OTTAVA CLASSIFICATA al contest "E lasciatemi divertire!"
Grammatica: Dal punto di vista della grammatica, la tua poesia è ineccepibile, tuttavia ho trovato una cosa singolare che mi ha messo in difficoltà per la valutazione. Il fatto è che l’aggettivo “inguardato” e il verbo “irrachitire” non sono presenti nel dizionario di italiano, e mentre del primo ho trovato, tramite una ricerca, riscontri in testi letterari e non, del secondo non ho trovato l’uso in nessun testo. Anche se il significato può essere parzialmente chiaro tenendo presente la parola da cui parti per costruire il verbo, dal momento che non si tratta di un neologismo motivato da esigenze interne alla poesia (ironia o altre situazioni particolari) e nemmeno di una parola composta, l’uso di un vocabolo inesistente in questo caso costituisce da un lato – se si guarda solamente la forma – un errore grammaticale, dal momento che potrebbe essere sostituito con un altro, esistente, e la frase manterrebbe senso, ma dall’altro secondo me non è necessario sostituirlo, perché capisco il motivo per cui l’hai messo in quella posizione, il valore che ha all’interno della strofa e l’effetto che volevi dare – effetto che, per altro, è stato raggiunto.
Dopo un lungo pensare ho deciso di toglierti, per questo motivo, 0,25 punti dal totale.
4,75/5
Stile: Il tuo stile mi è piaciuto, l’ho trovato incisivo ed immediato. Dalle prime strofe si comprende benissimo il senso di dolore che prova la persona di cui si parla, un dolore che fa sentire molto soli e che provoca in noi il desiderio di trovare qualcuno che lo condivida. Questa prima parte in generale scorre bene, ma a mio parere inciampa un pochino nella strofa che inizia con “il dolore sfiatava”, perché viene usato solo lì un lessico più barocco e difficile, che esagera quasi la rappresentazione di questo dolore che prima appariva come molto intimo, e rappresenta secondo me uno stacco un po’ troppo netto dal resto, che appare invece omogeneo nel lessico usato.
Da quando scrivi “e passarono gli anni./ Passarono.”, mi sembra che l’atmosfera della tua poesia cambi, e risulti meno opprimente. Mi è piaciuta questa divisione in due fasi dell’elaborazione di un dolore, la prima in cui si cerca disperatamente qualcuno che lo capisca, la seconda in cui questo dolore, appunto, fossilizza, e sorprendentemente qualcuno che capisce lo si trova. Sei riuscita, con il tuo stile, a trasmettermi bene queste sensazioni. Anche il titolo, che ho interpretato come una pioggia improvvisa che quasi lava via queste sofferenze, mi è sembrato adatto.
12/15
Originalità: Il tema che hai scelto è molto particolare e interessante. Sei inoltre riuscita, secondo me, a trattarlo nel giusto modo, e hai scritto qualcosa che riesce a coinvolgere emotivamente e non risulta banale. Ho letto diverse poesie, soprattutto di autori moderni o contemporanei che parlano del percorso che si fa per accettare un lutto o un dolore, tuttavia trovo che le tue parole siano originali rispetto appunto a quanto ho già letto su questo argomento. Brava!
4/5
Gradimento personale: Come avrai capito da quanto ho scritto precedentemente, la tua poesia mi è piaciuta. È riuscita a trasmettermi le emozioni descritte e mi ha lasciato con una grande sensazione di tenerezza. La cosa che più mi ha colpito è stata la descrizione finale, quando la protagonista trova questa dolcissima creatura, che soffre anch’essa, e viene descritta come “cucciolo dagli occhi schivi”, e finalmente trova l’empatia che cercava, quella compassione di cui tutti abbiamo bisogno e quella lacrima versata per noi che ci riaggiusta un pochino il cuore. Dalle parole finali, semplici ed incisive, emerge la gratitudine che la protagonista prova in quel momento, e le tue frasi hanno davvero saputo toccarmi il cuore. A volte, come dicevo, il cambio di registro mi ha un po’ allontanato da questi sentimenti e alcuni passaggi mi sono sembrati stonare un pochino, ma gli ultimi due versi mi sono rimasti impressi.
Hai fatto davvero un buon lavoro, complimenti!
11/15
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