Recensioni per
La condanna della Regina
di melianar

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
13/01/17, ore 00:20

Buonasera...
Allora allora.
Piango.

Non tanto per la ff scritta benissimo e crudelmente vera, ma per l'idea! Cioè, in questi giorni stavo pensando che mi sarebbe e piaciuto molto scrivere un pensiero sulla regina Beruthiel abbandonata insieme ai gatti... e stavo GIUSTO CONTROLLANDO se qualcuno l'avesse fatto prima di me puahahahahahahaha!

Ma lasciamo perdere... passo alla tua storia: davvero complimenti.
Io amo i gatti, e mi dispiace molto ogni volta che leggo di questa poveraccia ripudiata insieme alle sue bestiole... sigh!
Ma è lodevole come riesce ad andare in contro a questa lenta agonia, gli ultimi pensieri che fa... è triste, ma a ripensarci bene è davvero orribile!
I mici poi, sono solo poveri e indifesi, mi danno tanta pena.
Comunque oltre al concetto che è triste in sé, l'hai scritto davvero benissimo, e sono contenta che qualcuno l'abbia fatto prima di me, perché dubito davvero assai che avrei fatto un lavoro altrettanto articolato e ben svolto! :) Molto brava.
spero di rileggerti ancora, intanto Buonanotte...

Anwel

Recensore Veterano
28/01/16, ore 22:21

Non ho mai letto i racconti incompiuti, ma ho snappato un po' wikipedia a riguardo e Beruthiel è un pesonaggio davvero intrigante! Mi affascina, una regina sterile e arida, che non ha nulla da dare, nemmeno il dono di un figlio. E quell'amore malato per i gatti! Senza parlare dell'isolamento e della scelta atipica dei colori nel vestiario. Insomma, non è il solito personaggio canonico: ancora una volta il Professore ha superato sè stesso facendoci dono di qualcosa di fuori dal comune. E tu ci hai fatto dono della tua personalissima e magnifica interpretazione. Da lettrice, non posso che ringraziarti.
Fjorleif

Recensore Master
21/01/16, ore 19:21

Questa storia mi ha esattamente turbato. Ma nel modo giusto, diamine. Fantastica, dolorosa e terribile. 
Questa storia è un'agonia. Ci si sente talmente coinvolti nel personaggio di Beruthiel, talmente viene naturale immedesimarsi in lei, che diventa quasi insopportabile da leggere. Hai reso il suo dolore e la sua disperazione in un modo del tutto congeniale. 
Devo ammettere che di Beruthiel e dei suoi gatti conoscevo solo quella sparuta citazione nel SdA, ma grazie a te sono andata a leggere la sua storia, riassunta alla meno peggio nei Racconti incompiuti. Sì, è vero, viene dipinta come una donna cupa, ma appunto (come anche tu ribadisci nelle note) è così che viene dipinta, per cui è interessante invece ritrovare qui il suo punto di vista, e trovo che non sia affatto in contraddizione con il Canone. 
Non ci hai detto molto di più di quel che viene detto negli appunti sbiaditi di Tolkien, ma ho amato tantissimo la narrazione lenticolare che hai fatto di questo episodio, raccontandoci con straordinaria nitidezza mista a delirio da flusso di coscienza gli ultimi passi della regina verso la morte, verso una morte terribile.
Hai letteralmente materializzato Beruthiel al nostro fianco, estraendola dal marmo della leggenda e rendendola viva ancora una volta, come se avessi voluto fare un passo indietro per mostrarci come erano veramente andate le cose.
Dando un'occhiata generale all'impostazione della storia, prima di leggerla quindi, ero un po' perplessa circa la tua scelta di andare a capo ogni volta. Ma ora, a lettura finita, ammetto che questa impostazione non mi ha turbata. Anche perché vai a capo assiduamente, per cui è stata una tua precisa scelta. Ed è una scelta stilistica curiosa. Frasi così serrate sembrano i rintocchi che scandiscono gli ultimi momenti di vita di Beruthiel, rappresenti in modo efficace i pensieri turbinosi di chi è sull'orlo del precipizio, le cose che le sfuggono di mano, i gatti dei quali ormai non tiene più il conto, non sa quanti ancora ne rimangano...
E inoltre, amo la crudezza di certe immagini. Non perché io sia sadica (o almeno credo, anche io ho un gatto e gli voglio bene... anche se continuo a preferire le galline, ma questi sono dettagli...), ma perché chi scrive, e chi lo fa perché vuole creare e non emulare, non deve avere peli sulla lingua. Ciò non significa che le sue storie debbano essere un tripudio di atrocità, ma se una cosa va detta, mi piace che venga detta in modo diretto, soprattutto senza che venga estetizzata. E le immagini forti contribuiscono, in ogni modo, alla potenza visiva e alla resa emotiva di una storia. Nel tuo caso non sono troppe, sono presenti il giusto, e non fanno altro che impreziosire.
Lo ripeto di nuovo, non voglio passare per sadica, ma ho trovato inquietantemente interessante e senza dubbio originale il tuo modo di intepretare quella frase, con un gatto sull'albero maestro e un altro a far da polena. Un'altra immagine forte, ma in una sola immagine vengono dette tante cose, soprattutto riguardo la meschinità dei carnefici di Beruthiel, questo loro demonizzare e questo loro accanirsi contro ciò che credono essere malvagio.
Certo, nessuno qui vuole santificare la non amata Beruthiel, ma d'altronde non mi sembra che il tuo racconto la ponga in una luce completamente positiva. Basta pensare a quell'inquietante immagine con cui la tua storia si chiude. 

Insomma, devo proprio ringraziare la nostra amica comune che mi ha indirizzato qua ;) 
Purtroppo ho sempre poco tempo a disposizione, perché mi perdo in mille cose, ma questa storia è stata una piacevolissima sorpresa, ed era da tempo che una recensione non mi veniva così spontanea. Grazie per aver scritto questa piccola perla di approfondimento di un personaggio così secondario, e spero davvero di leggere altro dal tuo repertorio!
Alla prossima ♥

Silvar

Recensore Junior
16/01/16, ore 11:35

Eccomi qui, recuperando un commento sul quale sto riflettendo da parecchio: tra le tante figure di donne che si incontrano nel Tolkienverse, quella di Beruthiel è probabilmente una delle più controverse (e mannaggia a me, devo recuperare i Ritratti da tempo immemore) ma di lei si sa così poco da non avere, almeno a mio parere, una solida definizione originale del personaggio.
Nelle Unfinished c’è una nota di Tolkien figlio che cita: “She had nine black cats and one white, her slaves, with whom she conversed, or read their memories, setting them to discover all the dark secrets of Gondor, so that she knew those things «that men wish most to keep hidden»”
Anche ammettendo che fosse “nefarious, solitary, and loveless” per natura è proprio il passaggio sulle informazioni che lei riusciva a carpire quello che secondo me è da sottolineare, perché di sicuro più che essere una biatch la sua rovina credo sia stata SAPERE un sacco di cose che i Gondoriani avrebbero preferito tenere nascoste.
Ah, e anche non aver dato un figlio a Tarannon, perché si sa che le Regine sterili prima o poi fanno una brutta fine.
E comunque parliamone, chissà com’è che una donna che è stata costretta a sposarsi e a vivere in un posto che odiava potrebbe essersi leggermente incattivita, eh! Davvero incomprensibile… anche l’idea che Beruthiel ad un certo punto potesse essersi rifiutata di “giacere” con Tarannon al solo scopo di dargli un figlio… pensa te, queste donne che si ribellano alla prospettiva di essere usate solo come incubatrici viventi!!
Poi c’è lo stesso la possibilità che Beruthiel non fosse un personaggio positivo fin dall’inizio, ma in questo caso facciamo un ragionamento in termini “come si sono comportati quelli che dovevano essere i cosiddetti buoni
Perché seriamente, “King Tarannon had her set on a ship alone with her cats and set adrift on the sea before a north wind”: approvo l’idea che Tarannon non abbia assistito personalmente ma si sia limitato a dare l’ordine, lasciando ai soldati carta bianca.
Quindi la fa caricare su una nave, senza marinai che possano governarla, senza cibo né acqua (mi ci gioco la testa) e la abbandona a se stessa in balia delle correnti e del Vento del Nord.
Bravo, Tarannon.
Se l’intenzione era condannarla a morte avrebbe fatto prima a decapitarla sulla pubblica piazza, piuttosto che trovare questo schifoso espediente.
Coinvolgendo pure i gatti, che voglio dire… se i Gondoriani ritenevano Beruthiel tanto bastarda, rifarsi anche sui gatti è davvero insensato - avrebbero dovuto immaginarsi che i gatti stessi fossero delle vittime, non dei complici.
Ma si sa che il popolo è pecora e la superstizione piace tanto, soprattutto quando può far sentire migliore e tanto virtuosa la gggente - che poi esulta di fronte ad una condanna a morte per fame o disidratazione, una punizione vergognosa e inutilmente crudele.
Siccome poi non siamo nel mondo dei MiniPony e degli unicorni che vomitano arcobaleni, questo passaggio “The ship was last seen flying past Umbar under a sickle moon, with a cat at the masthead and another as a figure-head on the prow” potrebbe voler dire che la polena e l’albero maestro erano stati intagliati a forma di gatto ma personalmente ritengo molto valida la tua macabra visione di come i soldati si fossero divertiti, prendendosi una vigliacca rivincita sui gatti che -se ci atteniamo all’idea che Beruthiel fosse una stronzah- in fondo non avevano nessuna colpa.
E’ vero che Tolkien parlando di lei diceva “She was one of these people, who loathe cats, but cats will jump on them and follow them about you know how sometimes they pursue people who hate them? I have a friend like that. I'm afraid she took to torturing them for amusement, but she kept some and used them: trained them to go on evil errands by night, to spy on her enemies or terrify them”
Ciò non cambia che la reazione d’orrore di Beruthiel in questa OS sia più che giustificata, soprattutto dal passaggio * Nessuno ha più toccato i gatti, nessuno ha più toccato lei. Non che prima l’avessero fatto. Con lei erano stati tutti ridicolmente gentili, quasi cerimoniosi. Ma i gatti no, quelli dovevano morire. *
Qui torno al discorso sul comportamento dei “buoni” in contrasto con quello di Beruthiel: uccidere i gatti e risparmiare loro la sofferenza di morire tra gli stenti può sembrare un gesto terrificante, eppure lo vedo molto più caritatevole rispetto alla condanna inferta loro da Tarannon - anche solo per il fatto che Beruthiel è l’esecutrice materiale e non si tira indietro di fronte a tale atrocità, come invece ha fatto il marito decidendo di abbandonarla per mare.

In generale non so quanto si possa contestare l’assenza di OOC perché -come ho già detto in apertura- di Beruthiel si sa così poco da non avere una solida definizione di personaggio canon!
(Recensione modificata il 16/01/2016 - 01:32 pm)

Nuovo recensore
27/10/15, ore 12:29

Ciao, sono un’amante di gatti e di tutti gli animali in genere e leggendo questa storia sono, devo proprio dirtelo, inorridita!
Scusami la franchezza, ma come puoi dire di amare i gatti e cercare di “santificare” un personaggio che, da quelle poche righe di cui siamo a conoscenza, si configura come una loro nemica e sfruttatrice spietata?
Tu la dipingi come amante dei suoi gatti mentre nel canon è l’opposto!
Ti ricordo che usava i gatti neri come schiavi/spie e quello bianco per tormentare gli altri ed è a causa del suo comportamento che quei poveri gatti sono stati vittime della superstizione e abbandonati con lei alla deriva, quindi la tua caratterizzazione è certamente OOC e non mi sembra che tu lo abbia messo come avvertimento, questa è la TUA Beruthiel non quella degli appunti di Tolkien.
Leggendo le poche righe originali in cui si descrive un gatto sull’albero maestro e uno a far da polena, mai mi sarebbe venuta in mente una scena agghiacciante come la tua. Io piuttosto li immaginavo orgogliosi e fieri con le vibrisse al vento nonostante la sorte avversa, uno sulla prua e uno sul pennone più alto.
Inoltre immaginare che i soldati si siano "divertiti" in quel modo sadico mi suona strano da parte di chi dichiara di "aver bisogno di gatti"… non so come interpretare la tua dichiarazione a fondo pagina, ma lasciamo stare ognuno ha le sue idee.
Questa storia comunque non mi è proprio piaciuta, nonostante sia scritta bene!

Nuovo recensore
05/10/15, ore 15:45

Ciao carissima! Ho deciso di fare una pausa e di passare dalla tua storia miciosa, anche se detta così sembra una cosa tenerosa e piena di fluff, mentre in realtà è tutto il contrario, glom. Purtroppo generalmente non sono una persona da mille parole =( mea culpa, quindi probabilmente sarò molto breve, ma il succo è che:
°scrivi benissimo
°voglio prendere a sberle Tarannon
°ho un immediato bisogno di spupazzare i miei cuccioli, tenerli stretti e vicini e assicurargli che va tutto bene e non permetterò mai a nessuno che gli faccia del male ò.ò.
questo per farti capire quanto mi hai coinvolta ;)
spietata e bellissima, bravaaaaa!
un bacio, scappo a studiare!

Marghe

Recensore Master
02/10/15, ore 11:03

Idealmente il seguito del precedente ritratto, questo racconto ne riprende perfettamente le fila e mantiene lo stile.
La tua idea che siano stati i soldati a torturare sadicamente i gatti è perfettamente coerente con la superstiziosa paura che il popolo di Gondor (al pari della plebe medievale) nutriva verso quegli animali innocui. Tarannon risulta del tutto codardo e inetto, queste caratteristiche in un re permettono solo alla barbarie di diffondersi fra la sua gente.
A furia di rileggere questo racconto prima di decidermi a commentarlo ho notato qualcosa che mi era sfuggito: un vago richiamo dantesco. Il supplizio di Beruthiel e dei gatti restanti costretti a morire lentamente di fame e di sete mi fa pensare al conte Ugolino, stessa è la disperata consapevolezza di non poter salvare i propri innocenti compagni di sofferenza e il desiderio che almeno loro smettano di soffrire.
La chiusura trasmette un dolore indicibile, nella sua secca semplicità. Complimenti!

Recensore Master
27/09/15, ore 09:37

L'unica cosa che non posso perdonare a Tolkien temo sia il suo disamore per i gatti XD. Mi ha sempre affascinato la figura della regina Beruthiel con i suoi gatti, e mi è piaciuta molto questa tua storia, sebbene non credo che l'espressione "con un gatto sull’albero maestro e un altro a far da polena" voglia dire che i soldati di Gondor avessero inchiodato i gatti alla nave. Mi sono sempre immaginata una nave dalle vele lacere piena di gatti urlanti e una figura nera e silenziosa, proprio come l'hai descritta, in cerca di una dignità nella morte. Bravissima.

Recensore Master
19/09/15, ore 15:23

Oh Valar!
Mel, che cosa hai fatto? Io apro la tua ff e mi trovo questa storia con il gatto in braccio!
Sappi che mi hai traumatizzato Silvi a vita T___T

Gatto sconvolto a parte, hai descritto l'esilio di Beruthiel in maniera stupenda dando voce ai suoi pensieri.
Mi piace che poi, nonostante Gondor e suo marito l'abbiano abbandonata fuorviati da stupide superstizioni e ridicole voci maligne, lei continui comunque a provare amore e che lo provi per i suoi gatti fa chinare tanto di cappello.
Uomini... Loro sempre perfetti eh... Ma quando mai -_-
Gatti forever, hai fatto bene cara mia.


Complimenti, tesora, per questa storia e hai visto?
Ho un ritardo ragionevole nel recensire.
*si patapatta da sola la spalla*
Un bacio da Ech e Silvi che si è rintanato sull'angolino del divano.                                                                                                                                                        

Recensore Master
17/09/15, ore 23:00

Ciao carissima! Ti diro', mi ha fatto piacere leggere nuovamente di Beruthiel. Se ti ricordi, lei e' il mio "ritratto di dama" preferito, forse proprio per via della sua triste vicenda. Sono anch'io dell'opinione, come te, che quella donna sia stata vittima della superstizione, che ha spinto persino suo marito ad odiarla al punto da mandarla in esilio, con tutti i suoi beneamati gatti. Senza contare il fatto che non e' riuscita a generare figli, ed in una societa' medioevale come quella della Terra di Mezzo gia' quella e' una colpa, indipendentemente dal fatto che siano le donne ad essere sterili o meno. Gli uomini sono sempre perfetti, poveri illusi... Ma tornando alla poveretta: ho apprezzato il suo punto di vista, moltissimo! Puo' sembrare pazza, ma io ritengo che la sua sia, piuttosto, una pazzia lucida, al punto da farle uccidere i gatti pur di evitare loro la sofferenza, una sorta di eutanasia, se vogliamo... A questo punto ti rinnovo i miei complimenti per lo stile, e per i complessi argomenti che sempre tratti! Bacioni!
Evelym

Recensore Veterano
17/09/15, ore 17:30

credo di riuscir a commentare per tempo una volta tanto (ho un sacco di arretratiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii XD), meno male! 
tu sai che credevo assolutamente tutt'altro, nondimeno ho apprezzato, tanto più che credo Beruthiel fosse uno dei primi ritratti che ho letto della tua raccolta (il secondo dopo Elwing, sì u____u) e già all'epoca mi aveva colpito assai, figurarsi a leggere questo ora<3 
sulla morte di Beruthiel mi sembra che ne avessimo parlato, comunque sì, mi angoscia pensare alle date conseguenze ç________ç poveri micetti, sì, anche se amo gli animali posso dire che per Beruthiel in qualche modo sia stato peggio ... 
comunque l'hai descritta ancora una volta perfettamente, giuro, mi fa una pena incredibile vederla ridotta così ad aspettare la morte, che per lei più che dono diverrà una liberazione ... non solo da quell'infinita agonia ma pure da quella che (credo) sia stata un'esistenza infelice, come accenni tu nel fatto che forse era sterile (e questo è stato il pretesto di Tarannon per accusarla. poi sì, son nostre speculazioni, ma oh, decisamente i Gondoriani non erano un popolo carino e simpatico, alle volte)
sai, ne avevamo già parlato, ad ogni modo, sì, io e te abbiamo visioni abbastanza similiari della faccenda... e a me dà da pensare il fatto che Beruthiel sia stata così "demonizzata", quando nel Tolkien verse ci siano donne indipendenti e fiere che ci vengono mostrate in ottica molto positiva (Aredhel, Haleth, Galadriel ...)è vero che a conti fatti non sappiamo tanto di lei (forse il fatto che la cancellazione del suo nome abbia influito) ma potrebbe essere semplicemente essere stata vittima della superstizione, in fin dei conti se Gondor=Impero Romano i Romani sapevano essere superstiziosi u_u
e oddio, i gatti ç_______ç mi hai spezzato il cuore, povera Beruthiel. è credibile che abbia amato i suoi gatti come figli (specie se era sterile per davvero) , così come può esserlo che alla fine l'amore si sia tramutato in odio, dopo tutto quello che ha passato e nel vedere ciò che quell'affetto le ha portato. ma come "madre" vuol fare un ultimo regalo ai suoi "figli": cioè ucciderli senza che muoiano in maniera peggiore, o che impazzisca del tutto. poi finalmente potrà morire "in pace con sè stessa", per dire.
e oddio, i soldati di Tarannon ... ecco, mi hai davvero messa in crisi ( credo sia positivo comunque che tu sia riuscita a farmi questo effetto XD) :S oddio, che diamine. ok, non dovrei impressionarmi più di tanto sapendo che effettivamente nel medioevo i gatti venivano bruciati vivi, ma ugualmente ... più che altro, credo che quello di Tarannon sia stato un gesto per "tranquillizzare il popolo", dando così sua moglie e delle creaturine innocue in pasto al fanatismo della gente, e oddio, hai reso tutto perfettamente ... per non parlare delle reazioni dei gatti, stremati, spaventati e impazziti quanto la loro "madre".
comunque questo è un ritratto che mi piace davvero, lo dico ancora, pur mettendosi dalla parte di Beruthiel lascia spazio al lettore di farsi le proprie idee (come quando fai risaltare il fatto che li abbia maledetti, può darsi davvero, però non la biasimerei troppo XD) e che è davvero ben descritto e toccante. brava :*
bene, non so se quel che ho scritto abbia un senso, comunque ci sentiamo, dear! :*

Feanoriel 

 

Recensore Master
17/09/15, ore 13:53

Ooohh, ecco perché nella lista dei personaggi da votare in questi giorni c'era Beruthiel! Ahahah effettivamente c'erano molti personaggi, ma mi ha davvero piacevolmente sorpresa che qualcuno parlasse di lei.

Comunque, sì, hai trovato una persona che adora i gatti, anzi gli animali in generale. Ma don't worry. Non voglio tu ti faccia problemi quando scrivi, nessuno dovrebbe.

Qui ne hai dato un'interpretazione degna di questo nome: infatti, non l'avevo vista come un'apologia, ma come un calarsi nei suoi panni. Ed è la cosa migliore, secondo me, specie quando si trattano personaggi così complicati.

Comunque, andiamo con ordine altrimenti vado avanti a scrivere per fatti miei xD
Allora, ricordo bene quelle note: c'era Beruthiel quasi fosse una strega oltre che spia, che gli valse questa sorta di esilio senza speranza di ritorno né di perdono. Eppure, non posso che essere d'accordo con te: questa donna è stata giudicata ingiustamente come un elemento dannoso per il regno; quella maledizione che poi rifila praticamente a tutti, dettata dalla rabbia, non ha fatto altro che accrescere il timore fino a dedicarle questo destino.
E cosa più importante - sono grata che tu l'abbia sottolineato - è una donna che non può mettere alla luce un erede. Questo l'avrà penalizzata più di ogni altra cosa. Anche nella realtà le regine che non riuscivano a mettere al mondo un figlio venivano bistrattate al limite della decenza; e non fatico ad immaginare quanto potesse il Re esserne influenzato - se magari Beruthiel abbia riversato il suo lato materno su quei gatti, non credo possa aspettarmi una cosa così fluffuosa da Tarannon.

Una regina come lei che è costretta a morire lontano da Gondor, oltre i flutti del mare è ovvio che non accetti la morte in quel modo. Allo stesso tempo però, ho percepito che alla fine non vorrebbe nient'altro che lei, accettando la morte come Dono e non come condanna - per l'appunto, con un epilogo così triste cosa ci sarebbe di meglio per lei?

Agghiacciante come il suo stesso marito ordini di martoriare i suoi gatti per poi farne ciò che i suoi soldati volevano, e riflesso di questo, ora i gatti che sono con lei - ammesso di capire quanti siano - si ritirano dal suo tocco, lo stesso che vuole rassicurare e rassicurarsi, dando un amore che è così distorto ormai che si confonde con l'odio, ma che l'amore in qualche modo affiora sotto le vesti del pensiero secondo cui uccidere i gatti per risparmiare loro gli stenti costretti a patire, non risparmiando se stessa però, visto che così facendo si priverà della loro compagnia.
Da qui si sente che Beruthiel è davvero al limite del baratro. E qui il nodo alla gola mi è aumentato.

Insomma, un(a) conte(ssa) Ugolino, relegata nella sua nave/torre, che vede i figli/gatti cadere morti sotto i suoi occhi, che soffre per mancanza di cibo - permettimi l'attinenza con le due figure. Chissà se Tolkien in qualche modo si fosse ispirato a Dante su questa faccenda?

Davvero bellissima! Sforna più spesso - sempre se puoi. ;)

A presto! :*

Recensore Veterano
17/09/15, ore 13:08

Meeeel!
Certo che con tutte le pippe che ti stavi facendo, mi aspettavo quasi un Conte Ugolino versione Terra di Mezzo :°D 
Sarà stato anche per questo che mi sono decisamente concentrata più su Beruthiel e cosa provava lei per quei poveri gatti, che sui gatti di per sé.

Ma proverò, come sempre, ad andare con ordine.

Da quando ho letto il tuo primo ritratto di Beruthiel, spero sempre di leggere altro su di lei, quindi wiiiiii! Me felicissima che tu abbia scritto di nuovo su di lei! E in un momento che mi incuriosiva tantissimo (ti avevo pure scritto qualcosa nella recensione al ritratto).
Beruthiel morirà e lo sa benissimo e la sua riflessione su COME si muore è così... sua. È quello che mi aspettavo che lei pensasse, sarà anche che da quel poco che c'è scritto su questa vicenda, ecco, Beruthiel emerge così, decisamente fiera. E che patisca il mare mi sembra azzeccato per una che gli è sempre stata lontana (anche se le due cose non hanno un legame diretto) :P

Oddio, ovviamente non mi sarei aspettata di trovare una tua ipotesi di risposta a quella domanda che avevo condiviso con te illo tempore sulla fine che fanno due dei gatti e Beruthiel! Visto che allora avevi detto di non volerlo sapere... :D
Quando ti avevo fatto la domanda, era stato con curiosità quasi clinica, senza pensare troppo a cosa avrebbe voluto dire emotivamente, ma alla fine entrambe le opzioni sono tremende, in maniera diversa. In un certo senso, sembri averle incorporate entrambe, perché se Beruthiel è vittima di quello che viene fatto ai suoi gatti dai soldati di Tarannon, poi decide di essere lei a ucciderli, di sicuro in maniera meno sadica dei soldati. (certo che prendersela con dei gatti... e vi chiamate soldati? puah)

Non ho potuto fare a meno di fangirlare un attimo a immaginare Beruthiel maledire tutto e tutti, un attimo di flashback per vedere come era all'inizio di questo viaggio tremendo, per poi tornare alla Beruthiel di "oggi", svuotata e disperata, che cerca conforto in quei pochi gatti che rimangono. E c'è un che di... materno? Nella decisione che prende per i gatti: meglio ucciderli subito senza farli soffrire oltre, per lei si vedrà. Ho la sensazione che non vivrà a lungo dopo averli uccisi, in qualsiasi caso.
È una maternità piena di tenebra, ma anche per questo affascinante. Lei ama i suoi gatti al punto che, pur di sapere che non soffrono più, è disposta a privarsi della loro compagnia, unico conforto in mezzo al mare che odia e che è una condanna per lei e per i suoi "piccoli".
E sul gatto che si è lanciato in mare, be', sotto un certo punto di vista lui è più salvo di quelli sulla nave.

È tutto così straziante, sul serio! Sento più il punto di vista di Beruthiel, il dolore che provo per la sorte dei gatti è più quello  che proverebbe lei che il mio, immagino di doverti fare i complimenti per questo :P

La faccenda di Beruthiel, in qualsiasi caso, mi vede condividere il tuo stesso punto di vista, perché dopotutto è di mortali che stiamo parlando e, come noi, gli Uomini di Tolkien non sono perfetti (dopotutto non lo sono nemmeno gli Elfi, altrimenti che noia!) e sinceramente stento a credere in una realtà bianca e nera in cui Beruthiel è di sicuro cattiva come (non) viene ricordata dagli Annali (ricordiamo sempre come gli Egizi, belli loro, usavano la damnatio memoriae in maniera assolutamente opportunisca, grazie :°D), perciò vederla vittima della superstizione, magari senza essere una santa - di certo non sembra una  donna dal carattere facile -, è la cosa più realistica che si possa vedere.
Poi ci saranno sempre altre interpretazioni più idealizzate, ma la mia Beruthiel è vicina alla tua, con l'aggiunta di pelle scura e treccine da regina egizia che sono decisamente fuori contesto ma vabbè, non la sto mica scrivendo così né sto dando alla cosa alcuna parvenza di canonicità ;D (per quanto sarebbe più interessante del piattume pseudo-occidentale-medievaleggiante che si vede di solito)

Con tutti i problemi che ti facevi per il titolo, ne hai trovato un decisamente ambivalente: non sono certa se indichi quello che viene fatto a Beruthiel da parte di Tarannon e i suoi soldati o la sua decisione finale di uccidere i gatti. O entrambe. Non so neppure quanto sia una condanna per i gatti morire prima di soffrire ancora, quanto sia una condanna che Beruthiel sta infliggendo a se stessa uccidendo i suoi amati gatti con le sue stesse mani.

Ho un dubbio: è possibile che Beruthiel conoscesse Osse con il nome Quenya? O era tutto un gran miscuglio, quando c'erano i Numenoreani di mezzo, di qualsiasi colore fossero? Ho un buco grande come Numenor a riguardo 8D

Di sicuro ho dimenticato qualcosa, ma ora dovrei fare pranzo e davvero non mi viene in mente niente altro.
Semmai, ti scrivo in privato as usual :D

Ci risentiamo, Melluccia bella,

Kan

P.S.: poi vabbè, finito di scrivere la reccy, vedo che anche la Benni ha messo di mezzo il Conte Ugolino XD Come si dice: great minds think alike LOL

Recensore Master
17/09/15, ore 10:32

Ed eccomi qui, col cuore spezzato.
Come ti ho già detto ieri non so bene che razza di commento potrà uscire: in questo momento ti odio -.-, e ribadisco, per me la nave è approdata, poco dopo aver lasciato il porto, nel Paradiso degli Unicorni, pieno di nuvole candite e arcobaleni, dove i gatti e Beruthiel vissero per sempre felici e contenti (gattina bianca e gattino nero inclusi, sono stati curati grazie ai fagioli magici di Balzar, o come si scrive, LOL. CHE GUARDA CASO E’ PURE LUI IN GATTO, AHAHAHAHHAAH).
Va bene la pianto con le scemate ^^”, o almeno ci provo.
Avevo amato moltissimo il ritratto di Beruthiel nella tua raccolta, e questo sembra il suo tragico e ‘naturale’ proseguimento. Perché è verissimo: poco è lasciato all’immaginazione da quel poco che ci racconta Tolkien. Difficilmente le cose sarebbero potute andare in maniera diversa da come le narri tu: triste ma vero. Ci sono una marea di passaggi che mi sono piaciuti in questo testo sì breve, ma incredibilmente denso e spietato. E ti meriti già un primo grande applauso per essere riuscita a esprimere, e poi suscitare, così tanti feels con meno di 500 parole.
First of all, la prima riflessione che lei fa sulla morte: sul fatto che non è così che bisognerebbe andarsene. E sono assolutamente d’accordo: la vita dovrebbe finire con onore e dignità, in OGNI situazione. Cosa che purtroppo non è mai stata possibile, paradossalmente oggi meno che mai…
Magistrale poi il modo in cui fai acquisire consapevolezza piena a Beruthiel del fatto che effettivamente la morte è un dono: cosa quanto mai vera per lei, in quella situazione! La morte è l’unica speranza di ‘salvezza’, di ‘liberazione’ da una situazione insopportabile e oltre ogni umana crudeltà. Mi ha ricordato non so come mai, i passi della Divina Commedia in cui si parla del Conte Ugolino, che per la disperazione ha cominciato a mangiare i suoi figli çç. Ecco fortunatamente qui non è successo, ma dopotutto non era da escludere come cosa. Beruthiel fortunatamente ha ancora il lume della ragione che le impedisce di lasciarsi andare totalmente all’istinto. E che la porterà a fare comunque una scelta tragicamente estrema, dettata dal troppo amore verso quelle creature (bellissimo il punto a proposito, in cui dici che odio e amore sono molto simili! Sono assolutamente d’accordo: credo siano le due passioni più simili e potenti che esistano: a volte ci vuole niente affinchè l’una diventi l’altra… o spesso possono convivere, Catullo docet xD. E l’odio molto spesso è ancora più forte dell’amore). Devo dire che comunque mi ha sorpresa l’atteggiamento della Regina, ancora così lucido. Non posso pretendere di dire o sapere che avrei fatto io in una simile circostanza (e spero di non doverlo scoprire mai çç!!) ma credo che probabilmente l’istinto di conservazione sarebbe prevalso, e che di Brutus non so se me ne sarebbe importato più tanto. No non è vero, come ho potuto pensarlo çç, crudele Benni, forse mi sarei preoccupata più di lui che di me stessa çç. Credo. Spero. Oddioooooooo, questi discorsi mi deprimono/confondono. Mi piace anche come hai sottolineato che Beruthiel cerchi i gatti anche solo per rassicurarsi di non essere sola: lo trovo molto realistico, in un certo senso più del fatto che li cerchi perché preoccupata per loro. Il punto in cui racconti cos’hanno fatto i soldati risveglia prepotentemente tutto il mio lato oscuro. Passatemi una spada laser, pliiiz. Ora. Ma come, dico io, come si può! Tu dici che non vuoi fare l’apologia e fai bene, ma se anche avesse avuto ragione Tarannon, nulla può comunque giustificare una tale barbarie su creature innocenti çç. Mi fa venire in mente la caccia alle streghe nel medioevo, e tutti gli zotici che credevano i gatti creature del demonio. *piange*. Bella l’idea di questo clima di superstizione anche a Numenor: me la fa sentire molto meno idealizzata e assai più vicina a noi. Cosa che non guasta mai, dopotutto Tolkien era un terrestre xD, e la sua ispirazione veniva da questo, di mondo.
E la maledizione di Beruthiel, OMG, tremo! Ribadisco, anche se te l’ho già detto ieri: adoro l’ambivalenza del titolo, questa ‘doppia’ condanna: quale sia quella ‘giusta’… solo Tolkien lo sa! Una parte di me spera che abbia ragione lui, ma solo perché mi renderebbe solo di un filo più sopportabile questo orrore (sebbene lungi da me mille mila miglia il giustificarlo!! Lo sai, vero çç? Hai capito che intendo, vero çç?).
L’ingenua illusione che il micio che si è gettato in mare si sia salvato, e non sia finito in pasto agli squali (lol si va beh, si fa per dire) è così straziante che mi fa pigolare çç.
Ti sono vicina come sempre per quanto riguarda la faccenda personale ‘gatti’. E mi raccomando, fammi sapere quando/se ci saranno novità. Scusa per questa recensione decisamente obbrobriosa çç, spero si sia capito che mi è piaciuta moltissimo la tua storia, per quanto straziante (o forse appunto per questo).
Ti stritolo <3
Con immenso affetto,
 
Benni
 
PS: ovviamente non è vero che ti odio, eh ;)