Ilaria, devo confessarmi.
Avevo letto questa OS già tempo fa ma non sono mai riuscita a trovare le parole giuste per descriverla, quindi mi sono ritrovata a doverla recensire tre ere glaciali dopo.
Non so se si tratti di pigrizia o che altro, sicuramente non è nulla di positivo o che possa giovare alla mia posizione di fan accanita delle tue opere.
È risaputo che quando si cerca un po' di concentrazione e pace interiore si finisca per pensare a tutt'altro, ed è quello che mi sta succedendo in questo momento.
Sappi che sto dando la priorità alla tua OS, snobbando schifosamente gli esercizi di matematica.
Domani, nella verifica, citerò frasi prese da questo scritto. *cuore giallo di Whatsapp*
Cominciamo dall'inizio, come si suole fare.
(L'inizio dei miei pensieri, non l'inizio della presentazione dei fatti. Ti piacerebbe che fosse tutto ordinato, eh? E INVECE NO.)
L'introduzione al personaggio di Sonya.
Che dire, pochi dettagli, pochi dialoghi, ma descrizione impeccabile.
Si capisce praticamente tutto di lei in poche righe, ti è bastato esprimere due concetti, due pensieri del personaggio e già ho potuto farmi un'idea su di lei.
L'avrò cannata del tutto, perché l'ho inquadrata come una ragazza stanca ma positiva, con i piedi per terra ma con un paio di ali che a volte le permettono ancora di vedere il mondo dall'alto, in tutto il suo splendore. La vedo come una persona premurosa, attenta, abitudinaria, ma non mi sono spiegata la sua assenza prolungata.
Era così grande il casino combinato da Newt?
Ad ogni modo, mi è dispiaciuto.
Ho cannato probabilmente anche il motivo della separazione fra i due amici.
Mi piaceva veramente tanto, il loro rapporto.
Passiamo a Minho.
Non possiede qualsivoglia caratteristica determinante, incisiva, d'impatto, ma è comunque un personaggio buffo.
Quelli che parlano della loro storia amorosa mi passano il morbo della risata. A volte mi rompono il cazzo, ma non è questo il caso.
DICEVO?
Ah, sì.
È un individuo ovvio, quasi gnorri, diciamo che mi avrebbe fatta esasperare se fossi stata sua dipendente come Newt.
Ma non è assolutamente una cattiva persona.
Le mie non erano critiche, perché Minho mi piace sempre.
Thomas.
Che dire?
Misterioso.
Ho capito poco di lui, probabilmente perché non c'era effettivamente molto da capire.
Non ho ben compreso il suo arrivo stravolgente, inaspettato, e il suo desiderio implacabile di fotografare Newt.
Ho tralasciato qualcosa?
Sono idiota? (Non rispondere, so già cosa diresti)
Comunque sia, non l'ho accolto male.
Ha svolto un ruolo importante successivamente, e ho potuto assimilare più informazioni su di lui nei dialoghi successivi.
Quindi, posso dire per certo che ho apprezzato anche Thomas.
Ecco la piccola Teresa.
L'ho proiettata nella mente come una ragazza costantemente sorridente, con i capelli bagnati, un occhio mezzo chiuso per via della luce penetrante del sole e la tavola da surf perennemente sotto il braccio.
La sua lettera era piena di sentimento, mi dispiace che Newt non abbia avuto tempo a sufficienza per risponderle.
Li shippavo pure qui (ovviamente come friendship, al solito).
Infine, ecco il nostro ("nostro"? Perché dico 'ste cose?) amato Newt.
Parto dicendoti che la decadenza della salute psichica e fisica di questo personaggio è stata presentata in maniera eccellente grazie a tutte quelle ripetizioni tattiche (vedi "Sono Newt Sangster", "La mia vita fa schifo", "Mi sono svegliato") che, combinate o da sole, hanno reso alla perfezione il peggioramento progressivo della faccenda.
Inoltre, mi sono soffermata sulla sua reazione al suicidio di Brenda.
"Non è stata nemmeno così gentile da spiegarci il perché", questa frase mi ha colpita in maniera positiva.
L'ho intesa (erroneamente, come altre mille cose nella recensione) come una risposta involontaria di una persona che non piange mai, ma che soffre tanto. E infatti Newt l'hai descritto così.
Mi è sembrata una frase coraggiosa.
Boh, lasciami perdere.
L'atteggiamento esasperato e colpevole del ragazzo mi pesava sul cuore sempre più, la sofferenza andava avanti man mano che leggevo.
Ho ammirato anche la persistenza birichina, a tratti ironica, nel mantenere fermamente le sue posizioni.
Quei punzecchiamenti fra lui e Thomas hanno aggiunto un po' di dolcezza nel mare di disperazione nel quale stavo navigando (e navigo tutt'ora).
Ho notato un piccolissimo errore, e si trova in questa frase: "come se questo potrebbe renderla curabile".
Mi sa che ti è scappato un "potesse", corri a recuperarlo! *cuoricino blu di Whatsapp*
Detto questo, evaporo.
Ho finito.
Non ho mai analizzato così minuziosamente (per modo de di') il lavoro di qualcun altro qui su EFP.
Sentiti onorata.
Dopotutto, rimani la mia autrice preferita.
Grazie per le splendide emozioni.
- Nora (Recensione modificata il 19/10/2015 - 04:36 pm) (Recensione modificata il 19/10/2015 - 05:15 pm) |