Recensioni per
The east wind is coming, Mycroft.
di IpswichMyrtle

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
06/09/16, ore 23:29

Buonasera! Sono qui per lo scambio di recensioni dell’estate!
Devo ammetterlo, non sono mai stata così felice di aver trovato questo tuo scritto nei racconti che mi ispiravano! Ho letto tutti i tre capitoli tutti d’un fiato e non vedo l’ora che tu continui. Bando alle ciance: Ho molto apprezzato il personaggio ben strutturato e originale. Si vede che ci ha lavorato su un bel po’ per crearlo così com’è perché è assolutamente credibile e realistico, ricco di dettagli e sfaccettature. Non vedo l’ora di scoprire di più sul suo carattere attraverso le sue azioni. Inoltre mi piace molto l’aggiunta di questo personaggio nuovo e non banale e anche il fatto di aver usato forse il meno “famoso” fratello Holmes come personaggio importante per questa storia. Adoro anche la scelta della “ship” etero perché di solito si vedono solo fanfiction slash con sempre gli stessi due personaggi, non che la cosa mi dispiaccia. Tu invece sei riuscita a creare qualcosa di nuovo, originale, credibile e per niente noioso: complimenti! Mi piace molto e mi affascina il carattere di Mairwen: sembra una donna sicura di sé, che non teme il giudizio altrui, una donna forte e in carriera con una mente aperta e una lealtà esemplare alla propria nazione tuttavia… Sento ancora che non l’ho scoperta tutta. Come ogni persona realistica, ha immense sfaccettature. Per esempio il fatto che lei sia molto introversa e che abbia un’unica confidente. Non è “da lei”, non si addice al carattere forte che ostenta normalmente. È a disagio con persone che non la riflettono come i Lord spocchiosi tuttavia con Gigi è nel suo mondo. Tutti questi dettagli sul suo carattere mi fanno letteralmente impazzire perché è come avere davanti una persona vera, e anche il fatto che in passato abbia fatto qualcosa di non troppo positivo è fantastico! Tutti abbiamo i nostri scheletri nell’armadio, perché non li dovrebbe avere lei? Mi piace anche come è riuscita a “maturare” o meglio, come la sono riuscita a conoscere nel corso dei capitoli: nel terzo mi è sembrata decisamente più sicura di sé rispetto al primo e ho visto anche come affronta con responsabilità e serietà quasi smaniosa, passionale tutti i suoi impegni di lavoro, spesso pesanti. Inoltre il tuo stile di scrittura è reso estremamente ricco anche dalle sue preferenze personali, dalle citazioni a Conan Doyle che usi, alle marche e ai nomi dei posti che citi. Tutto è così reale che potrei tuffarmici dentro.
La storia è intrigante, mi spinge sempre ad andare avanti e anche il suo essere piena di dettagli senza essere pesante è sicuramente un punto a suo favore. È molto fluida e gradevole da leggere, con un ottimo uso della punteggiatura e della grammatica e non è nel modo più assoluto noiosa.
LA DESCRIZIONE DEL CIBO. Oh, io devo citare questa parte. Non so se tu ti sia ispirata a ricette, programmi di cucina, foto in libri di cucina ma qualsiasi cosa tu abbia fatto è semplicemente stupenda. La descrizione del cibo è stata sublime, mi ha messo fame anche se non ne avevo per niente poco prima! E le sensazioni che il cibo dà alla protagonista sono così belle e intime… Non come lo scontatissimo hashtag che gira sui social network dove qualsiasi cosa che si mangia viene definito “foodporn”. No, questi sono gusti raffinati ed eleganti, con una preparazione visibile alle spalle, nulla di commerciale e scontato.
Infine, mi piace molto come stia muovendo Mycroft per quel poco che ho potuto vedere in questi tre capitoli: elegante, sofisticato tuttavia ironico e irritabile quando messo alle strette. Freddo e calcolatore, distaccato tuttavia con quell’alone di mistero che rimane ancora indecifrabile. Il fatto di usare il “mind place” è stata una trovata geniale, penso riassuma in pieno il suo carattere da maniaco del controllo e pianificatore. Alla fine però, un posto speciale va riservato anche a Dixon Bloodworth che si è appena aggiudicato il titolo di padre più controverso dell’anno: nel primo capitolo pensavo fosse solo un maschilista presuntuoso con molti soldi e popolarità nella City ma invece nell’ultimo capitolo mi sono incredibilmente ricreduta. Si preoccupa davvero per sua figlia, la ama e anche se sembra sempre sottovalutarla è fierissimo di lei nel profondo del suo animo anche se probabilmente dato il carattere lo ammetterà solo in punto di morte (?). Il rapporto che ha con sua figlia è del tutto singolare: che c’entri l’ex moglie? Quando c’era la madre lui ha sempre voluto proteggerla e fare il padre carino e dolce, da quando se ne è andata gioca a stuzzicare costantemente sua figlia perché le vuole bene e vuole che sia forte anche se si preoccupa sempre per lei. E quell’iniziale sentore di maschilismo in realtà era preoccupazione mascherata da atti per sminuire Mairwen. Non ho più nulla da dire, se non che aspetto trepidante il quarto capitolo!
A presto. 
(Recensione modificata il 06/09/2016 - 11:33 pm)
(Recensione modificata il 06/09/2016 - 11:39 pm)

Nuovo recensore
09/07/16, ore 13:46

Ciao! Ho dato un'occhiata a questa storia, e mi piace! Mycroft è sempre un po' messo da parte, io lo trovo molto intrigante e quando ho visto che era il tra i personaggi ho cominciato a leggere tutto! Vedo che la storia è ferma da un po', avrà un seguito? Sono proprio curiosa di vedere come andrà tra lui e Mairwen ^//^. L'ho messa tra le preferite, spero di leggere nuovi capitoli presto!

Ciao ciao

Shezza_demon

Recensore Master
18/04/16, ore 18:48

Ciao! Sono qui per lo scambio!
Finalmente riesco a mettermi in pari!
Al prossimo aggiornamento fai un fischio ;)

Mi piace che la pria parte del capitolo sia dedicata al Signor Dixon! Approfondisci questo personaggio. Egli è un padre amorevole dopotutto che da un lato è fiero e vorrebbe che la figlia facesse carriera, dall'altro, in qualità di padre, vede sua figlia sempre come un qualcosa di delicato e ha paura perché il mondo fuori è difficile soprattutto se non può esserci lui a difenderla. Una figura paterna in relazione a un figlio è sempre una situazione difficile e anche in questo caso, padre e figlia non vanno d'accordo.
Il padre di Mairwen e lei sembrano quasi odiarsi, in una relazione decisamente contorta, quando, invece, si capisce che si vogliono bene e nutrono del profondo rispetto l'uno verso l'altro.

« Ma ci sono volte in cui gli omicidi sembrano scritturati da Steven Moffat. Da quando c'è stato il primo caso Moriarty, questi assassini se ne inventano una più del diavolo. »

Okay, credo di aver trovato la citazione preferita di questa fan fiction!

Gigi e Mairwen hanno un rapporto stupendo e la parte finale del capitolo mi ha incuriosita!
Voglio sapere cos'è successo quando erano all'Università!
Considero questo capitolo come uno di passaggio, quindi non ho molto altro da dire se non ripeterti che aspetto il prossimo aggiornamento e se ti va, avvisami pure per messaggio privato!
Alla prossima
Balder Moon

Recensore Junior
08/03/16, ore 17:31

Ciao Ipswich!
Sono qui per il scambio di recensioni :)
Devo dire che mi è piaciuto molto questo primo capitolo e, se ne avrò il tempo, forse continuerò a leggere questa fanfiction. Solitamente, per gusti personali, sono più portata a leggere di coppie slash - anche se per Sherlock, essendo io una grande fan dell'Holmes di Sir Arthur Conan Doyle, non ho questa preferenza [reputando il signorino troppo superiore (leggasi aromantico) per una relazione con una donna che non lo uccida/imbrogli] - quindi è raro che mi interessi a una Het (almeno in questo periodo).
Detto ciò, sproloquiato qua e là, devo farti degli appuntini - consigli, come tali sono dati e come tali vorrei li prendessi, libera di seguirli o meno.

1) dò - Non è un errore, ma sia l'Accademia della Crusca, gran parte delle grammatiche e la Treccani consigliano la grafia non accentuata.
2) « Giuro che la prossima volta gli dò retta. » sbuffò di nuovo, aprendo il cancello e avviandosi verso la porta d'ingresso. - Se si mette la punteggiatura alla fine della frase "[...] retta." la frase seguente andrebbe con la lettera maiuscola; inoltre, non ci dovrebbero essere gli spazi dopo le virgolette (cioé: "Giuro che la prossima volta gli do retta." Sbuffò di nuovo, [...]).
3) "Non di quelle durature, soprattutto, perché non c'erano ancora stati occhi che non si fossero soffermati sul seno fin troppo grande o le gambe troppo grosse." - Qui è solo un consiglio da lettrice: la virgola dopo il soprattutto spezza non poco il ritmo della lettura, rendendola leggermente più pesante, quindi ti consiglierei o di levarla o di mettere un punto e virgola dopo durature.

Finiti i consigli non richiesti, mi piace il personaggio di Mairwen (adoro i nomi di origine celtica etc) e mi è venuta voglia di vedere come hai intenzione di caratterizzare Mycroft.
Complimenti sinceri per il capitolo per strutturato!
A presto, possibilmente,
Gio ~

Nuovo recensore
08/03/16, ore 13:55

Ciao, sono qui per lo scambio :)

Allora, da dove inizio… Il fatto è che questa storia (o, per lo meno, l’inizio) non mi è dispiaciuta, ma nemmeno piaciuta. L’ho trovata molto asciutta e, sinceramente, piatta. Sorvolando sul discorso chilometrico su quanto faccia schifo la compagnia snob di suo padre, l’ho trovata molto in stile “lista della spesa”. Troppe informazioni per il primo capitolo.
La situazione con suo padre e la scena della cena mi ha ricordato un po’ una mia storia, l’unica che sto pubblicando su EFP in questo periodo. E la somiglianza mi ha fatto sorridere, perché ho immaginato la scena :)
Però… i dialoghi, proprio no. Specialmente l’uscita di suo padre. Se quest’uomo è davvero così snob, non denigrerebbe mai sua figlia davanti ai suoi “amici”. Da quello che dici, si tratta di un gruppo di persone assetate di potere e che guardano tutti dall’alto in basso, non veri amici. Questa è gente che si utilizza a vicenda e non ci penserebbe due volte prima di pugnalarsi alle spalle. Quindi, anche suo padre avrebbe fatto “buon viso a cattivo gioco”, magari limitandosi a qualche frecciatina pungente, non ad un insulto così diretto. Fa molto poco Lord.
Per il resto, è scritta abbastanza bene. Mi sembra divagante in certi punti, ma non è male. Tranne l’ultima parte. Allora, la storia inizia con il punto di vista di Mairwen (a proposito, perdona la mia ignoranza nel caso, ma questo nome esiste davvero? Perché troverei molto poco probabile che un Lord inglese desse un nome così poco convenzionale alla propria figlia. Anche se fosse stata sua madre ad insistere o altro… Mi sa molto più di nome fantasy, che aristocratico), ma l’ultimo paragrafo è improvvisamente di Mycroft. Confonde e, inoltre, secondo me è molto poco bello. Inoltre: “...era elegante e raffinata, in perfetto ordine nonostante avesse dovuto risolvere due casi nella stessa giornata.”, che ne sa lui quanti casi ha dovuto risolvere?

In conclusione, non è male. Ma penso potresti fare di meglio, visto che scrivi abbastanza bene. Ti consiglierei di rivedere i toni dei dialoghi, soprattutto quelli ambientati in questi ambiti aristocratici/snob, e di diminuire il numero di informazioni che dai insieme al lettore. Puoi cominciare col dare un’idea della situazione e aggiungere altri fattori pian piano, mentre la storia prosegue.

Questa recensione non è assolutamente diretta ad offenderti, spero di non essere sembrava brusca o stronza. Nel caso, mi dispiace xD Ovviamente sono pareri personali, raggruppati qui come una maniera per aiutarti, nel mio piccolo.

Baci **

Recensore Master
05/03/16, ore 08:03

Ho cambiato idea.
Se nello scorso capitolo ti avevo fatto capire che non avevo voglia di proseguire questa storia, ora assolutamente.
Mi sta piacendo sempre più e, anche se la serie tivú non la guarderò mai, questa storia la leggerò e seguirò.
Non per questo infatti l'ho messa nelle seguite, ricordate e preferite. Non ho la la testa per ricordarmi i tuoi aggiornamenti, ma visto che controllo spesso il mio profilo, le mie storie, almeno sarò sicura di vederla.
Dunque, posso darti un consiglio sui dialoghi? So che è betata, difatti non ho niente contro la storia, a parte le virgolette basse che fungono da dialogo. Le parole sia all'inizio che alla fine sono messe lontano dalle virgolette, ma tu puoi metterle vicine. Davvero. Efp vieta che queste <<>> vengano messe vicino alle parole, ma le tue sono diverse.
Io lo faccio.
Nient'altro.
Riguardo la tua storia, posso dire che odio il padre di Mairwen? Dio santo, che nervus! Se ha qualcosa da dire contro la figlia, perché diavolo allora l'ha istruita così tanto? Ovvio che poi una figlia si affeziona a quel mondo e ne diviene parte.
Il signor padre non è nella mia lista bianca, quindi. Al contrario invece l'amica lo è, Gigi. All'inizio pensavo fosse un maschio, non mi ricordo il suo nome completo. Forse Giovanna? Ehm... XD
Proseguendo, mi è piaciuto molto il tuo modo descrittivo di partire col padre in casa e la cosa problematica col signor Holmes e infine l'amica.
Chissà cosa accadrà al lavoro per la parte che il padre le ha detto su Mycroft. Comunque hai ragione, anche nella mia serie tivú il personaggio principale tale Sherlock Holmes è un Don Giovanni. Eccome se lo è.
E... volevo che ci fosse anche un pezzettino di lavoro, giusto per vedere la reazione di Mairwen o di Mycroft ma dovrò aspettare.
Pazienza.
Allora aspetterò la prossima, e lieta di essere passata da questa storia nello scambio sul gruppo. L'avrei scelta sicuramente, e per fortuna mancavano ancora i "mi piace".

Alla prossima,
Au revoir

Recensore Veterano
22/02/16, ore 23:05

Non seguo la seria di Sherlock della BBC, questo devo dirlo prima d'ogni altra cosa perchè in un certo senso va forse a penalizzare il mio fruire questa storia, ciò detto e fatto procedo con quello che questo pezzo mi ha fatto provare e pensare.

Da un lato, c'è una discretissima introspezione su Mairwen. La sua frustrazione, devo ammetterlo, emerge con viva forza ed è interessante da leggere.
Ha dell'autentico, non è una situazione astratta o fantasiosa ma qualcosa di realistico, e ciò la rende assolutamente preziosa. E' la parte che ho preferito del testo, la più pungente perché ti mette nella sua testa e puoi sentire un po' l'amaro.
Quello che mi è piaciuto un po' meno, lo dico, è la nota "ha risolto due casi oggi".
Come ha fatto?!
E' tanta roba per una singola giornata di lavoro!

Poi si arriva alla "cena di gala", mi viene da definirla così. 
E la seconda parte che ho apprezzato davvero tanto di questo pezzo. Ha quel gusto di veleno trattenuto e sorrisi falsi che la rende possibile, qualcosa che potrebbe avere luogo. 
Mi sono piaciuti i personaggi che vi prendono parte; la scena si sposta, e segue lo sguardo di Mairwen, lasciandoci questi figuri che entrano ed escano come spettri incarnati.
E sono figure potenti, che normalmente terresti sempre d'occhio, ma che sono obliati da Sherlock.
E' notevole!
Complimenti, bandierina verde meritata! 

A rileggerci presto! :)

Recensore Master
16/02/16, ore 18:30

Ciao!
Sono qui per lo scambio recensione!
Sono così felice di aver trovato tempo per parteciparvi e per poter leggere il secondo capitolo della tua storia C:
Mairwen, come già si notava nel capitolo precedente, è incastrata nel suo ceto sociale. Viene considerata seconda in quanto donna e non le viene riconosciuto il suo ruolo in quanto detective, anzi, per i Lord è tutta una perdita di tempo, che la vorrebbero accasata con qualcuno che loro conoscono, sicuramente per tornaconti econonimici o di quel genere.
Ammetto che tutta la scena dove Mairwen descrive il dolce mi ha fatto sorridere. Anche io cucino dolci a scopo terapeutico ( e quanto si impasta poi, e sei nervosa, puoi sfocare i nervi su farina, acqua e lievito, insomma, una gioia ) e poco importa il risultato finale, ma alla fine mi sento sempre bene!
Volevo farti i complimenti per come hai descritto la scena, l'hai fatto così bene che ho quasi sentito il sapore in bocca e l'odore delle varie erbe e spezie.
Il padre di Mariwen, se non vado errato, le ha dato dei documenti decisamente importanti ( si tratta di lei vero? Ho capito bene? Non sono ancora così stupida, vero? D: ) e credo che questa cosa collegherà Mairwen a Mycroft.
Non vedo l'ora di leggere il resto!
Spero di riuscirmi a ritagliare altro tempo, davvero!
Alla prossima
bader Moon

Recensore Master
20/01/16, ore 17:21

Ciao! Scusa se ci ho messo tanto... Non mi sono arrivate le notifiche. Ma ora sono qui. Scrivi bene e poi adoro Sherlock (anche se ammetto di essere indietro con le stagioni... Sorry). Mi è piaciuto molto in cui il tuo stile si è mosso in un contesto poliziesco. Ben fatto, davvero! Mi piace questa ragazza, Mar! La trovò tra carina con il maggiore degli Holmes... Chissà cosa accadrà e come evolverai la cosa! Non ho trovato errori grammaticali o sintattici... Brava! Bella storia! Un abbraccio, Juliet

Recensore Master
19/01/16, ore 07:13

Ciao!
Allora, chiedo scusa per l'orario così strano, ma ne approfitto di questa ventina di minuti per leggere la tua storia e scriverti queste parole, quindi mi scuso per la brevità della recensione, ma altrimenti finirei col non recensire presa da diecimila impegni e mi sembra ingiusto nei confronti di chi è riuscito a trovare il tempo di spendere qualche parola per me.
Comunque, a me questa detective piace un sacco.
Insomma, io adoro già i polizieschi di loro e ne scrivo un sacco perché per me sono il genere più bello che ci sia, poi la protagonista è una giovane donna forte e intraprendente, che nonostante viva in una vita maschilista ( e chi non lo fa? ), con le unghie e con i denti cerca di trovare il posto che gli spetta nel mondo.
è ricca e suo padre è un uomo importante, ma, sebbene lei lo usi per cose futili come gli abiti di alta sartoria, nel lavoro non vuole che ci metta naso ( fossero tutti così L'Italia non sarebbe a rotoli *sigh* ).
Mi piace, mi hai conquistato con questa protagonista, complimenti!
Nell'insofferenza generale della cena a Mairwen viene presentato il maggiore degli Holmes, ho letto che saranno una coppia e quindi sono curiosa di vedere come questi due agiranno tra di loro e, soprattutto, come mai si trovano a dover stare l'uno accanto all'altro.

La storia è scritta bene, si legge tutto d'un fiato e spero di riuscire ad avere un po' di tempo per leggere anche il secondo capitolo ( intanto la storia va nelle preferite )
Alla prossima
Balder Moon

Recensore Veterano
15/01/16, ore 02:55

Ed eccomi qua, felice di poter finalmente recensire una tua storia. :)
Volevo farlo già dopo aver letto le tue belle recensioni, e sarei arrivata comunque - diciamo che lo scambio mi ha fornito solo l'immediata occasione.

Ti dico subito che io non conosco la serie a cui ti sei ispirata, ma conosco il personaggio letterario - e comunque ho sentito parlare della serie tv, e dunque so almeno a grandi capi che è una rivisitazione del mito di Sherlock Holmes trasposto in tempi moderni.
Tuttavia, non avendola vista, mi sono goduta la tua storia come una original liberamente ispirata ai personaggi di Conan Doyle e, del resto, leggendo le note in calce, tu stessa dici di esserti presa delle libertà rispetto al canon della serie, quindi non penso dovrebbe essere un problema. :)

Il capitolo l'ho davvero gradito, hai una scrittura pulita e precisa che scorre via liscia come olio, con il giusto equilibrio tra le sue parti: ci sono descrizioni puntuali dell'ambientazione - molto vivide ma mai soverchianti - che permettono di figurarsi bene il contesto; c'è introspezione, nel modo in cui cali il lettore poco a poco nella mente della tua protagonista, disvelandone la personalità e i trascorsi senza eccedere nelle informazioni; ci sono buoni dialoghi, che danno carattere agli scambi tra i personaggi, creando il giusto ritmo - e infine ci sono i personaggi.
In questo primo capitolo, giustamente, il focus è tutto su Mairwen, che risulta subito una protagonista accattivante: e non solo per la sua scelta di dedicarsi a una carriera in prima linea, ma per quel suo oscillare tra una forte femminilità (adorabili i dettagli sulla sua passione per la moda e le Céline^^) e la sua indole spericolata, che la porta a preferire una vita d'azione che di sterile bonton. Un bel contrasto, che mi è piaciuto.
Mi piace anche che non sia "perfetta" - con quei suoi accenni alla figura non proprio filiforme, che abbattono il cliché della Mary Sue tutta perfettina e idealizzata; questa cosa l'ho gradita molto, e mi ha fatto parteggiare fin da subito per il personaggio.

Il padre e i suoi amici aristocratici fanno parte di un mondo molto distante da Mairwen, e infatti l'attenzione si sposta subito su Mycroft, di cui però viene svelato pochissimo, lasciando la scoperta - suppongo - ai prossimi capitoli. Anche con questa breve apparizione, tuttavia, appare chiara la sua arguzia e spirito di osservazione, e ho subito percepito una scintilla tra i due, che mi ha acceso la curiosità di scoprire dove porterà.
Mycroft era un personaggio molto misterioso anche nei libri di Conan Doyle, e sono ansiosa di vedere dove condurrai la "tua versione" di questo membro della famiglia Holmes - che il fratello stesso non esitava a definire il più sagace tra i due.

A livello grammaticale e di forma non ho trovato nulla da segnalare - sintomo della cura che hai messo nello scrivere e rileggere il pezzo, e dà senz'altro la cifra della tua serietà.
Ottimo lavoro! Seguirò senz'altro i prossimi capitoli di questa tua opera. :)

Recensore Master
01/01/16, ore 23:48

Riciao.
Stranamente sono ancora a leggere la tua storia, anche se non l'avrei fatto perché non conosco questa serie tivù inglese e non m'interessa. Però questo secondo capitolo non mi è dispiaciuto. Mairwen e Mycroft si sono parlati e anche se non mi piace lui, perché tutte le persone di famiglia Holmes sono invincibili e impettiti e rigidi, tanto da non rispondere al saluto della donna.
Non mi piace per niente, devo dire, quel personaggio ma forse perché nella serie tivù Elementary che ho visto io Mycroft è biondo e molto, molto gentile. Al contrario non lo è Sherlock e suo padre, tuttavia per il resto non mi dispiacciono altrimenti avrei chiesto di cambiare fandom. 
Hai uno stile pulito, i dialoghi scorrono e così anche le situazioni che appaiono e che man mano vengono descritte. Molto interessante il filo conduttore che stai creando, ora sono curiosa di scoprire quando e per quale motivo si dovranno reincontrare. 
Mairwen, invece, mi piace come personaggio e vorrei scoprire qualcosa di più di lei. A proposito dell'hobby culinario, a me proprio non piace ma non appena scrivo e mi metto ad ascoltare la musica, waa, bellissimo, è pace. La cucina non è propriamente il mio hobby preferito nonostante lavori in un ristorante-pizzeria. xD
Cosa altro dirti? Aspetto il terzo! ;3

Al prossimo,
Au revoir
 

Recensore Veterano
19/12/15, ore 02:12

Rieccomi qui con grande piacere.
Già solo veder scritto "Mycroft Holmes" in una storia non mia mi ha fatto venire il batticuore. Ormai sei a conoscenza della mia predilezione verso questo personaggio, perciò non ti stupirà sentirmi parlare molto di lui nel corso della recensione.
Il contesto in cui hai calato la tua protagonista è l'ambientazione ideale per uno come Mycroft, avvezzo a questo tipo di incontri, abituato ad avere a che fare con personaggi di spicco – che sia per ricchezza, per potere o per entrambe le cose, poco importa – perciò ce lo vedo bene.

È stato strano veder interagire Mycroft in un modo che appare decisamente confidenziale con Mr. Bloodworth. Però hai spiegato bene che tra i due c'è un rapporto lavorativo di fiducia, perciò è credibile. Senza contare che, per quanto freddo e asociale, Mycroft parla con la gente più di quanto si possa credere. In tal proposito mi viene in mente il primo episodio della seconda stagione, quando lui, Sherlock e John, sono a Buckingham Palace: Mycroft è molto cordiale in quel frangente, perfino paziente con suo fratello.
Sono così felice che tu abbia dato voce a Mycroft! Sarà meraviglioso scoprire nuove sfaccettature di questo personaggio.
In particolare ci sono due dettagli che mi hanno fatto dire "Ok, Ipswich sa il fatto suo" e si tratta del bicchiere di wiskey irlandese e dell'immancabile ombrello. Ho gradito veramente, veramente, tantissimo.

In quanto alla nostra Mairwen devo dire che in questo secondo capitolo hai aggiunto caratteristiche molto interessanti sul suo conto. Che fosse una sopra le righe era chiaro fin dall'inizio, ma mi piace che abbia anche un lato del tutto "normale", che devva sfogare ansie e tensioni in cucina, come farebbe ognuno di noi in effetti. È bello che tu non stia cercando di creare una simil-Sherlock affinché il tuo personaggio possa essere all'altezza di Mycroft, è bello che lei abbia un carattere e una personalità propri.

Detto tra noi, non vedo l'ora di incontrare Lestrade. Suscita da sempre la mia simpatia il Lestrade della BBC, perciò spero che ce lo mostrerai più avanti.

Prima di chiudere ti segnalo due sviste:
- "o almeno fino a quando non avrebbe incontrato qualcuno che avrebbe saputo dirle", il primo avrebbe deve diventare un "avesse" affinché la frase sia grammaticalmente corretta;
"il costoso ombrello che portava sempre con se", più corretto "sé" in questo caso.

Spero tanto di leggere presto il prossimo aggiornamento e nell'attesa ti faccio i miei complimenti: sono molto contenta di essere incappata in questa tua storia.
Alla prossima!

Recensore Veterano
15/12/15, ore 23:24

ciao!! Come ti ho già detto in privato la protagonista che hai introdotto mi piace molto! E' una ragazza determinata, che sa quello che vuole ed è ben decisa a proseguire il suo cammino nonostante i pregiudizi della società in cui è cresciuta.
Non vedo l'ora di scoprire come lo svilupperai!
ovviamente non avendo ancora introdotto i personaggi della serie non posso dirti se sei rimasta o meno in character, però mi piace molto il tuo stile. E' fresco, semplice ma diretto, e si vede che niente è lasciato al caso!
Ottimo inizio!!

Recensore Veterano
13/12/15, ore 23:03

Con me caschi proprio bene.
Non soltanto perché ho letto con sommo piacere, anni addietro, tutto il ciclo holmesiano scritto da Arthur Conan Doyle e visto con interesse diverse trasposizioni (tra le quali anche quella di riferimento per la tua storia), ma anche perché, come te, sono attratta dal personaggio di Mycroft. Attratta... Forse più che attratta dovrei dire ossessionata, ma ok, meglio tacere prima che tu mi prenda per una matta alla Moriarty prima ancora che io possa iniziare a recensirti.

Esaurita una premessa, occorre che io ne faccia una seconda.
Appena sono incappata nel primo nome asteriscato, sono scesa a cercare le note e, già che c'ero, ho letto l'intero blocco.
Credo tu abbia fatto bene a inserire OOC come avvertimento perché dubito fortemente che Mycroft abbia trent'anni – per quanto Sherlock sembri giovane nella serie, occorre tener conto che John Watson è già laureato, perciò credo sia lui ad avvicinarsi alla trentina e, con lui, anche Sherlock suppongo, ritenendoli più o meno coetanei. E ho apprezzato anche che tu abbia messo in evidenza le coppie che vedremo nel corso della narrazione. Personalmente sono un'amante dell'IC, perciò nelle mie storie non inserisco mai coppie che nella serie tv non si sono manifestate, ma apprezzo le scelte di altri autori, specialmente se la storia è scritta bene e risulta quindi credibile.

Ora veniamo a noi.
Sempre nelle note dici di essere arrugginita con le fanfiction, ma a me sembra che tu abbia fatto un buon lavoro. Non mi metto a darti pareri tecnici su particolari che probabilmente mi sfuggono, perché non ho le competenze per farlo. Inoltre sono solita dare maggior importanza a ciò che provo leggendo una storia più che ai virtuosismi stilistici – che presi da soli, senza che la storia abbia un'anima, per me valgono davvero poco.
La narrazione è introspettiva al punto giusto e descrittiva al punto giusto. Si legge facilmente, non risulta pesante e non si sofferma su dettagli che a primo sguardo potrebbero sembrare superflui (dico "a primo sguardo" e "potrebbero" perché molto spesso quando ci sono gli Holmes in ballo, alcune precisazioni acquistano significato anche a distanza di cinque o sei capitoli).

Se ho ben capito, il riferimento al ritorno di Moriarty pone come condizione l'aver ambientato la storia successivamente agli eventi della terza stagione. Sono curiosa di scoprire come fonderai gli eventi passati con le tue vicende (ho così tante teorie che mi piace sempre tantissimo verificare se altri appassionati ne hanno preso in considerazione una affine).

Il personaggio di Mairwen è consono al ruolo che le hai affidato, almeno stando a questa breve ma efficace presentazione. Promette di essere una tosta, una donna che non si ritiene inferiore a nessun uomo, una che sa il fatto suo, ambiziosa e combattiva.
Una nobile e basta, come quelle che descrivi, tutta intenta a spendere soldi non suoi, non sarebbe degna di Mycroft Holmes.

Questa storia promette bene – sul personaggio di Mycroft non posso ancora esprimersi, ma conto di leggere anche il resto e dirti la mia tempo permettendo.

Prima di chiudere ho qualche annotazione da condividere con te:
- "Suo padre, appunto. L'ottuso, nazionalista, conservativo e iperprotettivo Dixon Bloodworth", più che conservativo userei conservatore;
- "Come se la sua caparbia, l'intelligenza e l'enorme curiosità per ogni piccolo dettaglio non fossero niente.", caparbietà trovo sia più corretto, a meno che decidi di stravolgere la frase in qualcosa che somigli a "Come se il suo essere caparbia, intelligente ed incredibilmente curiosa...";
- L'età la metterei in lettere anziché in numeri, ma questo dipende dal mio gusto personale.

In conclusione sono soddisfatta della mia scelta di leggere questa tua storia, quindi ti faccio i miei complimenti, ti aggiungo tra le seguite e ti lascio sicuramente una bandierina verde.
Ah, ti chiedo scusa se mi sono dilungata troppo, ma non amo lasciare recensioni di quattro parole: da "autrice" (che parolone!), adoro ricevere pareri corposi, quindi cerco di fare altrettanto quando ne lascio io.

Ancora complimenti e alla prossima!

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