Recensioni per
La terra di Milestone Park
di vannagio

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/11/17, ore 22:42

Ok questa storia mi ha inquietato da morire.
Non tanto per il duplice omicidio (sono fan di Supernatural dopo tutto) ma per le morti di tutti quegl iinnocenti animaletti.
Sarà che sono un animalista ma vedere una ragazzina uccidere i suoi animaletti, per prepararsi a commmettere un omicidio è agghiacciante brr... sarà che mi ero abituato all'allegria di Shiriki, e all"amorevole" durezza di Halona, all'amore per la gang e la famiglia (non necessariamente in quest'ordine) di Wile...
Comunque il signor Paolo Amato era uno stronzo e si è meritato quello che gli è successo, e forse meritava anche di peggio. Ma dopotutto ha raccolto quel che ha seminato. Così come il suo collega. Erano indegni della divisa che portavano.
Comuque ora so bene cosa non fare se mai avrò uno di quegli animali.
Bisogna dire che la tua protagonista ama ed è amata dalla madre. Non è una figura del tutto negativa e dopo il secondo omicidio si è dimostrata un essere umano... anche se poi ha accettato di fare la killer su commissione.
Ottima mossa la costruzione dell'alibi, e hai usato buone analogie.
Però credo che nella frase "Il tuo avambraccio è gonfiato" avresti dovuto mettere un "si" dopo "avambraccio".
In effetti la signora Bonsignore (forse sul nome avresti potuto lavorarci di più) ha trovato delle ottime spiegazioni per la fine dei due infami.
Però Cinzia e la figlia avrebbero potuto semplicemente fuggire... forse avresti almeno dovuto far scartare loro l'ipotesi.
Mi è piaciuta la scena del supermercato: hai fatto bene a mostrare un pezzettino della nuova vita di Benedetta.
Finale semplicemente perfetto.
A presto.
Complimenti, e auuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu da Farkas!
 

Recensore Veterano
07/03/16, ore 23:42

Oscars EFPiani 2016 - Storia Vincitrice

Miglior Attrice non Protagonista

Sif Styrjordottir: La signora Bonsignore mi ha sconvolta. Mi hai fregata in pieno! Esattamente come Benedetta, ero convinta che fosse il fratello l’artefice di tutto, poi mi è caduta la mandibola (più o meno come Gru quando Tigre abbraccia Po). Rileggendo la storia una seconda volta, dopo averlo già scoperto, si notano tutti gli indizi che hai lasciato durante il racconto e che ad una prima lettura sfuggono, ma che rendono bello il colpo di scena e non “a caso”, ed effettivamente lasciano quel senso di inquietudine riguardo alla donna. Non posso dire molto se non: ottimo personaggio, davvero. 

SigynFreyadottir: Sono stata subito attratta da questa anziana signora, sia per le sue scelte in fatto di abiti, sia per il modo in cui osserva bene tutto ciò che ha intorno senza darlo a vedere, mentre siede al parco a leggere le riviste di gossip, quando poi ho scoperto il suo "secondo lavoro" sono stata ancora più convinta che meritasse un premio. Credo proprio che tu non abbia sbagliato nulla nella caratterizzazione del personaggio, l'ho sinceramente adorata! 

Thief Alchemist: Ohhh sono felicissima che questo Oscar sia andato a questa signora! L’ho apprezzata molto, soprattutto il contrasto tra la sua aria così gentile, da nonna quasi, e i suoi misteriosi e cruenti affari. Anche il suo aspetto confonde su quelle che sono le sue reali attività, e il suo rapporto con Benedetta è nonostante tutto affettuoso (o almeno è quello che sembra). Insomma, hai creato un personaggio complesso e piacevole, complimenti! 

Miglior Attrice Protagonista
Sif Styrjordottir: Un nome un programma. È così angelico e sereno, eppure la sua vita è tutto l’opposto. Ciò che ha reso la tua storia ancora più bella, sono i personaggi. Benedetta non è superficiale, hai descritto bene le sue paure, la sua determinazione, l’amore che prova per la madre. È un personaggio tridimensionale, è verosimile. Per fortuna non mi posso immedesimare nella sua vita, però mi ha trasmesso molto. 

SigynFreyadottir: Ho avuto difficoltà ad inquadrare subito Benedetta, ma andando avanti con la storia ho avuto modo di apprezzarla sempre di più, sia per il coraggio che la determinazione che dimostra, oltre alla sua grande dose di schiettezza e realtà. Come per la signora Bonsignore, anche in questo caso credo tu abbia centrato pienamente la caratterizzazione del personaggio. 

Thief Alchemist: Ho amato questa ragazza. Il fatto che sia una specie di assassina in erba di animaletti è veramente carina, e il modo in cui è resa è assolutamente fantastico, con uno stile impeccabile che ci fa entrare nel cuore del personaggio. E’ una protagonista che ricorderò a lungo, e per questo ti faccio i miei complimenti per averla creata!

Miglior Film

Sif Styrjordottir: L’inizio, con Benedetta nel parco e le storie dei suoi animali domestici, è abbastanza fuorviante, devo ammettere che dalle prime righe credevo che fosse una bambina mentalmente instabile. Man mano che si procede con la lettura, tutto diventa più chiaro. Questo rende la storia scorrevole e appassionante, senza punti morti né buchi di trama. La trama che hai scelto è comune in molte storie, ma sei riuscita a scriverla in modo originale, mi è piaciuta molto. 


SigynFreyadottir: Ho votato questa storia come miglior film perché l'ho trovata ben curata e studiata. Ha un giusto ritmo e non lascia nulla al caso, il lettore inizia a raccogliere indizi e a comporli per tutta la durata del testo fino all'escalation finale! Ho trovato geniale l'idea degli animaletti da compagnia (anche se mi è dispiaciuto vederli morire uno ad uno) ha dato originalità alla storia ed un valore aggiunto al personaggio di 
Benedetta, oltre che al suo rapporto con la signora Bonsignore, credo che la storia sarebbe stata nettamente diversa senza questa particolare scelta, perché parla al lettore in maniera implicita dandogli un'anticipazione sul finale ma senza rovinare la sorpresa. Il dialogo finale è stato veramente bello da leggere, l'ho sinceramente apprezzato. Meriti questo premio per svariate ragioni, ma quella che personalmente mi ha convinta è stata l'idea di raccontare una storia comune in maniera originale e diversa, ragion per cui è stato molto interessante leggerla e non mi ha annoiata nemmeno per un secondo. Congratulazioni!! 

Thief Alchemist: Magnifica storia. Sul serio, l’ho trovata una storia davvero bella, come non ne leggevo più da parecchio tempo, ben scritta, con una trama solida e scorrevole e dei personaggi eccezionali e delle ottime descrizioni e insomma! Hai capito, è una storia che merita davvero e mi congratulo con te per l’Oscar pienamente meritato! Bravissima! 
 

Recensore Master
20/11/15, ore 09:37

Io mi devo scusare, perché sto leggendo le storie in ordine sparso, ma sto cercando di lasciare Rovi&Rose alla fine, come un dolce dopo il pasto - perché anche di quella l'introduzione mi attira moltissimo, e già ho una mezza idea che la divorerò in una volta sola XD - e sapere che anche Benedetta ne fa parte mi fa venire sempre più voglia di leggerla.
Anche questa OS è davvero ben scritta, in tutti i sensi: dall'intreccio al tuo stile, le descrizioni efficaci e crude quanto basta, l'unire i ricordi di Benedetta alle situazioni presenti e i paragoni tra i suoi animaletti e la madre o il padre. Mi piace moltissimo come sia lasciato al lettore il compito di capire cosa succede, nel senso che è raccontato benissimo, ma che non c'è un narratore esterno che spiattella tutto e questa è una cosa che adoro, un uso ben fatto dello show, don't tell. A leggere della mamma di Benedetta, poi, ho avuto i brividi: i lividi nascosti, le mani che tremano, quella fragilità che si manifesta sia fisicamente che caratterialmente e che però nasconde anche una grande forza, quella di sopportare per il bene della figlia. Benedetta è un altro personaggio che mi è piaciuto molto, sia per il modo disilluso con cui guarda la vita che per le sue reazioni; sono più interiori che esteriori, e in particolare mi hanno colpito il suo far finta di niente a vedere i lividi della madre e poi quello stringersi nelle spalle quando ha capito che suo padre sarebbe morto (che sembra proprio la reazione di chi ha visto e sopportato troppo per potersi dispiacere).
Angela Bonsignore mi ha sorpresa, invece, perché Benedetta pensava che il malvivente fosse suo fratello - e io pensavo lo stesso - e invece era lei, una signora paffuta, saggia e quasi benevola che gestisce un forno. Un'altra reazione di Benedetta che mi ha colpita è stata proprio il suo accettare l'incarico senza fare domande, pur di liberarsi dei due cadaveri nascosti a casa loro e di salvare sé stessa e la madre dal carcere. Quella della violenza domestica è una tematica delicata, ma credo che tu l'abbia trattata benissimo, senza addolcire la pillola e senza esagerare al contempo. Il fatto che per Benedetta e Cinzia ci sia stata una conclusione positiva mi è piaciuto, perché è un lieto fine "guadagnato" a caro prezzo e non piovuto dal cielo.
Anche il paragone tra la terra di Milestone Park e il sangue è un'immagine che ho trovato molto bella, soprattutto perché la storia inizia con Benedetta dalle mani (e i vestiti) sporche di terra e si conclude con Benedetta dalle mani sporche di sangue, in un percorso di crescita e liberazione.
Manca ancora una storia e poi posso fiondarmi sulla long, ma spero ce ne saranno altre in futuro, perché sono davvero ben fatte e io sono abbastanza incontentabile quando trovo qualcosa che mi piace XD. Un bacione, alla prossima storia! :)

Recensore Master
27/10/15, ore 21:54

Ormai devi aver imparato che son più le volte che sono in ritardo che quelle in cui sono puntuale - non solo nel leggere storie, ma proprio nella mia vita a quanto pare - ma, come dici tu, preferisco una lettura fatta con calma che una veloce e sbrigativa, soprattutto se la storia si presenta interessante. 
Mossa da un'estrema curiosità, però, avevo dato una sbirciata a questa shot e, quando mi sono resa conto che si parlava di Benedetta, avevo inconsciamente sperato che si trattasse di quella frase che mi era rimasta impressa, quel "ho un talento naturale per far morire le cose" (perché la storia della piantina e i consigli di Marie Louise mi erano rimasti un sacco impressi da "Rovi & Rose", ecco) e qui mi vedo pienamente accontentata :D 
Potrei parlare all'infinito di quanto mi piaccia il tuo modo di scrivere - l'alternare di metafore alla "vita vera" è la cosa che più mi ha colpita questa volta, non perché nelle altre storie che hai scritto non mi sia piaciuto ma perché qui secondo me ha avuto una rilevanza particolare la storia della piscina e dell'amico di Benedetta, per questo ci ho fatto più caso -, ma preferisco parlare della storia in sé, per non ripetermi :D 
Non so se avevi in mente questa storia da quando hai scritto "Rovi & Rose", ma è incredibile il modo in cui sei riuscita a intrecciare la trama. E' vero che di Benedetta non sapevamo molto, ma di certo non mi ha impressionato la sua idea, quella di sbarazzarsi di quel padre manesco.
Non appena è entrato in scena, vedendo quanto Benedetta fosse attenta ai suoi movimenti e a quelli di sua madre - che, poverina, sembrava muoversi in un negozio di cristalli per quanto era tesa e angosciata -, avevo capito cosa c'era sotto quell'atteggiamento; avevo capito che picchiasse la mamma di Benedetta ancora prima che lei parlasse di lividi sulle braccia. Non lo dico perché questo aspetto è risultato poco originale, tutt'altro. Ho riconosciuto l'atteggiamento perché ho pensato a Bobby di Supernatural (sì, ho il pallino, lo so XD) e al suo, di padre, e, come ho tifato per lui quando ha preso la decisione di farlo fuori - sebbene più repentina -, ho fatto lo stesso con Benedetta. Quello che proprio non mi aspettavo è che sua madre le desse man forte a tal punto da sbarazzarsi anche del partner stronzo del padre bastardo. Mi ha sorpresa, perché non mi aspettavo tanta freddezza. 
Un altro personaggio che mi ha sorpreso è la signora Bonsignore, che vedevo più come una "confessora" piuttosto che come una persona a cui affidarsi per sbarazzarsi di chi è scomodo o fa del male agli altri. Effettivamente avrei dovuto immaginarlo, ma ero troppo presa dal suo aspetto di signora per bene che prepara i dolci per la città per accorgermene. 
In tutta la storia, c'è il filo conduttore della terra rossa - bellissimo aspetto, tra l'altro, perché appunto ricorda il sangue di cui poi si sporcano le mani di Benedetta - e tutti gli animaletti morti a cui poi vanno ad aggiungersi le ceneri di quel padre che Benedetta disprezzava e alla fine sono chiare molte cose e il perché Benedetta è quella che è quando la ritroviamo in "Rovi & Rose". 
Ho chiacchierato tanto e forse non ho detto niente, non lo so, ma posso assicurarti che questa storia mi è piaciuta davvero davvero tanto. Il tuo modo di intrecciare gli eventi e di dare una spiegazione a tutto, poi, alla fine della storia è strabiliante; sei bravissima a curare la suspence e far tenere il lettore incollato allo schermo fino all'ultima riga e, in tutto questo, riesci anche a dare spessore ai personaggi che descrivi, donando sfumature importanti anche a quelli che compaiono di meno. 
Spero che tu scriva ancora storie di metallo e inchiostro perché questa raccolta mi piace da morire, proprio come l'universo a cui dai voce attraverso questi piccoli prequel e spin-off vari. Devo leggere ancora "Randagio" e dopo questa shot a maggior ragione non vedo l'ora; spero di trovare presto il tempo, ma ecco, al contempo spero anche di trovare presto qualcosa di nuovo, così da non perdere l'allenamento XD 
Un abbraccio fortissimo e ancora complimenti! A presto! :D :*

Recensore Master
21/10/15, ore 12:07

Beh, che dire? Hai ritirato fuori un personaggio che adoro, ti sei ricordata che mi sarebbe piaciuta una storia in cui mamma e figlia fanno fuori lo stronzo che le maltratta, hai tirato fuori un gioiello: quanti GRAZIE dovrei dirti? Quanti ne possono bastare?
Intanto, comincio con una cosa che hai già fatto in altre storie e che mi è piaciuta moltissimo: hai, con poco, reso umano il padre. Bastava pochissimo a farne un mostro, e diciamo che siamo comunque molto in là nella scala dei pezzi di merda, e di certo la sua morte non dispiacerà a nessun lettore, suppongo. Però l'hai fatto intravedere anche nel suo lato, beh, di papà. Non parlo delle lacrime di coccodrillo e del pentimento, ma degli animaletti di cui Benedetta non riesce a non fare strage: lui vuole bene a sua figlia, e tenta di dimostrarlo regalandole gli animaletti, e pensa che lei sia triste dopo che le muoiono, e gliene regala altri. E'un modo del cazzo di dimostrare amore, ok, non ha nemmeno la sensibilità di capire che a Benedetta non è che freghi molto degli animaletti, ok, questo non lo assolve, e ok di nuovo, ma insomma, è il dettaglio che mi ha staccato il personaggio da "macchietta di marito violento" e me l'ha fatto diventare "Paolo Amato".
Oh, non c'entra molto, ma adoro l'onomastica d questo racconto: del nome Benedetta avevamo già detto e ridetto, e che si trovi una "maestra" di nome Angela Benvenuti è azzeccatissimo, il contrasto dei nomi delle due con la loro professione è una chicca!
Mi piace ritrovare questa Benedetta, molto più normale e "umana" di quella che avevo conosciuto, ma con tutte le sue caratteristiche, cinica e tenera al tempo stesso, dolce con la madre ma senza un briciolo di rimorso mentre progetta omicidi, con una logica da legge del taglione che sappiamo che l'accompagnerà anche nella sua vita futura. Certo che, a proposito di vita futura, il fatto che una che ha ammazzato suo padre poliziotto violento si prenda poi una sbandata per un detective di polizia padre amorevole, la inserisce nelle persone problematiche molto più di quanto già non lo fosse. Farebbe la gioia di qualsiasi psicologo.
Una delle scene che ho preferito, in realtà, siccome sono una persona placida, è quando ammazzano realmente il padre. Hanno fatto un casino, povere care, ma è anche quello il bello, sono due persone normali ed è normale che non tengano conto di troppe cose. Però il gusto di Cinzia che spacca la testa ad Andrew l'ho sentito tutto, nella mia testa era una scena alla Tarantino, con i muri ritinteggiati di rosso... spero per Angela che la realtà abbia avuto un altro sceneggiatore, sennò sai che fatica sistemare tutto?
Insomma, non so bene che cacchio ho scritto, non recensisco da diecimila anni e sono arrugginita, e te ne devo ancora un milione, ma ci tenevo a dirti che sono stata contenta, contentissima, che la storia mi è piaciuta un sacco, che dovresti scrivere di più per la gioia di tutti ma soprattutto mia, e che ti ringrazio veramente tantissimo!
Grazie, grazie mille! Regalo riuscitissimo!

P.S. Ma Billy Joe che fine ha fatto?

Nuovo recensore
17/10/15, ore 01:12

Complimenti!
Questa storia è scritta in modo magistrale, con uno stile chiaro e scorrevole che ti cattura. Mi sono piaciuti molto i personaggi e ho amato alcuni particolari, come la terra rossa e la parte del tuffo dal trampolino. La tua storia non è di certo la più allegra del mondo, ma mi ha davvero conquistata; ho odiato Paolo intensamente, ho compatito intensamente la signora Cinzia e ho provato una curiosità morbosa per la Signora Bonsignore. Benedetta mi ha colpito molto per la sua caratterizzazione: forte, quasi totalmente indifferente verso la morte, cosa che mi ha colta di sorpresa. E incuriosita.
Ho letto che questo è una sorta di prequel, perciò andrò sicuramente a dare un'occhiata all'altra storia con protagonista Benedetta.
Brava, davvero!
A presto :)

Jun