Buonasera!
Devo dire che leggendo questo capitolo, ho avvertito quanto più profonda stia diventando la figura di David e con l'avanzamento della narrazione, il suo rapportarsi con la vita e le persone che per lui sono importanti è molto filosofico ma comunque introspettivo, quasi riservato, ma comunque speranzoso e proteso verso il bene, anche quello più misterioso.
Penso che sia stato necessario per capire al meglio come parla, come si rivolge e cosa pensa quando ha a che fare con dei sentimenti puri e così grandi che a suo modo cerca di esplicitare con la forza che gli rimane in corpo e (per ora) un po' intrappolata nello spirito, un po' come tutti, quando abbiamo a che fare con qualcosa di enorme e magnifico.
Devo dire che lo sviluppo di questa parte mi ha dato da pensare, specie per la figura di Jennifer: non so perché, sarà per via del dialogo probabilmente.
Pensare a quali sbagli precisamente possa aver fatto, il fatto che parli di matrimonio in quel modo così avventato dopo le premure e poi quasi buttarla così sul ridere, alla fine, quasi come voler fare morire il discorso sul nascere per non dire troppo: forse mi faccio troppi giri ma chissà.
La mia idea su Jennifer e sul potenziale che può avere su questa storia non me la toglie nessuno, a questo punto!
Ho apprezzato il taglio che hai mostrato dal punto di vista narrativo, in modo da rendere le cose tra David e Steven più mature e più improntate dopo il primo appuntamento e le prime chiacchiere, è una scelta che riesce a riassumere perfettamente l'ascesa del tutto, portandoli su un livello assolutamente nuovo ma comunque sempre intimo e magnetico, quasi oscuro per certi versi.
David è una persona veramente particolare, per certi versi la sua ingenuità (passami il termine) e la sua volontà di coltivare qualcosa senza dover rinunciare alla sua essenza e alla sua personalità, ma condividendo in maniera pura, anche se consapevole che il futuro e l'ignoto, specie per le realtà differenti, sono veramente insidiosi e più enormi di lui, come il destino, a cui sembra creda.
La scena tra di loro sotto le stelle e che si incontrano nuovamente per condividere qualcosa è giostrata con quella semplicità profonda che strega e fa immedesimare, in modo tale da unirli e far partire i pensieri, a come sarà il tutto fra un po' di tempo e cosa riserverà, anche la visione di quello che hanno insieme: poetico ed affascinante, per quello che mi riguarda.
Mi piace che venga più dato spazio ai discorsi diretti, in modo tale da vedere in tempo reale le reazioni, comprendere come si pongono tutti i personaggi e quello che si trasmettono a vicenda, dalle scene più imbarazzanti a quelle più semplici, per quanto possano essere definiti tali.
Direi piuttosto, romanticamente genuine nella loro essenza più personale e percorsa con cautela, nonostante tutto.
Come la stessa Enchanted insegna, si vive il momento con le paure e le incertezze che il posto che vorremmo non sia preso da qualcun altro, continuando a conoscere la realtà intorno a noi e rendendoci estasiati ogni volta che la nostra metà è accanto a noi.
Non poteva esserci colonna sonora migliore per loro due, davvero.
Dal punto di vista stilistico, invece non ho molto da dire... voglio dire, la narrazione è molto vicina a quella che ho notato nei capitoli precedenti, curata e più significativa, con pochissime sbavature e l'introspezione data ai personaggi e all'ambiente etereo permettono di comprendere quanto ci sia la volontà di utilizzare un linguaggio chiaro ma mai scontato: lo apprezzo un sacco, è un modo per rendere il tutto molto più vicino al lettore.
In attesa di uno sconvolgimento particolare e, rinnovo i complimenti per quello che stai dando alla tua idea e l'attesa per il prossimo capitolo.
In gamba!
Un abbraccio forte,
Watashiwa |