Recensioni per
Know the blood’s thicker but water is sweet
di ValorosaViperaGentile

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
30/10/15, ore 02:20

Molto intenso questo secondo frammento sui gemelli, sebbene il focus non sia più il rapporto tra loro (anche se affrontato indirettamente con molta efficacia) bensì il conflittuale rapporto tra Elias e la madre.
Ed è proprio la caratterizzazione della madre a uscir fuori con prepotenza - quella sua incapacità di trasformare il suo amore in tenerezza e accoglienza, ed il vestirlo, invece, di una corazza fatta di minacce e arroganza; l'amore della regina è un'imposizione che nasconde la profonda insicurezza di una donna che forse non era tagliata per essere madre. La natura l'aveva capito prima di lei, ma ella ha voluto forzare le leggi divine e naturali, e il prezzo da pagare è proprio questa insicurezza che le toglie il sonno, questa fragilità, minata quotidianamente dal legame del figlio col fratello di sangue - così forte, così viscerale, come quello con lei (che l'ha portato in grembo solo una notte) non potrà mai essere.
Mi è piaciuto molto il tuo riproporre il tema dell'acqua, che qua diviene la forza che scava la roccia e aggira gli ostacoli, per farsi strada fino a raggiungere la propria meta. L'acqua scaltra, l'acqua dolce, che tutto scavalca e tutto travolge. Davvero una bella immagine.
Sulla forma nulla da segnalare, se non una scelta lessicale poco felice:

E nelle vene le scorre la più blu delle discendenze[1], non la lavatura di piatti che riempie una ragazza delle cucine[2]. 

"Lavatura di piatti" qua intesa come sostantivo invece che come azione stona un po' e non è lessicalmente efficace. Potresti sostituire con:

E nelle vene le scorre la più blu delle discendenze[1], non l'acqua di risciacquo che riempie una ragazza delle cucine[2]. 

Inoltre non mi torna molto questa frase, che trovo sintatticamente convoluta:

È come un gioco di specchi, fra Elias e Jonah. Ma sono ben più l'uno il riflesso dell'altro. 

Penso che sia più chiaro ed efficace dire:

È come un gioco di specchi, fra Elias e Jonah. Ma sono ben più del riflesso l'uno dell'altro. 

----

Attendo con ansia il terzo segmento, :)

Recensore Junior
27/10/15, ore 14:50

Eccomi qua per il secondo capitolo. ù.ù

Dunque, dunque. Siamo saltati nel futuro e, più propriamente, nella timeline del film. Mi è piaciuto rivedere questa scena dal punto di vista della Regina e di Elias: il componimento è breve, ma mostra con efficacia le dinamiche del loro rapporto.

Da una parte, per la Regina, la priorità è il figlio, che diventa una propaggine di sé (sangue del suo sangue, frutto del suo ventre), e che, come tale, deve appartenerle come fosse un arto che fa capo al suo corpo; dall'altra, Elias, che pure non può essere esser solo suo perché, sebbene la ami, già metà di un altro intero - col gemello tanto odiato dalla Regina stessa proprio per questo motivo.

Mi è piaciuto il parallelismo tra la "furbizia" di Elias nel rapportarsi con la Regina\madre, e l'acqua: l'acqua che non può essere divisa, che trova sempre una via per aggirare l'ostacolo. La sicurezza in sé del ragazzo, la sua decisione a non abbandonare il fratello, la trovo molto IC, e così il modo di ragionare dietro la facciata di figlio -a fatica- obbediente.

La Regina invece, è una figura tragica: se non bastasse l'amore "non corrisposto" (perlomeno, non nella stessa misura, perché in Elias l'istinto di riunirsi al fratello ha sempre la meglio) del figlio, e il fatto che da lui sia "ridotta" a un ostacolo da aggirare, l'idea stessa che per lui debba esercitare l'autorità della sovrana per nascondere la fragilità della madre (che è pure preda di un affetto ossessivo), fa provare pena per lei.

Il tutto è riassunto molto bene dalla frase che preferisce l'acqua al sangue; entrambi creature istintuali, madre e figlio, i loro istinti seguono diversi richiami destinati a non incontrarsi, il che rende questo capitolo molto triste (soprattutto tenendo a mente il finale della loro vicenda).

In definitiva, questi due piccoli ritratti li ho molto apprezzati, e non vedo l'ora di poter leggere un'interazione più concreta anche tra Elias e Jonah in versione adulta.

Molto, molto bello.

:***