... ho riletto questa storia quattro volte.
Non perché non si capisse il senso, attenzione; quanto perché la mia mente bacata continuava a leggere il titolo come "legname", invece che "legame".
(Come mandare in vacca una recensione in tre, due, uno...)
Di questi due mi sono sempre chiesta chi fosse il debole e chi, invece, il forte. Perché Ikki è un fratello maggiore, ed i fratelli maggiori (alza la mano) devono essere responsabili dei minori, anche quando si passano solo un paio d'anni. E mi sono chiesta se, per caso, gli incitamenti di Ikki nei confronti di Shun non fossero un modo per darsi un po' di coraggio. O fornirsi una scusa per non crollare. Del tipo, se mollo, mio fratello non ce la farà mai, quindi, anche se davvero vorrei gettarmi a terra e non rialzarmi più, stringo i denti e vado avanti.
E questa tua drabble è come un alito di vento che soffia su quel fuocherello...
Mi permetto, però, di darti due consigli: il primo riguarda un uso più accorto delle virgole. È vero che questo è un pensiero di Ikki, e chi può dire dove finisce un pensiero e ne comincia un altro? Quindi, prova a far "respirare" le frasi. Tipo:
"Shun (virgola) non dare troppo peso a questa mia momentanea assenza (punto) Sii forte (punto) Ovunque tu sia (virgola) io so che ce la farai (punto)"
Il mio vuole essere solo un suggerimento, per cui prendilo come tale (ed è scorretto dire a qualcuno, prova a fare qualcosa, senza suggerirgli cosa, n'est-ce pas ?)
Il secondo suggerimento è per quel "sii" forte, che necessita di due i. Senza appello.
Spero di esserti stata utile.
Concludo dicendoti che l'immagine del mare che divide i due fratelli è bellissima: e pensare che entrambe le isole si affacciano sull'Oceano Indiano! Come cantava qualcuno, faraway, so close... |