Recensioni per
Il fantasista della solitudine.
di Queen_V_Introspective

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
21/04/20, ore 15:15

Molto introspettiva, dona giustizia ad un personaggio a me caro e che è stato un pò "sacrificato" dall'autore del manga/anime. Il paragone tra la sua vita e un treno il cui viaggio è di sola andata lo trovo struggente ma al contempo così realistico che non è possibile trovare alcuna falla. È la metafora della vita di Tom, il fantasista della solitudine che ha trovato nel calcio il modo per poter oltrepassare quel muro di angoscia che il suo peregrinare aveva eretto dentro di lui. E il suo carattere mite, gioiso gentile gli permette di allargare le sue conoscenze di apprendere molto sul mondo del calcio di assorbire tutto come una spugna... lui non è un'ombra..lui è luce vera..

Recensore Master
21/10/15, ore 11:49

Ciao Queen_V_Introspective!
Ammetto che difficilmente riesco a leggere fan fiction dove i personaggi sono analizzati e interiorizzati così bene, perciò sono molto felice di essere capitata a leggere la tua fan fiction.
Senza banalizzarlo né renderlo migliore o peggiore di quello che è, ci racconti il Misaki complesso e profondo che Takahashi ci ha insegnato ad amare.
Davvero un lavoro magistrale, brava!
Continua così! :)
Un saluto!

Recensore Veterano
05/10/15, ore 15:10

Il tuo ritratto è davvero poetico.
Ho visto qualche giorno fa che avevi aggiornato e leggendo l'introduzione ho voluto aspettare di avere il tempo necessario per godermi il tuo racconto.
Mi è piaciuto moltissimo. Hai reso benissimo Taro come parte di un tutt'uno ma con la sua personalità, la sua sensibilità, il suo essere cresciuto e diventato una persona speciale, non una metà di un campione. Hai una particolare capacità nel dipingere e dare vita a personaggi complessi (penso al tuo Jun) senza banalizzarli, sminuirli o , peggio ancora, snaturarli. Il tuo Taro è quello di Takahashi reso ancora meglio. Complimenti.

Recensore Master
02/10/15, ore 14:45

Se penso a Taro, al Taro magistralmente ritratto in queste righe, mi viene in mente il "viandante sul mare di nebbia". Taro ha in sé tutto il romanticismo, tutta la malinconia e la solitudine dello Sturm und Drang.
Lui stesso è tempesta ed impeto.
Un bambino forte, un adolescente solare, un uomo originale, un esteta completo. Hai dato una definizione concisa ma profonda di ogni fase della vita di questo straordinario personaggio. Esteta: di raffinata sensibilità, mai definizione più calzante fu scelta per Taro.
L'artista, in fantasista, l'amico che, nonostante giri il mondo, ha insita in sé una solitudine di fondo.
Non è una spalla, non è un'ombra ma un tutt'uno con Tsubasa. (bellissima anche questa definizione!)
Beh complimentissimi per come hai saputo tratteggiare con sensibilità e delicatezza il nostro bel Taro...E la prossima volta che proponi dei ballottaggi, spero celino altre sorprese belle come questa ;)

Recensore Master
01/10/15, ore 14:18

Ciao tesoro!
So di essere stata molto latitante negli ultimi tempi (specie con la long), ma sono stata parecchio impegnata e prometto che, pian piano, riuscirò a rimettermi in pari. :)
Ovviamente non potevo perdermi questo tuo capolavoro: Taro è un personaggio che non viene sempre approfondito e pur non essendo uno dei miei preferiti, è un personaggio che stimo moltissimo e la cui introspezione mi emoziona sempre moltissimo, specie se ben fatta come nel tuo caso. <3
Tu hai messo in risalto un aspetto davvero importante di Taro: la sua solitudine. Egli si sente spesso invisibile, forse persino messo da parte in alcune situazioni; non è troppo chiacchierone, esibizionista, non ama certo sentirsi al centro dell'attenzione.
E' silenzioso e riservato, per questo può risultare spesso invisibile e - di conseguenza - solo.
Eppure, è la sua stessa solitudine a renderlo un campione o, per meglio dire, un artista.
Perchè è questa la differenza fra lui e tutti gli altri: molti giovano per vincere, c'è chi lo fa per passione e chi lotta con grinta, con tenacia e aggressività.
Taro non chiede altro che giocare, lui è semplicemente felice di poter giocare a calcio; è come hai detto tu stessa, non si tratta solo di talento ma di emozioni... Emozioni provate o trasmesse.
E tu questo hai saputo rappresentarlo a meraviglia.
Bravissima tesoro, ti abbraccio forte forte. <3

Recensore Master
01/10/15, ore 12:09

Ciao!
È splendida! queste righe sono talmente belle che mi mancano le parole, hai colto l'essenza di Taro con una grandissima sensibilità e dolcezza, devo dire che, almeno secondo me, traspare un grande affetto verso questo personaggio. mi piace anche il fatto che sottolinei il suo rapporto con Tsubasa: Taro non è l'ombra di Tsubasa, è vero e sono contenta che venga chiaramente espresso questo concetto. Sono alla pari anzi forse Taro è più forte, il manga e l'anime è un po' che non li vedo, ma se non sbaglio spesso è Taro che incoraggia Tsubasa nei suoi momenti di difficoltà.
Comunque bravissima, davvero un pezzo magnifico, entra dentro nel cuore!
A presto!
Eldarion

Recensore Junior
30/09/15, ore 22:44

Ciao Annalucia,
recensisco solo ora perché ho appena scoperto questo testo meraviglioso. Devi sapere che io amo Taro Misaki proprio perché è raro. Mi sono ritrovata moltissimo in questo testo. Il paragone delle vita a un treno mi ha fatto sorridere e aprire gli occhi su una metafora particolare quanto vera.
Sono sicura che oltre a tutti i pregi di questo mondo, Taro abbia anche dei difetti (anche se non li ho ancora trovati...) e ciò lo rende umano. lo rende perfetto. Lui ha imparato a convivere con la solitudine e ciò l'ha reso molto forte. Lo capisco bene...
Posso solo farti i miei più vividi complimenti per questa prosa profonda, delicata, leggera ma meravigliosa, proprio come Misaki Taro.
Spero scriverai altro su lui. Recensirò più che volentieri, soprattutto se è scritto così bene.
Buonanotte.
Nono23.

Recensore Veterano
30/09/15, ore 20:44

Interessante e appassionata questa tua lettura di Taro, che passa attraverso una aorta di stream of consciousness ricco di parole e flashback.
Credo che Taro sia decisamente un personaggio intrigante e molto più complesso di come viene presentato, e trovo molto interessanti le molteplici letture che ne vengono date :)

Recensore Veterano
30/09/15, ore 17:13

Ciao regina introspettiva,
premetto che è stato un vero piacere rivedere questo gioiellino introspettivo, ti ringrazio molto per la fiducia!
Questo è uno di quei rari soliloqui non in prima persona. E' il narratore stesso a raccontare il flusso di coscienza di Taro utilizzando parole interiori, pensieri veri e profondi.
Ci sono tre chiavi di volta per la lettura di questo pezzo: artista, solitudine, fantasista. Sono un triangolo, un menage a trois nella vita di Taro.
Artista. Ogni artista è unico. Sente in modo unico, vive in modo unico. La vita di Taro è stata segnata dall'arte anche attraverso il padre pittore. E' una vita unica. Vissuta in modo unico. Da artista.
Fantasista. Questo termine ci porta alla sua anima calcistica. A tutto ciò che il calcio ha significato per lui. Affetti, amicizia, mettersi alla prova, vincere la timidezza.
Solitudine. Questo credo sia davvero il filo conduttore della vita di Taro, la solitudine per la mancanza della madre, la solitudine per la perdita continua di amici dovuta al ripetuto cambio di città e di viaggi.
Come dici tu, lui è l'artista del calcio. Ma è anche un artista della solitudine, capace di accarezzarla, dipingerla, viverla. Ed uscirne una persona forte nella sua delicatezza. "Un esteta completo". Stupenda questa frase.
Un pezzo bellissimo, evocativo, malinconico, che ti penetra dentro.
Bravissima, Annalucia!
Un abbraccio,
gratia