Recensioni per
As the sun goes down
di graciousghost

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/03/16, ore 17:51

Ciao, cara graciousghost :3
Io amo sempre più i tuoi scritti; oggi mi sono fiondata nella tua sezione di Sherlock BBC con l'intento di soffrire e non mi hai delusa.
Queste tre flash sono davvero bellissime e riassumono alla perfezione il rapporto tra Sherlock e John, soprattutto dalla parte del primo, che si sente vuoto quanto quell'appartamento senza l'altro.
La frase "Non potresti certo ammettere, a lui ancor meno che a chiunque altro: aspetto John, aspetto sempre John." mi ha distrutta un po', la adoro. Adoro tutto, ma non mi metterò a quotare, ché altrimenti mi tocca copia-incollare l'intera fic.
Solo un'ultima cosa: quel "oh" finale è perfetto. La consapevolezza di entrambi davanti alla dichiarazione di Sherlock riempie quel vuoto alla perfezione.
Mi dispiace che non sia riuscita a partecipare al contest, sono sicura che saresti arrivata sul podio, se non al primo posto.
La adoro, non riesco a dire altro.
Davvero complimenti.

Red

Recensore Master
22/03/16, ore 13:58

Ciao! Ho letto il capitolo ieri sera, ho scritto una recensione di cui ero soddisfatta, e poi ho schiacciato il bottone sbagliato e ho cancellato tutto. Presa dalla frustrazione verso la mia incapacità tecnologica ho rimandato ad oggi la recensione, sperando di ricordarmi almeno i punti fondamentali... sì, viva me, proprio.

Venendo alle cose serie, questa storia è bellissima. Dovrò stare attenta a non ripeterti lungo il corso di tutto il commento di averla trovata bellissima, altrimenti divento noiosa (e un po' inutile).

La prima cosa che ho apprezzato sono le emozioni che riesci a comunicare: utilizzi la parola giusta al momento giusto ("in bilico sul cuore" esprime perfettamente l'attesa, il bisogno, ma anche la disillusione, il timore del baratro), scrivi frasi brevi, dirette, intense. Davvero uno stile perfetto per questo tipo di contenuto. E, mai da sottovalutare, usi un italiano particolarmente corretto. A parte le questioni in cui sappiamo di avere gusti molto diversi, ho apprezzato davvero il tuo scritto. Anzi, forse proprio perché così distante da ciò a cui sono abituata, continuo a sorprendermi di non dare peso alle mie preferenze e di trovarti sempre interessante da leggere. Se un racconto è bello è bello, c'è poco da dire (avevo detto che non mi sarei ripetuta, lo so).

I personaggi sono, a mio parere, estremamente ben gestiti. Forse qualcuno potrebbe trovare qualche sfumatura di Sherlock troppo sentimentale, ma io credo che lo sia di suo. Ci sono tantissime fragilità, in lui (sopratutto quando si tratta di John), tantissimi dubbi quando si parla di sentimenti, e ho ritrovato nel tuo Sherlock quell'interiorità combattuta che proprio mi piace nell'originale. John e Mycroft, poi, sono un contoro perfetto in questa storia. Il primo è un fantasma presente per tutto il racconto, quasi opprimente nella mente di Sherlock; il secondo mette in luce tutte le crepe nascoste dell'animo del fratello, quelle che lui non vorrebbe mostrare. Insomma, anche da questo punto di vista la tua storia si merita tutti i complimenti che posso racimolare.

Infine apprezzo come tutto, nelle tue storie, sia pensato e ragionato. Mi riferisco, in particolare, alla struttura dei tuoi scritti. Il muoversi del sole, i sentimenti di Sherlock, il fatto che la conclusione della storia sia una rivelazione, sì, ma anche un principio (proprio comeil sole, che nasce, muore e nasce nuovamente).

Credo di essermi dilungata, ma rinnovo i miei complimenti, davvero bella (ops)!

Recensore Junior
23/09/15, ore 22:21

Davvero bellissima... Riletta due volte temendo di aver capito male qualcosa ma penso che sia colpa solo della stanchezza... Del tipo che John sta con entrambi oppure no? Ancora bravissima scusa la stretta recensione ma sono stravolta :)

Recensore Master
23/09/15, ore 00:05

Arrivo qui un po' scettica perché la mia opinione è che le flashfic non sempre riescano nel loro intento di concentrare molto in poco...Mi ritrovo, invece, a rileggere ciò che hai scritto più di una volta, in quanto l'ho trovato molto coinvolgente ed adeguato all'affascinante difficoltà di comprendere l'animo di Sh. E' difficile, infatti, riuscire a rendere leggibile la trama dei suoi pensieri senza scadere nel sentimentalismo e nell'OC. Io preferisco lo Sh perso nel suo egocentrico mondo che è stato sconvolto dall'irruzione di un sentimento unico ed abbagliante che gli sta scavando l'anima. Dal punto di vista linguistico è molto efficace l'intermezzo, qui e là, di textfic, nella sua veloce espressività.
Da non perdere frasi come queste:"..Zitto, cervello, zitto..sulla punta della lingua e in bilico sul cuore..Tu sei tutto il resto...". Bello.

Recensore Master
22/09/15, ore 22:44

"Non ti pare vero che l’hai detto sul serio: il suo nome. Hai provato a evitarlo per tutto il giorno, ma era sempre lì, sulla punta della lingua e in bilico sul cuore." Inizio a lasciarti una recensione, citando questa frase bellissima e che racchiude tutto quanto. O perlomeno, il modo con cui io sono convinta che Sherlock ami John. In questo modo. Con il bisogno di dire il suo nome, la volontà di evitare di farlo e il cuore che esplode quando, alla fine, cede alla propria volontà.

Una serie di drabble legate da un comune denominatore e con un filo temporale unico, e tutte di stampo malinconico. Non è angst puro, non ci sono drammi plateali, ma basta l'idea di Sherlock da solo a Baker Street, del suo sentirsi solo, dei casi di cui parla prima con enfasi (sperando di attirarlo) e poi minimizzando, dopo che realizza che John non è venuto e che forse non verrà più. Minimizza per proteggersi ed è molto, molto malinconico. Il violino e l'ammissione a Mycroft, fatta in modo atipico per quello che è il rapporto trai fratelli Holmes, un rapporto spesso fatto di sfide e sfottò... è il punto focale della drabble "Sunset". Lì sono più evidenti la solitudine di Sherlock e la lontananza da John che pesa e che lo spinge oltre, al punto da arrivare addirittura a parlare chiaro a Mycroft. Cosa che, per Sherlock, è peggio che affrontare sua madre!

La terza invece è forse la più ambigua. Ha un finale che io, da Johnlocker, ho interpretato in un modo, ma che non è propriamente chiaro. Il fatto che John vada da lui, che si stenda sul suo stesso letto, non posso non vederlo che come un nuovo inizio (?). E poi la confessione di Sherlock: «Tu sei tutto il resto», una frase che significa, davvero, ogni cosa. Perché se Sherlock è cervello e bellezza, John è quello che rimane. Ovvero un universo di cose. Questo è... quasi straziante.

Mi piace, mi piace e mi piace. Hai ritratto una solitudine sofferta, che nasconde come rovescio della medaglia, un amore puro e sincero.
Complimenti.
Koa

Nuovo recensore
22/09/15, ore 01:06

Cara Ayumu,ho gli occhi lucidi credo da quando ho letto il titolo e ora sono sul punto di una crisi. Sono reduce dalla 3x02, quindi sono convinta che mi capirai, in testa ho la canzone 'the weight of us' e gli anni iniziano a farsi sentire e sono sicura che questo potrebbe spiegare i miei occhi lucidi (come le nonne quando i nipotini recitano le poesie per la festa dei nonni). Diciamo che la sensazione è più o meno la stessa, tu mi hai fatto il regalo più grande! Quante persone possono dire di aver ricevuto come regalo una storia? Ecco io sono una di quei pochi eletti e ne sono onorata! Questa storia è straziante, ogni volta che leggevo 'ti senti solo, Sherlock Holmes?' Era una pugnalata al cuore, riuscivo a sentirlo che suonava il suo violino e riuscivo a vedere il suo sguardo malinconico e assente che vagava fuori dalla finestra, tutto questo grazie alla tua scrittura che è riuscita ad offrirmi un finale meno devastante rispetto a quello che mi è stato proposto dalla gentilissima BBC. Per un momento ho pensato che volessi darmi il colpo di grazia lasciando Sherlock da solo ma per fortuna hai avuto pietà di me *-* posso provare però a spiegarti quanto questa storia sia importante per me 1) perché te la chiedevo in continuazione -penso di essere diventata veramente logorroica ad un certo punto- 2) perché è perfetta, malinconica e si aggancia perfettamente ad uno dei miei episodi preferiti 3) perché amo la tua scrittura, la tua capacità di creare con le parole. È assurdo come mi sembri tangibile la tristezza e la solitudine di Sherlock o come sia reale la sensazione del legno del violino. Sinceramente non riesco a trovarle un difetto, anche l'uso di questa seconda voce che dialoga con Sherlock la trovo una scelta particolarmente azzeccata, che sa di nuovo, di esperimento! Come se fosse la sua coscienza che ogni tanto gli da delle stoccate particolarmente dolorose, giusto per ribadire l'assenza di John. Non ci sono abituata e devo dire che mi ha colpito molto;) Sherlock ha una personalità veramente unica, è un personaggio davvero difficile da rendere e credo tu ci sia riuscita appieno dando spazio anche e soprattutto al suo lato umano, spesso sopraffatto dalla sua mente scientifica.
Lo scambio di messaggi è stato geniale e mi ricorda alcune storie che, per fortuna, mi hai fatto leggere facendomi uscire dalla mia ignoranza in materia ^.^
Grazie per avermi fatto sognare, per avermi fatto vivere questo momento e grazie soprattutto di avermi fatto questo regalo <3 anche se lontana ti sento vicina più che mai:*
Aspetto con ansia la tua prossima storia <3