Recensioni per
All Hallows' Eve: la vigilia del giorno di quello che dei vivi resta.
di Tatika_Tai_Tacchan

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Ciao!
Che dire, mi hai proprio sorpresa ^^
Di solito non leggo molte poesie, ma della tua mi attirava il titolo. All'inizio pensavo che fosse soltanto una descrizione, attraverso immagini e sensazioni. Tra l'altro, complimenti davvero! In qualche dettaglio sai tratteggiare immagini molto vivide, e chi legge può davvero percepire l'atmosfera di festa, l'autunno, la gioia.
Ma credo che il finale sia la parte migliore: qui si capovolge tutto, il calore e le luci si spengono e le parole si fanno gelide, taglienti. Costruisci immagini inquietanti - come "Ombre, nei vicoli, che urlano grida straziate", frase che mi è piaciuta un sacco - e soprattutto che contrastano molto con la parte precedente. Non mi aspettavo affatto una scelta del genere e per questo credo di averla apprezzata ancora di più!
Complimenti!

~ Vy

P.S. "gli alberi piangono foglie di fuoco sui viali". Trovo che quest'immagine sia davvero meravigliosa *-*

Ciao!
Be', che dire... sono davvero contenta di aver scelto te per lo scambio, altrimenti non avrei mai trovato questa poesia. Ti faccio i miei complimenti, mi è piaciuta molto. È scritta bene, in uno stile intrigante e, allo stesso tempo, elegante. È semplice, ma dice molto ed è qualcosa che ho sempre apprezzato nella poesia. Non ho molto da aggiungere... solo brava! Penso che passerò a dare un'occhiata anche alle altre, se gli dei mi concederanno un momento di libertà ogni tanto.
Baci **

Ciao! Sono qui per lo scambio :)
Ti faccio i miei complimenti per questa poesia: è davvero molto bella e descrive perfettamente uno scenario nella notte di Halloween, soffermandosi su piccole cose - come le bambine che corrono di casa in casa con le mele caramellate - in modo davvero divino, usando parole che si sposano bene l'una con l'altra. Ho notato solo un piccolo errore: hai scritto "appanati" al posto di "appannati", penso che dovresti correggerlo. Per il resto mi è piaciuto molto l'inizio e il fatto di usare il verbo piangere al posto di cadere per le foglie degli alberi: rende perfettamente l'idea, è molto elegante ed originale, complimenti!
In questa piccola poesia sono racchiusi mistero e fascino, mi ha colpita :) si vede che nello scriverla era particolarmente ispirata.
In sintesi, mi è piaciuta davvero molto, brava!
Alla prossima
-H.H.-

Salve!

Sono qui per lo scambio e devo dire che, non frequentando la sezione poesia, se non fosse stato per lui non sarei mai arrivata a questa storia e sarebbe stato un vero peccato.
La poesia è raffinata, intrigante, ma allo stesso semplice, senza utilizzare un linguaggio elaborato. Un connubio perfetto!
E' un peccato, secondo me, che non ci sia praticamente punteggiatura, io, personalmente, ne ho sentito la mancanza sopratutto all'inizio.
Un altro punto che va a tuo favore, invece, è il fatto che tu non sia caduta nel cliché dell'"horror/dark" di cui le storie sono ormai piene zeppe. (Tra vampiri, lupi mannari e altri sex-simbol). E' una storia dark ambientata nella nostra epoca, con i soliti elementi di un 31 ottobre. La normalità insomma, non poi così tanto normale, però.
Ora scappo che ho un sonno del diavolo.
bye bye
Kore

(Partecipo all'evento "Dolcetto o Scherzetto")
Wow.
Ok, non so se sia il modo migliore di cominciare una recensione, ma davvero wow.
Come mi trasmetti tu il senso di solitudine non l'aveva fatto nessuno, perché non è una solitudine canonica quella che leggo tra le righe, è un qualcosa che va più a fondo, che è più importante prezioso di qualsiasi compagnia. Non so se riesco a spiegarmi: è la sensazione che io provo quando sono al cimitero, quella che mi trasmettono i viali alberati e silenziosi, il profumo di fiori nell'aria, le lapidi di marmo prezioso. E quella figura solitaria che cammina, che ricorda il passato. È tutto bellissimo.
Senza luna, senza lucciole, senza luce... l'atmosfera che hai descritto è lo scenario perfetto per la passeggiata di una wiccan la notte di Samhain, c'è tutto il corredo rituale, la sacralità e la serietà di un rito. Per questo ho esordito con "wow", perché la gente non prende sul serio una cosa così intima e magica che invece merita solo rispetto e celebrazione.
Davvero molto molto bella, più che una poesia sembra un requiem pagano che unisce un passato di torti subiti ad un presente di solitudine, nell'attesa forse di una rinascita.
Non so, magari ho travisato in significato, ma sono contenta di aver provato qualcosa.

Lo ammetto: se non fosse stato per lo scambio di recensioni, non avrei mai nemmeno aperto questa pagina – il punto è che non sarei mai entrata nella sezione, ecco.
Però sono contenta dell'occasione datemi, anche se – si sarà forse intuito, ormai! – solitamente mi basta pensare alla parola "poesia" per farmi venire un'eruzione cutanea.
Questa volta, però, non è capitato: ottimo punto di partenza, insomma!
Sarà che il tuo componimento, più che una vera e propria poesia, all'inizio mi ha trasmesso il sapore di una golosa filastrocca – deliziosa, frizzante come il venticello che ormai spira e ci fa indossare i primi maglioncini – e questa cosa mi ha permesso di andare avanti con un certo entusiasmo.
Ho apprezzato moltissimo il fatto che, nonostante l'atmosfera, tu abbia prontamente evitato di scrivere un qualcosa pieno zeppo di vampiri sexy, sangue colante e rose rosse appassite: sicuramente il pezzo, già grazie a questa tua scelta, si rende graditissimo a me e, saggiamente, si allontana dall'altro pericolo di ilarità che quel genere di elementi dark, ormai stantii e soprattutto non dosati da un autore esperto e moderato, sanno suscitare così facilmente.
È vero però che il testo si fa via via sempre più malinconico, se non triste.
Forse avrei maggiormente amato un componimento appena più frizzante, meno grigio. Ma si tratta di una mera preferenza personale, che non toglie nulla al tuo pezzo.
Pezzo che, come è chiaro, è assolutamente aderente al tema proposto nel gruppo, ma anche a quella certa aria che ormai si percepisce tanto bene, culminante proprio nella notte di Halloween – festa che adoro, forse ancor più del Natale.
Alcune frasi mi sono piaciute molto. Lo stile è semplice, i vocaboli non sono molto ricercati, ma va benissimo così perché, magari, con un linguaggio più ricco sarebbe diventato tutto troppo pesante, barocco.
L'unica cosa che mi ha destabilizzato abbastanza, e di cui ho sentito la mancanza, è stata l'assenza quasi totale della punteggiatura. Che, però, ad un certo punto – non capisco perché: se avessi voluto eliminarla per una questione di stile, per definirlo così, avresti dovuto mantenere la decisione presa sino alla fine, per essere coerente – torna. È un peccato, a mio avviso, perché la punteggiatura è importante per cadenzare le frasi: a volte, anche una virgola in più o in meno, per non parlare della posizione scelta, può stravolgere il senso del testo.
Infine ti segnalo quello che credo essere errorino, sicuramente di distrazione, ripetuto due volte: hai scritto male il nome della festa, "Sahmain" invece di "Samhain".
A presto e buon Halloween!