"La risacca che massaggiava ritmicamente la banchina del porto..."
"Il mare mostrò il suo sorriso di spuma..."
Ho pensato a un modo per definire queste immagini, con tanti paroloni per definirle e dirti quanto mi sono piaciute. Poi ho avuto l'illuminazione: Tue.
Ci sono dei colori, particolari sfumature precise, e definite, e chiare, che, se si fa attenzione, in silenzio (e qui mi vedo nascosta dietro un cespuglio, con tanto di cappellino e binocolo), si possono ammirare in tutta la loro concretezza immaginaria, nel loro ambiente naturale, ovvero le fanfiction di una certa autrice (te la consiglio, tra l'altro u.u). Solo lì il Sole sorride teneramente (lì e nei Teletubbies, ma questa è una battutaccia derivante da un'infanzia disturbata), le barche ridacchiano tra loro, e Leo è libero.
Ho aspettato la fine con una leggera ansia, e infatti eccole, le due parole che mi spiegano perché, di fronte a tanta pace, mi sentivo triste. Il sogno.
"Niente, niente, niente..."
Sogna questo, il leader ansioso e carico di tutto, tutto, tutto. Vorrei che tutti capissero cosa c'è dietro agli effetti speciali di scontri interdimensionali... Il meglio sta nelle sfumature color seppia dei sogni di fanciullezza, altroché.
Perché devi sempre strafare, mia cara animatrice di spuma? U.U
Complimenti, tanti complimenti. (Potresti anche cambiare un po', eh... Una robetta un po' meno stupenda, giusto ricordarci che sei umana...)
Un bacio assonnato
Gru |