CHE IMMENSA VERGOGNA.
Non l'avevo ancora letta, ti rendi conto?
No, no: ho dovuto rimediare subito al mio errore.

Davvero non so come si faccia a non provare una sorta di simpatia per Addison - ed è così buffo pensare che amarla venga quasi in automatico mentre con la nostra protagonista ci vogliono grandi sforzi di volontà - o almeno parlo per me.
Nella seconda stagione Shonda ha creato qualcosa che non abbiamo saputo apprezzare fin dall'inizio - eravamo troppo abituati ai MerDer della prima stagione (che non apprezzavo chissà quanto) e Addison era spuntata dal nulla rovinandoci un sogno dolcissimo! -, ma devo dire che col tempo ci ha dato modo di morderci le mani: tra Addison e Derek c'era della magia, qualcosa che non sempre Meredith e Derek hanno saputo trasmettermi.
Ed è meraviglioso il modo in cui riesci a scrivere di loro, come li muovi mantenendoli incredibilmente IC - così tanto che sembra di vederli davanti agli occhi.

Addison ci ha provato in tutti i modi, ha tenuto duro per moltissimo tempo: voleva indietro Derek perché lui era l'amore della sua vita - chi pensa il contrario si sbaglia di grosso!
Addison decide di vivere in una città che non sente sua, che non le appartiene; una città dove ogni angolo ha il sapore di MereditheDerek e tutta la poesia del suo matrimonio non è altro che un'ombra nei corridoi dell'ospedale.
Chi accetterebbe una situazione del genere?

Derek non sa muoversi, con Addison... eppure un tempo gli sembrava così naturale.
Comincia a maturare la convinzione che la rottura della loro storia d'amore e che il tradimento non siano tutte colpe attribuibili solo ad Addie, ed è forse lì che si trova la svolta.
Parli di un Derek confuso, un Derek che sta cercando un equilibrio che ha perso: è giusto gettare tutto all'aria per un errore che hanno commesso entrambi? Ama davvero Meredith come crede?

“Credevo che odiassi la roulotte”
“Odiavo anche Seattle, se è per questo. Ma a tutto si fa l'abitudine” replica lei, ignorando la sua leggera ironia e lasciandosi andare ad un piccolo sospiro. “Non è New York, ma potrebbe comunque essere casa”.

Se solo si fossero fermati a parlarsi così anche nella serie... (anche se continuo a pensare che un ritorno di fiamma nella quinta stagione ci sarebbe stato da Dio!).
Grey's Anatomy è una serie dove le gioie seguono il principio Leopardiano: una gioia è sempre inseguita dal dolore; quindi è davvero difficile guardare Grey's e dire "I bei vecchi tempi dove tutto era allegro e frizzante", ma tu riesci a regalarci questo: piccoli momenti di pura serenità, dolcezza e speranza.
Giusto perché sorridere un po' non fa mai male.

Ho gradito molto il modo in cui hai scelto di concludere la shot... fa "molto Grey's".
Ovviamente, ho trovato solo un errore di distrazione che in questo momento non saprei indicarti - l'ho letta questo pomeriggio, scusami! -, ma per il resto è tutto perfetto.
Mi piace il tuo modo di scrivere, hai uno stile scorrevole e piacevole, ma questo lo sai già.
Che altro dirti dunque?
Ritorna presto con nuove Addek perché mancano tantissimo!

Bandierina verde, of course.
Alla prossima!

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Questa Addison è così diversa da quella che abbiamo visto nel tf. Mi spiego... in GA, come in Private Practice, la vita è sempre frenetica, troppo per concentrarsi sui pensieri di Addison, o di Derek verso di lei. Abbiamo assistito a qualche loro dialogo sul passato, sul possibile futuro, ma nulla più. Invece qui sono tranquilli, in un momento di tregua in ospedale, e l'idea che possano chiamare Seattle casa loro sembra farsi terribilmente reale.
Mi piacciono perché sono onesti tra di loro. Sanno che ci vorrà tempo. Sanno che la colpa del fallimento del loro matrimonio è di entrambi e non corrono, non affrettano le cose perché sarebbe sbagliato.
Bella, bella, bella!

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E mi sono accorta di essermi persa questa!
Perciò eccomi qui a recensirla dopo averla divorata :D
"Ha amato Addison come si può amare la donna della propria vita, tanto intensamente da perdere il fiato e le forze." Ho tifato per loro fino alla fine, finché lei non si è risposata con Jake e ammetto di aver sperato di veder arrivare Derek per opporsi a quel matrimonio!
Deliri apparte, altra shot scritta divinamente ^-^ e credo proprio che l'esperimento ti sia riuscito molto bene!
"Non è New York, ma potrebbe comunque essere casa”, potrebbe essere casa ovunque ci sia lui :3
Concludo qui, un bacio e alla prossima!

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Il mio computer ha deciso, sottolineerei senza interpellarmi, di passare a miglior vita dall'oggi al domani, costringendomi a scrivere questa recensione dal cellulare! O___O
Nella speranza di una sua resurrezione ti scrivo da qui, perdendo un tre o quattro diottrie nel mentre.
Ieri appena ho letto il tuo messaggio sono corsa subito qui a leggerti, ma a causa del mio occhio mezzo chiuso mi sono ripromessa di scriverti oggi.
Per prima cosa, anche se rischio di risultare monotona, devo dirti che scrivi divinamente. Arrivo in fondo alla pagina e mi chiedo come sia possibile che sia finita così in fretta... le tue storie non si leggono, si divorano!
Per essere stata la prima volta in cui ti sei immedesimata nel nostro bel dottore te la sei cavata alla grande.
Mentre leggevo mi sembrava di essere lì, sulla balaustra al loro fianco, e poter vedere dal vivo la confusione, l'indecisione e il grande amore che li lega. La paura di fare un semplice gesto, la paura di bacio che avrebbe significato talmente tante cose da non sentirsi ancora pronto ad affrontarle.
E' un passo troppo grande e non se la sente di buttarsi.
Lei dal canto suo è perfetta, lo conosce talmente bene da non aver bisogno di parole per capire le sue sensazioni, per lui vale la pena aspettare il momento giusto.

Paulo Choelho diceva che un abbraccio vuol dire: "tu non sei una minaccia. Non ho paura di starti così vicino. Posso rilassarmi, sentirmi a casa. Sono protetto, e qualcuno mi comprende".

Il loro abbraccio è la loro casa, il loro abbraccio vale più di mille parole, vale più di mille baci.

Se lo studio ti fa venire queste idee bisogna dire ai tuoi professori di riempirti di compiti tutti i giorni! XD
Capisco benissimo la tua difficoltà nella scrivere quello che hai in testa, io ho una storia incastrata lì da giorni e non ne vuole sapere di scendere.
Mi verrebbe da scriverti mille altre cose ma non mi sembra il caso di intasarti la casella delle recensioni, lascio un po' di spazio anche agli altri.
Basta con questa Calliemania gente, venite a leggere le storie che meritano davvero!

Tu vai a scrivere, io resto in prima linea in attesa della prossima storia, mi merito un premio per averti scritto da qui!
(Recensione modificata il 17/10/2015 - 12:58 am)

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