¡Hola!
Sì, comincio a fare la stalker, ma è tutto regolare. È semplicemente che non posso fare a meno di dire la mia.
Lo avevi detto, il linguaggio e la forma sono semplici. Quelli di uno sfogo, e come si può dire qualcosa riguardo ad uno sfogo. Se propruo vuoi renderlo qualcosa di bello, un'opera d'arte, devi assicurarti di revisionarlo quando sai che non ti farai del male leggendo queste parole che hai scritto. Solo allora si potrà esprimere un giudizio formale. Io, per ora, mi sento solo di darti supporto, per quello che può contare il supporto di una semisconosciuta che piange un po' con tutti e sorride allo stesso modo.
So che le situazioni sono diverse, so che quello che è accaduto a me è più facile da accettare, ma ri assicuro che il dolore per la perdita è lo stesso. Mio nonno aveva 85 anni. Tra qualche mese sarà un anno che lui non c'è più. E ti dirò che ancora devo imparare a non scoppiare a piangere quando lo sento nominare o quando gli scrivo. Sì, gli scrivo, perché negli ultimi tempi l'ho visto poco, perché sono stata egoista e mi faceva stare male vederlo e sapere che non si ricordava di me, che non saoeva chi fossi e che stava male quando gli dicevi "sono tua nipote". Lui piangeva, io piangevo. Lo faccio anche adesso, mentre sto scrivendo. Quindi perdona gli strafalcioni. Ma volevo dirti che il supporto di questa sconosciuta é quello che questa sconosciuta vorrebbe e che ha avuto, finché è stato possibile. La verità è che poi si va avanti da soli, ma questo teniamlo per noi, e speriamo in qualcuno che ci dica quello che vogliamo sentirci dire... okay.
Ho detto troppo, ho detto niente. Ho smesso di piangere, quindi evito di ricominciare. Chiudo qua la recensione, dicendoti che "non muore chi vive nel cuore di chi resta". Sarà una frase fatta, ma la trovo estremamente confortante.
Grazie per aver condiviso in momento così importante e doloroso.
Kayleah |