Ciao, ciao, ciaaao! *si sbraccia per farsi vedere*
E' passato tipo un secolo o due, forse, ma... Ok.
Non so perché io non abbia mai notato questa storia, non ne ho proprio la minima idea, comunque sono famosa per arrivare sempre ultima con ritardi impressionanti, perciò, va benissimo lo stesso credo. ^^' E poooi... Ci sei abituata ormai, no? No? Ehm.
Bando alle ciance.
Il mio Yami felice e allegro come una Pasqua non s'era mai visto prima! *-* Non così esageratamente entusiasta, almeno. E' troppo adorabile, aww, dai che dolcino!
Potremmo dire che è bello e molti sarebbero d'accordo; grandi occhi viola, la pelle scura di chi è stato tanto sotto il sole ma, anziché scottarsi, l'ha amato.
Siamo tutti d'accordo che sia bello, suvvia. Chi oserebbe mai dire il contrario? Dimmi, chi?! E non solo il sole l'ha amato, non solo il sole... Tutti l'abbiamo amato profondamente, tutti quanti ç___ç
L'idea di base con il teatro ambulante e di come Yami appaia impaziente di iniziare lo spettacolo, di raccontare a tutti una certa storia di cui - tra l'altro - è il protagonista, è fantastica davvero.
(Per quanto condivida il tuo pensiero su Parnassus: lo vidi anni ed anni fa, e ancor oggi mi domando se sia un film effettivamente degno di nota o meno, non so ancora decidermi, boh? Sono confusa nonostante sia passato tanto tempo XD)
E poi il tanto atteso incontro con il suo piccolo Aibou che, per ora e solo per adesso, sembra essere soltanto una comparsa in quella fantomatica storia che chissà quanti segreti nasconde e chissà quante altre cose rivelerà... Quel casuale incrocio di sguardi, quella inconfondibile somiglianza... Ovvio che è speciale, ovvio che è l'unico a cui rivolge una domanda tanto importante.
Yuugi sembra farsi diffidente. - ... dipende. Finisce bene?
Qui non mi pronuncio. Le lacrime.
No ok, però... A pensarci un momento, sì, finisce bene. Finisce com'è giusto che sia. Un finale triste e dolce al tempo stesso, anche se questo loro ancora non lo sanno, non qui. ç_ç
- ... ho bisogno del tuo aiuto, sì. Perché ci vuole sempre qualcuno che si prenda cura del cuore. E' triste quando il cuore trema e non c'è nessuno a rassicurarlo, ma è triste anche quando il cuore potrebbe scoppiare di felicità e non c'è nessuno da convolgere nell'esplosione.
E dopo quel primo gesto, quella mano tesa con cui tutto è cominciato, l'aiuto che Yami chiede a Yuugi è così grande che il piccolo Aibou nemmeno riesce ad immaginarlo: gli sta chiedendo di diventare il lato migliore di lui, la luce che rischiara il buio di cui il suo cuore è colmo. Gli sta chiedendo di salvarlo, offrendo in cambio... Cosa? Difficile dirlo con esattezza. Forse gli offre tutto ciò che Yuugi ha sempre desiderato: una storia, certo, ma anche amicizia, sostegno, fiducia... Molto di più di una semplice storia di cui fare parte.
Il finale è perfetto. No, sul serio.
- E' un puzzle. - L'altro tende le mani verso di lui. - Ricomponilo e torna da me. Anche io avrò un nome da regalarti, quando sarai di nuovo qui!
Hai riassunto YugiOh in due righe: risolvi il puzzle, torna da me, diamoci un nome affettuoso a vicenda ed affrontiamo le sfide che lo spettacolo sta serbando per noi.
Adoro. Adoro troppo.
Perché non ho mai visto prima questa one shot, per quale motivo? Mah, i misteri della vita. XD
Uhm, tra l'altro, noto solo ora che l'ispirazione ti ha colpito leggendo una cosina a me familiare. *gongola* Non mi ero mai accorta neanche di questo, pensa te LOL
In ogni caso, ne sono a dir poco entusiasta ^__^
Niente, finisco di blaterare, non so quanto senso abbia questa recensione, ma... *ficca tra le preferite e saluta con la manina*
Al prossimo millennio, cara. *coff coff* (Speriamo prima, dai X°D)
Stammi bene! ^^
-Yumiko |
