(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Il finale della quinta stagione continua ancora oggi ad ispirare moltissime storie, ma posso affermare di non aver mai letto qualcosa di così intenso. In All I got is my brother in a hole troviamo Dean alle prese con una vita da ricostruire, ma nessuna voglia di farlo, perché manca la parte più importante di essa: Sam.
Dean ha visto avverarsi il desiderio di avere una famiglia - una compagna e un bambino - ma ha perso quel fratello che per lui è stato (e continua ad essere) tutto. Quello che colpisce di questa one-shot è la forza delle descrizioni, con gli incubi e i pensieri di Dean che sembrano permeare attraverso lo schermo e stringere il lettore in una morsa di disperazione. Dean è a pezzi, letteralmente, e trova la forza di rialzarsi solo alla fine, nella speranza che esista un modo per riportarlo indietro dalla Gabbia.
Lo stile è fluido e scorrevole, e l'introspezione è così ben scritta da catapultare chi legge nella mente di Dean: ci sono i continui richiami a Sam, al fatto che vorrebbe esserci lui, al suo posto, il suo essere un pesce fuor d'acqua a casa di Lisa, il non riuscire a rialzarsi dal baratro in cui è precipitato. Potrei spendere ore a descrivere la forza e la bellezza di questa storia, ma qualsiasi cosa io possa dire non credo sarà mai abbastanza efficace. Quello che posso - devo - dire è che questa è assolutamente una delle storie che chi passa dal fandom di Supernatural non dovrebbe perdersi.

Leggi la risposta dell'autore

Ho visto che questa storia era ambientata subito dopo "Swan Song" e non ho resistito. Nonostante sia triste, mi è piaciuta tantissimo! Povero Dean, altro che "apple pie" come voleva farci credere Chuck nel finale, penso che i sentimenti che abbia provato siano molto più simili a quelli da te descritti.

Leggi la risposta dell'autore

Ciao:)
Accidenti mi hai ridotto ad una palla lacrimosa di feels!
Secondo me hai descritto alla perfezione i sentimenti e il dolore di Dean nei primi tempi dopo la morte di SAm!
Io a dire la verità' come credo di aver capito molti altri, non ho apprezzato molto la scelta di LIsa come compagna di DEan, pero' credo che tu abbia reso bene il suo affetto e la sua comprensione per Il nostro cacciatore e ben descritti anche la curiosità e i sentimenti di BEn. Il DEan che descrivi e' esattamente come me lo immagino io in quel periodo. Davvero bellissima e spero che tu vinca, lo meriti. Brava!

Leggi la risposta dell'autore

Eccomi! T_T che tristezza...ogni volta che leggo una ff che parla di Dean, dopo che Sam si è gettato nella Gabbia, mi si apre un pozzo di disperazione nel petto! T_T penso sempre al coraggio che ha avuto Sam e al dolore straziante e infinito che ha provato Dean! T_T Dean si ritrova in una casa sconosciuta e con delle persone che deve imparare a chiamare Famiglia, quando la sua vera e propria Famiglia, è in un buco con il diavolo! Sei riuscita a rendere alla perfezione, cosa molto difficile da fare, un dolore profondo e lacerante come quello di Dean... Il suo aggirarsi e comportarsi come un fantasma, come l'ombra di se stesso, mentre cerca di dare ancora una ragione alla sua vita... La tua ff è allo stesso tempo terribile è bellissima! T_T complimenti come sempre! XD alla prossima! Vado ad abbracciare uno dei mie peluche per un po' di conforto! T_T ciao ciao XD 

Leggi la risposta dell'autore

Sto ancora cercando di mettere in fila qualche parola di senso compiuto e di non abbandonarmi anch'io alle lacrime e ai suoni inarticolati che in realtà sarebbero singhiozzi. È stata una bellissima sorpresa essere tornata a casa e aver trovato questo piccolo gioiello ad aspettarmi, soprattutto dopo aver riconosciuto il titolo; sono masochista, ma mi piace tantissimo leggere del post Swan Song e l'idea di aver ispirato una meraviglia come questa con la mia OS mi rende tanto, tanto, tanto felice; tant'è che prima di iniziare a leggere stavo sorridendo come un'ebete.
Dean è esattamente come ce l'hanno descritto e come lo immagino nei giorni successivi alla morte di Sam: a pezzi, senza uno scopo e senza una famiglia, completamente fuori posto, perché quando parlava di essere felice con Lisa e il bambino probabilmente immaginava Sam con una vita altrettanto normale, quella che aveva sempre desiderato. Mi è piaciuto immensamente come ci fossero continui riferimenti al fatto che Sam fosse tutto quello che aveva, la sua famiglia, la sua roccia, un pezzo enorme del suo cuore (anzi, tutto), e non ci sono parole che esprimano meglio delle tue questo concetto. Anche il fatto che cerchi appiglio nell'alcool e che non voglia contaminare Lia e Ben con il suo passato, con quello che è lui, è totalmente da Dean. Gli incubi che non lo fanno dormire, il fatto di non riuscire nemmeno ad andare in camera di Lisa nei primi giorni, il non alzare la testa dal tavolo... sembrano piccoli dettagli, ma rendono alla perfezione quanto sia a pezzi.
Io avevo provato a immaginare un finale diverso per Swan Song una volta (perché faccio la dura, ma quella puntata mi fa piangere come una bambina), ma il finale di questa - tutta la storia lo è, ma le ultime righe sono state la scintilla di speranza che amo e cerco con insistenza dopo tutte le storie angst - è bellissimo: c'è tutto Dean, con il suo mandare al diavolo le promesse, quando si tratta di Sam, la forza disperata che trova nella possibilità anche remota di poter riaprire la Gabbia, la certezza che non ce lo lascia Sam nelle grinfie di Lucifero. E la consapevolezza che deve rialzarsi, almeno per cercare un modo di tirarlo fuori.
Non so quanta roba incoerente abbia balbettato, nel frattempo, ma anche se di solito ci penso e ci ripenso, questa recensione sentivo di doverla lasciare "a caldo". Anche se qualsiasia mia parola è superflua, dopo aver letto la storia.
In bocca al lupo per il concorso (se non arriva almeno sul podio mi arrabbio davvero! XD); intanto, questa vola dritta dritta tra le mie preferite. Un abbraccione, a presto! :)

Leggi la risposta dell'autore