi è piaciuta molto, davvero, e mi è piaciuto il tuo stile e il tuo modo di approcciarti alla narrazione.
Solitamente non amo molto la prima persona, trovo sia difficile da gestire e comporti un appiattimento delle emozioni dei personaggi, ma in questo caso mi è apparsa una decisione perfetta.
La voce di Paul sembra trascinarsi stancamente, con una rabbia oramai divenuta rancore, mentre analizza quello che è stato il periodo più florido e felice della sua vita.
Mi è piaciuto molto il pezzo iniziale, in cui Paul parla delle macerie che restano del loro amore e successivamente, in un moto d'orgoglio, spiega tutti i motivi per cui sono davvero stati un capolavoro.
È decisamente nel carattere di Paul, questa superbia celata, quasi attenuata dal peso della disgrazia successiva.
Brava.
Mi è piaciuto questo Paul che non si butta giù, ben lontano dalla principessina abbandonata che viene (purtroppo) ritratta spesso in questa sezione.
Ho adorato sentirgli dire "Io ti avrei reso felice", perché questo è il mio Paul, questo è l'uomo che è diventato leggenda e che si tende a dimenticare in storie di questo genere.
I toni di lieve accusa a John, attacchi non poi tanto benevoli, sono perfettamente incastrati all'interno del quadro storico del racconto.
Perfetta la metafora della strada da percorrere insieme, bellissima la ballata che hai scelto come titolo e base della storia, (nella mia mente è dolcemente risuonata anche la voce di Paul mentre canta "You and I have memories longer than the road that stretches out ahead" in Two of us) e della tempesta che è lì dietro di loro e finisce per imperversare.
Altrettanto bella l'immagine della "pozzanghera di lacrime" che resta di loro, la grandezza della band decomposta a quello.
Azzeccato anche il riferimento a Nowhere Man, che rappresenta un po' tutti e due, ed apprezzo che Paul, nonostante tutto, ammetta che John è ancora la sua direzione.
Devo fermarmi o continuerò per sempre(?)
Che dire?
Rinnovo i complimenti e ti mando un bacio, spero di poter leggere presto qualcos'altro di tuo! |