Recensioni per
L'ALZATORE DI PESI
di balakov

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/03/09, ore 23:54

La narrazione è di un realismo schiacciante. E proprio qui sta il bello. I piccoli gesti, le abitudini dei condomini e l'ironia sempre presente, fanno sì che questo diventi un quadretto di vita quotidiana, prezioso appunto per il modo in cui ci racconta come va il mondo. Ti faccio ancora i miei complimenti per la scrittura e le metafore efficacissime che hai utilizzato.

Recensore Junior
22/02/09, ore 21:10

L'alzatore di pesi nel tuo racconto diventa l'archetipo dell'uomo solo, sconfitto e dimenticato che si porta addosso"il peso stesso" della vita, come premetti tu. La scelta del lessico è stata sapientemente utilizzata, rimanda alla mente immagini dure e decise, che costringono il lettore a scontrarsi con la realtà da te descritta. Bel racconto,anche se molto triste. Scrivi presto! Ciao, Bea

Recensore Junior
20/02/09, ore 22:34

Giuro ho dovuto aspettare qualche giorno per recensire, avevo bisogno di metabolizzare e riflettere su quello che hai scritto!Come al solito non posso fare a meno di notare la crudezza del racconto, sottolineata ancora di più dai termini e dall'ambiente. Bravo, inaspettatamente dietro al tuo apparente cinismo si cela dietro un non so che di romantico!Capisco il tuo interesse verso questa categoria di persone che ci appartiene e rappresenta, impossiblie non identificarsi in uno di loro!Magnifico, complimenti!Grazie mille per la recensione e per i saluti, magari scriverò qualcosina in Francia.Un bacione, a presto!

Nuovo recensore
18/02/09, ore 17:06

Ehilà Ilario ^^ finalmente sei tornato a deliziarci con i tuoi racconti e - aggiungerei - a farci scervellare (me in primis ^^)
Dunque, già il titolo mi ha colpita e la prima cosa che mi ha immediatamente rimandata ad un uomo in balia delle sue 'croci', o cmq alle situazioni precarie in cui sono costretti a vivere le persone povere, umili. (subito dopo ho letto la tua presentazione nonchè il riassunto all'inizio della fic ed ho capito che, in un certo senso, i miei sospetti erano fondati.
I personaggi che hai inserito (signor Hood, signor Albert, portinaia) mi hanno dato l'idea de quelle persone 'indifferenti', o cmq la tipica gente che 'si fa gli affari suoi' che pensa alla propria vita e dimentica chi necessiterebbe anche solo di uno sguardo... Quando poi hai specificato del campanello con la scritta 'anonimo' mi sono sentita davvero triste.
Personalmente, credo che questa fic sia un misto tra il divertente e il triste, malinconico al tempo stesso: basti pensare al terzultimo paragrafo, quando parli di annusarsi le ascelle decorate di pinzimonio/ grattarsi dalla testa i moscerini morti fa ridere (almeno a me^^) ma al tempo stesso ti lascia una tristezza nel cuore e quasi un senso di pietà per le sue condizioni. Eppure... lui continua ad andare avanti così, quasi felice nella sua "oasi infernale"
Okay, quante cavolate ho detto in questa recensione??? ^^ Ad ogni modo, complimenti per le metafore e per i racconti originali nonchè intrisi di significato che, ogni volta, ci regali.
Bacioneeeeeeeee e BYE BYE hihih (e non c'è niente da fare, ti frego sempre ^^)
A presto, luisina.