Recensioni per
Un Gioco chiamato Vita
di NeroNoctis

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
27/04/16, ore 23:16

E 'mo la smetto di leggerti che mi fai piangere però!! XD Scherzo..

Sapere che questa storia non aveva proprio recensioni (tramite la mia amica nella recensione quaggiù) mi dispiace, ma sapere che c'era e io non l'ho vista.. ancora peggio! Mi sto maledicendo stasera. Shame on me.

Btw... Marco, non so davvero come tu faccia, ma riesci a mettere su carta delle cose splendide, mettendoci dentro anche quel brutto sentimento che è il dolore. Tutti - o almeno io - passiamo ore, o intere nottate a pensare a quello che è e che è stata la nostra vita, soprattutto ai nostri sbagli e alle nostre perdite. È vero, alla fine, poche volte si pensa così tanto a qualcosa di bello, ma sulle cose brutte ci si passa ore. 

Parlare di una perdita non è facile, metterla su carta ancora peggio. Forse è proprio il coraggio quello che serve, perché per trasferire l'emozione negativa in parole serve pensarci a quel determinato momento e a volte si fa di tutto per non rifletterci ulteriormente; poi però ti metti a letto e in quel momento il cervello prende a viaggiare per i fatti suoi e tu non puoi far altro che starci dietro. 

La conosco bene quella sensazione, quello che si prova nel sentire quelle due parole nel cuore della notte. So che vuol dire essere lì in una cerchia di gente che dice di essere la tua famiglia, ma di cui tu ne conosci sì e no la metà. So che vuol dire sentirsi vuoti, inutili di fronte al Destino che è più grande di noi. So che vuol dire cercare di riprendere in mano la vita dopo una cosa del genere e continuare quello che tu hai giustamente chiamato "gioco". E lo so da poco, è per questo che leggere queste parole ha fatto riprendere alle mie lacrime la loro corsa.

Il testo è magnifico, la similitudine vita/gioco - Destino/avversario è decisamente impeccabile. Hai invitato il lettore a vivere al meglio, a godersi gli affetti finché ci restano e a combattere nonostante tutto. La vità è una: nessuno ne esce vivo, perciò cerchiamo di uscirne al meglio. 

La tua è una bellissima OS, con uno splendido messaggio.

Recensore Veterano
26/04/16, ore 14:45

Mi chiedo come mai nessuno abbia recensito questa storia che, più che una semplice storia, più che un semplice nero su bianco, è un invito ad una profonda riflessione sulla vita e sul Destino.
Possiamo dire che il Destino è paragonabile ad una medaglia con due facce: una bella ed una brutta, una generosa e l'altra avida, una buona e l'altra terribilmente cattiva. Non sappiamo mai quale delle due facce verrà a noi riservata; una volta averlo scoperto, però, specie se la faccia che ci è toccata non è quella benevola, la riflessione parte spontanea e migliaia di "perché?" ci affollano la testa.
Spesso mi capita di pensare alla vita e al destino, spesso passo notti in bianco a rimuginare sul mio vissuto... ma, dopo aver letto la tua di riflessione, mi rendo maggiormente conto di quanto le mie preoccupazioni siano futili se paragonate al dolore che i meno fortunati hanno subito con la perdita di una persona cara, magari anche in tenera età.
La tua introspezione è, come dicevo, un invito alla riflessione di tante cose; un invito a soffermarsi, anche solo per un attimo, a quanto ognuno di noi dovrebbe essere grato per quello che ha piuttosto che lamentarsi per quello che vorrebbe e che non può avere... perché il dono più prezioso che ci è stato dato è la Vita (e non parlo solo della propria, ma soprattutto della vita delle persone che ci circondano e a cui vogliamo bene)... e non sempre sappiamo apprezzarla o darle la giusta importanza. Ce ne rendiamo conto, purtroppo, solo quando ci troviamo ad un passo dal perderla o quando, ancora peggio, l'abbiamo persa del tutto.
Penso che il tuo mettere in ballo la partita di quel gioco che, appunto, si chiama Vita, abbia reso ancor di più l'idea della tua introspezione, rendendola profonda, affascinante e malinconica... per non parlare della parole finali, nelle quali, personalmente, ho riscontrato molta forza: nonostante il dolore subito, nonostante il Destino non sia stato dei più benevoli nei suoi confronti, il ragazzo protagonista dell'intrsospezione ha rivolto comunque un pensiero, un augurio al lettore... e la metafora che hai usato... beh, che dire, bellissima!
Grazie, mi hai fatto molto riflettere :-)