Recensioni per
Il mio eroe
di DAlessiana

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
21/12/15, ore 16:32
Cap. 1:

Mi è piaciuta. Il tema che hai scelto è un tema forte, e sarà difficile non riflettere a ciò.
Mentre leggevo mi sono immaginata la bambina che, mentre va al distaccamento dell'esercito, e più precisamente alla camera mortuaria (so che esso non usa semplici obitori), ripensa al giorno in cui il suo fratellone è partito per la guerra e alla sua voce nel telefono. Ripensa a quanto fosse felice di rivedere suo fratello, anche se non capisce come mai egli "dorma" su una lettiga di acciaio e sua madre piange.
Ho molti amici oltre-oceano e uno di questi è un marines. Spesso, mi racconta quanto sia difficile per loro e per i loro familiari, che li aspettano a casa con l'ansia che non possano più tornare vivi. E' una bella storia, anche se mi sarei aspettata un continuo. Farla finire con la sorellina che "odia" il fratello perché non ha mantenuto la promessa non è proprio un bel finale, quindi spero che la continuerai.
La mia recensione è pressoché positiva. Grammaticalmente c'è qualche errore, nonostante ciò spero vivamente che la riprendi e la continui perché la storia mi piace :)

Recensore Junior
21/12/15, ore 15:22
Cap. 1:

Mio Dio che tristezza ç_ç Di solito mi tengo ben lontana dalle storie di guerra o di soldati, perché sono un sacco sensibile su queste cose, ma poi mi ha incuriosito l'introduzione quindi eccomi qui (a riscrivere la recensione perché prima non me l'ha inviata xD). Mi è piaciuta molto molto molto. E' cruda ma tutta la vicenza è trattata con la dolcezza e la delicatezza di una bambina che non sa quello che sta succedendo, che è innocente ed ingenua. Scoprire che il fratello è morto e leggere dal punto d vista della bimba che non lo capisce è assolutamente straziante ma. Purtroppo è quello che succede realmente, e che succede tutti i giorni, quindi posso solo farti i complimenti per come l'hai trattata, senza cadere nel moralismo, nel banale, o nel troppo drammatico. A presto. ♥

Recensore Junior
28/11/15, ore 22:13
Cap. 1:

Ciao! Passavo di qui e mi ha incuriosito la tua storia.
Sicuramente hai trattato l'argomento con molta dolcezza e garbo. Solo per la scena della sorellina che trova il fratello esanime in obitorio, farei scattare il rating giallo. Magari sono io che sono troppo sensibile, ma l'ho trovata una scena piuttosto cruda e drammatica: la bambina lo crede solo addormentato e quando lo tocca sente il freddo della morte, senza ben capire la realtà.
La vicenda è molto toccante e credo tu sia riuscita a trattarla bene, senza cadere in assurdità, ma credo anche potrebbe essere migliorata. La bandierina bianca (spero non la prenderai male) te la metto perché ho trovato parecchie imprecisioni. Te le faccio notare più sotto, nella speranza di poterti essere utile:
"fece domanda nell'esercito" = non sarà un errore, ma lo trovo davvero poco piacevole da leggere: sostituirei con qualcosa tipo "fece domanda per entrare nell'esercito" oppure "presentò domanda all'esercito"
 - "l'America aveva bisogno di lui e altri, che aveva intrapreso la medesima scelta" concordanza tra il verbo e il soggetto "altri, che avevano intrapreso"
- "La stessa strada che mio padre, quando aveva la sua età, aveva scelto di percorrere così, accanto alla foto nel salone di mio padre con la divisa, mia madre appesse anche quella di un giovane soldato non cosciente di ciò che lo aspettava." Questa frase è abbastanza lunga e crea confusione in chi legge. Io toglierei quel "così" e metterei un punto tra "percorrere" e "accanto". Inoltre "appesse" ha una "s" in più.
- "Mi scese una lacrima e passai l'apparecchio telefonico a mia madre che, sollevata di sentirlo ancora vivo, si strinse tra le braccia di mio padre e pianse, forse lei era la persona più cosciente di ciò che stava per succedere, perché una mamma conosce le cose prima che queste accadano." Un'altra frase troppo lunga che rischia di far perdere il lettore. Inserirei un punto, al posto della virgola, tra "pianse" e "forse".
- "Gli lascia un bacio sulla guancia e sussurrai" - errore di distrazione del primo verbo che dovrebbe essere "lasciai". Io comunque, consiglierei di sostituirlo con "diedi".
- "sorrisi spenti e sforzati" - si dice "sorriso forzato", quindi "sorrisi spenti e forzati".

Recensore Master
29/09/15, ore 22:52
Cap. 1:

E' una piccola perla preziosa questo testo. E' dolcissima perchè la si vive dagli occhi innocenti di una bambina e sono quei passaggi propriamente puerili ( perchè non lo coprono, ha freddo o quando lo crede dormiente sui tavoli) che fanno sorridere amaramente chi legge, in questo caso me.
Una piccola che voleva solo che suo fratello ritornasse a casa e non badava alla morte, credeva molto di più alla promessa che le era stata fatta che alla realtà. Infatti scappa nella camera del fratello, che sostituiva lui in questo caso, per gridargli contro che non aveva rispettato il patto. Lì, ti ritrovi anche tu spirito e personalmente mi sono sentita in colpa come se fossi io a mancarle di rispetto e fiducia.
Mi piace come hai reso i diversi dolori, il padre pilastro, la madre combattente solitaria e la bimba con una sorta di negazione interiore. Complimenti.

Recensore Junior
28/09/15, ore 10:48
Cap. 1:

Si sì, garantisco! È trattato con molta delicatezza, carina la storia vista dal punto di vista della sorellina piccola che non capisce subito cosa sia accaduto al fratello. :)